Vi avevo parlato dell’ipotiroidismo, e di cure alternative all’Eutirox qualora non si rispondesse al farmaco. Vi avevo accennato che esiste un protocollo alimentare particolare da poter adottare in caso di ipotiroidismo. In realtà, questo protocollo funziona molto bene anche per altre patologie autoimmuni, per psoriasi, dermatite, rettocolite ulcerosa, Crohn e altre: in America, Australia e Inghilterra viene applicato anche a livello clinico, ossia viene prescritto direttamente dai medici (o almeno, certi medici) in associazione alla terapia farmacologica.
Dove sta il problema di questo protocollo dietetico, e perché in Italia è poco conosciuto, poco applicato, e molto osteggiato?
Andiamo con calma.
Si tratta di una dieta che elimina alcune categorie di alimenti: in primo luogo, quelli contenenti glutine e caseine. Ne traggono vantaggio le persone che soffrono di patologie infiammatorie croniche, patologie autoimmuni, ipotiroidismo o certe forme di disequilibrio endocrino.
A seconda del tipo di patologia, della sua gravità e dalla sua data d’esordio, sarebbe opportuna una prima fase nella quale si eliminano anche una serie di altri alimenti, di cui poi si effettueranno prove da reintroduzione. Non è escluso che alcuni di essi debbano essere eliminati per sempre, al pari di glutine e caseina: questo varia da soggetto a soggetto.
Alimenti di cui è bene operare un’iniziale esclusione totale:
– Lectine, contenute nei legumi (tutti i legumi: lenticchie, ceci, fagioli, piselli, cicerchie, fave, arachidi, alfa-alfa).
– Saponine, antinutrienti contenuti in legumi, e -in misura minore- pseudo-cereali come quinoa e amaranto.
– Solanacee: pomodori, peperoni, melanzane, patate, bacche di Goji, pepe; la solanina è una sostanza che non permette all’infiammazione di spegnersi: le patologie autoimmuni sono strettamente connesse ad uno stato di infiammazione cronica, e la dieta deve pertanto essere potentemente antinfiammatoria.
– Spezie, valutando attentamente se cannella, zenzero e curcuma possono essere ben tollerate. Questo vale in particolare per patologie della pelle e dell’intestino.
– Frutta secca e grano saraceno, in funzione del contenuto di fitati (altri antinutrienti). Il grano saraceno potrebbe essere scarsamente tollerato da chi soffre di patologie della pelle, ma meglio tollerato in caso di disequilibri endocrini. In seguito, con le prove da reintroduzione, sia per frutta secca che per grano saraceno è consigliabile un ammollo notturno prima del consumo.
La frutta secca e i semi oleosi (papavero, zucca, girasole…) vanno limitati anche perché, all’interno di un quadro di infiammazione cronica, contribuiscono a squilibrare il rapporto omega-6/omega-3 (di cui avevamo parlato qui).
– Uova, in particolare l’albume.
– Bevande alcoliche (queste meglio escluderle di fisso).
– Caffeina, teina e teobromina: niente caffè, tè, cioccolato. Il caffè andrebbe eliminato completamente; dopo una prima fase di eliminazione, probabilmente il tè verde risulterà essere ben tollerato (in caso di ipotiroidismo, da non bere quotidianamente), così come piccole quantità di cioccolato fondente.
Ripeto: ciascuno degli alimenti in elenco deve essere testato e valutato sulla specifica malattia.
Quante persone sono disposte a fare una dieta del genere? Ma soprattutto, quante capiscono che si tratta di una dieta che cura i sintomi, che permette di stare bene riducendo i farmaci?
Spesso è più facile prendere (o prescrivere) la pastiglia, non preoccupandosi se nell’arco di dieci anni il suo dosaggio andrà incrementato e affiancato da altri farmaci, con netto peggioramento della salute generale.
Credo che la comprensione del potere terapeutico della dieta sia difficile soprattutto quando la malattia si accompagna ad una notevole difficoltà a perdere peso, condizione che getta nello sconforto la persona, causando notevole disagio fisico e scarsa autostima.
Inevitabilmente, una dieta così restrittiva viene ridotta alla sua valenza dimagrante: si pensa che sia l’unico modo per poter dimagrire efficacemente (dove per efficacemente intendo a lungo, con continuità e senza rebound del peso). Non ci si rende conto, o non si vuole accettare, che questa dieta permetta anche un rallentamento del progredire della malattia, e un suo miglioramento. Ad esempio, per quanto concerne l’ipotiroidismo, sul gruppo di Franca Leccadito e del dott. Andrea Luchi troverete tantissime testimonianze di persone che grazie alla dieta ad eliminazione hanno ritrovato energie, voglia di fare, una buona digestione, positività e speranza. Tutto questo oltre al dimagrimento.
La dieta ad eliminazione come quella di cui vi ho appena parlato è la classica dieta GAPS (gut and psychology syndrome), elaborata dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride, neurologa e neurochiruga, per curare suo figlio, cui a 3 anni era stato diagnosticato autismo.
La dieta si era rivelata perfetta per aiutare il piccolo in tutti i sintomi correlati ad autismo: problemi gastrointestinali, ipereccitabilità, psicosi, sindrome da iperattività.
In seguito, la stessa alimentazione si è rivelata essere ideale anche per molte altre patologie, tra cui -appunto- patologie infiammatorie croniche, patologie autoimmuni, disequilibri endocrini, malattie neurodegenerative.
Se volete saperne di più su questa dieta vi consiglio di leggere qui e qui.
Alcuni medici, si spingono ancora oltre, suggerendo come terapia alimentare da affiancarsi a cure mirate la cosiddetta Paleodieta.
Fermi fermi, non chiudete subito la finestra e continuate a leggere.
La Paleodieta può essere considerata una declinazione più restrittiva della GAPS, in quanto va a limitare ulteriormente la scelta degli alimenti, escludendo tutti i cereali e tutti i legumi senza possibilità di contemplarne una reintroduzione.
Alcuni di voi avranno sentito parlare di questa dieta come di quel tipo di alimentazione adottata dalle popolazioni dell’epoca pre-agricola. Banalizzando e riassumendo: “dobbiamo mangiare solo quello che anche l’uomo primitivo mangiava”.
A mio parere, quanto appena scritto è un presupposto completamente sbagliato per approcciarsi alla Paleodieta: se ci attenessimo a quanto scritto, non solo dovremmo escludere cereali, legumi e latticini, ma dovremmo nutrirci esclusivamente con frutta e verdura selvatiche, bacche dei boschi, carni fresche non sottoposte a frollatura, vestirci di pelli, e via dicendo.
Poco realistico.
Se, anziché pensarla in questi termini, approcciassimo la Paleo da un punto di vista della salute di chi soffre di patologie croniche, il discorso cambia.
Conosco le linee generali della Paleo da ben prima di iscrivermi a Dietistica, e ammetto in tutta onestà che fino al 2013 per me era follia allo stato puro: la consideravo nulla di più di una dieta iperproteica adottata da fanatici della palestra, estrema, insana e sbagliata a priori.
Ho dovuto ricredermi, e adesso vi spiego il perché.
Verso agosto del 2013 ho avuto la fortuna di conoscere le linee guida per un approccio naturale alla cura della psoriasi, redatte da Paolo Antolini e Iacopo Paolucci (trovate il loro meraviglioso gruppo Facebook qui).
Queste linee guida sono state scritte da chi ha sofferto di psoriasi, e ha deciso di uscirne buttando via ciclosporine, antibiotici e altri farmaci, per usare solo integrazione e alimentazione. Contengono una miniera di informazioni che la maggior parte dei medici e dei dermatologi ignora, frutto di anni di studi e di sperimentazioni letteralmente condotte sulla propria pelle. Una soluzione alla patologia semplice e senza effetti collaterali, un approccio olistico che prende in considerazione l’intero corpo e la mente. Il tutto spiegato in parole semplici, ma con un rigore scientifico che mi aveva impressionato.
Non scendo nei dettagli delle cure attraverso integrazione di vitamine, omega-3 e fitoestratti, quello che a noi interessa ora è la dieta che Paolo e Iacopo propongono: la Paleodieta. Le linee guida spiegano con dovizia di particolari perché glutine (cereali), caseine (latte e derivati), lectine e saponine (legumi e cereali) interferiscono con la patologia, esacerbandone i sintomi e non permettendone la remissione. Nei prossimi mesi ve ne parlerò io stessa anche in relazione ad altre patologie.
La cosa che più mi ha impressionato sono state le testimonianze dei pazienti: la psoriasi è una malattia difficile da nascondere, ma sul gruppo sono chiare e ben visibili le fotografie di regressione totale o quasi totale, con la semplice adozione delle linee guida. Paolo e Iacopo non vogliono vendervi niente: le fotografie “before/after” e le testimonianze non sono pubblicate da loro stessi come nelle più bieche pubblicità di prodotti miracolistici; sono le persone che hanno adottato i loro suggerimenti a voler condividere la loro esperienza. E -credetemi- l’affetto e la riconoscenza che nutrono verso i due fondatori del gruppo è palpabile.
Torniamo alla paleodieta.
Impressionata da quanto leggevo e vedevo, mi sono informata di più: ho passato giorni interi a leggere libri, studi scientifici e siti internet; quasi tutto in inglese (America, Gran Bretagna, Australia), poco o niente in Italia. Mi sono focalizzata sulla Paleodieta usata a scopo terapeutico, non per dimagrimento (che le diete proteiche e senza cereali funzionino, è cosa nota: che abbiano una valenza terapeutica, no). Ho trovato ricche testimonianze in relazione a MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali), malattie autoimmuni, poliallergicità, fibromialgia, PCOS, dominanza estrogenica e molti altri quadri patologici, ciascuno dei quali declinava le linee guida della Paleo con personalizzazioni relative alla malattie stessa.
Mi sono resa conto di quanto fosse centrale il ruolo del paziente, addirittura più di quello del medico: soprattutto in America sono stati i pazienti a urlare a gran voce “ehi, anche se non sono celiaco e anche se non risulto intollerante al latte, se io escludo questi alimenti dalla mia dieta sto meglio!”.
Quando, nell’estate 2013, la mia tiroide ha cominciato a darmi le manifestazioni più eclatanti, ho deciso di provare prima la GAPS e poi la Paleodieta per poter recedere dai sintomi senza cure ormonali di alcun tipo.
Inizialmente ho fatto una fatica immane: sebbene la GAPS mi avesse molto aiutata, è stato solo con la Paleo che ho avuto una vera inversione di rotta. Eppure, nonostante tutto quello che avevo letto, per me la Paleodieta rimaneva una dieta iperproteica, e come tale la applicavo.
Visto il mio background salutistico, facevo scelte di proteine di qualità* e mangiavo tanta verdura, ma non ero entrata nello spirito corretto della dieta; ci ho messo mesi per trovare il mio equilibrio: non “tante” proteine, ma presenti più di una volta al giorno; non grassi da ogni fonte, ma da ciò che faceva bene a me; non ragionamento in termini di grammi, percentuali e calorie, ma un maggiore ascolto del mio corpo (che, per la cronaca, nelle prime settimane invocava a gran voce gelato).
*Ecco, questo è un aspetto su cui tornerò più volte. Non voglio imbottirmi di sostanze che mi farebbero male. Quindi, a prescindere da quello che mangio, cerco sempre le alternative più naturali e meno imbottite di tossine e sostanze chimiche possibile. Che si tratti di verdura, frutta, carne o pesce.
Ci ho messo altri mesi per capire che non esiste “una” Paleodieta: pur con uno schema base uguale (eliminazione di glutine-caseina-lectine), esistono innumerevoli varianti che il paziente deve imparare a gestire su sé stesso, ascoltando il proprio corpo e a valutando la propria specifica tolleranza, senza intestardirsi su un inutile ragionamento sul genere “questo non posso perché nel paleolitico non lo mangiavano e mi farà inevitabilmente male”.
Est modus in rebus. Me l’hanno confermato sia Paolo Antolini (per la psoriasi) che Franca Leccadito (per l’ipotiroidismo): ogni patologia ha declinazioni alimentari diverse, e ogni persona ha delle risposte estremamente soggettive, che possono cambiare nel corso del tempo.
Banalmente: la prima estate ho continuato a mangiare pomodori; la seconda estate il mio corpo li rifiutava. Per i primi mesi ho escluso ogni tipo di cereali, ora invece consumo 2-3 volte a settimana piccole quantità di cereali senza glutine (riso, soprattutto). Ho dimenticato il gusto del caffè, ma mi sono resa conto che la rinuncia al cioccolato comportava uno stress il cui peso superava il beneficio della sua esclusione.
E via dicendo. Ho adattato la dieta a me. Non posso dire di seguire una dieta Paleo, né una GAPS, né un’altra dieta con un nome. Seguo la mia alimentazione, quella che mi fa stare bene. Inizialmente è stato inevitabile un taglio drastico, che mi ha permesso di rimettermi in forze; ora conosco molto bene il mio corpo e le sue reazioni. Molti alimenti mi danno un effetto immediato (generalmente: sonnolenza, gonfiore, mal di testa); per altri invece non devo sottovalutare l’effetto accumulo, che potrebbe causarmi danni di cui non mi rendo immediatamente conto (ad esempio un aumento degli anti-TPO): ecco perché tendo ad essere cauta con dosi e frequenze di certi cibi.
So che tutti ve lo state chiedendo: ma non sgarri proprio mai?
Inizialmente, il sabato sera c’era la mia “cena libera”, e il mio fidanzato assecondava le mie richieste di andare in questo o quel ristorante, di fare questo o quel dolce; fortunatamente erano già anni che mangiavo raramente pasta e pizza, non ho avuto problemi ad abolirle del tutto. Con i dolci è stato più un problema: sono sempre stata una golosa di prima categoria.
Eppure, con il passare dei mesi, non ho più avuto bisogno del dolce: non ne ho proprio più il desiderio. Il sapore dolce continua a piacermi, ma il dolce inteso come torta o biscotti o gelato non mi tenta più. Soprattutto da febbraio 2014 ne ho fatto un consumo sempre più sporadico, e da quest’autunno solo ed esclusivamente dolci fatti in casa, senza ingredienti che non posso (non voglio) introdurre. Non mi pesa più rinunciarvi, e soprattutto -le rare volte in cui mangio dolci- non mi sembra di togliere nulla al gusto se mangio dolci “alternativi” anziché quelli classici: senza latte, farine, zucchero.
A Natale ho mangiato normalmente (accusando le conseguenze dei miei sgarri per due giorni, non lo nego): fa parte di quelle in cui voglio semplicemente godermi il pranzo con la mia famiglia. Quest’estate ho mangiato spesso il gelato dopo faticosissime camminate in montagna: non voglio giustificarmi dicendo che “avendo bruciato e sudato, ero autorizzata”; no, semplicemente avevo voglia di un gelato con il mio ragazzo.
Vado spesso al ristorante, e in ristoranti che non sono propriamente trattorie (ve l’ho mai detto che sono gastrosnob?). In quelle occasioni evito sempre piatti che contengano glutine o latte come ingredienti principali (pane, pasta, mousse, creme…), ma se ce ne fosse qualche grammo all’interno di un piatto completo non faccio la pignola.
Le rare volte in cui ho mangiato alimenti “non consentiti” nell’ultimo anno e mezzo, ho sempre cercato il meglio: sgarrare e mangiare pure mediocremente non è proprio nelle mie corde. Se devo avere cerchio alla testa, sonnolenza, gonfiore e compagnia, tanto vale che sia per un gustosissimo motivo…!
Dunque, attualmente la mia alimentazione è senza glutine e senza latte o derivati. Consumo piccole e sporadiche quantità di cereali (senza glutine) e legumi; faccio estrema attenzione a certi tipi di verdura e a certi tagli di carne. Mangio raramente frutta secca, ma non lesino sui grassi di altro tipo (olio extravergine d’oliva e di cocco, avocado, cocco in scaglie, pesce grasso pescato in mare, grassi della carne allevata all’aperto). Mi concedo il cioccolato fondente quasi tutti i giorni (sono umana pur’io).
Questa è la *mia* alimentazione. A distanza di una decina d’anni da quando ho cominciato le mie peripezie con il cibo (prima diete impossibili, poi crisi di rebound, poi ancora problemi di salute), penso di aver finalmente trovato l’equilibrio di cui questo sito porta il nome.
Io sto bene, e questa è una sensazione impagabile. Ho energie e ottimismo, non ho mai fame, e mangio cose sempre gustose. Non devo prendere farmaci, questo è il mio successo più grande finora.
Non è stato semplice, non è stato scontato, e non lo sarà in futuro. Per questo, nel prossimo articolo, vi parlerò di quelli che a mio parere sono gli aspetti più controversi e difficili da accettare per chi deve seguire una dieta ad esclusione, GAPS, Paleo, o che dir si voglia. E, ovviamente, delle contestazioni che spesso vengono fatte in merito.
Tra parentesi: aver avuto accanto il mio ragazzo è stato fondamentale per me; è stato sostegno, forza, e motivazione. Penso che se lui, o se la mia famiglia, avessero visto con superficialità il mio nuovo modo di mangiare, avrei avuto vita difficile.
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Ciao Arianna ti seguo sempre e mi è parso di grande interesse questa ultima pubblicazione qui sul blog ma mi chiedevo quindi con cosa fai colazione al mattino?
Faccio colazione salata! Mangio alle 6.30 e poi pranzo verso le 13-14… In genere faccio:
– Una fonte di CARBOIDRATI (uso patata americana dolce, o farina di castagne per fare i pancake, o riso bollito)
+ Una fonte di PROTEINE (uova alla coque o per fare i pancake, salmone cotto la sera prima o in carpaccio, a volte affettati senza conservanti, anche grassi tipo il lonzino)
+ Una fonte di GRASSI (tahin, ghee, cocco)
+ Una porzione di FRUTTA
Pancake con farina di castagne…..che ideona!!!!!
Ciao Arianna, dopo anni di malesseri e diagnosi sbagliate (per la mia ex dottoressa ero solo stressata e ipocondriaca, ha sempre preso sottogamba i miei sintomi, anche quelli più invalidanti) la nuova dottoressa ha capito che sono affetta da tiroidite di Hashimoto. Non ha ritenuto opportuno iniziare una terapia con Eutirox (e in un certo senso ne sono sollevata), mi ha liquidata con un “Aspettiamo e vediamo come evolve la situazione”. Sono approdata al tuo blog facendo ricerche su come combattere la stanchezza cronica e i continui mal di testa che mi regala la tiroidite e ho trovato questo articolo veramente interessante ed esaustivo. Che dire…ci voglio provare! Seguo già una dieta che definisco quasi sana (niente cibi preconfezionati, merendine, biscotti, poco glutine, zero latticini) ma le continue nausee e i mal di testa mi indicano che c’è ancora qualcosa da rettificare.
Grazie ancora per il tuo articolo, ti farò sapere come va!!!!
Buon proseguimento, Barbara
Grazie per la testimonianza, e in bocca al lupo!
Ciao Arianna ti seguo da tempo ma solo ora, disperata per la mia situazione, ho trovato questo articolo molto interessante. Soffro da qualche anno di ipotiroidismo ed ultimamente ho riscontrato positività all’anti tireoglobulina. Sto seguendo un’alimentazione senza glutine, senza lattosio e senza solenacee e legumi. Mi è stata riscontrata una disbiosi grave e permeabilità intestinale oltre alla candida igG. Vorrei provare il protocollo autoimmune perché ho umore depresso, astenia, freddo perenne e non ne posso più…ma non saprei da sove cominciare sopratutto per le quantità. Leggo qui la tua risposta sulla colazione ma vedo cose “proibite” durante il protocollo…quale potrebbe essere la colazione invece rispettando i vari “divieti” imposti dalla AIP?
Scusa Arianna, ma quindi potrebbe essere anche una dieta per PCOS?
Se si tengono ben controllati i carboidrati (mai troppo pochi), sì 🙂
Sempre, sempre, sempre bello e interessante quello che scrivi (ma come fai?! 😉 )
Vorrei farti una domanda sciocca… nelle occasioni sociali tipo gli orridi “apericena” che si fa? io sono sempre in bilico tra il saltare l’evento (e perdermi la festa), andare e evitare l’overprocessed food (ovvero pagare e rimanere a stomaco vuoto), andare e mangiare (…)
Forse sono off topic e mi scuso, ma davvero mentre leggevo pensavo (anche) a questo!
Grazie mille 🙂
Nelle occasioni tipo apericena ci si può orientare verso materia prima grassa, come ad esempio olive, anacardi, parmigiano (se non si ha autoimmunità). Ad ogni modo in quei casi bisogna valutare attentamente cosa si preferisce fare in relazione alla propria salute e al proprio portafogli 🙂 Io non ne faccio perché non è mia abitudine. Se capitasse, farei come alle cene ‘sociali’: me ne frego di quello che possono pensare gli altri, e mangio solo quello che fa bene a me 😉
Ciao Arianna!
Grazie per questo interessantissimo articolo, arriva proprio nel momento giusto.
Nei giorni passati mi stavo chiedendo il motivo del nuovo sfogo acneico (lieve, per fortuna!) che aveva colpito la mia guancia destra.
Oltre all’interferenza degli ormoni, cercavo di capire quale cibo aveva interferito con la guarigione.
Dopo aver letto l’articolo, penso siano stati il grano saraceno e i legumi.
Ora che sono in viaggio quando mi sposto da un posto all’altro è facile che abbia con me una busta di legumi e una di cereali per ogni evenienza (sempre Bio!)
Ma ricordo di averne quasi abusato nel periodo dello sfogo.
Proverò ad eliminare questi due alimenti per capire se sono loro parte della causa.
Invece non ho notato peggioramenti dopo aver mangiato cibo con spezie (cannella, zenzero, curcuma) e le uova, che anzi, mi aiutano a stare bene.
Come te anche io vado pazza per il cioccolato! In base alla “forma” della tavoletta mangio due o tre quadratini al giorno e quando la finisco aspetto 2 o 3 giorni a ricomprarlo.
Adattare una nuova alimentazione al proprio corpo trovando il proprio equilibrio non è cosa facile ma si può fare!
Ci va pazienza e molta costanza.
Avere i propri affetti dalla nostra parte gioca un ruolo importantissimo. Purtroppo la mia famiglia capisce poco questa mia alimentazione, anche se sanno che sono seguita da una dietista bravissima (chi sarà mai?) tantè che mia mamma all’inizio si era anche lamentata perchè avevo perso un paio di chili!
Ancora complimenti, non mi stanco mai di leggere i tuoi articoli!
Grazie mille Dana! Sono contenta che anche attraverso questo articolo tu abbia scoperto qualcosa di nuovo sulla tua… pelle 🙂 Non avendo patologia autoimmune, hai sicuramente gioco più facile, e meno problemi da effetto-accumulo. Vedrai che, una volta sistemati al 100% gli ormoni, anche questi piccoli fastidi saranno transitori.
Quanto alla famiglia, io sto bene finché sto tra fidanzato-fratello-mamma-papà. Se mi allontano anche solo verso i nonni o gli zii, è la fine. Sono la “dietista fissata”. Amen 😀
Quindi hai eliminato i fiocchi d’avena a colazione?
Sì esatto.
Ciao Arianna, mi ero accorta di un cambiamento di alimentazione dai post di fb, in particolare notando l’olio di cocco tra i tuoi ingredienti. Domanda: ma l’olio di cocco non è ricco di grassi saturi?
Il cambiamento di alimentazione è avvenuto parecchio tempo prima, solo che negli ultimi mesi ho deciso di condividerlo, anche se mi rendo conto non sia per tutti.
L’olio di cocco extravergine ha l’86% di grassi saturi: e quindi? 🙂 Non sono affatto un problema se sono a media catena. Anzi. La tiroide trae molto beneficio da questo tipo di grassi, mentre funziona peggio con un eccesso di PUFAs (acidi grassi polinsaturi).
Posso solo confermare che la dieta ad esclusione funziona. Lo conferma la mia pelle! Ma è difficile, taaanntoooo difficile, soprattutto se sei “quella che non mangia mai niente” ….
Brava Arianna! Post sempre molto interessanti.
In realtà io seguo una dieta più che Paleo senza rendermene conto?
In tanti seguono una Paleo più o meno inconsapevolmente, semplicemente ascoltando il proprio corpo 🙂
Nel suo caso, il riso, la farina e quel plus di zucchero una tantum la distanziano da un approccio troppo rigido, com’è giusto che sia in caso di allergia al nichel: se dovesse seguire una paleo stretta, tutta quella verdura le farebbe altro che bene!
Capisco benissimo il disagio di fronte hai “non mangi mai nulla”, mettendoci insieme il fatto che sono dietista, io passo sempre per ortoressica 😀
Cara cara Arianna! Proprio la settimana scorsa un mio paziente (trascinato da una moglie spaventatissima) mi si è presentato con T4 e T3 nella norma, ma con anticorpi anti-tiroidei. Non ci ho pensato su due volte: gli ho immediatamente tolto glutine e latte (di più sarebbe fuggito senza far più nulla)! Già sembra stia meglio… aspetto che si convinca per modificare ancora un pò la dieta!
In bocca al lupo allora 🙂
Ciao Arianna,
recentemente mi sono imbattuta nell’esperienza di una mamma che ha curato la figlia da una dermatite cronica con una dieta crudista.
Probabilmente si discosta molto da questo articolo, ma vorrei sapere qual’è la tua opinione sulla dieta crudista e se anch’essa può essere considerata “dieta ad eliminazione”.
La mia opinione è che è davvero molto estremista!
Ma può essere un aiuto per una patologia della pelle così tanto come lo è stato per quella bambina?
Grazie!
P.S. Non ti preoccupare, non ho alcuna intenzione di provarla!
La dieta crudista a una bambina non la voglio nemmeno sentir nominare, credimi.
Può avere un suo perché introdurre PIU’ alimenti crudi. Ma mangiare SOLO crudo, alle nostre latitudini, è una follia… Non è una dieta ad eliminazione, perché esclude inevitabilmente alimenti che servono a sostenere l’organismo: proteine in primis. A meno di mangiare carne e pesce crudi tutti i giorni, con dubbi sulla loro qualità igienico-sanitaria.
Al più, può essere un sostegno in periodi di digiuno controllato, direi nulla di più…
Grazie Ari, hai soddisfatto le mie curiosità (e perplessità…)!
ciao arianna, non ho capito bene se questo tipo di alimentazione si sposa anche con disturbi intestinali, al di la’ del fatto che non sono esattamente cosa sono le malattie auto immuni.
Sì, con le dovute modifiche può andar bene anche per chi soffre di disturbi intestinali 🙂
ma come sostituire i carboidrati complessi? specialmente se si ha problemi di sottopeso ?
Purtroppo non posso aiutarti senza conoscerti, come già ripetuto diverse volte.
Buonasera Arianna,
mi chiedevo..ma il fatto che questo sia un protocollo alimentare terapeutico per alcuni tipi di patologie implica che “faccia bene” in generale (intendo anche a chi non è affetto da queste patologie)?
Bella domanda Anna 🙂 C’è chi dice che chiunque debba adottare un regime del genere. Io non ne sono affatto convinta, perché altrimenti dovremmo essere tutti malati fin a 40 anni. Credo che, nel non patologico, sia determinante la frequenza di assunzione.
Grazie mille Arianna, come sempre gentilissima 🙂
Scusa Arianna, ma se elimino il caffè, posso usare quello senza caffeina?
Grazie mille!
No, lo eviterei.
Io utilizzo il caffè di cicoria, lo trovo molto buono: il suo gusto particolare leggermente amaro risulta piacevole (a differenza di quello del caffè, almeno per me)
In molti amano il caffè di cicoria, io non riesco a trovarlo appetibile 🙂
Ciao Arianna, io soffro di ipotiroidismo e seguo una dieta paleo, ma ho notato che mangiare a volte una piccola porzione di pasta non mi crae stanchezza o altri problemi. Stessa cosa per lo yogourt e mandorle. Cosa ne pensi?
Se l’ipotiroidismo non è autoimmune ci sono delle concessioni in più.
Detto questo, nella maggior parte dei casi gli effetti del cibo non sono né percepibili né immediati, se non facendosi continui esami del sangue per monitorare l’andamento reale degli ormoni.
Ciao Arianna .. io ho il morbo di crohn e vorrei provare con la dieta paleo .. ho capito che prima di tutto ci vuole un po’ di organizzazione per i pranzi cene e colazione in modo che la fretta non ti porti poi a mangiare quello che trovi .. e la qualità dei cibi .. e ahimè quello è un altro tasto dolente .. io sto sempre attenta alla provenienza dei cibi ma tipo il salmone comprato fresco al banco del pesce è sempre di allevamento! potresti fare un esempio di una tua giornata tipo ? io ho anche un problema di basso peso, tu credi che questo tipo di dieta possa incidere in negativo .. e la frutta come la collochi nella giornata .. ?
ho scoperto da poco il tuo sito e mi sto leggendo piano piano tutti gli articoli .. peccato io sia di bologna !
Ciao Simonetta, prossimamente se ho tempo farò qualche esempio di come mi gestisco io. Nel frattempo, se vuoi, qui trovi il mio account Instagram dove pubblico qualcosa di quello che mangio.
Se hai peso basso e morbo di Crohn ti conviene comunque essere seguita passo passo da qualcuno: i problemi di malassorbimento non sono da trascurare!
eh appunto .. il problema è trovare qualcuno di veramente competente ,, e in linea con il tipo di alimentazione che vorrei adottare.. la nutrizionista dell ospedale quando le ho parlato di indice glicemico e dieta paleo mi ha detto di lasciare perdere e che i medici sono loro .. introdotto se per caso ti viene in mente qualcuno in zona bologna dimmi qualcosa .. grazie ancora
Purtroppo non mi vengono in mente colleghi paleo-friendly a Bologna, ma se venissi a conoscenza di qualcuno ti faccio sapere via mail! 🙂
grazie .. in ogni caso ti faccio i complimenti .. dai sempre risposte competenti ed esaustive .. brava continuero’ a seguirti
Grazie!
ciao Simonetta io ho la mia nutrizionista a Castelfranco Emilia che credo possa aiutarti, della paleo non abbiamo mai parlato perché l’ultima volta che l’ho vista neanche sapevo il significato di questa parola 😀 ma mi ha letteralmente salvata dai medici del Sant’Orsola che mi stavano ammazzando a suon di crackers e fette biscottate (io con iperglicemia, tiroide impazzita e cortisolo a palla). Seguendo le sue indicazioni – di base una dieta zona, ma personalizzata nella scelta degli alimenti – ho perso peso e la tiroide è rientrata nei ranghi, mi è anche tornato il ciclo…finché ho smesso di seguire le sue indicazioni -_- e adesso sto cercando di rimettermi in riga.
Buonasera,
sono capitata in questo blog un po’ per caso, mi sono però soffermata su vari articoli perché li ho trovati molto interessanti. Quest’articolo però, nello specifico, mi ha un po’ spaventata.
Ho 30 anni, ho la tiroidite cronica di hashimoto autoimmune, scoperta nel 2005, dopo anni di tante diete che funzionavano (in particolare la dissociata nel 2001 in terzo liceo), ma che non appena concluse, venivano vanificate da una ripresa di peso veloce e incontrollabile. Con l’eutirox dal 2005, il cambiamento è stato incredibile a dir poco: dimagrimento, pur continuando a mangiare normalmente; niente stanchezza, stavo benissimo. Poi nel 2010 ho cominciato con la pillola anticoncezionale, che, incredibilmente, mi ha aiutato a dimagrire ancora… Da circa un anno a questa parte però, complice il mio lasciarmi andare, ho cominciato a riprendere peso a una velocità che avevo dimenticato, ho deciso così di fermarmi per portare di nuovo in regola la mia alimentazione.
La dieta paleo mi ricorda le vecchie diete, in particolare la dieta dissociata che mi fece perdere 20 kg, poi ripresi in poco tempo, sicuramente a causa della tiroidite che non avevo ancora scoperto. So perfettamente che come dieta funziona alla grande (piatto di verdura cruda, piatto di verdura cotta, carne o pesce), ma come alimentazione per tutta la vita è qualcosa di terribile… Ad oggi ho un profondo odio per tutti quegli alimenti che mangiavo… Il mio corpo stava benissimo, è vero, ma l’irritabilità, la noia, la stanchezza mentale non posso dimenticarli.
Al momento sto seguendo una “spero” regolare alimentazione che toglie frumento, latte e derivati (e ovviamente zuccheri e schifezze) e che si basa su frutta, verdura, carne, pesce, ma anche cereali, integrale e un po’ di legumi. Vorrei introdurre poco latte la mattina per aiutare l’attività fisica dopo colazione… Perché con spremuta d’arancia e due gallette di riso sono quasi svenuta. E faccio già fatica così perché nelle ore di lavoro (ore in cui ho il cervello al massimo) a un certo punto comincio a sentirmi male, mi gira la testa e devo ancora trovare qualcosa da magiare che possa aiutarmi, ma che non sia zucchero. (lavoro in orari pomeridiani serali e la frutta a quell’ora comincia a darmi acidità).
Leggendo quest’articolo, mi è un po’ venuto un colpo… Mi sto chiedendo se il mio corpo sia cambiato in questi anni e se per dimagrire e tornare a stare bene dovrò riaffrontare quello strazio… e, cosa peggiore, se per mantenere il tutto, dovrò vivere con quello strazio. Pensavo che l’eutirox mi avesse salvata all’epoca e che i kg ripresi fossero dovuti esclusivamente a una mia responsabilità, quello che ho letto però mi ha fatto riflettere, mi chiedo se il mio corpo ha reagito inizialmente bene all’eutirox, per tornare oggi com’era un tempo.
Gentile Federica, non era mia intenzione spaventare nessuno con quanto scritto: se legge qui e qui potrebbe trovare qualche informazione in più circa quanto scritto.
Una colazione solo con 2 gallette e una spremuta sarebbe una cosa ridicola da proporre a un ipotiroideo, ci credo che è stata male…
Le conviene contattare un nutrizionista o un medico della sua zona esperto di dieta per patologie autoimmuni, o di sblocco del dimagrimento: penso che sia più opportuno rispetto a leggere articoli miei o di altri, fraintendendone il messaggio di base 🙂
Grazie mille per la risposta. Sì, ho già un appuntamento con una nutrizionista per seguire una giusta alimentazione, non mi sto buttando allo sbaraglio, ho solo ripreso un po’ di sane regole.
Sì, quella mia colazione è stata sicuramente insufficiente ^^ me ne sono accorta quando mi sono mancate le forze, ma sono una che ha sempre odiato fare colazione, quindi mi riesce davvero difficile mangiare tanto e soprattutto mangiare alimenti che non amo. Spero di ricevere buoni consigli personalizzati dalla nutrizionista. Sono ovviamente seguita da un’endocrinologa, che però oltre alla solita frase “mettiti a dieta” dando alimenti da pesare e pesare, non ha fatto molto altro dal punto di vista del dimagrimento.
So che l’articolo non aveva l’obiettivo di spaventare in alcun modo, però una dieta simile per chi soffre di ipotiroidismo la vedo davvero difficile, forse perché l’ho fatta in passato e non vedevo l’ora che finisse, ma mi piacerebbe molto trovare piacere nel seguirla, il problema è che il cervello non ce la fa… non nel senso di rifiuto, ma proprio di energia.
Anch’io sono ipotiroidea (vedi qui), ed è per questo che ho approfondito questi argomenti.
Ripeto, io credo che lei in passato abbia fatto una semplice dieta iperproteica, NON un protocollo autoimmune o una paleo. Ci credo che ha rifiuto mentale 🙂
In ogni caso, qui presentano un modello alimentare “di compromesso” che secondo me è il più adeguato per la salute a lungo termine in caso di malattie autoimmuni.
Ciao omonima :),
oltre al nome condividiamo anche la tiroide di hashimoto.
Ho letto molto su dieta gaps e paleo e continuo a reperire informazioni, ma mi piacerebbe incontrare uno specialista che mettesse insieme i pezzi sia per quanto riguarda la dieta sia per quanto riguarda gli integratori.
Tu potresti aiutarmi? fai consulenze ovviamente con dovuto pagamento via skype? abito a bologna.
Un’info veloce:
con la dieta paleo sei riuscita ad abbassare gli anticorpi anti TPO?
Gli occhi secchi come vanno? diciamo che questo per me è il problema maggiore visto porto le lenti a contatto e con gli occhiali mi sento fuori dal mondo 🙂
Io sono magrissima e ho sempre fame e nei vari spuntini non so mai cosa mangiare..non vorrei ingerire nè troppe proteine nè troppi zuccheri (miele ecc..) pensi che il riso possa andare bene anche se ho uno squilibrio autoimmune?
Grazie mille e sappimi dire per la consulenza via skype mi farebbe piacere (non riesco a trovare specialisti che siano pro paleo in toto)
Ciao omonima 🙂
Mi spiace, ma non faccio consulenze via Skype… Ho alcune pazienti di Bologna, ma sono venute direttamente in studio.
Rispondo alle altre tue domande, esplicite e non:
– La dieta paleo al 100% potrebbe non essere del tutto adeguata a un’Hashimoto. O meglio, bisogna compensare adeguatamente i carboidrati per evitare abbassamento ulteriore di T3. Io il riso (bianco) lo uso, e abbondo di verdura amidacea quando faccio sport.
– Sì, gli anticorpi mi si sono abbassati, anche grazie a integrazione di selenio. Con la sola dieta l’effetto più immediato e visibile sono state le energie.
– Gli occhi non sono mai stati particolarmente un problema… Però ma molto meglio come secchezza della pelle e delle labbra!
– Come spuntino, perché non optare per noci di Macadamia, cocco, cioccolato fondente e frutta fresca? O mousse di avocado al cacao? 🙂
Spero di esserti stata d’aiuto 🙂
Ciao Arianna!
Io seguo la Zona da circa tre anni, nell’ultimo anno ho “mollato la presa” e mi si è alzato di nuovo il TSH… 🙁
Volevo chiederti: la dieta ad esclusione andrebbe fatta con la supervisione di un medico, giusto?
E dello yogurt cosa mi dici? Da quel che ho capito contiene poca caseina e soprattutto è inportante per la flora batterica intestinale…io ho escluso i latticini ma la mia nutrizionista mi ha detto di tenerlo comunque un paio di volte a settimana.
Di mia iniziativa invece ho eliminato i pochi cereali che assumevo per vedere cosa succede, dato che mi ero accorta che le due fettine di pane al mattino mi restavano sullo stomaco e la cosa mi aveva dato da pensare. Al mattino ora mi preparo un pancake di albumi con farina di cocco e frutta, mi piace molto e mi fa sentire meglio 🙂
Ciao Paola, sarebbe bene intraprendere la dieta ad esclusione con la supervisione di un dietista o nutrizionista competente, per evitare eccessive carenze di carboidrati (controproducenti per T3), di grassi (dannosissime) o scelta non adeguata di proteine.
Lo yogurt andrebbe eliminato: promuove la permeabilità intestinale, che quasi sempre si associa ad ipotiroidismo.
Ti consiglierei di non usare mai solo gli albumi, ma anche i tuorli 🙂
Ciao Arianna, io non ho la colecisti e la mia nutrizionista mi ha indicato di non utilizzare più di due tuorli alla settimana…per il resto, seguendo la Zona la proporzione di nutrienti è la classica 40-30-30. Devo dire che ho letto ultimamente di una rivalutazione del tuorlo anche da parte degli zonisti, ma non so se per me va bene, mi sembra di far fatica a digerire anche i due settimanali.
E del kefir invece cosa ne pensi?
Vero sulle uova in assenza di colecisti.
Kefir: stessa cosa dello yogurt, ma esiste anche kefir d’acqua.
Grazie mille Arianna, mi informerò su quest’ultimo 🙂
Ciao a tutti,io ho il morbo di crohn,la psoriasi e l allergia al nichel,uova e un intolleranza al latte..insomma sto messa malaccio 🙁 solo ora dopo 25 anni di crohn e 35 di psoriasi mi è stato detto che non dovrei mangiare glutine…c è uno specialista che può aiutarmi? O ne conoscete uno? Da tre anni ho messo su peso e non riesco in nessun modo a scendere e sono molto gonfia..sono sotto controllo medico ma nonostante una dieta non vedo risultati..ma non mi hanno tolto il glutine 🙁 grazie
Gentile Alessandra, il sito è gestito da me, che sono dietista. Le suggerirei di contattare un medico esperto di medicina evoluzionistica, ad esempio il dott. Luchi a Grosseto o Polimeni a Roma o Milano.
ciao Arianna, innanzitutto complimenti per il tuo sito e la passione che trasmetti. Io ho 44 anni e ho scoperto qualche anno fa di avere l’Hascimoto. In realtà ho chiesto io al mio medico di fare le analisi specifiche in quanto nella mia famiglia l’Hascimoto va molto di moda (mia madre, mia zia, mio zio, cugini). Non ho/abbiamo mai avuto problemi di sorta e anzi, mia madre ha scoperto l’Hascimoto per puro caso a 60 anni. Da sempre asintomatica e che valori di TSH sui 5-10. Tornando a me sono in cura con Eutirox ma nonostante l’aumento della dose ad ogni controllo (6 mesi) il TSH non scende ed è fisso a 5. La mia alimentazione è circa una dieta a zona rivista all’italiana, o se vuoi una dieta mediterranea con le percentuali della zona. Non mangio soia. Vorrei provare ad escludere il glutine mentre per i latticini ho qualche perplessità perchè ho brutte situazioni di osteoporosi in famiglia legate al fatto di aver escluso i formaggi e non avere assunto calcio in quantità sufficienti. Mi chiedo e ti chiedo quindi se per latticini si intende anche un pezzo di grana o di parmigiano reggiano. Diversamente come reperire il calcio? Grazie mille e ancora complimenti!!!
Grazie mille per i complimenti Emanuela!
Qui trovi un mio articolo sul falso mito del calcio, in cui è linkato anche un decalogo per le fonti alternative rispetto a latte e derivati. Trovo assai improbabile che nella tua famiglia ci sia carenza di calcio a causa dell’assenza di formaggi: se così fosse, tutti gli intolleranti al lattosio sarebbero spacciati… Esistono molti alti fattori, poco noti al grande pubblico. Buona lettura!
Buongiorno,
Sono vegetariana da 4 anni ed ho una tiroidite di Hashimoto diagnosticata a 16 anni (ora ne ho 24). Non ho mai voluto iniziare una terapia con eutirox precocemente perché non avevo sintomi(nonostante le insistenze di tutti i medici che ho sentito), dagli ultimi esami è risultato un tsh più alto ed ho dovuto iniziare. Informandomi sul web sono venuta a conoscenza del fatto che sembra che ci sia una correlazione tra intolleranza al glutine e tiroidite autoimmune, vorrei sapere se potresti aiutarmi a fare una dieta bilanciata gluten free e vegetariana.
Io sono di Torino ma posso anche spostarmi, per un motivo così!
Ma dagli esami del sangue hai avuto un effettivo abbassamento degli anticorpi?
Grazie, buona giornata
Mi spiace veramente Tania, ma non seguo alimentazioni vegetariane in caso di Hashimoto, perché non sono efficaci nel far regredire i sintomi. Non c’è bisogno di inserire carne, ma dovendo escludere legumi, soia, latticini, sarebbe molto complicato fare una dieta vegetariana solo con proteine dalle uova: sarebbe necessario quantomeno il pesce, almeno 4-5 volte a settimana. Il glutine non è, purtroppo, l’unico fattore.
Ad ogni modo, sì: personalmente ho avuto grossi benefici dalla dieta ad eliminazione (qui trovi qualche info in più) con integrazione di selenio e di vitamina D; gli anticorpi mi si sono nettamente abbassati, e io sto… divinamente meglio 🙂 Attualmente la mia dieta continua ad essere 100% gluten free e soy-free, assumo solo sporadicamente del formaggio a latte crudo molto stagionato, e raramente legumi. Ho reintrodotto cereali senza glutine dopo il primo mese di eliminazione.
Cara Arianna, ho una psoriasi al cuoio capelluto dall’ eta’ di 11 anni (che si e’ estesa ai gomiti e all’ interno delle orecchie ma veramente solo un accenno), ho 63 anni a parte questo una salute di ferro. L’ anno scorso, per caso, scopro di essere affetta da ipotiroidismo con una tiroide distrutta al 90% ma con grande stupore del medico, senza nessun disturbo ne’ sintomo ( mi ha chiesto se li nascondessi)e con un metabolismo all’ analisi impedenziometrica, “perfetto” e una tiroide distrutta ma ancora combattiva e pulsante. Mi ha prescritto syntroxine 125 e selenio. L’ ipotiroidismo e’ familiare (padre e due sorelle ma io l’ ho manifestato molto piu’ tardi di loro (4 anni fa le analisi erano buone… Oddio so che non vuol dire che magari la mia tiroide non fosse gia’ attaccata dall ‘ autoimmunita’) ma quello che mi chiedo e’ : possibile che l’ avere, senza saperlo, adottato sin da ragazza un regime alimentare vegetariano e con esclusione di latte e derivati, restrizione su pane e pasta (abolizione totale per lunghi periodi) , niente zuccheri ma stevia e frutta secca (noci brasiliane, semi di zucca, pinoli, ecc.) mi abbia in qualche modo preservata? Certo non in assoluto visto che le scelte salutiste sono state intermittenti. Ora so che psoriasi e ipotiroidismo autoimmune sono entrambe segnali di autoimmunita’ e, col senno di poi se avessi collegato dieta e autoimmunita’ sarei stata piu’ drastica e perseverante nella dieta. Ma ho sempre sentito che latte e formaggi e farine e zuccheri mi provocavano prurito immediato e per lunghi periodi le ho escluse.
Cara Elisabetta, l’autoimmunità non si manifesta solo a causa di una dieta sbagliata, quindi non è detto che tu abbia fatto sbagli madornali. La dieta aiuta a lenire i sintomi, questo è vero. In linea generale, una dieta vegetariana non è perfettamente adeguata all’autoimmunità: bisognerebbe quantomeno integrare pesce e uova.
In bocca al lupo!
Grazie della risposta! In effetti il mio discorso era incompleto: ho sempre mangiato pesce e uova, quindi ho sbagliato a definire la mia dieta “vegetariana” escludendo essa solo la carne. Inoltre non disconosco l’ importanza del fattore ereditario ma vorrei capire il perche’ della mancanza di sintomi e fastidi con un ipotiroidismo autoimmune cosi’ grave da avere una tiroide distrutta al 90%. Non me ne lamento di certo ma vorrei trovare un endocrinologo in grado di farmi capire di piu’.
Ciao Arianna, ho iniziato la paleo 3 settimane fa, però o troppo cocco o troppo avocado o qualche bicchiere di vino ogni tanto fatto sta che non ho perso 1 etto, anzi! Sono ingrassata. Rinunciare del tutto a tutti tutti i cereali proprio non riesco, ho cominciato la colazione con pane senza glutine fatto in casa da me….e qualche fetta di prosciutto cotto senza glutine.
I latticini non li vedo col binocolo da mesi ormai…sn senza tiroide da dicembre ma ho la tiroidite di hashimoto.
Da oggi ho deciso di riprendere la paleo rivisitata…con un pochino di pane senza glutine, riso e meno frutta…e…..staremo a vedere.
In bocca al lupo 🙂
Salve Arianna. Dove’ il suo studio? Ho la tireoide di hashimoto e la Sjogren. Ho gli occhi secchi e dolori alle anche. Vorrei consultarla per iniziare una dieta adeguata. La ringrazio.
Ricevo in provincia di Bergamo, a Verdello. Nella sezione ‘contatti’ del sito trova la mia mail e il mio numero di telefono.
Salve! Sono in cura con Eutirox da sempre, essendo nata con Sindrome di Turner, per cui ho anche il ciclo indotto, e sono affetta da spondilite dal 1995. Sarei interessata a passare una visita sa lei ma purtroppo è un po’ troppo lontana. Conosce qualche collega nei dintorni di Firenze o Prato? Grazie
Ci sarebbe il dott. Vincenzo Tortora a Pisa, che applica protocolli per ipotiroidismo. Provi a contattare lui, dicendogli che le ho dato io il nominativo: vincenzo.tortora@vivereinforma.it
Salve! Ho letto con interesse i suoi articoli, e finalmente ho trovato un “filo-conduttore” a molti problemi che fino ad ora avevo curato separatamente: forte sovrappeso e difficoltà a dimagrire, sensibilità ai latticini e al glutine, psoriasi, stanchezza muscolare. Per sei mesi ho seguito alcuni rimedi omeopatici della linea FMC (PNEI) e ho sospeso latticini e glutine dalla dieta, e sentivo di stare meglio fisicamente: ho perso subito 5 Kg, poi stasi. Da poco sono in cura con Tiroide IBSA 33, tuttavia non ne sento alcun beneficio, anzi la stanchezza è aumentata, ho gonfiore agli occhi e sempre un forte senso di sete.
Dopo aver scoperto il suo blog, avrei preso subito un appuntamento con Lei….ma da Roma è davvero troppo lontana! Saprebbe consigliarmi un medico specialista nella zona di Roma?
Grazie e complimenti!
Potrebbe rivolgersi al collega dietista Loreto Nemi, abbiamo un approccio molto simile e mi sento di consigliarglielo 🙂
In bocca al lupo!
ciao ho trovato per puro caso il tuo interessante blog e ho iniziato a leggere…… tutto molto interessante. Anch’ io sono un’ ipotiroidea con tutto quello che comporta. Tatiana
In bocca al lupo per il tuo percorso Tatiana, non è semplice convivere con una tiroide poco funzionante, ma si può fare tanto in modo naturale.
Cara Arianna, trovo il tuo blog molto interessante, l’ho “scoperto” solo ieri ma lo seguirò certamente. Da solo 10 giorni sto seguendo una dieta, che mi è stata data da una nutrizionista dopo aver fatto un test gentico (Genutrix) e che mi sembra assomigli molto a quella di cui parli tu: niente glutine, niente prodotti di latte vaccino, molte proteine sia animali che no. Insomma nessun alimento infiammatorio. DImenticavo che soffro di tiroidite di Hashimoto e mi hanno anche diagnosticato un LES (per il momento asintomatico). Il mio problema è che mi è stato suggerito di mangiare sia a colazione che nei due spuntini giornalieri delle piccole dosi di frutta secca che però a mio avviso non mi giovano: ho la lingua gonfia, mi stanno venendo delle afte e invece di avere più energia, dormo in piedi e non ho forza. Parlare con la nutrizionista non è facile e prima del prossimo appuntamento devo un po’ arrangiarmi. Con cosa posso sostituire la frutta secca? Hai un suggerimento? Grazie, Gabriella
Cara Gabriella, non posso dare consigli su piani terapeutici stilati da altri: paghi quella nutrizionista, sarebbe suo dovere risponderti (come faccio io con le mie pazienti che mi pongono domande simili alle tue). Insisti un po’. Io non saprei davvero come aiutarti, senza sapere che tipo di dieta stai seguendo, e senza conoscere la tua anamnesi. Mi spiace…
Cara Arianna, grazie. Anch’io penso che dovrebbe più facile e non “stressante” parlare con la propria nutrizionista, ma così non è! Ah, peccato non esserci incontrate prima! 🙂 Continuerò senz’altro a leggerti.
Gabriella
Ciao Arianna, so che questo articolo è un po’ vecchio e spero di non crearti disturbo a scriverti solo ora, è da un sacco di tempo che vorrei scriverti. Ti seguo da quando hai aperto il blog ed ho letto tutti i tuoi articoli, anche quello sull’ipotiroidismo. Io infatti ho questo problema e prendo purtroppo eutirox da 6 anni. Da circa due mesi ho eliminato tutti i latticini (tranne poco parmigiano) e gli zuccheri dietro consiglio del mio pneumologo (xchè soffro anche d’asma) e devo dire che mi sono sgonfiata molto, soprattutto gli occhi, ed ho ricominciato a dormire. Certo ho comunque ancora molta ritenzione idrica (ce l’ho da quando avevo 12 anni). Adesso leggendo questo tuo articolo sulla paleo mi sono venuti alcuni dubbi. Io in genere faccio colazione con un frullato di frutta fresca e secca con del latte vegetale di mandorle o nocciole, ma la frutta secca non si potrebbe mangiare giusto? E poi mangio molti cereali integrali e legumi, ma anche questi non si dovrebbero mangiare. Per cereali intendo tipo miglio, quinoa, riso integrale e basmati, la pasta e ad esempio il farro in chicchi li ho già eliminati da tanto xchè quando li mangiavo mi gonfiavo tantissimo. L’unica cosa con glutine che mangio è un pochino di pane integrale fatto in casa per accompagnare zuppe o insalate. Ho eliminato tutti i dolci tranne quelli che autoproduco con frutta, generalmente mele, dolcificati con sciroppo d’acero o poco miele, xò ci aggiungo sempre noci, mandorle ecc….. Mi daresti qualche consiglio? Grazie!!!!!!!
Ciao Arianna, purtroppo via web mi è davvero complicato dare consigli personalizzati. In linea generale, tieni conto che in fase acuta è bene seguire un protocollo di 3-4 settimane piuttosto rigido, senza cereali (solo riso), con quasi nulla di frutta secca, ma con carboidrati e grassi alti (puoi usare patate americane, castagne, riso, olio ev di cocco e d’oliva…). Fuori dalla fase acuta, invece, i protocolli cambiano. Bisogna monitorare i sintomi di settimana in settimana. Forse ti potrebbe essere utile rivolgerti a un collega che tratti specificamente ipotiroidismo, per essere opportunamente indirizzata…
Buongiorno Arianna.
Ho scoperto solo oggi la tua pagina e l’ho letta con molto interesse. Cerco da diverso tempo un dietologo specializzato in malattie autoimmuni e delle tiroide (sono ipotiroidea Hashimoto). Abito a Torino e ad oggi ho trovato solo professionisti che nulla hanno a che fare con queste patologie. Esiste un elenco dove poter attigere un nome valido?
Ti ringrazio e buon lavoro!!
Mara
Purtroppo non sono a conoscenza di un simile elenco, mi spiace Mara.
Buongiorno Arianna
Ho sicuramente una domanda banale, ma che mi assilla, quindi devo chiedere a qualcuno che mi può rispondere nel modo migliore… seguo la Paleo per una tiroidite di Hashimoto da circa 5 mesi e mi trovo bene, il mio dubbio era questo: Perché le persone che soffrono di celiachia, quindi una forte allergia al glutine possono mangiare i prodotti derivati da altri tipi di cereali “privi” di glutine, mentre chi è in Paleo no? Capisco il discorso dei antinutrienti di questi altri cereali, ma non dovrebbero essere altrettanto dannosi anche per i celiaci? Perché devono fare male solo a chi segue la Paleo? Grazie.
Perché si tratta di due approcci completamente differenti. Chi vuole ‘solo’ evitare il glutine non si cura del proprio intestino, chi è in Paleo sì. Ovvio che un celiaco dovrebbe far attenzione a tante altre cose, non solo al glutine, ma il più delle volte viene comodo affidarsi alla merendina gluten-free piuttosto che interessarsi alla sua salubrità complessiva.
Ma in teoria, essendo già allergico non dovrebbe avere reazioni ancora più violente ai cereali, tanto da capire che sono ugualmente dannosi e evitarli? Comunque, magari è così, non conosco persone celiache e non so come si sentono mangiando altri cereali.
No, non è una questione di reazione immediata.
La paleo ha la sola validità di aver sviluppato un filone di studi scientifici sulla composizione alimentare dei nostri antenati.Anche se il nostro DNA è simile a quello di 150000 anni fa diciamo che le “materie prime” e l’atività fisica che facevano i nostri predecessori non sono proprio uguali.Il paragone è improponibile e la mia domanda è sui danni di queste diete a distanza di decenni sia nei sani che a maggior ragione in pazienti con malattie autoimmuni!
Un pò di ironico buon senso!!
Le potrebbe interessare questo intervento. A presto e buona lettura 🙂
Interessante come anche questo articolo un pò ironico e un pò di buon senso medico:
http://www.corriere.it/salute/nutrizione/13_luglio_24/paleo-dieta-impossibile_7755b6e2-e96c-11e2-a2a0-aaafeae20fe9.shtml
Non capisco perchè la dieta mediterranea (vera come ci ha insegnato Ancel Kies…) che di fatto diceva già queste cose(abbiamo sempre bisogno di novità trendy!) sia tanto dimenticata che ogni giorno esce uno studio su PubMed o su riviste mediche autorevoli che ricorda a noi italiani quanto eravamo bravi e longevi in passato….Quella di abolire i legumi è appunto negare la nostra origine mediterranea/contadina e limita parecchio l’apporto di nutrienti preziosi specie per pazienti con patologie tiroidee e per chi fa sport. Anche la questione dose dei carboidrati(d’accordo sulla scelta visto l’aumento d’intolleranza al glutine) mi sembra paradossale soprattutto per lo sportivo e per chi ha problemi di tiroide (metabolismo basale è concetto noto?)
Penso che non sia questo il luogo adatto a un dibattito sugli studi scientifici e sul loro modo di interpretarli, se mi vuole scrivere privatamente sono a disposizione 🙂
PS. Una postilla: mi segnala per cortesia DOVE io abbia scritto che i carboidrati vanno abbassati se si è in paleo e si è sportivi? Senza contare che ci saranno almeno dieci miei articoli in cui ribadisco l’importanza di questo nutriente per la conversione tissutale T4>T3… Legga un po’ del sito, prima di commentare un po’ a sproposito 🙂
Senta Arianna, la.paleo zona del dottor aronne romano come la considera? Premetto che ho allergia a glutine, grandinate, grano, pera, latticini e non tollero la.soia,, con desiderio di essere vegetariana. Ho reflusso biliare a livello duodenale, non sopporto bene il dolce.
I legumi vanno proprio male? Questo tipo di alimentazione è sana? Non parlo di estremismi, ma il concetto della zona è più equilibrato di quello dei regimi solo carboidrati come McDougall? Perché allora ci sono tanti vegetariani sani riviste che sbandierano i benefici dei legumi? Fanno bene o fanno male sto benedetti legumi? Vorrei prenderne in considerazione piccole quantità per evitare carne e pesce i cui Omega tre in cottura si volatilizzano e secondo me a questo punto è un cibo inutile. Meglio i semi per gli Omega tre? Come si fa a fare una dieta a zona vegetariana senza latticini ne legumi?
Le sue domande comportano una risposta lunga e dettagliata: non ho modo (tempo) di risponderle con un commento, spero in futuro di riuscire a scrivere in merito.
Ad ogni modo, per sintetizzare, “a ognuno il suo”: ci sono persone per le quali i legumi e la dieta vegetariana sono deleterie per la salute.
E le fonti di calcio??le hai eliminate praticamente tutte…temo per le tue ossa in menopausa….!!
Fortunatamente ho le competenze e le conoscenze per sapere che il calcio non è contenuto solo in latte e derivati, e che l’osteoporosi dipende più dalla vitamina D e da sollecitazioni meccaniche che non dal calcio.
Mi credi forse una sprovveduta? 🙂
Un saluto!
Ciao, come si fa a disintossicarsi da frumento e zuccheri? Ci sono erbe tisane particolari? Tu hai eliminato tutte le farine di cereali? Grazie, possono essere quelle causa di ritenzione idrica?
Disintossicarsi? E’ bene dimenticare questa parola, e intraprendere piuttosto una dieta terapeutica con l’aiuto di uno specialista.
Buongiorno Arianna,
ho letto con molto interesse questo post.
Anch’io ho scoperto da poco di essere affetta da ipotiroidismo autoimmune, curato da subito con eutirox 50.
La sintomatologia da Te così ben descritta è andata migliorando, ma non mi sento ancora “bene” come mi sarei aspettata. I valori del mio TSH sono molto migliorati (sono passata da 8 a 1,7) ma la sintomatologia non è invece mutata in modo altrettanto eclatante.
Per darTi un altro dato, la mia ginecologa mi ha riscontrato una latente PCOS, che pare essere migliorata con l’utilizzo dell’eutirox; soffro di colite in modo evidente, che peggiora nei momenti di grande stress.
Ho dunque il sospetto di sbagliare ad alimentarmi, in quanto nonostante il farmaco e l’attività sportiva non riesco a dimagrire, ho un’evidentissima ritenzione idrica che non riesco a debellare in nessun modo.
Sapresti consigliarmi uno specialista Tuo collega nella zona di Torino? Tutti i nutrizionisti cui mi sono rivolta hanno avuto con me il solito banale approccio “si metta a dieta”.
Ti ringrazio per l’attenzione.
A Torino purtroppo non ho proprio nomi di colleghi esperti di ipotiroidismo, mi spiace veramente…
Buongiorno Arianna, avrei bisogno di un tuo consiglio. Poiché da alcuni anni soffro di una sensibilità al glutine abbastanza forte, e in passato mi ero sottoposta ai test per il dosaggio IgA e IgA antitransglutaminasi, che erano risultati negativi perché nessuno mi aveva detto di farli quando assumevo ancora glutine, in accordo con il mio attuale medico (quello di allora l’ho cambiato perché non ha dimostrato competenza anche sotto altri aspetti) abbiamo deciso di rifarli,per escludere del tutto un’eventuale celiachia. Secondo la tua esperienza di dietista, per quanto tempo e in quali quantità dovrei eventualmente tornare ad assumere alimenti glutinati prima del test? E’ possibile optare per cereali alternativi al frumento come l’orzo, l’avena e la segale? E per il breath test per l’intolleranza al lattosio valgono gli stessi principi? Credi che dovrei rivolgermi ad una dietista qui in zona, considerando gli altri miei problemi di cui ti avevo già parlato (dca da binge eating, IBS, reflusso gastroesofageo e sospette reazioni all’istamina)? Attualmente sono seguita solo da uno psicologo con cadenza settimanale e tariffa ridotta visto che non lavoro. Vivo a Tortona (AL). Grazie e ancora auguri per la tua gravidanza!
Grazie mille per le congratulazioni 🙂
Se devi rifare i test di celiachia devi necessariamente reintrodurre glutine, sia da frumento che da altri cereali come orzo, farro, avena e segale. Sulle quantità non saprei aiutarti, dipende dalle tue abitudini; a grandi linee va ricordato che l’introduzione deve essere quotidiana per 2 mesi prima di rifare il test, anche senza esagerare con le quantità.
A mio parere sarebbe poi opportuno farti seguire congiuntamento da psicologo e dietista. In bocca al lupo!
Grazie Arianna, crepi il lupo!
Buongiorno ho scoperto da poco di soffrire di tiroidite autoimmune con ormoni tiroidei nella norma. Ma più tendente all’ipertiroidismo per ora. Settimana prox andrò dall’endocrinologo per la prima volta. Potresti farmi un esempio di dieta giornaliera? Ho letto dei legumi. Il problema é che io non mangio carne ed i legumi per me la sostituiscono. Per colazione bevo acqua e limone o camomilla con frutta o biscotti,pranzo spesso legumi o pasta con verdure o polpette di soia,spinaci,melanzane,zucchine. Mi potresti dare qualche dritta? Grazie mille in anticipo.
I consigli dietetici sono strettamente personali, non è possibile dare un esempio generico. Dopo la visita endocrinologica prenda appuntamento con un dietista della sua zona esperto di queste problematiche.
Buonasera, e’ la prima volta che scrivo e vorrei chiedere perche ‘ il the’, anche quello verde, non va bene per l’ ipotiroidismo
Mia figlia di 18 anni ha appena saputo di avere una tiroidite autoimmune. Essendo perenemente attenta all’ alimentazione per tendenza ad aumentare di peso, beve ogni giorno una tazza di the verde senza zucchero a colazione… non dovrebbe bere neanche orzo?
Il tè verde è controindicato qualora ci fosse ipotensione.
L’orzo va valutato individualmente: consiglierei di prenotare una visita di persona con un nutrizionista vicino a voi.
“Quanti persone soffrano”. Sembra che le pesone di oggi sofrano e basta. Ma ovviamente quando le soluzoine proposte sono farmaci… da lacrimare. Mi fa piacere leggere quando qualcuno intelligente paral di dieta. La dieta è fondamentale!
Posso solo dire che dopo molti anni e insicurezza, rivolgendomi ai medici, ho capito che sono su una strada da sola. La saluta di mia bambina era un patrimonio troppo prezioso per delegare ad altri. Era solo con l’esclusione (al 100%) di qualsiasi farmaco (anche i medici se per quello) e un cambiamento totale della dieta che ho visto enorme cambiamenti.
La nostra dieta prevede l’eliminazione di cereali, (glutine e lecitine), latticini e il consumo di carne, da animali allevati in natura al pascolo 100% senza mangime e cereali. La puoi prendere qua: http://grassfedeurope.com Puoi anche fare il brodo d’ossa (anche le ossa la puoi prendere da GrassFed Europe)
Pero ancora meglio e meno costoso sarebbe le frattaglie (mia figlia non piace- peccato) pero sono favolosamente stra carica di nutrienti. Ovviamente da animali allevati con erba e fieno.
Non solo i problemi intestinale, i problemi di pelle, e i problemi sensoriali sono cambiamenti, ma anche le capacità mentale di mia figlia è migliorate. Non sottovalutate la dieta.
Ciao Arianna. Hai mai sentito parlare del fluoruro contenuto nell’acqua che provoca danni al nostro organismo ma soprattutto a noi che soffriamo di problemi alla tiroide? Come si può far fronte a questo problema? Il protocollo dietetico americano, da quel che ho letto, prevede l’esclusione del fluoruro in tutte le sue forme dalla dieta di chi è affetto da tali patologie. Dal dentifricio, al teflon all’acqua. Non ho trovato acqua in bottiglia senza fluoruro! Tu?
Sì, avevo sentito qualcosa, ma onestamente mi sono fatta l’idea che sia solo un “male minore” (diverso invece è il discorso del mercurio).
Ciao Arianna, ho una paziente con Tiroidite di Hashimoto, assume Tirosin 125 tt i gg
Esami TSH 2,23 FT3 3,26 FT4 1,25
Mi è stata inviata dalla Endocrinologa che con una dieta ” mediterranea” è riuscita a portarla da 78 a 65, adesso è nuovamente 72 e non riesce più a calare.
Si sente gonfia ed ha tanta ritenzione idrica.
Seguedo i tuoi consigli ho tolto glutine, latte e latticini, legumi e solanacee
Attività fisica faceva soltanto acqua gym ,camminate e nuoto, adesso, dopo il mio consiglio, ha preso un PT.
A distanza di un mese e 1/2 il peso è stabile e il gonfiore identico, perchè???!!!
E’ una persona molto precisa e compliante.
Grazie e sempre complimenti
Potrebbero essere tantissime cose: non saprei proprio dirti onestamente; è come se a te chiedessero consigli attraverso una mail: da professionista a professionista, puoi capire che dare una risposta è quasi impossibile 🙂
Ciao Arianna! Io soffro di ipotiroidismo dovuto ad una tiroide sottosviluppata quindi non autoimmune. Assumo tirosint 25 Ho un tsh 2.5 t3a metà range e t4 basso quindi faccio fatica ad assorbire t4… avendo anche Pscos ed insulino resistenza devo limitare gli zuccheri. Questi consigli che leggo sono indirizzati a coloro che soffrono di patologie autoimmuni, per me che tipo di alimentazione consiglieresti ? È giusto ridurre notevolmente i carboidrati (ora seguo una ripartizione di 25-35-40) ma non eliminare il glutine? X esempio non capisco se sarebbe meglio usare farina di riso quindi privilegiare l aspetto gluten free o quella integrale e privilegiare il basso ig…e soprattutto vorrei capire quanto nel mio caso sia giusto ridurre i carboidrati… grazie
Ciao Federica, mi chiedi per me che tipo di alimentazione consiglieresti ?, ma spero tu possa comprendere che questo genere di consigli personalizzati sono da intendersi previa visita privata: senza conoscere nulla di te non saprei dove ricavare le informazioni per risponderti, mi spiace…
Ciao Arianna .. Io invece ho la “malattia di Berger”patologia autoimmune , diagnosticata cinque anni fa iniziando la terapia con 50mg di deltacortene ,ora ne prendo 5mg al mattino e la sera il losartan , faccio il controllo ogni due mesi . Il mio nefrologo mi ha consigliato di fare un alimentazione sana evitando salumi, formaggi, fritture ecc… insomma , mi ha detto di tenere in perfetta forma l’intestino e il fegato. Sono molto attenta all’ alimentazione ..bevo costantemente 2litri di acqua al giorno , mangio frutta , verdura , niente alcool , nessun tipo di latticini …Non sgarro mai ! mio malgrado però..sento di dover seguire una corretta alimentazione con qualcuno più esperto di me.. Arianna mi sapresti consigliare qualcuno in Puglia? Grazie…
Purtroppo non ho nominativi in Puglia, mi spiace…
Buongiorno Arianna,
mi sono imbattuta per caso in questo articolo molto interessante.
Da circa 4 anni ho scoperto di soffrire della sindrome da anticorpi antifosfolipidi. In realtà mi è stata diagnosticata solo dal punto di vista clinico tramite esami del sangue specifici perchè per fortuna fino ad ora non ho mai avuto manifestazioni della malattia. Credi che anche nel mio caso sia utile ricorrere ad una dieta antinfiammatoria? Potrebbe avere qualche effetto sui valori esageratamente alti che ritrovo ad ogni controllo?
Attualmente prendo l’aspirinetta ogni giorno mentre ho deciso di non assumere il Plaquenil che mi era stato prescritto per tentare di abbassare i valori.
Ho 32 anni e sono sovrappeso.
Buona sera Michela, per poter rispondere sarebbe importante valutare alcuni valori negli esami del sangue e la sua dieta attuale; purtroppo con un commento non saprei rispondere, mi spiace.
Buongiorno, sono una Hashimoto. Vorrei chiederti cosa ne pensi e cosa sai dei funghi terapeutici come Reishi, Agaricus e Shiitake…se ne parla in relazione alla Hashimoto. Che integratori di probiotici e probiotici consiglieresti?? Io mi.curo con tirosint e piano piano sto eliminando glutine e latticini, uso molto gallette di riso e mai, pasta di mais e mangio ogni giorno 2-3 noci brasiliane per il selenio. E tante banane. Pesce, carne e verdure. Sto eliminando anche i legumi. Piselli posso? Ma non basta. Ho dolori articolari e problemi simili al colon irritabile…
Sono confusa nel mare informazioni che trovo in rete…e amo mangiare…che fatica!
Sarebbe opportuno fissare un appuntamento con un nutrizionista che possa visitarla di persona.
Buongiorno, ho il lupus con insufficienza renale e sarei interessata ad un.contatto su Milano o Como o va bene ovunque in Lombardia per avere qualche consiglio specifico sulla malattia
Grazie
Arianna ciao,
in caso di forti infiammazioni e rosacea, la frutta fresca la si può tenere o meglio stare su proteine e verdure?
Grazie!
Ciao Arianna,
sono molto contenta di aver trovato questo tuo post davvero chiaro, e leggerò man mano tutti i tuoi articoli.
Vorrei chiederti se hai qualche evidenza, esperienza, indicazione particolare o reference a cui rimandarmi riguardo a una patologia autoimmune (anche se non sono nemmeno tutti concordi sul chiamarla tale) che si chiama lichen planopilare, o lichen follicolare. Dopo molti tentativi inutili (dalla Gift di Speciani alla nutrizionista “qualunque” che purtroppo è in media del tutto ignara della connessione fra infiammazione e alimentazione), mi sono decisa a “decidere per me” e di base sto seguendo il Whole30 (lo conosci?), con alcune modifiche. Grazie per qualsiasi info su alimentazione e lichen che vorrai darmi. La mia dermatologa è interessata all’argomento ma non sente sia “il suo campo”, non abbastanza per studiare, evidentemente. Quindi sto navigando a vista. La patologia ha conseguenze pesantissime.
Ciao Arianna,
Le chiedo se la dieta ad eliminazione e la Paleo possono aiutare anche chi soffre di endometriosi. Ho scoperto di avere endometriosi al IV stadio un anno fa e a inizio luglio ho avuto un intervento. Adesso dovrò al primo ciclo naturale ricominciare la cura farmacologica, ma sto cercando di capire come comportarmi con l’alimentazione.
Sono di Firenze, non so se lei possa indicarmi qualcuno in zona.
Grazie
Caterina
Le conviene provare a contattare l’APE Onlus per avere il nome di un professionista della sua zona. In bocca al lupo!
Innanzitutto complimenti vivissimi per il tuo sito! L’ho scoperto casualmente e l’ho trovato veramente interessante.
Ho tiroidite di Hashimoto anch’io (ultimo dosaggio valore 486 quello precedente 590) ma ormoni tiroidei nella norma (TSH 2,3). Abito a Genova e ti chiedo se conosci qualche buon endocrinologo che opera nella mia città. In caso di risposta negativa mi farebbe piacere prendere un appuntamento per una visita presso il tuo studio.
Io non sono endocrinologa, ma dietista, mi spiace. Su Genova non conosco nessuno, anche qui mi spiace, ma è una città a 500 km da me…
ciao sono approdata qui perché sto facendo accertamenti per sospetto ipotiroidismo che il mio medico però ha deciso di curare con tiroide ibsa 3 cp al giorno. Il peso e il gonfiore non migliorano e tra meno di 1 mese andró da endocrinologo. Sono interessata a sperimentare questo tipo di alimentazione ma essendo vegetariana i legumi e il formaggio( 2 volte a settimana) come posso fare? come non reintrodurre carne e pesce e provare dieta che suggerisci?
Non è una dieta particolarmente adatta in caso di dieta veg…
Buongiorno, ho letto delle lectine, vorrei sapere se le carrube e i fagiolini, cioè le cornette ortaggio, le contengono. Grazie
Sì, in minima quantità.
Gentile Arianna,
Il mio post potrebbe allungarsi in forma di libro talmente tanti sono gli avvenimenti legati alla tiroide che ho sperimentato. Ho 29 anni, una vita estremamente attiva lavoro e finanzio i miei studi, pratico attività sportiva tre volte o più a settimana, meditazione, yoga e uno stile di vita libero dal fumo (da diversi mesi oramai) e da sgarri di vario tipo (poco alcol e poco dolce o cibi industriali).
Sono entusiasta di avere trovato nel tuo blog ispirazione e supporto sopratutto per un trattamento NON medico.
Inspiegabilmente, o così pensavo da un paio di anni a questa parte ho ripreso molti chili.
Per un metro e settanta ho ritoccato la soglia degli 80kg.
Allenandomi molto intensamente e curando la mia alimentazione posso dire che tutto sommato ho delle curve affascinanti… Ma il punto resta, tutto questo accumulo non é MIO.
La stanchezza é stata inenarrabile gli ultimi mesi, nel mio studio dove lavoro ho un divano, e spesso al pomeriggio dovevo dormire 20 minuti per trovare la forza di continuare la giornata. Pensavo di essere depressa, dato che spesso le forze mi abbandonavano inspiegabilmente.
A 22 anni mi é stata diagnosticata da un cardiologo una bradicardia (battito rallentato).
Insomma un insieme di situazioni e di domande sempre irrisolte ora spiegate con un malfunzionamento della tiroide (i test del sangue lo rivelano).
Vegetariana per scelta di affinità spirituale ho reintegrato il pesce (a malavoglia) per ovviare ai disturbi.
Da qualche giorno appena ho abbandonato glutine (già poco presente nelle mie scelte alimentari) e latticini. Mi sento in brevissimo tempo rinata, mente chiara, e con un energia più costante per tutta la giornata.
Inoltre per aiutarmi un amica naturopath dalla Francia mi ha consigliato degli integratori di erbe (le classiche per trattare tiroide Fucus, Sophora japonica, iodio, selenio) e prodotti omeopatici. Almeno nel primo “anno” di riadattamento del mio corpo a una nuova alimentazione, per supportare la mia energia e il suo rialzo.
é davvero di ispirazione leggere di altre persone che si curano con l’alimentazione, la medicina chimica é oggi un business senza precedenti, e con un po’ di studio sul funzionamento del corpo e buona volontà moltissime persone vivrebbero in forma smagliante senza alterare l’organismo con induzioni chimiche.
Sono emozionata finalmente di iniziare questo processo di guarigione e di regalarmi giornate piene di energia dalla mattina a sera, un corpo libero da rigonfiamenti e buon umore.
Auguro a tutti un percorso di guarigione di successo,
E continuerò a trovare ispirazione nei tuoi scritti,
Grazie di cuore,
Giulia
Cioè, bisogna mangiarne?? Io ho sempre pensato che fosse meglio escludere i cereali
Buona sera Dottoressa,
mi chiamo Maria Assunta e vivo a colonia in Germania. Da 5 anni mi dibatto con il mio corpo che dopo anni di intensa attività sportiva, mi sono ritrovata a non aver piu voglia di fare niente, da cinque anni sono ipotiroidea (non so se autoimmune o altro), ovvero subito dopo essere andata in menopausa, causata anticipatamente, penso da un forte dispiacere. Comunque, mi sono sempre interessata di alimentazione, ho letto libri di tutti i generi soffermandomi appunto sulla dieta AIP. Ho iniziato da un mese (avevo già provato l’ hanno scorso ma dopo 3 settimane non vedevo risultati, se non tantissimo nervosismo e insoddisfazione) e dopo 2 settimane vedevo dei risultati, ma ora di nuovo punto e d’accapo. In effetti io non riesco a capire quali sono i sintomi che un alimento puo avere su di me! In questi giorni penso di aver usato troppi grassi insieme, come olio di oliva e olio di maiale, non mi piace tanto l’olio di cocco, oppure il dover mangiare spesso la carne e il pesce mi stanca e non mi piace ( amo gli animali e vorrei tanto tanto limitare il consumo), i legumi mi piacciono in particolar modo le lenticchie e i fagioli borlotti, ma non i ceci che invece secondo la dieta del gruppo sanguigno sarebbero piu idonei a me (AB+). Insomma a tutt’oggi mi ritrovo con una marea di informazione, ma i segnali del mio corpo non lo conosco per niente. Tra l’ altro in questo mese quello che ho invece notato è che ho spesso mal di pancia, pur seguendo la AIP!. Ma come è possibile?? Cmq ho visto che online fà degli appuntamenti, ma mi sembra non sull’ipotiroidismo, è cosi? Diversamente mi auguro di cuore che possa prendere in considerazione la mia richiesta e poter avere un appuntamente con lei. La ringrazio vivamente, cordiali saluti