Sapete che soffro di ipotiroidismo (la mia storia qui), e che (per il momento) riesco a tenere a bada la mia sindrome attraverso un’alimentazione corretta (qui e qui) e una pratica sportiva adeguata. Riuscire a gestire bene lo sport in caso di ipotiroidismo non è semplice; a causa della ritenzione di liquidi e della difficoltà a perdere peso tipici della sindrome, chi ne soffre tende a fare due errori: si allena troppo e male, o si allena troppo poco.
Ho chiesto a Chiara, la nostra personal trainer, di scrivere per noi un articolo riguardante la giusta attività sportiva per chi è ipotiroideo come me. Trovate tutti gli articoli di Chiara qui.
Buona lettura!
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Articolo a cura di Chiara Priante, personal trainer
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella regione anteriore del collo. La sua funzione principale è quella di produrre due ormoni, la triiodiotironina (T3) e la tiroxina (T4).
Il T4 è la forma inattiva del T3: questo significa che T3 è l’ormone metabolicamente attivo, prodotto dalla conversione del T4 a livello periferico; infatti gli ormoni prodotti dalla tiroide sono al 90% rappresentati dal T4, mentre il rimanente 10% è il T3. La maggior parte di T3 attivo è prodotta da muscoli e altri organi, non dalla tiroide:
Per questo motivo per avere un metabolismo attivo si deve agire *anche ma non solo* sulla tiroide. Se prendete il farmaco compensativo a livello tiroideo (Eutirox, Tirosint, Tiroide secca…), ma non stimolate opportunamente i muscoli, sarà comunque difficile dimagrire e tonificare.
In soggetti sani gli ormoni tiroidei influenzano il funzionamento generale del metabolismo, stimolando i processi anabolici di sviluppo e crescita, controllando e aumentando, in caso di necessità, i processi di trasformazione energetici livello cellulare, influenzando la mobilizzazione di lipidi e carboidrati e agendo sulla termoregolazione corporea.
Senza entrare troppo nel dettaglio (Arianna ne ha già parlato negli articoli sopra linkati), possiamo affermare che le patologie che coinvolgono la tiroide hanno un immediato impatto a livello metabolico: l’ipertiroidismo, che comporta un eccesso ormonale, porterà ad una accelerazione metabolica, mentre l’ipotiroidismo, al contrario, metterà un bel freno al nostro organismo. Nel primo caso avremo soggetti ipereccitabili, nervosi, con transito intestinale accelerato e predisposizione a bruciare tante calorie. Nel secondo caso, invece, le persone tendono ad accumulare peso, avere affaticamento cronico, difficoltà a concentrarsi e freddolosità.
Oggi parleremo proprio di quest’ultimo tipo di squilibrio tiroideo.
Cosa significa rallentamento metabolico?
Quando si parla di ipotiroidismo si pensa subito all’influenza che questo avrà sul peso corporeo, ma purtroppo ci sono ben altri sintomi da tenere in considerazione, e l’aumento ponderale è spesso marginale.
Tra le varie manifestazioni potrebbero presentarsi stanchezza e facile affaticabilità, apatia, calo della frequenza cardiaca, calo della libido, torpore, sonnolenza, intorpidimento muscolare, scompensi del ciclo mestruale.
In questo quadro diventa fondamentale una terapia su più fronti: farmacologica dove necessario, alimentare e sportiva.
La tendenza dell’ipotiroideo è quella di stare al caldo, senza fare fatica, assecondando quello che il suo corpo gli impone. Tuttavia, così facendo non farà altro che peggiorare la sindrome.
Ma come, siamo stanchi e dobbiamo fare sport?
Esattamente!
Il metabolismo basale: come stimolarlo?
Abbiamo detto che la tiroide influenza il nostro metabolismo basale, dove per basale si indicano tutti i processi atti a mantenerci in vita: attività cellulari e produzione di energia, respirazione, digestione, circolazione sanguigna, funzionamento di organi e apparati.
A livello energetico il metabolismo basale rappresenta il 60-70% del nostro dispendio calorico giornaliero: questo significa che le calorie bruciate quotidianamente servono per il 60% circa semplicemente a tenerci in vita.
Le funzioni vitali sono regolate da diversi fattori, in primis da T3 e T4: quando il corpo lo richiede la tiroide produce T4 (inattivo), che si trasforma in T3 (attivo) in altri distretti corporei, quali muscoli e cuore.
Si intuisce quindi che per aumentare il metabolismo dobbiamo lavorare su questi ormoni, stimolandone la conversione, oltre che la produzione.
Da dove deriva lo stimolo per la produzione/conversione di T3 e T4?
…dalle richieste organiche: se c’è richiesta da parte del corpo, c’è produzione degli ormoni (lo so, sembra che stia girando in tondo ma non è così).
E le richieste da dove arrivano?
Dalla necessità di maggiore energia, e quindi…. dal movimento!
Ce l’abbiamo fatta e siamo giunti al nocciolo della questione:
Per stimolare la nostra ghiandola tiroidea (e quindi il nostro organismo) a bruciare correttamente le riserve dobbiamo muoverci (che novità, eh?).
Però… sì, c’è un “però”. Nell’incipit di questo articolo ho sottolineato che un soggetto ipotiroideo soffrirà, tra le altre cose, anche di stanchezza e facile affaticamento: chi soffre di ipotiroidismo si stancherà di più e più facilmente. In questo quadro l’attività motoria non è semplice da calibrare e va gestita con molta attenzione per non creare ulteriori scompensi metabolici oltre a quelli già presenti.
Prima di scendere nel dettaglio teniamo a mente queste importanti informazioni:
1. In caso di ipotiroidismo, il metabolismo basale va stimolato attraverso l’aumento della massa metabolicamente attiva. I muscoli devono essere presenti, e funzionanti: devono permettere di mantenere alta la conversione T4 > T3 anche a riposo.
2. Focalizzarsi sulla quantità di calorie bruciate per sessione di allenamento è completamente inutile. Potete mettervi a correre per due ore e bruciare 1000 kcal, ma non avrete in alcun modo stimolato la vostra tiroide e il vostro metabolismo. L’attività anaerobica prolungata, come la corsa, ha un’altra funzione che tra poco vedremo.
3. E’ fondamentale gestire la frequenza degli allenamenti, alternando attività da carico (pesi, crossfit, funzionale…) e attività drenanti (jogging, camminata, nuoto). Se fate troppo andrete a inibire il metabolismo (ricordate che si tratta di una patologia ormonale complicata!). Se fate troppo poco avrete solo perso tempo.
4. E’ indispensabile gestire opportunamente la dieta, con fasi di carico/scarico dei carboidrati adeguate e senza seguire una dieta eccessivamente low-carb. I carboidrati sono uno stimolo alla tiroide: dovete scegliere quelli giusti per voi, nelle quantità giuste per voi, e nella frequenza giusta per voi. Se fate sport 3-5 volte a settimana, seguite una dieta bassa di carboidrati, e non avete alcun beneficio a livello di dimagrimento o di tonificazione, fermatevi e riflettete: state palesemente sbagliando qualcosa, forse peggiorando il problema tiroideo.
Allora muoviamoci!
Ammazzarsi di sport serve a poco (ma questa è una regola che vale sempre!). Dobbiamo focalizzarci su quello che possa far bene agli ormoni tiroidei, stimolandone la produzione. Dobbiamo evitare che il metabolismo rallenti, e dobbiamo evitare anche tutte quelle attività che creerebbero un aumento del cortisolo, ormone che non va molto d’accordo con T3.
In pratica che fare?
1. Costruire i muscoli: abbiamo visto che la conversione T4 > T3 avviene a livello periferico, quindi muscolare. Se abbiamo poca massa metabolicamente attiva, avremo pochi ormoni attivi.
2. Mantenere attività fisica drenante: l’ipotiroidismo determina una considerevole ritenzione idrica in risposta allo sport, quindi è bene contrastarla efficacemente.
3. Supportare lo sport con una dieta adeguata: volete allenarvi tutti i giorni (o quasi) e seguire una dieta da 1300-1400 kcal? Bene! Avete le porte spalancate verso l’abbassamento cronico del vostro metabolismo. E ricordate che è una questione di salute, non solo di peso corporeo…
Che cosa non fare?
1. Allenarsi intensamente più di 3 volte a settimana. Gli allenamenti ad alta intensità sono ottimi, ma non devono essere eccessivi: cominciate a farli un paio di volte a settimana e dopo qualche tempo aumentate la frequenza, in relazione al vostro benessere metabolico.
2. Allenarsi oltre i 45-60 minuti per sessione. Non avrebbe senso: stimolereste la produzione di cortisolo, di cui abbiamo parlato qui, e andreste a creare un bel loop di stress-ritenzione-scarsa energia.
3. Fare solo attività cardio. La corsa, il nuoto, la bici… Sono ottime per affiancare attività che davvero stimolino il metabolismo. Ma da sole servono a poco o sono controproducenti: se fate attività cardio per 4-6 volte a settimana create uno squilibrio del cortisolo e abbassate la produzione di ormoni tiroidei. Se fate attività cardio solo 1-2 volte a settimana, in assenza di altro sport, non serve a nulla a livello metabolico.
Costruire i muscoli
Lo ripeto: i muscoli servono per convertire più efficacemente gli ormoni tiroidei *e* per bruciare di più a riposo (aumento del metabolismo).
Abbiamo più volte parlato della distinzione tra massa grassa e massa magra: la prima rappresenta il tessuto adiposo, e la seconda è composta dalle strutture scheletriche e muscolari, con annessi accessori (tendini, articolazioni, ecc.).
Il tessuto adiposo produce ormoni molto importanti al nostro benessere, e un certo tipo di tessuto adiposo (quello bruno, Arianna ne aveva parlato qui)
serve al mantenimento della temperatura corporea. Tuttavia, il tessuto adiposo in eccesso è sfavorevole al nostro benessere. Inoltre il nostro corpo brucia poche energie per mantenere quotidianamente questa massa: se avete 20 kg di grasso di troppo, il vostro corpo li nutre con appena una manciata di calorie.
La massa magra, invece, richiede molta più energia per sostenere i propri processi metabolici, quindi un’adeguata muscolatura aumenterà il nostro livello metabolico basale.
E’ come avere un chiwawa o un pastore tedesco: a quale dovete dare più da mangiare? Nel nostro organismo il chiwawa è il tessuto adiposo, il pastore tedesco è il muscolo.
L’allenamento deve essere calibrato sull’individuo e sulla patologia che stiamo trattando: i sovraccarichi devono essere graduali e globali, un ipotiroideo faticherà di più ad attivare i processi anabolizzanti (proprio per la carenza degli ormoni deputati a questo), quindi è importante non sovraccaricare troppo e non lavorare settorialmente.
In termini pratici, le macchine in palestra faranno ben poco, gli esercizi da body-building anche. Per iniziare a dare una struttura muscolare gli allenamenti che fanno la differenza sono quelli a corpo libero, a cui si aggiungeranno lentamente pesi. I pesi vanno aggiunti e aumentati man mano che la persona smette di rispondere all’allenamento precedente (ossia, non ne ha più risultato).
Nelle fasi di scompenso ormonale, quando cioè non vi è equilibrio nella produzione tiroidea, sono sconsigliate attività troppo impattanti quali il crossfit o la fitbox, che andrebbero ad incidere troppo sulla stanchezza (con allenamenti troppo brevi e troppo intensi) senza dare adeguati benefici.
Drenare e sciogliere i muscoli
Corsa, camminate lunghe, bici, nuoto: ottime attività complementari a quelle sopra descritte. Complementari: l’una non ha senso senza l’altra.
Dovete trovare un’intensità che sia per voi gestibile. Per gestibile intendo che individualmente sia possibile dosarne intensità e durata: questa regola porta a scartare molti dei corsi di gruppo che si praticano in palestra, spesso troppo brevi come durata e condotti ad intensità troppo elevate. L’ideale è il classico jogging, corsetta a velocità ridotta, anche condotta ad un ritmo di 30/45 secondi più lenta rispetto ai vostri standard, ma prolungata nel tempo, fino anche ad un’ora. La bassa intensità permetterà all’ipotiroideo di gestire e controllare la fatica, mentre la durata prolungata darà un sufficiente stimolo per la lipolisi. Questo tipo di attività molto blande vi aiuterà anche a recuperare in modo attivo i dolori muscolari causati dalle attività più intense.
Alcuni personal trainer consigliano all’ipotiroideo anche attività aerobiche a mo’ di allenamento Tabata o HIIT (di cui avevamo parlato qui). Possono essere ideali per una significativa stimolazione mitocondriale (i mitocondri sono le ‘centrali bruciagrassi’ delle cellule), ma sono poco adatte quando la tiroide è scompensata. Fatevi affiancare da un trainer capace di modulare i vostri allenamenti in base alla vostra salute.
Rilassarsi
[Ultimo paragrafo a cura di Arianna]
Avere la sindrome di Hashimoto è difficile. Sicuramente la questione del peso corporeo, per una donna, è centrale: mangiare poco e ingrassare comunque, avere la ritenzione idrica come migliore amica, notare cambiamenti estetici dalla sera al mattino.
Però l’Hashimoto non è solo questo: è anche essere stanchi all’improvviso e ingiustificatamente, avere dolori alle articolazioni, non avere stimoli per uscire di casa, avere problemi del ciclo e della fertilità, non riuscire a studiare. E’ sentire la forza muscolare diminuita. La freddolosità che si sente da dentro e non sembra estinguersi mai. Possono essere attacchi di panico o di ansia, depressione, ira. Possono essere emicranie lancinanti, pelle che si taglia perché molto secca, ipotensione.
Niente di mortale, ma tutti sintomi che, se trascurati, portano ad un abbassamento della qualità della vita, e a forti incomprensioni con le persone che ci circondano: “devi solo muoverti un po’, devi reagire, stai esagerando”.
Come ho spesso detto, l’Hashimoto non è semplicemente “non riuscire a dimagrire”. Di conseguenza, tutto quello che potete fare per migliorare la sindrome non avrà l’unico effetto di farvi dimagrire: vi farà stare meglio, sotto ogni aspetto.
Se iniziate la dieta per Hashimoto o cominciate a fare sport secondo le direttive di Chiara, non crucciatevi se il peso fatica a scendere: persistete, non mollate, e imparate ad apprezzare gli altri cambiamenti del vostro corpo.
La risposta ossidativa dell’ormone T3 (=dimagrimento) è, purtroppo, una delle ultime a manifestarsi (ma verrà anche questo!): prima noterete di non avere più dolori sparsi per il corpo, di muovervi con più scioltezza, di non dovervi trascinare giù dal letto al mattino. Sentirete la mente più attiva, farete meno fatica a concentrarvi e a lavorare. Se l’Hashimoto aveva cominciato ad interessare anche la sfera emotiva (tristezza, malinconia e depressione non giustificate da fattori esterni), comincerete a percepire spiragli di ottimismo che si fanno strada.
La dieta e l’allenamento sono una terapia. Non servono *solo* a dimagrire.
Nel vostro percorso verso il benessere non tralasciate i momenti per rilassarvi: personalmente ho trovato grande beneficio dallo stretching mattutino e dalle lunghe passeggiate con il mio cane, ma c’è chi non rinuncia ai Sette Tibetani o alla lezione di yoga, ad esercizi di respirazione o alla coccola di un bel massaggio, a svagare la mente dipingendo. Queste attività non hanno nulla a che fare con il dimagrimento. Ma vi permetteranno di trovare una forte connessione con il vostro mondo interiore. Non siete solo dimensioni corporee e scadenze da rispettare: siete anche sangue e calore, colore e gusto, pensieri che fluttuano, connessioni che si creano, opinioni che si formano. Sarebbe davvero un peccato se, nella frenesia di “apparire” perdessimo la dimensione del “sentire”.
63 Comments
Grazie per questo articolo che ho trovato davvero interessante. Il problema è sicuramente quello di trovare un trainer che conosca bene il rappoprto allenamento/tiroide, visto che la maggior parte si limitano a fornire schede più o meno standard. Ad ogni modo, è vero che la stanchezza è il primo nemico da sconfiggere! E qui ci vuole una gran bella dose di forza di volontà. Avrei una domanda per Chiara: 3 allenamenti settimanali alternati sono sufficienti per stimolare la tiroide? Grazie mille e buona giornata.
Ciao Claudia! E’ difficile rispondere ad una domanda così specifica 🙂 IN LINEA ASSOLUTAMENTE GENERALE 3 allenamenti, se eseguiti correttamente e all’interno di una programmazione ben strutturata, sono sufficienti, e non solo per le persone ipotiroidee.
Come sempre accade però è necessaria un’analisi sulla persona, per valutare intensità e volumi degli allenamenti, metodiche e, non ultima, la risposta individuale agli stimoli.
Ciao Chiara io ho appena saputo di essere ipo, faccio corsa regolare non ho proprio il tempo per la palestra.Mi alzo al mattino presto per correre prima del lavoro.Io faccio allenamenti alternati hit e con , nei lunghi faccio circa un’ora e 15 minuti.Secondo te sarebbe meglio alternare la corsa alla palestra allenamento anaerobico?
Ciao Milly, rispondo io per Chiara: sarebbe opportuno tener sotto controllo il TSH, l’apporto di carboidrati e proteine e, se vuoi continuare solo a correre, alternare lunghi, HIT e fartlek. In bocca al lupo!
Salve Chiara. Leggevo l’articolo e l’ho trovato interessante. Vorrei consultarti privatamente. E’ possibile? Io ci combatto da circa 3 anni e non riesco a perdere più di tanto peso. E sono un pò demoralizzata perchè ho cambiato alimentazioni, personal trainer.. Vedendo i risultati in recensioni, mi chiedo perchè non dovrei riuscirci io?
Chiara attualmente esercita come nutrizionista e non più come persona, mi spiace!
Salve Chiara una domanda
2 volte a settimana 1 pilton e 1 Total body con aggiunta di 1 spinning/2 e troppo per una in ipotiroidismo…
Io sono sempre stanca Grazie mille saluti Katia
Buongiorno Chiara,
sono una paziente, ipotiroidea, della dott.ssa Rossoni. Faccio trekkmill 2-3 volte a settimana (in pratica una camminata in salita indoor), con sessioni di 40-50 minuti, e poi un’oretta di lezione a corpo libero con step, pesetti, bilancieri, elastici e così via. Volevo chiederle: è un allenamento funzionale alla mia patologia, o sto sbagliando qualcosa?
Grazie mille,
Emanuela
Ciao Emanuela, il consiglio che do sempre nei casi di patologie è quella di utilizzare i corsi di gruppo SOLO a scopo ricreativo (cioè per rilassarsi e stare in compagnia), purtroppo è difficile che un allenamento studiato per molte persone diverse possa dare benefici a tutti, soprattutto nel caso in cui siano presenti scompensi a livello ormonale, come nel tuo caso. Questo tipo di corsi ha purtroppo una durata esigua (e un’intensità non ben regolata) per avere un qualche effetto apprezzabile sulla tiroide (anche se, come sempre, ogni risposta è individuale!). L’attività a corpo libero poi mi sembra un po’ “blanda” (ma ovviamente dovrei fare un’analisi più dettagliata della tua situazione). Come suggerito dall’articolo ti consiglierei di seguire un’attività di tipo aerobico a media intensità per un tempo maggiore e di affiancare questo con un lavoro di condizionamento muscolare che ti permetta di incrementare la massa magra e quindi di aumentare il tuo metabolismo basale. In ogni caso per una valutazione corretta dovresti rivolgerti ad un trainer certificato e preparato sull’ipotiroidismo.
Chiara
Grazie mille Chiara! Devo dire che il corso di trekkmill è ben realizzato: siamo un gruppetto di massimo 10 persone, tutte con cardiofrequenzimetro, e ben seguite dal nostro istruttore che ci porta a livelli sempre più alti di performance. La frequenza è 3-4 volte a settimana… mi sono sbagliata! 🙂 Riguardo l’altra attività, sì, è fatta principalmente a scopo ricreativo! Ho una domanda: cosa intendi per attività di tipo aerobico a media intensità?e per quanto? Il problema, poi, è sempre quello di trovare una persona competente e preparata che possa seguirti… non è facile!
Grazie ancora, Emanuela
L’intensità e il tempo sono due parametri che vanno tarati sull’individuo in base alla sua risposta agli stimoli e al grado di allenamento 🙂
Ciao Chiara,
Grazie per il tuo articolo, mi ha aperto gli occhi, sono tre anni che sto combattendo contro, prima il morbo di Basedov, ora quello di Hashimoto, ho passato molti nutrizionisti e fatti diversi sport senza aver nessun risultato, anzi. Volevo chiederti se il camminare e l’acquagym sono due sport che messi in relazione mi possono aiutare. L’acquagym fatto due volte a settimana e i restanti giorni delle belle camminate.
Grazie.
Ciao Chiara, rispondo io (Arianna): come indicato nell’articolo camminare e aquagym sono due attività blande a basso impatto che devono essere accostate ad attività più intense e con sovraccarichi. In bocca al lupo!
Buonasera, mi unisco alla discussione , oltre acquagym cosa si deve aggiungere? Grazie
Articolo molto istruttivo e utile! Grazie <3
Ciao Chiara,
ma è valido per tutte le tipologie di ipotiroidismo o solo per Hashimoto?
Ad esempio il mio è dovuto ad una tiroide un pò troppo piccola che pur lavorando al massimo non riesce a produrre quanto è sufficiente al mio organismo.
Grazie
Silvia
Ciao Silvia, le indicazioni che ho dato sono di tipo GENERALE, poi ogni situazione va valutata e contestualizzata per trovare la strada più corretta 🙂
Ciao e grazie per l’articolo esaustivo e illuminante. Soffro di Hashimoto e problemi gastro-intestinali. Dove potrei trovare nella mia zona (Venezia) un buon personal trainer? Ho provato a cercare in internet, ma senza successo. Grazie infinite!
Purtroppo non possiamo arrivare ovunque, mi spiace: non abbiamo contatti fuori dalle nostre province di residenza.
Splendido articolo, complimenti a entrambe!
A vostro parere il Fitwalking (camminata sportiva condotta con una particolare tecnica che coinvolge anche le braccia) può essere utile in questo caso (considerando una velocità media di circa 6 km/h e una frequenza cardiaca al 70% della massima)?
Si considera un’attività “drenante” come fare jogging?
Grazie! e..ancora complimenti!
Ciao Elisa, la risposta è ‘dipende’ 🙂 Vista la FQ, è un’attività abbastanza intensa. Chiediti: “da quando lo faccio sto meglio? Il mio metabolismo è più efficiente? Sono scomparsi sintomi che prima avevo?”. E trai le dovute considerazioni 🙂
Ok grazie mille Arianna!:)
Ciao ragazze,grazie per questo articolo e per tutti i precedenti. Soffro di hashimoto in cura con eutirox e i miei livelli di ormoni sono nella norma e non mostro più particolari sintomi. Non so per colpa della malattia o per mia natura sono tendenzialmente pigra e mi porto addosso qualche kg di troppo (il BMI è comunque non superiore al 25). Sono seguita da una dietista da qualche mese. Svolgo attività fisica in casa (per problemi economici la preferisco alla palestra). Mi alleno 3 volte a settimana(un giorno cyclette per 40minuti,un giorno corpo libero sempre 40min e un giorno 40minuti cyclette e 20 corpo libero). Può andare bene come allenamento? Scusate non sono dotata del dono della sintesi 🙂 Grazie mille in ogni caso!
Ciao Tamara, anche per te la risposta è “dipende”, a distanza e senza conoscerti è impossibile per me fare una valutazione del tuo carico motorio.
Chiara
Ciao Arianna, splendido sito molto accurato, ho Hashimoto da circa vent’anni ma ho sempre cercato di evitare supporto farmacologico, comunque sarà perché cammino moltissimo sarà perché non assumo glutine ma non ho problemi di peso. Sarei curiosa di sapere come vedi tu il fattore alimentazione rispetto a questa patologia, ne hai già parlato forse nel sito da qualche altra parte?
Qui trovi tutti i miei articoli sulla tiroide, e il modo in cui io mi curo anche attraverso il cibo 🙂
Buongiorno a tutti
ho scoperto da poco questo sito e sto leggendo con molto interesse i tuoi articoli in particolare quelli sull’ipotiroidismo, dal 2009 ho scoperto di avere una tiroidite autoimmune (anche se nelle varie analisi non ho mai riscontrato elevati livelli di anticorpi).
Valori di TSH superiori alla norma hanno fatto pensare all’ipotiroidismo subclinico e il mio medico mi ha prescritto l’Eutirox, ho reagito bene, i primi tempi mi sentivo benissimo, sentivo che il mio metabolismo era migliorato, rispondevo bene anche alla dieta che mi aveva dato (sono sempre stata sovrappeso)
A distanza di qualche anno i livelli di TSH sono normali, la mia obesità ritornata (anche perchè alla menopausa sopraggiunta si è unita l’insulino-resistenza sono seguita da un dietologo) il colesterolo aumentato.
Ma non voglio tediarti con il mio caso personale.
Ma il mio percorso mi fa pensare alla utilità dell’Eutirox per tenere sotto controllo la tiroide e ti faccio una domanda che ho fatto ad altri medici, senza avere avuto risposte esaurienti:
Non era meglio indurre “naturalmente” la tiroide a fare il suo lavoro invece di impigrirla con gli ormoni sostitutivi fino ad annientarla?
E gli omoni sostitutivi sono veramente efficaci come quelli naturali? o servono solamente ad abbassare i valori del TSH?
In sostanza: i medici sono contenti perchè gli esami del sangue rispecchiano gli “standard” ma il paziente non sta bene
Rispondere alla tua domanda sarebbe alquanto difficoltoso in due righe… ma in buona sostanza, sì: sarebbe sempre meglio “sostenere” e non “sostituire” la tiroide fin dove possibile. Perché non lo si fa? Ecco il lato difficile della risposta, da cui preferisco astenermi 🙂
Gli ormoni sostitutivi sono utili solo in certi casi. Qui puoi leggere di più.
Ciao. A me hanno detto che l’eutirox è dannoso, rovina la tiroide. Bisogna cercare ormoni naturali tipo i bioidentici
Va calibrato caso per caso, ovviamente: questo non è un sito medico.
Argomento molto complesso e specifico da abbordare sul web, quindi intanto ringrazio Arianna e Chiara per darci almeno degli ottimi spunti di riflessione. Visto che si parla di esercizi a corpo libero per far funzionare meglio la tioride, il pilates potrebbe aiutare?
Dipende a che livello è fatto: il Pilates, fatto 2-3 volte a settimana e fatto seriamente, è utilissimo per esercizi di tonificazione, respirazione, abbassamento del diaframma e miglioramento della circolazione. La sua utilità nell’accelerare un metabolismo lento, invece, è pressoché nulla se non viene accompagnato da altre attività più dinamiche.
Salve Anna,
salve Chiara,
mi chiamo Katia,ho 41 anni da 11 anni sono senza tiroide, ho subito una tiroidectomia totale per un tumore,e da allora prendo l’eutirox.
Anche io combatto con il peso, sono alta 1,64 e adesso peso 61/ 62 kg, sto seguendo una dieta da luglio,con la consulenza di una nutrizionista, però non riesco a scostarmi da quei 5 kg persi.
Come attività fisica faccio 3-4 volte a settimana una camminata di circa 4 km e una sera a settimana seguoun corso di ballo latino.
La mia nutrizionista mi ha consigliato di leggere il tuo sito,che molto interessante, così ho fatto…
Vi chiedo un AIUTO !
Grazie di cuore
Katia
Cara Katia, io e Chiara siamo disponibili per appuntamento privati con molto piacere 🙂 Chiaramente non conoscendola non possiamo fare alcunché, spero possa capire…
buongiorno,
ho 56 ho la tiroidite di hashimoto , tsh e anticorpi fuori dalla norma,fisicamente non ho nessun sintomo,a parte colesterolo alto
Mangio bene ,faccio attività sportiva e sto prendendo la tiroide secca senza risultati.
non sono una fanatica di internet,ma se ho un” problema”lo uso e mi sono trovata a leggere il suo blog.
Molto interessante e ho trovato interEssante anche gli articoli di Chiara.
Sono di Ghisalba e mi piacerebbe essere seguita da una persona cosi preparata in problemi endocrini,
qua in zona bergamo.
Lei mi puo indicare qualcuno come Chiara?
Se e’ possibile.
Grazie mille
MARIA
sto prendendo la tiroide secca,senza r
Mi spiace, nella nostra provincia non conosco PT esperti di problematiche endocrine.
salve,complimentiper l’articolo.da poco ho scoperto di essere ipotiroideo(hashimoto),nonostante faccio sia basket a livello agonistico e pesi in palestra,non scendevo di peso,ma aumentavo,ho provato a correggere l’alimentazione ma niente.da quando ho inizato la cura con tirosint a ottobre,i valori tiroidei dopo due mesi sono rientrati nella norma,ma in concomitanza con essa,mi è iniziato a sorgere un problema di forte affanno sotto sforzo,una volta accertatomi che non era dovuto a problemi cardiaci e respiratori,ho cambiato dottore,il secondo mi ha prescritto liotir da prendere il pomeriggio anche,senza lasciare il tirosint la mattina,qualche miglioramento c’è stato,anche se l’affanno è rimasto,ma riesco a gestirlo leggermente meglio rispetto a prima,ma il peso non ne vuole sapere di scendere e la stanchezza,nonostante i miglioramenti è rimasta.da aggiungere che ad ulteriori analisisi effettuate risulta una leggera celiachia e gastrite autoimmune,mentre alle prime avevo valori di colesterolo e prolattina alti,dopo non mi sono stati chiesti più.come fare a tornare ad avere un minimo di forma fisica accettabile?
Dovrebbe provare a farsi seguire sia da un nutrizionista che da un preparatore atletico che la possano seguire di persona.
ciao ragazze da 2 anni combatto con un tsh ballerino per farvi un esempio da 7.57 che ho scoperto a gennaio 2015 è passato a 29,80 a maggio corrente anno poi ad agosto 5,09 poai a gennaio 3,25 e per poi passare a 95,80 ad aprile 2016 e scendere a 29 a maggio ed ad agosto 11.44….direi assurdo ..sono seguita da un buon endocrinologo che mi tranquillizza sul fatto che avrò la mia gravidanza tanto cercata ma devo stabilizzare il tsh a 2 ….un miracolo.
ad oggi assumo eutirox da 62.5 e fine mese faro nuovamente esami x valutare tsh…dimenticavo che nonostante le montagne russe seguite dal mio tsh l’ft3 el’ft4 sono sempre nella norma comprsi gli anticorpi, non percepisco nessun disturbo fisico a parte la cicogna che si trova alle barbados e nn intende raggiungermi.
adesso a voi il mio quesito: durante questi 2 anni nn sono aumentata di peso(oscillo tra 58 kg e i 62 per 1.62cm ) se nn quando abbandonavo attivita fisica (generalmente allenamenti sett 2 -3 volte: lezioni aerobiche, sessioni in sala pesi o 30 min di corsa o 50 minuti su ellittica) alimentazione equilibrata con qualche peccato di gola settimanale…come posso aiutare la mia tiroide a rispondere bene e far diminuire il prima possibile il tsh?posso continuare questo tipo di allenamento dovrei cambiare qualcosa
Gentilissima, l’allenamento seguito non è adeguato per ipotiroidismo. Non che le faccia male, ma non la aiuta a migliorare. Nell’articolo abbiamo spiegato perché: lo legga con attenzione, e poi suggerirei di farsi seguire da un PT esperto per organizzare i suoi allenamenti settimanali.
Ciao,
grazie per questo e gli altri articoli sull’ipotiroidismo, sono molto interessanti. Mi hanno diagnosticato la scorsa settimana l’Hashimoto e volevo sapere se il mio regime di allenamento (che tengo da diverso tempo perché mi piace e sento che mi fa bene) è indicato o se va modificato: 2-3 volte alla settimana cardio (corsa leggera o idrobike) e yoga/pilates 2 volte alla settimana. Grazie mille!
Le suggerirei di parlarne con il suo trainer: dare consigli personalizzati per noi è impossibile.
Buongiorno sono Gabriella… Da poco ho scoperto di soffrire di ipotiroidismo e quindi sono un po confusa..soprattutto x quanto riguarda l’attività sportiva sarebbe possibile avere delle informazioni in più anche in privato????grazie buona giornata
Sì certo: mi contatti ad agosto per prenotare una visita da settembre in poi; attualmente sono in maternità e non prendo nuovi appuntamenti.
Buongiorno. Dopo tante e tante ricerche ho finalmente trovato un articolo interessante. Mi chiamo Michela. Ho 27 anni e sono un’infermiera. Da 5 anni assumo eutirox in quanto mi è stato diagnosticato ipotiroidismo di Hashimoto. Entrambi i miei genitori sono affetti da ipotiroidismo ben controllato senza necessità di terapia. Sicuramente l’aspetto genetico ha influenzato nel mio caso ma sono certa quasi al 100% che buona parte delle colpe siano le mie. Di base avevo certamente una disposizione genetica ma durante gli anni del liceo ( dai 16 ai 19) avevo adottato uno stile di vita che sicuramente ha aiutato la mia tiroide ad essere quella che èora. Ho sofferto di problemi alimentari. Prima di ciò ero lievemente in sovrappeso. Ho smesso di mangiare e mi ammazzavo di corsa tutti i giorni. Ero magrissima. Avevo perso tantissimi kg. Fino ad arrivare poi agli anni dell’università dove tutto è cambiato. Mi erano iniziati i sintomi di quella che ora so essere uno scompenso tiroideo. Stanca, depressa, magra, triste. Dopo vari esami finalmente mi diagnosticano il problema. Inizio la cura e da li il mio peso ha iniziato ad aumentare. Non sono grassa ma ho Kg in più e grasso localizzato. Il mio peso è fermo alla stessa cifra da anni. 62 kg. Posso fare diete da fame, anche non mangiare per giorni.
Da infermiera e da persona che vuole risolvere il problema sto cercando di studiarmi da sola a risolvere il problema in quanto i medici con cui ho parlato mi hanno solo e semplicemente detto di accettare la cosa… Un ipotiroideo non può dimagrire.
Ora mi chiedo. La maggior parte dei sintomi sono spariti. I Valori sono tutti perfettamente nella norma.
I miei unici due problemi sono l’impossibilità nel perdere peso ( mangio sanissimo, no salato, no glutine, macros pesati, carbcycling e pratico sport. Non mi ammazzo più di cardio) e ritenzione idrica/gonfiore alle gambe associato a geloni e formicolii agli arti inferiore.
Se i valori sono perfettamente nella norma in questo caso devo sempre essere considerata in scompenso tiroideo e dunque avere tutte le attenzioni citate nell’articolo precedente? Con un ipotiroidismo ben curato e con valori normali è possibile dimagrire? Ho fatto test allergici e sono risultati tutti negativi.
La ringrazio.
Michela
Se i risultati non arrivano attraverso diete/allenamenti “normali”, val la pena farsi seguire passo passo per un piano dietetico e sportivo adeguato a ipotiroidismo. E’ possibile dimagrire anche in caso di ipotiroidismo con valori non da eutiroidismo, purché tali valori siano di mese in mese migliori rispetto ai precedenti: ci si deve far seguire, però 🙂
ciao,
innanzitutto molti complimenti per l’articolo.
Sono un ragazza di 28 anni e da 17 anni sono in cura con eutirox (e basta!), avendo cominciato a prenderlo sin a piccola per me è ormai un normalità a cui non ho fatto particolarmente caso per molti anni. Fortunatamente non ho mai avuto particolari problemi di peso e/o altri sintomi particolarmente debilitanti, ma con la consapevolezza da adulta ho cominciato ad informarmi su valide alternative/aiuti per questa patologia.
Le mie domande sono 2:
1. pratico arti marziali, si tratta di due allenamenti a settimana da 2 ore ciascuno composti da una parte di riscaldamento, una di potenziamento a corpo libero e una di cardio (combattimento). E’ sufficiente questa alternanza per raggiungere i risultati di cui parli nell’articolo, o i momenti “drenanti” e quelli invece di “creazione del muscolo” devono essere fatti in giorni diversi ?
2. ho visto i benefici della dieta Paleo e sarei tentata di seguirla, ma secondo te è necessario recarsi da un nutrizionista o può essere approcciata anche da soli? Ho qualche dubbio sul corretto bilanciamento di tutti gli alimenti, nonostante abbia già letto e faccia parte del gruppo fb del dott. Luchi.
grazie mille
Ciao Alice, sarebbe opportuno che tu chiedessi un consulto personalizzato sia ad un personal trainer che ad un nutrizionista per poter essere affiancata nel tuo percorso e raggiungere gli obiettivi che desideri. Attraverso un commento, purtroppo, io non saprei cosa fare.
Salve Dott. Rossoni, ho letto i suoi articoli riguardo l’Ipotiroidismo ed avrei alcune domande.
1) La prima non molto furba forse, ma mi piace avere certezze a scapito di domande banali o stupide.
L’approccio dietetico per ipotiroidismo non autoimmune è diverso rispetto quello autoimmune? nel senso vale per entrambi eliminare gli alimenti che lei ha elencato (glutine, soia, caseina, ect ect.) ? e se ho capito bene ciclizzando i carboidrati (mettendone di più quando alleno) e le proteine circa 1,5g/kg corporeo?
2) Come valuto se un alimento precedentemente inserito mi da una risposta infiammatoria e capisco che devo levarlo a vita? non soffro di ipotiroidismo quindi non ho esperienza pratica, sono curioso ed affamato di sapere. Come si manifesta questa risposta? in qualche maniera particolare da farmi dire, ecco è lui.
3) Integrazioni di selenio, magnesio, ferro, zinco, rame, vitamina D, vitamina C, sale iodato sono utili, ho capito questo, ma quali dosaggi? li prendo tutti o devo valutare da specifiche analisi?
Grazie per le risposte e scusi il disturbo
Dottoressa, scusi il traduttore mi ha cambiato in Dott la parola al femminile
Salve Francesco, mi spiace ma in queste settimane con un bimbo di 3 mesi non riesco assolutamente a dilungarmi nelle risposte ai commenti.
Se volesse una consulenza personalizzata le conviene prendere appuntamento con un nutrizionista che segua il protocollo per ipotiroidismo: in particolare, i dosaggi di integratori sono su base individuale.
Leggo questo articolo molto in ritardo rispetto all’anno di pubblicazione ma lo trovo uno delle foti più esaurienti tra il mare magnum degli articoli presenti online; tuttavia alcuni punti non mi sono chiari:
1) attività come l’hiit è sconsigliata in caso di ipotiroidismo?
2) se mi alleno con i pesi ( diciamo la classica scheda che danno in sala pesi) al mattino e al pomeriggio torno in palestra per fare un’attività cardio ( spinning) quest’ultima sarebbe inutile?
Grazie
Gentile Claudia, suggerirei di rivolgersi a un PT che la segua di persona.
Ciao ragazze, ho appena scoperto questo articolo e questo sito e sono davvero colpita per la vostra professionalità e disponibilità.
Ho 48 anni, in menopausa da poco ed in sovrappeso grazie anche alla sindrome di Hashimoto dichiarata da secoli oramai e che comunque riesco a gestire a tratti diciamo. Ho iniziato da un mese a fare attività fisica, nulla di che, esercizi con corda elastica di diverse tensioni per rimpiazzare i pesi dato che svolgo dette attività a casa non potendo al momento fare diversamente. Svolgo gli esercizi 5 giorni su 7, avendoli divisi in gruppi muscolari, e svolgendo di media 9 esercizi diversi al giorno, 4 serie di ogni uno con 15 ripetizioni. Se fosse possibile vorrei chiedervi quindi intanto se questo tipo di attività è giusta per chi come me ha problemi di ipotiroidismo, se poi la divisione e scelta di esercizi da eseguire in gruppi muscolari vada bene e se l’utilizzo di corde elastiche sia adeguata, e per ultimo ma non meno importante, se chi soffre di ipotiroidismo può assumere aminoacidi ramificati come il BCAA, ed in caso contrario con quali altri integratori si potrebbero sostituire.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi e saluto voi cordialmente ed anche a tutti quelli che vi seguono.
Ciao a tutte
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per questo articolo. Ho notato che in molti altri siti non danno consigli appropriati e dicono cose diverse tra loro, mentre questo ha dato spiegazioni molto esaustive. Mi hanno diagnosticato l’ipotiroidismo un anno fa e attualmente ho 16 anni. Io faccio due volte alla settimana esercizi a corpo libero in sessioni da 20 minuti e nei giorni restanti faccio una passeggiata in bici di due ore. Secondo voi mi sto allenando adeguatamente? Grazie in anticipo se mi risponderete.
Sì, direi che lo sport è inadeguato, soprattutto se si ricerca dimagrimento.
L’articolo è interessante ma mi ha un po’ confuso.
La malattia di Hashimoto, di cui soffro NON è ipotiroidismo. L’ipotiroidismo è una conseguenza della malattia di Hashimoto. Infatti la malattia di Hashimoto non è altro che un attacco del sistema immunitario alla tiroide che alla lunga produce sempre meno ormone t4 e porta l’organismo in una condizione di ipotiroidismo.
Ma l’ipotiroidismo può essere curato prendendo l’ormone mancante per via orale, mentre la malattia di Hashimoto non è curabile. Io infatti curo l’ipotiroidismo.
Fatta questa premessa, e aggiungendo che con l’ormone sostitutivo ho valori TSH, T3 e T4 buoni, purtroppo NON riesco a riprendere la forma fisica (molto avanzata) del pre malattia.
La questione è molto strana perché la campionessa Di Centa dopo la diagnosi di Hashimoto e la cura dell’ipotiroidismo conseguente ha vinto un cesto di medaglie olimpiche e quindi non sembrano esserci limiti teorici alla prestazione sportiva con ipotiroidismo compensato.
A questo punto sorge una serie di dubbi: se l’ipotiroidismo è compensato i miei sintomi di affaticamento e dolori sono causati da altra malattia? Oppure va compensato l’ormone anche subito dopo l’allenamento, per simulare una tiroide attiva che si adatta alle richieste dell’organismo durante tutta la giornata e non solo una volta al mattino? Ma facendo così non si rischia poi di andare in ipertiroidismo avendo quindi nuovamente affaticamento e dolori muscolari per il motivo opposto?
Sono molto confuso e non trovo nessuno che mi possa rispondere, forse solo il medico della Di Centa che però è molto al di là delle mie possibilità economiche, essendo non un professionista ma un semplice amatore.
Qualche suggerimento? Mi sembra di essere finito in una situazione di difficile soluzione.
Che articolo esaustivo 🙂 ” sei bravissima” ! Io soffro di tiroide autoimmune di Hashimoto dal 2008 anno in qui sono stato ricoverato all’auxologico perché ero arrivato a pesare 216kg . Oggi dopo tanti anni e sacrifici la mia vita è cambiata notevolmente
” psicologicamente e fisicamente” perché peso 98 kg faccio sia attività aerobica che pesi e seguo una dieta da 1850 kilocal ma come hai descritto tu nel tuo articolo non è facile mettere su massa magra e ne soffro molto, perché pur avendo risultati veramente notevoli specialmente sulla forza e sulla fisionomia combatto sempre con la ritenzione idrica e con la stanchezza improvvisa etc
Salve sono Maria ho 40 da 4 anni combatto con ipotiroidismo di ashimoto prendo Eutirox da 75 e da 100 faccio 5 giorni a settimana due di forza e tre di massa con pesi squat ecc ma il mio peso non va giù mangio pochissimo di natura cerco di associare la cibi ma forse i carboidrati i lieviti o altro mi creano gonfiore e stitichezza secondo te va bene questo tipo di allenamento??? Grazie in anticipo
Ciao, ho 28 anni e combatto con una tiroidite autoimmune da 6 anni, scoperta per caso durante una un percorso nutrizionale con deficit calorico dove non ingrassavo (grazie alla dieta) e non dimagrivo. Ti ringrazio per questo articolo perché è la prima volta che sento parlare di sport correlato alla tiroide. O meglio, dei benefici alla tiroide con lo sport. Sono una sportiva, mi alleno quasi tutti i giorni, funzionale, forza e anaerobico con la corsa. Anche yoga per migliorare la mobilità. Ma è da un po’ che ho tendiniti in vari punti. Mi chiedo se potrebbe esserci una correlazione tra questo tipo di infiammazione tendinea e la tiroidite autoimmune. Se sì, come potrei muovermi per migliorare questo aspetto?? Anticipo che ho tolto i latticini da 4 mesi, riducendomi alla pizza il sabato sera (ho provato a toglierla del tutto, ma non posso farcela…).
Grazie per l’eventuale risposta!!
……scusatemi, ma avete mai preso in considerazione la Medicina Tradizionale cinese? Ci sono molte pratiche, che potrebbero aiutare le persone, comprese le ginnastiche cinesi, vedi: Taiji quan, Qi gong, Tuina, Agopuntura, Fitoterapia ecc. Documentatevi.
Chiara buongiorno, a distanza di anni leggo questo articolo e vorrei chiedere delle informazioni, magari lei riesce a rispondermi.
Soffro di ipotiroidismo, da pochi giorni assumo Eutirox 25g.
Sono stata obesa.. sono riuscita a perdere 10 kg in autonomia..
Sono attiva, faccio 3 volte alla settimana attività fisica. Premetto che ho sempre amato l’attività aerobica con l’aggiunta di pesi.. ma di recente mi sono fissata di aumentare i carichi e fare attività di pesistica quasi.. ma mi sembra di non ottenere nessun risultato. Ho aumentato la mia alimentazione seguendo una dieta per l’aumento di massa magra… ma non mi sembra di vedere niente.. se non che ho messo su 2/3 kg e qualche cm in più..ma non mi sembra che ci sia della tonificazione..
Secondo lei dovrei tornare a fare attività aerobica con l’aggiunta dei pesi (gradualmente..) ? Lei ha modo di fare consulenza? come posso contattarla? grazie.
Ringrazio per questo articolo che ho trovato davvero interessante e mi ha lasciata la giusta motivazione per provare a riprendermi e ricominciare… A diciassette anni circa mi è stata diagnosticata la tiroidite di Hashimoto senza spiegazione alcuna e le visite che facevo in endocrinologia mi portavano ad aumentare o abbassare il farmaco a seconda del dosaggio TSH, nulla di più… ho sperimentato su me stessa i benefici della giusta alimentazione e sport soltanto ascoltandomi e scegliendo uno stile di vita adatto al mio ciclo, ho chiuso rapporti con amici e parenti perché non più in linea con la persona che ero diventata, ci sono rimasta molto male inizialmente, ma da ciò ho capito quanto l’ambiente in cui avevo vissuto sino ad ora mi aveva influenzata, e quanto ancora la vita aveva da darmi. Nei miei momenti peggiori di depressione, non venivo compresa e l’unica frase che sentivo era riprenditi dai, non comportarti da vittima… poi arrivò la febbre alta e la colite con disbiosi, da lì ho capito che era ora di riprendere in mano le redini della mia vita e non lasciare più che nessuno interferisca, con quanto potesse rendermi felice, anche se non sempre il mondo esterno lo permette. Si tratta di equilibrio come ben specificato nell’articolo. Grazie mille.