Esistono delle patologie nelle quali non è consigliabile il consumo di farine da cereali, di qualsiasi tipo esse siano: che si tratti di farina integrale, o d’avena, o di grano 00 l’effetto sull’organismo è lo stesso. In persone predisposte, le farine da cereali scatenano sintomi gastrointestinali importanti, al punto da essere invalidanti per la vita sociale – oltre che ovviamente estremamente dolorosi.
Le patologie cui mi riferisco sono le MICI: malattie infiammatorie croniche intestinali, vale a dire colite ulcerosa e morbo di Crohn. In America vengono attuati dei protocolli dietoterapici particolari che escludono completamente dall’alimentazione di persone malate prodotti a base di farine, certi cereali o legumi: il problema di questi alimenti sono le lectine, ossia sostanze che contribuiscono ad allargare le maglie intestinali peggiorando il quadro sintomatologico (vale a dire diarrea cronica, vomito, perdita di sangue e muco con le feci).
Esistono anche altre condizioni al limite del patologico nelle quali è consigliabile ridurre il consumo di farine, la più comune delle quali è il colon irritabile, di cui soffrono moltissime persone in tutto il mondo. Non solo: anche chi soffre di psoriasi o acne si giova di una dieta priva di farinacei.
Senza scendere nello specifico delle patologie o dei diversi protocolli dietoterapici, ho voluto scrivere queste brevi righe per introdurre la ricetta di oggi: biscotti senza farina da cereali. Molto spesso le persone che soffrono delle problematiche sopra citate sono ben contente di trovare una soluzione alimentare ai propri problemi, ma il problema diventa la varietà della dieta e -in moltissimi casi- la mancanza dei dolci.
Ecco perché sabato ho voluto provare a preparare questi biscotti, che sono usciti assolutamente deliziosi! Vi lascio la ricetta, sperando che sia di vostro gradimento.
Un’indicazione in più: essendo privi di farine e di zucchero (l’unica fonte di dolcezza è il miele, in piccolissima quantità), questi biscotti sono a basso carico glicemico, adatti per una colazione saziante o come snack da consumare due ore prima l’attività sportiva, perfetti anche come merenda per i bambini.
Fate attenzione a non cuocerli troppo: la frutta secca tra gli ingredienti di questi biscotti è ricchissima di grassi polinsaturi facilmente deteriorabili, per cui non bisogna prolungare troppo la cottura o esporli a temperature molto alte, altrimenti otterreste dei dolcetti gustosi ma non salutari per la presenza di grassi irranciditi. Per lo stesso motivo vi consiglierei di non usare frutta secca tostata (ossia già esposta ad elevate temperature).
Questi biscotti sono molto ricchi di grassi: non bisogna farne una scorpacciata se si è a dieta; in genere chi soffre di MICI o colon irritabile ha il problema opposto: le frequenti scariche determinano una rapida perdita di peso, con fatica poi a riacquistarlo. Altamente energizzanti, questi dolcetti sono perfetti per chi è sottopeso e ha scarso appetito: concentrano infatti molta energia in poco volume.
Biscotti *senza* al cocco e cacao (15 biscotti)
Ingredienti: 60 g di mandorle tritate fini; 120 g di noci dell’Amazzonia (da mercato equosolidale, o sostituibili con noci normali); 50 g di farina di cocco; 1 uovo; 30 g di cacao amaro; 30 g di miele non pastorizzato; 40 ml di acqua; 40 ml di olio extravergine (scegliete olio del Garda o Ligure, dal gusto neutro che non stonerà nei biscotti); a piacere: cannella, noce moscata o semini di bacche di vaniglia
Preparazione: con un coltello tritate grossolanamente le noci dell’Amazzonia. In una ciotola mescolate gli ingredienti secchi: mandorle tritate fini, noci, cocco, cacao ed eventuali spezie. In un altro recipiente mescolate gli ingredienti umidi: uovo, olio, miele, acqua; unite gli ingredienti secchi e mescolate fino ad ottenere un composto umido ma compatto. Disponete sul tavolo un foglio di alluminio e disponete in orizzontale l’impasto, come se voleste preparare il salame di cioccolato: chiudete bene l’alluminio e mettete in freezer per circa 40-50 minuti. Una volta tolto dal congelatore, tagliate il “salame” ormai solidificato formando biscotti rotondi; disponeteli su una leccarda coperta da carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 160°C per circa 25 minuti.
24 Comments
Che buoni!! Molto invitanti!!
Se volessi renderli completamente vegan, come mi suggerisci di sostituire l’uovo?
Il miele lo sostituisco con Malto di riso magari.. ma l’uovo? Hai suggerimenti?
Non sono per niente esperta di dolci 🙂
Dovresti aumentare la quantità di legante, ossia di olio. Secondo me non verrebbe molto bene perché risulterebbe poco omogeneo, ma puoi provare 🙂 In alternativa so che i vegan usano la banana schiacciata, ma non ti garantisco sul gusto 😉
non che abbia particolari problemi di colon irritabile ma in quanto insulino resistente questi dolcetti fanno proprio al caso mio!
Li proverò di sicuro!
Io faccio spesso dolci con frutta secca , mi suggerisci quindi di non cuocere le torte a 180° ma magari a 160° per un periodo più prolungato per evitare di “bruciare” i grassi buoni?
Per le torte il discorso è leggermente diverso: essendoci una superficie più ampia, la temperatura all’interno dell’impasto ci mette di più ad aumentare. Se volessi essere proprio “scientifica” dovresti armarti di un termometro da cibo per vedere quant’è la temperatura interna 🙂
direi che allora mi fido a occhio dei 180°. Se mi munisco pure di termometro da infilare nelle torte potrei rasentare la pignoleria! 🙂
grazie!
Ahah! C’è chi lo fa, credimi 😉
complimenti per il blog, molto buono
Cercherò di fare qui a casa in Brasile
Wow, un lettore intercontinentale! GRAZIE MILLE! 🙂
aiutooo amarissimi 🙁 ma cosa ho sbagliato? poi io nn sono abbituata a gusti molto dolci. l’unica cosa che al posto del miele ho utilizzato ilmalto d’orzo 20gr in piu’. provo a mettere un po di cioccolato fondente sopra magari diventano un po piu dolci. ce’ qualcun altro che li ha fatti? grazie
Il malto d’orzo non va bene in questi dolci, ci vuole proprio il miele o al più il malto di riso che è più dolce rispetto a quello d’orzo :/ Calcola che è l’unica fonte di zuccheri semplici: io onestamente non toglierei il miele né lo sostituirei…!
veramente non lo volevo sostituire ma nn avevo altro a casa. allora li rifaccio con il miele. e vi faccio sapere 🙂 grazie
Prova a rifarlo: tieni conto che il malto d’orzo è un dolcificante un po’ particolare, perché a differenza di zucchero e miele ha un “gusto suo” piuttosto marcato, e non sempre riesce a sposarsi bene agli ingredienti delle ricette 🙂
mi permetto di suggerire, al massimo, del succo concentrato di mela. dolce ma con un IG più basso di quello del miele. Giusto Arianna?
Esatto! L’unica perplessità è la consistenza: essendo liquido e non denso come il miele, temo che renderebbe più umido e scivoloso l’impasto 🙂
Con il miele sono proprio un altra cosa. Buonissimi e molto sazianti li ho provati a colazione con lo yogurt greco.
Grazie
A tutto c’è una soluzione! 🙂
copio la ricetta ;D
bravissima come sempre. 😀
Mercì! 🙂
Appena sfornati! Buonissimi!!!
Feliiiice che ti siano piaciuti Dana!
Per noi donne con problemi di PCOS e acne potrebbero andare bene ??? 🙂
Assolutamente sì 🙂
ahhh questi vanno bene per me.. al posto delle noci amazzonia provo con macademia
Che bella scoperta stamattina. Finalmente qualcuno che non suggerisce fibre a volontà come se chiunque potesse mangiarle. Io non so esattamente di che patologia soffro. Lotto da sempre col meteorismo. Non riesco più a mangiare nulla. Non parliamo di fibre poi. Proprio non riesco. Ho comprato delle prugne secche. Mi hanno scombussolata. E ne avevo mangiate solo 3. Stessa cosa l’avena. Qualsiasi cosa mi crea mal di pancia. Vivo all’estero. Ho fatto dei test per eventuali allergie. Mi è stato detto che sono allergica alle proteine del latte e che ho una lieve intolleranza all istamina. Il metodo che hanno utilizzato non mi ha convinta al cento per cento. Ma ho deciso comunque di eliminare il latte nonostante io non ne bevessi, ma lo assumessi solo tramite formaggi o cibi vari che lo contengono. Stanca dei miei mal di pancia da due giorni ho deciso di provare ad eliminare il glutine, test che non mi hanno fatto perché ho detto di soffrire di stitichezza e non di diarrea. Per ora mangio riso ma credo che la mia stitichezza peggiorerà.Ovviamente ho intenzione di farmi seguire la prima volta che scendo in Italia e rifare questi test. In più sono incinta da tre mesi. E la situazione è peggiorata tantissimo. Sono veramente disperata. Mi affiderò a questo blog cercando qualche ricetta che possa aiutarmi. Veramente non so più cosa mangiare.