Avete problemi di stitichezza cronica? Scommetto che vi hanno sempre consigliato di aumentare il vostro apporto di fibra da verdura e frutta, o addirittura di usare integratori di fibra. Eppure, non sempre l’intestino risponde bene: anzi, a volte sembra non collaborare affatto nonostante i piattoni di verdura che mangiate ad ogni pasto.
Perché?
Immaginate una condizione di traffico stradale congestionato: caselli delle autostrade con code chilometriche e andatura media da 20 km/h. Per risolvere il problema non viene spontaneo pensare che l’unica soluzione sia ridurre il numero di macchine in circolazione?
Applicate ora questo principio alla condizione di chi soffre di stitichezza cronica: a volte il problema potrebbe non essere la carenza fibra, quanto il suo eccesso.
La fibra vegetale è sicuramente un aiuto per l’aumento del volume fecale, ed è indispensabile per la formazione delle feci stesse; tuttavia, quando la fibra è in eccesso va a costipare, e non ad accelerare il transito intestinale. Ecco dunque che si può trarre beneficio dalla una dieta a basso contenuto di fibra, che chiaramente dovrà in seguito essere ottimizzata affinché non causi carenze minerali sul lungo termine.
Gli studi che confermano la teoria del “transito addominale” non mancano: io ne ho letti un paio per intero, più l’abstract di diversi altri. Il rischio circa la loro divulgazione è che vengano mal interpretati, ossia si cominci a dire che la fibra è causa stitichezza.
Non è così.
La fibra può essere un fattore che perpetua la stitichezza in persone che soffrono di costipazione idiopatica, ossia condizioni nelle quali la stitichezza non è riconducibile a cause esterne note. Ovviamente, il requisito affinché la fibra possa essere accusata di stitichezza è la controprova: aumentando il consumo di fibra da vegetali si riesce a risolvere il rallentamento intestinale? Se la risposta è sì, chiaramente la causa era un difetto di fibra, e non un suo eccesso.
Se tuttavia mangiare più frutta, verdura e legumi non vi aiuta, e anzi sembra accentuare i fastidi accusati, allora è forse il caso di fare tabula rasa.
Provate per una settimana a seguire i miei consigli, e valutate se il vostro transito intestinale va migliorando.
1. Assicuratevi di star bevendo sufficienti liquidi (almeno 1-1,5 L al giorno tra acqua, tisane, tè e infusi – il tutto non zuccherato). Liquidi caldi sono preferibili a liquidi freddi.
2. Al mattino, prima di colazione, bevete un bicchiere di acqua calda con un cucchiaino di miele non pastorizzato.
Meglio se l’acqua è stata fatta bollire per 5-10 minuti la sera precedente, e se il miele non è di castagno: il miele è un blando lassativo per la ricca presenza di magnesio, minerale che il miele di castagno contiene in misura inferiore rispetto ad altre tipologie.
3. Per una settimana evitate i legumi, e quando li reintrodurrete cominciate dalle lenticchie (meglio quelle rosse decorticate), lasciando per ultimi ceci e fave.
4. Consumate frutta secca? Preferite quella senza pellicina, che porta con sé una considerevole quantità di fibra. Scegliete mandorle bianche, nocciole pelate, pinoli e semini, noci di Macadamia o del Brasile. Per la settimana di prova, consideratene una piccola porzione giornaliera: non più di 10-15 g.
5. Consumate una sola porzione di frutta al giorno, preferendo quella a più basso contenuto di fibra: in questa stagione vanno benissimo le spremute di agrumi e la mela cotta.
6. Non eliminate completamente la verdura, ma riducetene il consumo: di solito, le persone con stitichezza cronica dovuta all’eccesso di fibra ne consumano veramente troppa, con un “effetto-tappo” sull’intestino garantito. Fate in modo che la vostra porzione di verdura occupi metà di un piatto, e non di più. Preferite verdura a basso contenuto di fibra: porri cotti, zucchine, zucca lessa, crescione, sedano rapa al forno, ravanelli, carote, asparagi, cuori di sedano (non i gambi più esterni), rape.
7. Ricordate che la verdura centrifugata contiene solo tracce di fibra: potete continuare a beneficiare della ricchezza di minerali e antiossidanti degli ortaggi facendo 2-3 volte al giorno centrifugati o estratti. Se siete fan dell’estrattore, vi consiglio questo articolo (in inglese) per usarlo al meglio, senza fare errori grossolani dal punto di vista alimentare.
8. Sappiamo bene che i cereali integrali sono preziosi e benefici, ma forse nel vostro caso l’eccesso di integrale non vi sta permettendo di risolvere il vostro problema. Per qualche giorno preferite cereali a basso contenuto di fibra: riso basmati non integrale, pasta di grano duro non integrale (ottimo il grano Senatore Cappelli), orzo perlato, miglio. Bene anche amaranto e quinoa per fare crocchette o sformati al forno. Fate estrema attenzione alla fibra aggiunta agli alimenti, che di fatto ha un effetto costipante pressoché certo: controllate l’etichetta degli ingredienti di quello che acquistate, ed evitate ciò che contiene “crusca, cruschello, fibra” da qualsiasi fonte.
9. Attenzione ai latticini (formaggi e yogurt), che sono tra le cause “nascoste” di stitichezza cronica per l’alto contenuto di calcio: se siete consumatori abituali di latte e derivati, per una settimana provate a rinunciarvi completamente.
L’altro lato della medaglia circa i latticini (in particolare latte e ricotta) è quello di cui purtroppo vengo spesso a conoscenza nei miei pazienti: dal momento che il lattosio causa dissenteria in persone intolleranti, c’è chi usa la tazza di cappuccino come “lassativo”. Anche se l’effetto è sicuramente quello di contrastare la stitichezza, il metodo è pessimo: si risolve un problema acutizzandone un altro, ossia andando a ledere la permeabilità intestinale. Non è saggio.
10. Non trascurate l’apporto di grassi: senza una giusta quantità di grassi alimentari le feci rimarranno dure. Quante donne alla lettura stanno mangiando vagonate di verdura ai pasti per sentirsi sazie, e stanno usando solo con un cucchiaino di olio? *Forse* state sbagliando qualcosa… Aumentate la quantità di olio (almeno 3-4 cucchiai al giorno), rigorosamente extravergine di oliva. Non sostituite l’olio con la frutta secca, che in questa fase peggiorerebbe la costipazione.
11. Attenzione alle sostanze astringenti, che possono peggiorare la stitichezza. Ad esempio i più comuni sono i tannini del tè (tenetelo in infusione al massimo 2 minuti!) e del cioccolato (se soffrite di costipazione cronica, cercate di non consumarlo).
Dopo aver valutato l’effetto di una dieta a basso contenuto di fibra per una settimana, fatevi aiutare da un dietista per ottimizzare l’alimentazione sulla base delle vostre esigenze, di modo da non creare squilibri di altro tipo nel vostro corpo.
Infine, ricordatevi che la stitichezza potrebbe anche dipendere da condizionamenti emotivi: secondo la medicina cinese e l’ayurveda, la costipazione affligge chi trattiene le proprie emozioni e i propri impulsi. Chi ha rabbia repressa. Chi è iper-controllante o molto ansioso.
Noi siamo ciò che mangiamo.
Ma noi siamo anche ciò che sentiamo, proviamo, pensiamo.
Bibliografia
– Stopping or reducing dietary fiber intake reduces constipation and its associated symptoms – World J Gastroenterol. 2012 Sep 7; 18(33): 4593-4596
– Inhibitory actions of a high fibre diet on intestinal gas transit in healthy volunteers – Gut 2004 Nov;53(11):1577-82
35 Comments
finalmente un articolo che non favorisce l’aumento di fibra anche alle persone che ne mangiano tanta e soffrono comunque di stipsi 🙂 complimenti 🙂 le porgo un 2 domande:
1)perche il cioccolato e meglio non consumarlo ?se fondente ?
2)a colazione i fiocchi d’avena quindi non sono indicati? la maggior parte dei cereali e prodotti hanno abbastanza fibra di solito
3)yogurt greco e da evitare? sostituirlo magari con del latte vegetale tipo soia non dolcificato e naturale con alghe?
grazie per i chiarimenti è da anni che soffro di questa sindrome
Ciao Matteo (dammi pure del tu!) 🙂
1. Il cioccolato è astringente, non favorisce lo sblocco della costipazione in chi ne soffre. Non fa differenza il grado di fondentezza.
2. I fiocchi d’avena possono essere discretamente tollerati, ma sempre cotti o ammorbiditi in un liquido.
3. In generale tutti i latticini da evitare (calcio = stitichezza). Sulla soia, sono contraria a priori… Userei piuttosto latte di mandorla o di cocco.
Se c’è un quadro di infiammazione intestinale, l’olio di cocco extravergine è utilissimo: da sostituire alla frutta secca come fonte di grasso fino a remissione dei sintomi.
Grazie mille 🙂 No il cioccolato no… per me che sono un amante è un super sportivo 🙂
ma i prodotti di soia come il tofu sono tutti da evitare? Sostituibili con? la verdura cotta quindi è da prediligere a quella crudo suppongo 🙁
Puoi provare a ridurre la fibra e tenere il cioccolato, così valuti su te stesso 🙂 Potrebbe esserti utile anche un’integrazione di magnesio, circa mezzo grammo la sera prima di andare a dormire.
Sulla questione verdura cotta/cruda è molto personale: ci sono persone che hanno bisogno della cotta, e altre per le quali una carota cruda regola ottimamente il transito.
Per la soia, ne avevo parlato qui, qui e qui se hai voglia di leggere. Io sostituirei semplicemente con legumi, uova, carne o pesce 🙂
grazie dei chiarimenti proverò a seguire tutti i consigli 🙂 però visto che i miei spuntini erano a basa di frutta fresca e secca o yogurt greco o cioccolato mi hai messo in difficoltà XD come potrei cambiare ? 🙂
Potresti usare crackers di farro, frutta fresca semplice, frutta secca con poca fibra (noci di Macadamia -che non sono quelle del Brasile!-, pinoli, mandorle bianche), dolcetti homemade con cocco e datteri, o con farina di castagne 🙂
…o mangiare di più ai pasti, per non aver bisogno di snack 😉
Consumo due porzioni di verdura cotta al giorno oppure una porzione di verdura cotta e un’altra di cruda ma il gambo du sedano cotto brevemente lasciandolo croccante riduce la flatulenza e il gonfiore intestinale?
No, non mi risulta…
La crusca per chi ha una stitichezza ostinata è controindicata ?grazie Imma
ma quindi mi hai messo in difficoltà a trovare spuntini salutari per attenuare i fastidi … 🙂
Cara Arianna, articolo interessantissimo come sempre!
potresti spiegarmi meglio perchè l’acqua calda va fatta bollire la sera prima? (ma con il miele già dentro? oppure la devo scaldare nuovamente al mattino?)
poi volevo anche chiederti delucidazioni sul tannino!
grazie mille!!!
Ciao E. 🙂
L’acqua calda bollita è per una questione di precipitazione di minerali. Al mattino la riscaldi, e la mischi al miele.
Che delucidazioni ti servono sul tannino?
intanto grazie per la risposta 🙂
sul tannino ti chiedo, molto ingenuamente, se “fa male” 🙂
E’ astringente, quindi peggiora la stitichezza 🙂
Gentile Arianna, apprezzo il tuo lavoro e il tuo blog, che consiglio a destra e a manca per le utili informazioni che contiene, ma quando leggo cose che non mi convincono, non posso tacere: scaldando della semplice acqua e poi lasciandola raffreddare, non succederà assolutamente niente, se non un impercettibile aumento della concentrazione dei sali disciolti (perché parte dell’acqua evapora, quindi diminuisce il solvente (l’acqua) ed aumenta il soluto (i sali minerali), ma in un’acqua minerale (e ancor di più in quella oligominerale), questi sono talmente pochi che il fenomeno non è apprezzabile, ovvero non c’è precipitazione; lo sarebbe solo se la soluzione fosse satura (in tal caso il soluto non avrebbe più solvente in cui rimanere disciolto (scusa il gioco di parole) e solidificherebbe in cristalli precipitando (appunto) sul fondo… ma in tal caso l’acqua sarebbe assolutamente imbevibile.
Provare per credere con del banale sale da cucina.
Riccardo, grazie mille per le precisazioni che hai dato. Ho controllato: la vera ‘acqua terapeutica’ è quella che viene fatta bollire per almeno 10-15, molto usata in ayurveda e medicina cinese.
In acqua semplicemente calda potrebbe essere proprio il calore a far da emolliente sulle mucose digestive sia gastriche che organiche; se mi ricordo, in settimana quando sono a casa linko la fonte 🙂
Ciao Arianna! Una curiosità: anche il thè verde kukicha è astringente? Io lo bevo spesso a colazione… Mi conviene evitare di consumarlo nei periodi di maggiore stitichezza?
Ciao Chiara, che bello leggerti anche qui 🙂
Se lasci in infusione solo un paio di minuti, non c’è problema!
Certo, io ti seguo sempre e ovunque! 🙂
Grazie mille per i preziosi consigli e per i tuoi articoli sempre interessantissimi!
Ciao Arianna grazie per il bell’articolo, sono una fan dell’estrattore quindi grazie anche per il link! Mi piacerebbe se tra tutti i tuoi impegni riuscissi a fare un articolo tu sulle combinazioni corrette di cibi per gli estratti – e non in inglese 😉 – io cerco di limitarli a massimo 3 ingredienti per volta, mischiando la verdura solo con mele o ananas ma alla fine faccio sempre le stesse 4-5 combinazioni ed aspiro a variare di più! 😀
Ciao Giulia, purtroppo non riesco a fare articoli su richiesta, non avrei proprio tempo, mi spiace.
Per altro, non uso l’estrattore quindi dovrei scrivere su qualcosa che non conosco… Sono certa che esista un libro di ricette su centrifugati, smoothies ed estratti: prova a guardare su Amazon, mi pare di averlo visto lì!
Grazie comunque! Si esistono libri lo so ma ero curiosa di sapere quale fosse la tua esperienza in merito .. e se non lo usi non puoi certo raccontarla!
Ciao Arianna, complimenti per il sito che ho scoperto da poco e sto quindi recuperando leggendo tutti i tuoi articoli!
Per quanto riguarda i legumi, fare vellutate o creme invece che mangiarli interi può aiutare a diminuire un po’ le fibre?
Grazie in anticipo!
Ciao Giulia, se usi il passaverdure sicuramente elimini buona parte delle bucce e migliora la digeribilità. Se invece li frulli, le bucce rimangono, e la digeribilità risulta invariata.
Carissima, grazie per i bellissimi articoli. Ho 70 anni, colitico appartenente a famiglia colitica (dai genitori ai figli…stesso “carattere”). Ho notato anche io, da 50 anni, che, con l’aumento della fibra, le mie abitudini cambiavano a 360°, in peggio, passando gradualmente dall’andare al bagno due volte al giorno a una tendenza alla stipsi. Eppure – stupidamente, come atto “di fede” – continuavo ad ingerire vagonate di fibre, aumentando le dosi. Alla fine ho maturato una tendenza alla difficoltà ad andare in bagno che mi ha provocato persino un’ernia inguinale per gli sforzi. Ovviamente questa è solo una mia esperienza e non vorrei passare per uno che possiede una “verità”; se qualcuno si trova bene con altri comportamenti, non voglio assolutamente metterlo in crisi. Grazie
e quindi basare l’alimentazione su cosa? proteine, insomma?
Arianna vorrei chiedere perche’ troppe fibre sequestrano i sali minerali( calcio, Ferro, magnesio, zinco)? Io cerco di controllare la quantita’ di fibre ma come faccio a valutare se supero i 25 grammi di fibre consigliati nell’assunzione quotidiana? Con Quali alimenti si puo’ arrivare ad assumere una quantita’ eccessiva di fibre?
Un semplice esame del sangue per il controllo dei minerali può aiutarti 🙂
Articolo veramente interessante e finalmente qualcuno che rema contro le badilate di verdura a tutte le ore per migliorare la stitichezza. Mi piacerebbe capire se la verdura cruda acutizzi il problema, perché dopo una bella insalatona con carote, spinaci, lattuga, pomodori ecc mi sento molto gonfia (il giorno dopo per esempio se la mangio la sera). E inoltre, come coinciliare il problema della stitichezza (che risolvo parzialmente mangiando verdure cotte, kiwi, prugne secche,kefir) con una dieta a bassi FODMAP, dato che soffro anche di meteorismo?
(che vita di m**a)
Attendo risposta
Ciao grazie delle graditissime informazioni, Una domanda, la zucca oltre ad usarla per fare vellutate, mi piace mangiarla cotta non troppo a pezzi sulla pasta, ma anche cruda…. Ma sembra che peggiori la situazione. Può creare problemi alla stipsi? Eppure è tra le verdure consigliate a scarso co contenuto di fibre……
Sono a dieta estrema da un paio di mesi e nonostante abbia perso 13 chili il mio dimagrimento si è fermato da qualche giorno. Mangio solo insalata e proteine, il pomeriggio un paio di te, mi alleno tutti i giorni. Era da un po’ che non andavo più in bagno e il morale mi stava abbandonando insieme alla mia poca forza di volontà. Questa mattina ho preso un blando lassativo ed è successa la magia.. mai avrei pensato una cosa del genere, avrei dovuto cercare prima questo articolo.
Forse potrebbe essere una buona idea quella di essere seguita da un professionista.
Buongiorno ho letto questo articolo molto interessante e che finalmente prende in considerazione anche il fattore emotivo…questo è proprio il mio problema… già da bambina era così ma quarant’ anni fa’ lo psicologo era tabù e perciò vai con i clisteri. Cmq vorrei approfondire il discorso emotivo e chiedere cosa mi potrebbe aiutare in questo senso? Grazie
Il mio consiglio spassionato è di rivolgersi ad un terapeuta: la psicoterapia, e non la dieta, può essere la soluzione.