Ho in sospeso un articolo riguardante i consigli da poter adottare per placare le abbuffate notturne, ma in queste settimane il tempo che riesco a ritagliarmi dal lavoro in ambulatorio è veramente risicato. Quando arrivo a casa la sera ho poca concentrazione per dedicarmi a tematiche delicate come dei disturbi alimentari, quindi ho preferito affrontare qualcosa di più leggero… Leggero come… un’insalata!
I miei lettori non apriranno un condiriso per prepararsi un’insalatona fresca e gustosa, vero?
Con l’avvicinarsi della bella stagione tutti noi abbiamo voglia di alimenti freschi e veloci di preparare, che non affatichino la digestione e -possibilmente- non comportino l’accensione di forno o fornello. Le insalatone sono un’ottimo modo di ovviare in modo salutare ai piatti freddi a base di affettati e/o formaggi, ma a volte si rischia di fare errori grossolani, come ad esempio mischiare troppi tipi di proteine differenti, utilizzare prodotti di scarsa qualità o abbinare alimenti che non vanno d’accordo l’un l’altro.
Ho pensato che avere uno “schema pratico” per preparare l’insalata perfetta potesse essere d’aiuto a molti: da stampare e tenere attaccato al frigorifero fino a settembre, a patto che in frigo ci siano gli ingredienti giusti e non quello che capita…
Step 1 – Ovviamente, l’insalata
Per insalata indichiamo la verdura a foglia. Ce ne sono di tre categorie: indivie, lattughe e cicorie (con sottocategoria dei radicchi).
Le indivie sono più croccanti: quelle più usate sono la scarola e l’individa riccia. Da tagliare finemente a coltello.
Le lattughe sono le più tenere, e ce ne sono davvero di tutti i tipi: trocadero, iceberg, appia, regina di maggio, lollo, pasqualina, trentina… Molte persone hanno problemi nella digestione delle lattughe, a causa del ricco contenuto di cellulosa.
Tra le cicorie si annoverano anche i radicchi, sia estivi che autunnali. Sono erbe più amare rispetto a indivie e lattughe, con un maggior contenuto di ferro e un’azione di stimolo epatico depurativo.
Esistono poi le insalate di campo, ovvero le erbe spontanee, più ricche di antiossidanti rispetto a quelle coltivate.
Step 2 – Aggiungi qualcosa di croccante
La croccantezza darà una marcia in più alla nostra insalatona, e -pensate un po’- ci regalerà più sazietà: infatti, è risaputo che più un alimento deve essere masticato, più il centro della sazietà a livello cerebrale viene stimolato da sostanze che lo appagano. Ecco, ad esempio, perché mangiare una mela non è la stessa cosa che bere la stessa mela in forma di frullato o di centrifugato…
Ecco qualche idea per la nostra componente croccante:
Sedano tagliato a tocchetti molto sottili; è bene scegliere le coste interne del sedano, quelle più tenere e dal colore più tenue: sono più facilmente digeribili per il minor contenuto di fibra.
Cetriolo, da sbucciare qualora si avessero problemi di digeribilità con questo ortaggio.
Taccole sbollentate per 7-8 minuti e tagliate a tocchetti, da scegliere sia verdi che bianche.
Germogli di alfa-alfa, crescione o broccoli, rigorosamente fatti in casa. Cliccate qui per qualche informazione in più sui germogli.
Carote grattugiate o a rondelle sottili, per un apporto di carotenoidi utile alla vista.
Da evitare la croccantezza che deriva dai crostini di pane confezionati: hanno un eccesso di grassi saturi e sodio, ma sono estremamente poveri di micronutrienti.
Step 3 – I colori!
Finora abbiamo aggiunto solo ortaggi verdi, eccezion fatta per le carote. Dobbiamo aggiungere colori alla nostra ciotola: sapete che mischiare colori diversi di verdure in uno stesso pasto fa sì che la protezione antiossidante sia esponenzialmente più elevata? Vale a dire: se mangiate carote e peperoni insieme non avrete una protezione pari alla somma degli antiossidanti contenuti in queste verdure, ma esponenzialmente superiore! Un vantaggio non da poco per combattere i radicali liberi…
Ecco qualche idea per colorare l’insalatona:
Peperoni verdi, gialli o rossi, ricchissimi di vitamina C, B1 e B2. Da sbucciare con un pelapatate se danno problemi di digestione; è possibile aggiungerli anche dopo averli arrostiti in forno: lasciateli cuocere un’ora a 200°C girandoli spesso, metteteli in un sacchetto di carta per qualche minuto e poi sbucciateli; il passaggio nel sacchetto permetterà di pelarli più facilmente.
Cipolla rossa di Tropea, per palati più arditi. Da consumare previa salatura e riposo se causasse bruciori di stomaco.
Pomodorini confit o datterini, ricchi di vitamina A, C e K, potassio e manganese. Da limitare in fase premestruale per lo spiccato effetto pro-ritentivo dei liquidi.
Barbabietola rossa cotta, in piccole quantità per l’elevato contenuto di zuccheri.
Attenzione al mais in scatola: ve lo sconsiglio, prima di tutto perché non è una verdura ma un cereale; e in secondo luogo perché si tratta di un prodotto di bassissima qualità, molto poco nutriente e affatto indispensabile al nostro pranzo.
Step 4 – Saziare con le proteine
Un’insalatona non può essere composta solo da verdura se vuole essere un piatto unico: non vi permetterebbe di arrivare sazi al pasto successivo. Aggiungere proteine, animali o vegetali, vi permetterà invece di saziarvi senza appesantirvi.
Quali proteine scegliere?
Tra le proteine vegetali possiamo optare per i legumi: si adattano bene alle insalatone i ceci e i fagioli (non limitatevi a cannellini e borlotti, provate anche i fagioli neri e rossi, più ricchi di antiossidanti!). Scegliete legumi secchi da cuocere e conservare in frigorifero (qui i consigli per renderli ben digeribili) o, se proprio siete di fretta, legumi conservati in vaso di vetro, biologici, e ben sciacquati dal liquido di conservazione.
Tra le proteine animali possiamo scegliere uova biologiche sode, petto di pollo fatto alla piastra e insaporito con aromi (curry, paprika, rosmarino…), scaglie di parmigiano o pecorino (o formaggio *consapevole* d’alpeggio!), tonno sott’olio in vaso di vetro (il vetro è un materiale inerte, che non determina il passaggio di ioni metallici nel cibo; se scegliete tonno al naturale preferite quello con scritto “filetti di tonno”, perché è di qualità migliore e non risulta sbriciolato e poco appetibile).
Quali proteine evitare? La carne in scatola in gelatina (brrr!), i wurstel (brrr al quadrato!) e i formaggi molli grassi (come, ahimè, la mozzarella); questi ultimi richiedono una lunga digestione che fa a pugni con altri ingredienti dell’insalatona, come i pomodori, i cetrioli o la lattuga.
Step 5 – Un po’ di dolcezza…
Se, come me, amate gli abbinamenti frutta-verdura questo punto fa per voi: potete aggiungere un poco di frutta alla vostra insalatona, per renderla ancora più fresca e gustosa. Non troppa: quel tanto che basta per stuzzicare il palato. Scegliete frutta fresca (come mele verdi, pesche, frutti di bosco) e non disidratata (datteri, uvetta, fichi secchi…), poiché quest’ultima è più ricca di zuccheri.
Qualche abbinamento che personalmente amo…
Fragole-asparagi.
Ananas-uova.
Pesche-gamberi.
Mela verde-tonno.
Step 6 – I grassi
Uno degli sbagli più grandi che si fanno quando si preparano le insalatone è uno scorretto dosaggio dei grassi: nella foga di mettere più ingredienti possibili si mischia frutta secca, semi, avocado e olio extravergine. Fate attenzione, in questo modo non fate altro che aumentare notevolmente il valore energetico della vostra insalatona, e -soprattutto se siete a dieta- avete creato un pasto che è tutto fuorché dietetico.
Come regola generale considerate circa n.2 cucchiai di “componente grassa” per una porzione. Potete, ad esempio, fare un cucchiaio di mandorle tritate grossolanamente e un cucchiaio di olio extravergine, o un cucchiaio di olio e.v.o. e un cucchiaio di avocado a cubetti. Cercate di non mischiare più di due tipi di grassi differenti per non impegnare troppo la digestione: complice il caldo e le alte temperature, lo stomaco ha bisogno di più tempo per elaborare i grassi.
Quali sono i grassi che si possono aggiungere?
Sicuramente l’olio extravergine d’oliva; poi possiamo usare frutta secca o semi, avocado maturo, cocco biologico in scaglie. Evitate di usare oli di semi: quelli tradizionalmente in commercio sono raffinati, ricchi di sostanze pro-infiammatorie. Se gradite il sapore di oli particolari (come quello di lino, di semi di zucca o di nocciola) ricordatevi di comprarli biologici e solo se è indicato che sono stati estratti a freddo; conservateli in frigorifero: si deteriorano facilmente, specialmente con il caldo.
Step 7 – I condimenti
A parte l’olio extravergine d’oliva, quali condimenti possono essere usati per le nostre insalatone?
Suggerirei di aggiungere una piccola nota acidula che favorisce la digestione e regala una generale esaltazione dei sapori. Ad esempio, potete usare succo di limone o aceto di mele, meglio se biodinamico (ossia non pastorizzato e non filtrato), in modo tale da preservarne tutte le proprietà salutistiche. Nei negozi biologici potete trovare anche l’acidulato di umeboshi, un prodotto macrobiotico che conserva parzialmente le proprietà toniche, antibatteriche e disintossicanti delle umeboshi, piccole prugne giapponesi fermentate per anni. Se siete abituati all’aceto balsamico controllate gli ingredienti della bottiglia che avete in casa: soventemente gli aceti industriali contengono additivi, coloranti o zuccheri, e non possono di certo definirsi un buon prodotto per la nostra salute. Meglio preferire aceto balsamico con indicazione DOP (non semplicemente IGP!).
Da evitare i cosiddetti dressing che si trovano già pronti al supermercato, a base di yogurt o di maionese, pieni zeppi di stabilizzanti, coloranti e chi più ne ha più ne metta. Piuttosto, se volete cambiare sapore alla vostra insalatona, preparate voi una veloce emulsione con yogurt intero, olio extravergine, succo di limone, sale e erbe aromatiche fresche tritate (ottimo e rinfrescante se usate la menta!).
Come componente salata o speziata usate sale marino integrale (volendo nei negozi biologici si trova anche già mischiato a erbe aromatiche miste) o sale rosa dell’Himalaya, un pizzico di pepe nero macinato e, se gradite, spezie a piacere (ad esempio curcuma o zenzero). Ovviamente via libera alle erbe aromatiche sminuzzate al momento: basilico, maggiorana, timo, erba cipollina, origano… Se non le sfruttiamo in questa stagione in cui crescono rigogliose…!
Buon pranzo a tutti!
22 Comments
Semplicemente favolosa!! Che bell’articolo!!!
Grazie Marika! 🙂
Stampata! Sappi che ti adoro (come la pasta con il pomodoro): quest’estete le verdure per le mie insalatone arriveranno direttamente dal mio orticello (fragole-zucchine-pomodori-peperoni-radicchio-biete-insalata-cetrioli) e non ce ne sarà per nessuno.
ho già fame. mannaggia.
Eeeeh mi toccherà proprio passare dalle tue parti e permetterti di sdebitarti preparandomi una piadina, prima o poi… Senza squacquerone o formaggi molli che sto male, grazie 😀
il top è con il radicchio e i sardoncini (piccole alici, quelle del tutorial per intenderci).
Se guardi sul mio instagram, c’è una foto con la ricetta. Provala, è facile e a portata di tutti 🙂
Ma se passi a trovarmi è meglio, of course 😀
“sapete che mischiare colori diversi di verdure in uno stesso pasto fa sì che la protezione antiossidante sia esponenzialmente più elevata? Vale a dire: se mangiate carote e peperoni insieme non avrete una protezione pari alla somma degli antiossidanti contenuti in queste verdure, ma esponenzialmente superiore!”
Interessante ma… perchè?
Il perché purtroppo non te lo so dire, dovrei andare a rivedere lo studio e capire se si fossero formulate ipotesi in merito.
Nello studio si testavano antiossidanti nel sangue sia dopo l’ingestione di verdure di un solo tipo (es. solo pomodori o solo lattuga), sia dopo un pasto con verdure miste, e si vedeva appunto che la differenza tra i due valori era una crescita esponenziale e non geometrica. Probabilmente, ipotizzo io, perché le nostre cellule rispondono con un effetto cascata allo stimolo?
Ciao Arianna!
Bellissimo questo articolo!
I problema della ritenzione idrica in fase premestruale con i pomodorini confit o datterini è dovuto alla loro preparazione o in generale il pomodoro crea ritenzione?
Grazie Chiara!
In generale il pomodoro può avere un effetto ritentivo in persone predisposte (quindi specialmente nella donna preciclo), ma dipende molto dalla quantità che se ne ingerisce. Su di me personalmente ho visto che un paio d’etti già mi gonfiano, ma non se li mangio in un giorno in cui ho fatto molto sport: io comunque sono una persona abbastanza sensibile alle Solanacee, quindi devo stare attenta anche a patate e melanzane 😉
Che meraviglia le insalatone che proponi!!!!
Che proporzioni utilizzi per preparare l’emulsione a base di yogurt? mi ha molto stuzzicato.. vorrei provarla.
Basta che mischi 4-5 cucchiaiate di yogurt intero con mezzo limone spremuto, un cucchiaio di olio extravergine ed erbe aromatiche a piacere 🙂 Puoi poi modificare le quantità in base ai tuoi gusti!
Grazie mille!!!
Quanti utili consigli! Ci proverò sicuramente! 🙂
Grazie Valentina, sono certa che un’insalata non avrà più il sapore della precedente in casa tua! 🙂
Solo per farti i complimenti… articolo utilissimo.
Grazie mille! 🙂
Ciao Arianna,
non so se sia autorizzato o meno, ad un anno di distanza dalla tua pubblicazione, questo sito riporta il tuo articolo (con piccole modifiche). Non so se sia stato autorizzato o meno (non l’ho capito), io a scanso di equivoci te lo segnalo.
http://metodonigef.com/blog/come-ti-combino-linsalata/
Grazie mille Marika, ho provveduto a segnalare, e se non tolgono l’articolo agirò diversamente. Sei stata gentilissima!
Di nulla! Mi piacciono troppo i tuoi articoli per permettere che ti vengano copiati così! 😉
Hi Arianna, una domanda relativa a semi, noci e frutta secca. In alcuni articoli leggo che condigli la frutta secca come carboidrato, semi e noci come proteine, qui entrambi come grassi. Come ci si dovrebbe regolare in linea di massima?
Stesso discorso per i legumi, qui considerati come proteina vegetale, ma in altri forum hai consigliato di considerarli più come carboidrati. Con cosa è meglio abbinarli quindi?
Grazie mille!
Dove consiglio la frutta secca come fonte di carboidrato? Sono grassi, sempre…
I legumi contengono sia carboidrati che proteine, vanno armonizzati in base alla dieta individuale.
Ciao. Adoro le insalate ma non riesco proprio a digerirle, che mi consigli? Pure lessando o saltandole ma quali sono le più leggere? Grazie