Se qualcuno ha vissuto all’estero (o risiede attualmente, o conosce bene determinati luoghi) e volesse partecipare a quest’iniziativa, può scrivermi a info@alimentazioneinequilibrio.it. Si tratta di creare mini-guide riguardo abitudini e piatti tipici (o da *non* ordinare!) di paesi esteri, magari di città specifiche. Sono graditi link e indirizzi di posticini dove fare la spesa o pranzare/cenare/fare un brunch o una merenda, il tutto ovviamente secondo i principi di un’alimentazione sana e consapevole.

Anche se trovate città che sono già state recensite, ma volete aggiungere qualche suggerimento in più, non esitate a farmelo sapere!

Oggi facciamo un volo in Portogallo insieme a Dana e a Francesca, più precisamente nella regione dell’Algarve (la più meridionale, con Faro come capoluogo) e nella città di Sagres (chiamata “la fine del mondo” perché effettivamente dopo di essa non c’è nulla). Non so voi, ma mentre preparavo questo articolo con le loro impressioni e i loro consigli mi è presa una voglia incredibile di visitare il Portogallo…

Portogallo
1. Vista la sua estensione sul mare e la stretta fascia dell’entroterra, il Portogallo è un paese di pescatori per eccellenza. Non è per nulla difficile trovare ottimo pesce pescato di giornata: una buona scusa per fare un viaggio in questa splendida nazione mentre siamo in dolce attesa e dobbiamo fare il pieno di omega-3 (…mariti e futuri-papà avvertiti!).

2. È un paese molto economico, soprattutto al Nord: il costo della vita è basso, ed è possibile fare vacanze con budget ridotto senza rinunciare alla bellezza degli alloggi e alla bontà dei pasti. I luoghi più turistici, e quindi più costosi, sono quelli della fascia a Sud di Lisbona.

3. Un piatto tipico di Porto e Lisbona, servito soprattutto nelle zone più turistiche delle due città, è il bacalhau (baccalà, ossia merluzzo conservato sotto sale e rinvenuto previo ammollo); viene servito in molti modi: alla griglia, in umido, o fritto in forma di polpette e servito con patatine fritte e insalatina. Quest’ultimo non è certamente un piatto sano, soprattutto se lo acquistate in forma di street-food (in certi ristoranti potreste trovare un fritto discreto, ossia fatto a temperatura controllata e cambiando frequentemente l’olio di cottura). Francesca consiglia di fare attenzione a ordinare il bacalhau a la braz: è una specie di “insalata” con baccalà sminuzzato, pezzetti di patate e tante, tante cipolle. In alternativa, scegliete bacalhau a los pimientos: semplice piatto di baccalà al forno cotto con aromi e ceci.

4. Sempre per rimanere in tema di pesce, molto diffuso è anche il polvo (polpo), e gustosissime sono le zuppe (caldeiradas de peixe: zuppa di pesce con pomodori, patate e riso). Attenzione a non farvi trarre in inganno dai camaraoes: non sono calamari, bensì gamberi stufati con aglio, tanto aglio, tutto reso denso dal pane sminuzzato: non indicato se non digerite bene l’aglio. Sempre presenti sono anche le sardine, frequentemente cotte alla griglia (sardinha).

5. Se siete a Porto, seguite il suggerimento dato a Francesca dal gentilissimo proprietario di un’enoteca: percorrete in bicicletta la riva opposta del fiume (proprio davanti a Porto) e raggiungete il villaggio di Afurada per pranzo: troverete una taverna (Taberna de sao Pedro) dove si cuoce il pesce fresco di giornata alla griglia. Posto caratteristico e ottimo pesce! Se invece volte un locale moderno che offre una cucina portoghese rivisitata andate da Clerigos, vicino alla Torre de Clerigos.

6. Se siete in una grande città, attenzione quando andate al ristorante: nella maggior parte dei posti portano sempre il coperto, che consiste in un cestino di pane (pao), olive, formaggi spalmabili e altri piccoli stuzzichini che variano da posto in posto. Se toccate anche solo un’oliva, pagherete l’intera ciotolina (1-2 €). Se non volete pagare questi extra, è sufficiente che avvertite il cameriere che non volete gli stuzzichini.

7. Se volete mangiare al sacco a mezzogiorno, potete cercare una Panederia Portoguesa: si tratta di una catena di panifici che, oltre al servizio colazione, prepara anche panini imbottiti come si preferisce, con insalata, tonno o prosciutto.

4. Al contrario di altre nazioni finora recensite (Finlandia, Olanda, America), in Portogallo non sono grandi consumatori di salse e salsine: prediligono come noi olio e aceto. Se ordinate insalate e contorni è sottinteso che i condimenti siano a parte.

5. Per snack, tramezzini e pasti al volo, troverete facilmente prodotti freschi e bio nella maggior parte dei supermercati. Se soggiornate in appartamento non farete fatica nemmeno a reperire ingredienti basici per la prima colazione o per cenette improvvisate.

6. È facile trovare fruttivendoli che vendono frutta e verdura coltivata sul territorio, sia nei mercati che come veri e propri negozi. Potrete trovare più facilmente rispetto all’Italia frutta esotica, ma è più costosa.

7. In tutte le città del Portogallo troverete numerose pasticcerie (pastelerias); la pasticceria portoghese, le cui ricette risalgono al Medioevo e alle tradizioni dei conventi, utilizza molto la sfoglia e le uova. I dolci portoghesi sono terribilmente zuccherini perché utilizzano tantissimo latte condensato e caramello, spesso sono delle piccole bombe che si adagiano sullo stomaco per tutta la notte e spesso anche il giorno dopo, dice Dana! Pur essendo buoni non possono essere definiti sani: se li volete assaggiate puntate sulla quantità, e scegliere pezzi piccoli (o pezzi normali da dividere con qualcuno).
Rinomatissimi sono i pasteis de nata, ossia tortini di pasta sfoglia ripieni di crema all’uovo, cotti in forno a 200°, spolverati di zucchero a velo o cannella. Se vi trovate a Belem, vicino a Lisbona, non potete non provare i pasteis migliori del Portogallo all’Antiga Confeitaria de Belem, magari con un bica (caffè espresso). Se invece vi trovate nell’entroterra, a Sintra (cittadina ai confini del Parco Naturale di Sintra-Cascais) passate dalla pasticceria Piriquita per gustare le queijadas: gusci di pasta sfoglia, con ripieno di formaggio fresco, zucchero e cannella (li troverete anche in altre cittadine portoghesi).

Sagres – Algarve

1. Si tratta di zone con molto turismo e questo fa sì che i prezzi salgano rispetto al resto del paese, ma non superano mai i prezzi italiani (questo fa pensare a quanto siano bassi nelle altre regioni!).

2. Il pesce è sicuramente l’alimento più fresco che si possa trovare; in centro a Sagres c’è una pescheria molto fornita che ha ogni giorno pesce diverso pescato nell’Atlantico, con molto più bassi rispetto a quelli italiani.

3. La carne la migliore è quella di pollo, sicuramente da prediligere di macelleria e non sarà difficile reperirla a km 0. Altri tipi di carne potrebbero essere importanti dalla Spagna, meglio chiedere al banco la provenienza.

4. A Sagres c’è un grosso supermercato di una catena francese Intermarché simile alla nostra Coop (Cercas Velhas, Sagres). All’interno troverete un banco macelleria e uno pescheria ben forniti, e una zona dedicata a frutta e verdura fresche. Non manca ampio rifornimento di prodotti bio, cereali in chicchi, the, tisane, succhi, latte vegetale e frutta secca.

5. Tipica dell’Algarve è una zuppa di pesce che si chiama cataplana, che prende il nome dalla pentola in cui viene cucinata. Può essere preparata in diversi modi: la più diffusa è quella mista, con sugo, patate, frutti di mare e rana pescatrice, oppure solo di vongole (ameijoas) e patate (è molto, molto salata!) oppure solo di rana pescatrice (tamboril).

6. Altro piatto tipico è il riso con il pesce (arroz de marisco) simile alla paella spagnola.

7. Se siete abituati al primo piatto a base di pasta tenete conto che farete fatica a trovarla al supermercato: i piatti forti sono i secondi o il riso. Se invece cucinate in appartamento, nei supermercati troverete senza problemi la pasta.

8. Da evitare gli affettati, specialmente se sono quelli confezionati: eccessivamente ricchi di conservanti e poco appetibili.

9. Pur non essendo grandi bevitori di caffè, i portoghesi fortunatamente lo prediligono espresso come noi italiani nella maggior parte dei casi: non vi verrà servito il solito caffè lungo stile americano! Per scrupolo, chiedetelo pequeno o expresso (la x si legge come la “sc” di sciare).

10. Un insegnamento che Dana ha appreso dalle sue vacanze in Portogallo: “più brutto sembra il ristorante, meglio si mangia”. Questo per dirvi: non fatevi abbindolare dai posti clamorosamente turistici, e cercate quelli frequentati solo da portoghesi, che fanno maggiore attenzione alla qualità degli ingredienti e non vorranno a tutti i costi servire piatti mediocri che accontentino un po’ tutti i gusti.

11. Aljezur è sulla costa Ovest dell’Algarve, a pochi chilometri da Sagres; al centro del paese c’è un mercato coperto fornitissimo di ogni cosa, dal pesce alla verdura, dalla carne alla frutta, dai formaggi ai prodotti tipici: è il Mercado Municipal de Aljezur. È sicuramente il posto migliore in cui andare a fare la spesa: i prezzi sono contenutissimi e offre i prodotti più salutari che si possano trovare. Passate dal lunedì al sabato, di mattina.

*Se qualcuno fosse stato in Portogallo (e città specifiche) e volesse aggiungere qualcosa, non ha che da scrivermi: aggiungerò ogni vostra segnalazione!*