Se qualcuno ha vissuto all’estero (o risiede attualmente, o conosce bene determinati luoghi) e volesse partecipare a quest’iniziativa, può scrivermi a info@alimentazioneinequilibrio.it. Si tratta di creare mini-guide riguardo abitudini e piatti tipici (o da *non* ordinare!) di paesi esteri, magari di città specifiche. Sono graditi link e indirizzi di posticini dove fare la spesa o pranzare/cenare/fare un brunch o una merenda, il tutto ovviamente secondo i principi di un’alimentazione sana e consapevole.

Anche se trovate città che sono già state recensite, ma volete aggiungere qualche suggerimento in più, non esitate a farmelo sapere!

Oggi andiamo in Olanda con Valentina ed Elena: le due ragazze -due persone dolci e speciali, tra parentesi!- non si conosco, ma entrambe si trovano in due città dell’Olanda per motivi di lavoro. Valentina si trova a Noordwijk, sulla costa, mentre Elena abita a Nimega (Nikmegen in olandese), non distante dal confine tedesco.
L’elenco che trovate di seguito è un insieme delle informazioni ricevute da entrambe, che ringrazio di cuore per la collaborazione!

Olanda – Abitudini olandesi e consigli per mangiare bene

1. Gli olandesi non amano cucinare, o ‘perdere tempo in cucina’: è per questo motivo che nei supermercati si trovano piatti pronti di ogni tipo, ed è per questo che non esiste una vera e propria tradizione culinaria nazionale. A questo aggiungete il fatto che frutta e verdura sono prevalentemente di serra o di importazione, e si può capire perché -come mi diceva Valentina mesi fa- la maggior parte degli olandesi ritenga i contorni a base di patate il vero piatto forte della gastronomia olandese.
Elena ci segnala tra i prodotti tipici l’aringa cruda, mangiata da sola o in accompagnamento al pane: solo per palati abituati a gusti sapidi!
Beatrice, altra lettrice con qualche dritta per noi, segnala le cozze: quando è stagione molti locali le preparano marinate, e segnalano la specialità con l’affissione di una bandiera. Purtroppo sono spesso servite con salsine simil-maionese: meglio chiederle al naturale.

2. Per ottimizzare il tempo del pranzo, in tutte le stazioni dei treni si può trovare una sede della più importante catena di supermercati in versione to go: in questi punti vendita della Albert Heijn potrete trovare insalate o tramezzini. Attenzione alle insalate: sono piene di salse e di ingredienti vari.
Nota per gli attenti al biologico: negli Albert Heijn e in molti altri supermercati è facile trovare l’alternativa biologica di quasi tutti i prodotti alimentari, e la differenza di prezzo non è onerosa come in altri paesi europei.

3. Gli olandesi amano i fritti: chi è a dieta è avvertito. Le patatine fritte, servite in un grandissimo cono di carta, sono chiamate Frietjes (nelle Fiandre le troverete con dimensioni più spesse); le Bitterballen sono crocchette ripiene di carne e spezie; le Frikandel sono salsicce impanate e fritte (il commento di Elena la dice lunga: “terribili”!).

4. La classica colazione Dutch è generalmente salata. Ci sono molti tipi di pane, quasi sempre in cassetta. Sono buoni, ma mollicci, simili a quelli che trovate in Gran Bretagna. E’ veramente difficile trovare del pane di panetteria fatto come in Italia, con la crosta croccante: il pane in cassetta olandese è morbido perché pieno di agenti lievitanti e additivi non proprio naturali, per non parlare dei coloranti. La cosa positiva è che accanto a questi paninetti fluffy troverete anche pane nero e di segale, con meno additivi (in Italia sarebbe l’equivalente del Pema, per rendere l’idea). 
Per colazione, a questo pane immancabilmente i Dutch uniscono burro (molto) e caramello, normale o aromatizzato alla frutta. Se fanno la colazione salata uniscono affettati, assolutamente da evitare perché i colori inquietanti la dicono lunga su quello che contengono. Scordatevi il nostro crudo: sono una sorta di patè rosa intenso, con ingredienti non meglio identificati; in pratica la maggior parte delle volte sono proprio da spalmare sul pane. 
Come bevanda per colazione troverete il classico the alla menta col miele.
Per i turisti abituati alla colazione dolce, troverete i biscotti olandesi (vedere il paragrafo sotto).

5. Gli olandesi consumano latte e derivati in grande quantità, a tutte le ore: come vedremo tra poco, una delle bevande più gettonate per accompagnare il pranzo è il Karnemelk, ossia il latticello. Nei supermercati troverete confezioni di yogurt enormi, da un litro: difficilissimo trovare vasetti singoli!
Il formaggio più conosciuto in Olanda è il Gouda, che può essere fresco o stagionato; spesso lo troverete insaporito con ingredienti vari: tartufo, pepe, pesto, peperoncino…
Gli intolleranti al lattosio potrebbero fare fatica a mangiare fuori casa, perché in quasi tutte le creme e cremine è previsto latte o panna; nei supermercati, invece, è facile trovare alimenti senza lattosio oppure latte e yogurt delattosati.

6. Come i finlandesi (articolo qui), anche gli olandesi amano il caffè lungo e il : dovunque siate potrete trovarli con una tazzona in mano (biblioteca, treno, ufficio…). Nei luoghi pubblici come ospedali e farmacie non è infrequente trovare macchinette gratuite di tè e caffè.

7. In Olanda amano i dolci, in particolare i biscotti. Molto conosciuti sono gli Stroopwafels (cialde ripiene di caramello, iperzuccherine) oppure gli Speculoos (biscotti alla cannella). 
Gli Oliebollen sono fatti con pasta di pane, molto “fluffy” -“morbidosi”, diremmo- e molto unti: sono fritti in olio (no, non è né d’oliva né tantomeno extravergine; meglio starne alla larga). 
Le Pannenkoeken (spesso disponibili anche in versione gluten-free) sono amate dai bambini olandesi: si tratta di una sorta di crepes su cui mettono sia condimenti dolci che salati. Nella versione mignon sono chiamate Poffertijes, più piccole e spolverate di zucchero a velo.
Il dolce forse più sano è la torta di mele, servita sempre con un po’ di panna montata (chiaramente quella a spruzzo): vale la pena, dice Valentina. E’ pienissima di mele, spessa 5 cm, con pasta frolla deliziosa.

8. In Olanda il pranzo è consumato presto, già alle 11.30. Amano i panini di ogni tipo: con l’aringa (classico olandese), il salmone, il roastbeef, salumi (questi ultimi meglio evitare, vedi sopra!). Tutto sommato non sono male. Chiaramente noi italiani alla lunga non riusciremmo a pranzare sempre e solo a panini, al contrario degli olandesi, ma se si sa scegliere è possibile optare per qualcosa di mediamente sano. Il panino col roastbeef ad esempio è fatto con roastbeef, insalatina, pomodori, qualche salsina dressing non esageratamente invadente nel panino (eventualmente chiedetela senza dressing).
Parentesi: i panini del pranzo sono fatti con pagnottine normali – pagnottine che raramente trovate nei supermercati in genere, e che non sono da confondere con i panini semi-cotti da mettere poi nel forno, pieni di conservanti-additivi-coloranti. Insomma, il pane dei panini è il più ‘normale’ che potreste trovare.
Al panino gli olandesi spesso abbinano una spremuta. Frutta fresca non la amano molto, o meglio: preferiscono comprare quella già tagliata nelle confezioni di plastica (e poi in Olanda non si coltiva molta frutta…). Come bevanda in abbinamento al panino potreste trovare anche il Karnemelk, una sorta di latticello.
Elena segnala che a volte i panini del pranzo sono accompagnati da una zuppetta, insaporita ad esempio con mostarda o curry. La zuppa “nazionale” è la Erwtensoep (zuppa di piselli con pezzetti di carne).

9.Anche la cena viene consumata molto presto, alle 18.00 in genere, anche alle 17.00 per le mamme che non lavorano, per gli adolescenti, per la gente in vacanza. Chi lavora cena poco più tardi, alle 19.00. 
Anche visto il clima rigido per la maggior parte dell’anno, a cena potrete trovare diversi tipi di zuppa (patate, zucca, carote); non sono propriamente sane, visto che contengono sempre burro o panna, ma magari in certi posti potrete trovarle lactose-free. Sono accompagnate da pane abbrustolito. 
Non esistono piatti caratteristici, se non le patate, fatte in tutte le salse: in padella con olio (non d’oliva) e/o burro, al forno ripiene di panna/prosciutti olandesi/formaggi/patata stessa. Da provare una volta nella vita, giusto una! 
Si mangiano poi le Bitterballen, crocchettine fritte nell’olio ripiene di olive, carne, farina, burro. Molto saporite, piccanti e speziate, per non dire salatissime; le intingono nella mostarda. Dice Valentina: “La dice lunga la frase che gira tra gli stranieri in Olanda: <Ah hai preso 4 kg… sono i 4 kg del primo anno delle Bitterballen>”.

10. Non esistendo una vera cucina olandese, in giro si trovano prevalentemente ristoranti con cucina internazionale. Consiglio di Valentina: mai farsi prendere dalla voglia di pizza perché si tratta di qualcosa di ben lontano dalla nostra pizza.
I locali sui canali sono carini e suggestivi, con “cucina Dutch”, vale a dire panini, wrap con salmone, affettati, verdure, roastbeef, oppure insalate (sempre piene di dressing: attenzione, perché a differenza dell’Inghilterra, non è quasi mai possibile avere l’insalata mista senza il dressing perché sono pre-pronte).

11. Nel weekend ci sono spesso i mercati, dove poter mangiare il Kibbeling. Si tratta di una sorta di fish and chips, molto pesante e molto unto visto che l’olio usato per friggere viene riutilizzato molte, molte, molte volte.

12. In tutto il territorio olandese potrete trovare un paio di catene in cui fare acquisti sani, mangiare al self-service o acquistare piatti pronti non pasticciati da consumare in treno o in ufficio:
LaPlace, dove potete prendere piatti di verdure miste self service, pesce e carne fatti al momento sulla piastra, pizze simili a quelle delle panetterie italiane, molto morbidose ma poco condite, simili alle focacce, e frullati con ogni tipo di frutta.
Bagels and Beans, catena che serve succhi e centrifughe fatti sul momento, senza additivi, solo frutta e verdura; troverete una vasta scelta di the, dolci e la classica la torta di mele. Ovviamente, vengono venduti anche i Bagels, ossia una sorta di pane a pasta lievitata dalla forma ad anello; i Bagels -disponibili anche in versione gluten-free- sono serviti con qualsiasi tipo di ingredienti, adatti anche agli intolleranti (salmone e capperi, prosciutto e rucola, pomodori secchi e tapenade di olive…).
– Beatrice ci segnala invece la catena Simon Lévelt, dove poter acquistare tè e caffè di qualità superiore, provenienti da tutto il mondo.

Leiden (Leida)

(Un consiglio da Valentina)

Da Labota (Herensteeg 9, Leiden) cucinano molto bene la carne e il pesce; le Spareribs -costine- sono ripiene di salsa BBQ… ma il resto pare essere molto gustoso! Il locale è accoglientissimo d’inverno (e tenete conto che l’inverno olandese dura molto, molto a lungo), mentre in estate è possibile usufruire di un piccolo cortiletto interno. Il menu è scritto a mano in bianco su muri scuri, la cucina è a vista, e le cameriere sono gentilissime. L’acqua da rubinetto non si paga; se la volete in bottiglia, avrete mezzo litro di acqua Panna a 4 euro… Fate un paio di conti!

Nijmegen (Nimega)
(Grazie ad Elena)

– La già citata Bageles and Beans si trova all’indirizzo Lange Hezelstraat 44.
– Consigliatissimo Sid en Liv (Van Welderenstraat 95), un localino delizioso dove è possibile gustare insalate, tramezzini (un po’ più sofisticati del solito), zuppe e dolcetti. Tutti con ingredienti bio e (dove è possibile) a km 0.
– Per la spesa bio, oltre all’Albert Heijn che, come già detto, offre alternative bio di molti cibi, potete contare sul Ekoplaza, simile al nostro Naturasì (Groenestraat 199) e sulle erboristerie De Tuinen o Erica, nelle quali è possibile trovare anche prodotti alimentari biologici e adatti alle intolleranze.
– Il mini-market biologico Van Nature (Gerard Noodtstraat 135 – 137), un po’ più piccolo di Ekoplaza, ha commessi sono gentilissimi e un’offerta di prodotti molto vasta nonostante le piccole dimensioni.
– La macelleria De Groene Weg (Groenestraat 189, proprio di fianco a Ekoplaza) vende solo carne biologica proveniente da allevatori locali.

Amsterdam

– Laura ci segnala Pane Lento, Koningsstraat 19: dall’idea di una ragazza italiana, una panetteria italiana che lavora esclusivamente con farine biologiche e ingredienti stagionali biologici. E’ possibile acquistare il pane direttamente nel negozio, o gustarlo a colazione e cena all’interno del concept store Il Sogno dove trova posto la panetteria.

*Se qualcuno fosse stato in Olanda (e città specifiche) e volesse aggiungere qualcosa, non ha che da scrivermi!*