Chi conosce il mio sito da tempo sa che difficilmente parlo di ‘dieta’ intesa come dimagrimento: preferisco di gran lunga parlare di alimentazione consapevole piuttosto che di calorie, grassi e chilogrammi.
Essere dietista non implica che io sia favorevole allo spasmodico calcolo calorico, alle restrizioni alimentari e al “light” a tutti i costi: qui avevo spiegato perché, ma in futuro approfondirò ulteriormente l’argomento.
Qualche tempo fa avevo pubblicato sulla mia pagina di Facebook questa fotografia esplicativa di quello che dovrebbe essere un trend di *sano* dimagrimento: pare essere piaciuta a molti di voi, al punto che sono stata contattata privatamente da Simona S., che mi ha chiesto se fossi disponibile ad approfondire la tematica per fare chiarezza su molti dubbi che accomunano le persone a dieta da lungo tempo. Dal momento che le paure da dissipare sono molte, ho accettato con entusiasmo la proposta di Simona: questo sarà solo il primo di una serie di articoli incentrati sul dimagrimento, che pubblicherò pian piano nel corso del tempo.
Cominciamo con un dato di fatto: il nostro corpo è programmato per ingrassare, non per dimagrire. Il nostro patrimonio genetico è quasi uguale a quello che l’uomo aveva migliaia di anni fa, quando la scarsità di cibo era un problema contro cui combattere tutti i giorni. Il nostro corpo si è dunque adattato a rispondere a periodi di abbondanza di cibo con un aumento del peso corporeo, così da immagazzinare come riserva energetica di grasso il surplus calorico. Viceversa, una diminuzione dell’apporto calorico protratta a lungo nel tempo viene inevitabilmente avvertita come segnale di pericolo: benché il cervello sappia benissimo che la restrizione di cibo sia dovuta ad un atto volontario non pericoloso per la sopravvivenza, tutti gli altri distretti corporei vivono la dieta come un periodo di carestia.
Voi cosa fareste se guadagnaste 1000 euro al mese e aveste spese di affitto e bollette per 900 euro? I 100 euro che vi avanzano li mettereste al sicuro in previsione di necessità, e ci pensereste bene a spenderli in cose futili. Il nostro corpo ragiona nello stesso modo: qualora venisse sottoposto a una restrizione alimentare che si protrae per anni impara a gestire diversamente il proprio dispendio energetico, riducendolo ed erigendo in questo modo una resistenza al dimagrimento.
I meccanismi fisiologici che intervengono a porre questo freno sono molteplici, e non ancora completamente chiariti. Sembra giocare un ruolo chiave la leptina, un ormone secreto dal tessuto adiposo che agisce come regolatore del dispendio energetico: quando le cellule del tessuto adiposo diminuiscono di volume (ossia, quando si sta dimagrendo) pian piano la sintesi di leptina aumenta. La maggior leptina in circolo viene letta dall’ipotalamo come un segnale ad aumentare l’introito calorico e diminuire il dispendio energetico, proprio perché -come prima ho detto- il dimagrimento non è per l’uomo un atto evolutivo fisiologico.
Variazioni consistenti dei livelli di leptina si hanno sempre nel momento in cui una persona in forte sovrappeso intraprende un dimagrimento: inizialmente il fenomeno è di poco conto, ma dopo circa 6 mesi comincia a diventare consistente, al punto da frenare il dimagrimento.
Questo è uno dei motivi per cui nei dimagrimenti di lunga durata è importantissimo fare periodicamente delle pause durante le quali l’obiettivo non dovrà essere il dimagrimento ma il mantenimento del peso raggiunto: si riassestano i livelli di leptina, si equilibra il quadro ormonale tarato sul nuovo peso acquisito, e poi si può ricominciare a forzare il corpo al dimagrimento.
La regola che i miei pazienti ben conoscono è: ogni 10% del peso corporeo iniziale si fa una pausa di almeno 4 settimane, durante le quali si passa ad una dieta di mantenimento. Ovviamente sto parlando di persone che abbiano concretamente bisogno di dimagrire: condizioni di reale sovrappeso od obesità, non il desiderio di perdere qualche chilo comune a tantissime persone che sono perfettamente normopeso.
Ad esempio, poniamo una persona di 100 kg il cui peso ideale è 70 kg: in questo caso faremo tre pause.
– Il 10% di 100 è 10 kg: prima pausa a 90 kg.
– Il 10% di 90 è 9 kg: seconda pausa a 81 kg.
– Il 10% di 81 è 8 kg: terza pausa a 73 kg, per poi fare un ultimo sforzo arrivando al pesoforma.
In questo modo il dimagrimento sarà lento e graduale, dando tempo al corpo di abituarsi al suo nuovo equilibrio e -soprattutto- dandogli il chiaro messaggio che non si è affatto in un periodo di carestia. Il rischio di un dimagrimento senza queste pause non sarebbe tanto quello di rimettere tutto il peso acquisito, quanto quello di arrivare ad un punto in cui non si dimagrisce più, o lo si fa con immensa fatica e grandi sacrifici.
Il rischio di rimettere in breve tempo il peso che si è perso con la dieta dipende più che altro da un cattivo mantenimento: quando si vive la dieta come un sacrificio e come una rinuncia infinita, si è automaticamente indotti a gratificarsi con tutto ciò che ci si era proibiti nonappena si raggiunga il peso desiderato.
E’ doveroso fare una precisazione: esistono diete drastiche che permettono di perdere molto peso nell’arco di brevissimo tempo. Alcune di esse sono completamente folli (le varie diete del minestrone, della spremuta, della mela&yogurt…), altre invece hanno alla base un razionale scientifico e devono essere seguite sotto il controllo di uno specialista (ad esempio la dieta chetogenica, o il protocollo Blackburn). Le diete drastico-scientifiche, se così le vogliamo chiamare, sono studiate per particolari condizioni cliniche: non sono da consigliare se non in casi estremi. Il pericolo di queste diete non è il rallentamento del metabolismo o un impoverimento della massa muscolare ed ossea (sono protocolli studiati appositamente per minimizzare questi rischi), quanto la totale mancanza di un’educazione alimentare. Al termine della dieta la persona si trova in balìa delle sue solite cattive abitudini, senza saper distinguere una combinazione alimentare adeguata da una combinazione sbagliata, senza cognizione di cosa sia un’alimentazione equilibrata.
Io come dietista mi rifiuto di applicare questi protocolli dietoterapici – seppur ne riconosca l’efficacia: mancherebbe totalmente la parte più importante di una dieta, ossia quella salutistica.
Parlando di dimagrimento equilibrato, ecco una domanda che spesso mi sento porre in ambulatorio: quante volte a settimana è opportuno pesarsi? Io direi non più di una a settimana. Mentre si segue una dieta il rischio di pesarsi meno frequentemente (ad esempio una volta al mese) è quello di concedersi tanti piccoli sgarri perché “tanto mi peso tra dieci giorni”: questo comportamento inevitabilmente comprometterà il risultato finale, dunque avere un riscontro settimanale ci aiuterà a rimetterci in riga se ci siamo lasciati un po’ andare o a gratificarci dei sacrifici fatti.
Il rischio di pesarsi quotidianamente è quello di far dipendere il proprio umore dal responso della bilancia. Chi si pesa quotidianamente sa che di giorno in giorno ci possono essere fluttuazioni anche consistenti (0,5-1 kg), non necessariamente riconducibili a motivi alimentari (“ieri ho mangiato solo verdure e pollo, perché oggi ho tre etti in più?”). I fattori che incidono sulle piccole modifiche di peso nell’arco delle 24 ore sono moltissimi: pensiamo anche solo allo stress, che in alcuni soggetti può causare una transitoria ritenzione di liquidi. Oppure, nella donna, il periodo del ciclo mestruale: nella fase post-ovulatoria noi donne tendiamo ad accumulare più liquidi, che verranno poi persi in seguito. Ma, per assurdo, anche il tipo di verdure che mangiamo: se la sera prima avremo mangiato un bel pinzimonio di finocchio e sedano saremo andati a stimolare maggiormente la diuresi che non con un minestrone misto. Questo significa che il finocchio fa dimagrire e il minestrone ingrassare? Assolutamente no: si tratta di minime fluttuazioni di liquidi (non di grasso!) assolutamente normali durante un processo di dimagrimento. Guardate il grafico: perdere peso non significa che ogni giorno peseremo meno del precedente, ma che ogni mese avremo un peso inferiore rispetto a quattro settimane prima.
Il trend di dimagrimento deve essere negativo sul lungo termine. Oscillazioni da un giorno all’altro non sono significative.
Per questo motivo è assolutamente inutile, e frustrante, pesarsi tutti i giorni. Peggio ancora è pesarsi più volte al giorno: al mattino non avremo lo stesso peso della sera. Le fluttuazioni di liquidi durante la giornata sono perfettamente normali: d’altronde, sarebbe assurdo pensare che l’assunzione di cibo a pranzo e cena influenzi in modo così significativo le nostre riserve di grasso, al punto che il chilo in più che la bilancia segna la sera sia dovuto a un ‘ingrassamento’ nel senso letterale del termine (“mettere grasso”).
La prossima volta parleremo di come mantenere alto il metabolismo anche durante una dieta dimagrante di lunga durata: non intendo dare consigli specifici, poiché la dieta è sempre strettamente personale, oltre che suscettibile di modifiche durante tutto l’arco del dimagrimento. Cercherò di focalizzare l’attenzione su tanti sbagli che si possono fare, inavvertitamente o addirittura pensando di poterne trarre vantaggio.
29 Comments
Buongiorno,
sono la Dott.ssa Fabrizia Minciullo. Sono laureata in dietistica e spec. in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione umana. Volevo farle i complimenti per l’articolo, molto chiaro e interessante.
A presto.
Grazie mille e a presto!
Ciao Arianna!
Volevo solo complimentarmi con te!
Sono anch’io una dietista e tutte le parole che dici sono…perfette! Mi sa che abbiamo la stessa formazione, quando ti leggo mi sembra di leggere nella mia testa 🙂 ma non è semplice saper comunicare come fai te! riesci a scrivere e comunicare in modo chiaro, semplice, preciso, mai superficiale! Non potresti farlo meglio 🙂
Ciao,
Monica
Grazie mille per i complimenti Monica, di cuore! 🙂
Considerazioni fondamentali, come la bravissima Arianna ben sa per quanto mi riguarda, a proposito di persone che come me lottano con i chili di troppo e il conseguente quanto deleterio effetto yo-yo: vero dramma della lotta al peso. Per tanti anni son stata convinta che il mio corpo mi facesse letteralmente la guerra, finché ho capito che ero io a farla a lui proprio facendo un uso sconsiderato di diete drastiche che tanto promettevano….e tanto si riprendevano indietro della mia salute, come loschi strozzini! Un’educazione all’alimentazione sana, e soprattutto semplice é e deve essere il modo migliore per tornare informa, laddove si é persa la “strada maestra” del buon mangiare…si, proprio buon mangiare, perché la depressione bilancia-dipendente va contrastata col gusto di mangiare cose buone ed equilibrate! Spendiamo centinaia di euro ogni anno (se va bene!) per dimagrire velocemente ad ogni costo, senza renderci conto che questa é una lotta imparie soprattutto che ci conduce in circoli viziosi senza fine e, ahimé senza successo. Solo facendo pace col nostro corpo si potrá “farcela” e, come dice spesso questa fantastica professionista alla quale va tutta la mia stima e gratitudine: l’unico dimagrimento sano, auspicabile e duraturo é quello che consegue alla BUONA alimentazione. E il bello é che non é mai troppo tardi per impararlo! Grazie Arianna 🙂
Grazie mille Martina! 🙂 Una frase in particolare del tuo commento mi ha colpita: Per tanti anni son stata convinta che il mio corpo mi facesse letteralmente la guerra, finché ho capito che ero io a farla a lui. Penso che sia una considerazione condivisibile da tante persone: prima ancora che agire sulla dieta, sarebbe importante far pace con se stessi e accettare i propri limiti: margini di miglioramento (fisico e psicologico) ci sono sempre, ma pretendere l’impossibile non può essere altro che fonte di frustrazione perenne…
Grazie Arianna!!!
Non potevo sperare in nulla di meglio!
Ti sono grata per questo primo articolo e aspetterò con entusiasmo gli altri.
In particolare le richieste del metabolismo, le necessità da rispettare e gli errori da non fare quando si imposta un dimagrimento su lungo periodo (come appunto in caso di obesità). Grazie davvero. Farò tesoro delle tue parole e dei consigli. Ti abbraccio!
Sarà tutto super approfondito, e se rimanessero dei dubbi… I commenti sono fatti apposta per le domande! 🙂
COMPLIMENTI per la chiarezza delle parole usate in un argomento che sembra “leggero” ma non lo è affatto!!
Sono anni che combatto con l’effetto yo-yo di diete sbagliate per rimediare a danni che avevano fatto le pillole anticoncezionali ed errori alimentari.
Ora purtroppo mi ritrovo con 30kg in più del mio peso forma, dopo aver seguito la dieta Dukan e a causa anche dello stress ke non ho un lavoro e non riesco a trovarlo.
Non riesco a rientrare in carreggiata!! Ho iniziato da poco a seguirla e credo che lo farò costantemente, con la speranza che i suoi consigli mi diano un aiuto!!
GRAZIE di cuore.
Laura.
Grazie per la fiducia Laura, spero che nei post già pubblicati trovi qualcosa che possa interessarla, e spero parimenti di darle informazioni utili con i prossimi articoli!
Trovo molto interessanti i suoi articoli , come posso continuare a seguirla? Grazie
Non ho attiva la newsletter: può continuare a venire sul sito (ogni settimana metto nuovi articoli) oppure seguirmi su Facebook. Grazie per l’interesse!
Ciao, leggo sempre volentieri i tuoi post. Credo che l’educazione alimentare sia importante al fine di avere gli strumenti fondamentali per scegliere cosa mangiare consapevolmente .
Non vedo l’ora che arrivi il post sul metabolismo! A presto 🙂
Grazie mille Adele! Ho già cominciato il prossimo articolo ma mi aspettanogiorni un po’ impegnativi… Lo pubblicherò tra una settimana! 🙂
Come si dice… keep calm and wait the next post.
Niente fretta. Niente ansia. Ci mancherebbe altro!
Devi proprio prenderti tutto il tempo che ci vuole…
Un saluto
^^
Buonasera Arianna,
la ringrazio per i suoi interessantissimi articoli.
Vorrei chiederle un consiglio.
Ho cominciato il mio percorso lo scorso anno (02/2012) con un ricovero psiconutrizionale. Il peso al ricovero era ahimè 112 chili per 1.68.
Da allora il disturbo alimentare NAS è sotto controllo e seguendo un’alimentazione varia di circa 1500 kcal con attività fisica inesistente sono arrivata a pesare 85 chili. Ora mi trovo da in una situazione di stallo (dallo 02/2013) e dallo scorso mese ho iniziato a fare attività fisica 2/3 volte a settimana (potenziamento muscolare e acquagym per il momento). Secondo lei questo basterà a sbloccare la situazione? Sono ovviamente felice del peso che ho perso ma dopo più di sei mesi di peso praticamente fermo (con oscillazioni tra gli 84 e gli 86 chili) inizio a perdermi un pò d’animo e non vorrei che lo sconforto facesse riemergere delle cattive abitudini di compensazione.
So che è difficile poter fare previsioni senza conoscere la mia storia clinica, per cui accetterò qualsiasi tipo di risposta.
Eventualmente potrebbe essere utile rivedere il piano alimentare?
La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona serata.
Manuela
Grazie a lei per avermi fatto i complimenti e per il commento che mi ha lasciato! Purtroppo però non posso esserle utile con indicazioni specifiche: avrei bisogno di molti più dati e di un’anamnesi completa per capire in che modo sarebbe opportuno smuovere la situazione di stallo. Indubbiamente valuterei un cambiamento del piano alimentare: è palese che c’è qualcosa che non va se continua a seguirlo ma senza dimagrire (pur essendo dieta ipocalorica). Penso che le sarebbe utile anche incrementare l’attività fisica di qualsiasi tipo, magari cominciando ad integrare con 2-3 volte a settimana di camminata a passo sostenuto: mantenersi sempre attivi è la vera chiave per avere un dimagrimento di lunga durata, molto più della dieta in sé (che rimane comunque indispensabile, fosse anche solo per creare le condizioni fisiche per le quali sia possibile fare sport 🙂 ).
Ha provato a chiedere consulto al dietista (o nutrizionista o dottore) che la segue? Non le ha cambiato nulla dell’alimentazione?
La ringrazio molto per la risposta.
Vedrò i miei medici al prossimo follow up in gennaio, credo che pazienterò ancora un mesetto visto che ho iniziato a fare attività fisica solo dal mese di settembre. Nel caso per l’inizio di novembre il peso sia ancora fermo credo prenderò un appuntamento privato con la dietista della clinica.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e rinnovo i complimenti per i suoi articoli.
Le auguro una buona domenica
Manuela
Le consiglierei di contattare subito la dietista: gennaio è ancora lontano, soprattutto se si considera che nel mezzo ci saranno anche le vacanze di Natale in cui potrebbe necessitare di un supporto maggiore 🙂
Buona domenica anche a lei, e a presto!
Ciao Dr.ssa, bell’articolo! Molto interessante! 😉
Mercì beaucoup! 🙂
conoscenze di lunga e vecchia data.. veramente complimenti Ary è un grande piacere leggerti!! è un pò che ci penso.. mi piacerebbe parlare con te della mia situazione!
Che piacere il tuo inaspettato commento, grazie Pamy! Quando vuoi, sai che ci sono!
Negli ultimi due mesi e mezzo sono passata dal pesare 79 kg. al pesarne 66. Assumevo ancora carboidrati quotidianamente, ma in quantità ridotte. Ho eliminato qualsiasi bevanda in favore dell’acqua. E la sera spesso mangiavo scondito. Ovviamente addio ai vari stuzzichini. Da un paio di settimane ho iniziato a mangiare di più, ma non di molto. Il cambiamento maggiore riguarda la colazione che è più sostanziosa, ma comunque sana. Adesso mi muovo meglio e molto di più, quindi mi è venuto spontaneo cambiare abitudini. Pensa che possa andar bene protrarre questa specie di pausa per qualche altra settimana?? Vorrei tornare alla dieta rigida perché avrei necessità di dimagrire un altro pò. La ragione sono alcuni miei problemi di deambulazione e dal momento che la mia capacità motoria ha avuto grandi benefici dai risultati che ho ottenuto, mi sento invogliata a proseguire. Sono dimagrita dietro consiglio del medico di famiglia.
Ciao Angela, purtroppo non posso esserti d’aiuto: i consigli dietetici vanno sempre calibrati sulla persona. Il mio sito serve per divulgare informazioni, ma non è un servizio di consulenza online. Ti consiglierei di rivolgerti a un professionista che possa seguirti di persona.
Volevo aggiungere che ho deciso di adottare un’alimentazione 100% vegetale, mentre durante la dieta un pò di pesce e un ovetto ogni tanto li mangiavo 🙂
Mi rendo conto. Grazie lo stesso
Felice felice felice di averti scoperta!!!
Grazie 🙂