Più studio le relazioni esistenti tra alimentazione e salute, più mi rendo conto del ruolo fondamentale svolto dagli ormoni nel determinare il nostro benessere psicofisico. Volete qualche esempio?
L’insulina e il glucagone, secreti dal pancreas, permettono di mantenere stabile la glicemia; un eccesso di zuccheri semplici determina un’iperinsulinemia che protratta nel tempo favorisce infiammazione e diabete. Non solo: squilibri della glicemia portano ad aumentato senso di fame, intorpidimento, stanchezza, mancanza di concentrazione. Anche questa condizione è favorita da un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e carboidrati raffinati.
Gli estrogeni, ormoni sessuali femminili, hanno un equilibrio strettamente collegato a quello dell’insulina, tale per cui un eccessivo consumo di alimenti iperinsulinemici (zuccheri, dolci, latte e latticini) è in grado di favorire alti livelli di estrogeni nel sangue attraverso un meccanismo di insulino-resistenza. Troppi estrogeni circolanti sono causa di numerosi disturbi della sfera femminile: ansia, ritenzione idrica, eccesso di grasso a livello di fianchi e gambe, irsutismo, fino ad arrivare a vere e proprie patologie come l’ovaio micropolicistico. Alimenti come legumi, olio extravergine d’oliva e frutta secca aiutano a creare un buon bilancio tra insulina ed estrogeni.
La serotonina è un ormone secreto dal sistema nervoso centrale e dalle cellule dell’intestino. Livelli ottimali di serotonina favoriscono il senso di sazietà e diminuiscono la “fame” di carboidrati (dolci, pasta, pane); la serotonina è anche detta ormone del buonumore: un suo deficit è correlato a disturbi dell’umore e della sfera psichica. Bassi livelli di serotonina favoriscono la dipendenza da zuccheri, dolci e carboidrati, innescando il perverso meccanismo che spesso sfocia in episodi di bulimia: immediata euforia a seguito del consumo di dolci, successivo abbassamento del tono dell’umore, compulsione verso carboidrati, abbuffata, nuova euforia transitoria.
Un precursore della serotonina è il triptofano, aminoacido che si trova in molti alimenti come ad esempio banana, avocado, miglio e amaranto: il loro consumo, in particolar modo la sera, permette di avere una buona secrezione di serotonina e migliora la qualità del riposo notturno.
Il cortisolo, prodotto dalle ghiandole surrenali, è l’ormone dello stress: la sua secrezione è favorita ancora una volta dall’eccesso di insulina e quindi da un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e carboidrati raffinati come pasta e pane da farina bianca. Anche un’alimentazione iperproteica determina un innalzamento dei livelli di cortisolo: ecco perché si dice che mangiare troppa carne faccia diventare nervosi e facilmente irascibili.
L’ADH o vasopressina, secreta dall’ipotalamo, è coinvolta nel bilancio dei liquidi corporei e della pressione arteriosa: nel contesto di un’alimentazione non equilibrata, l’ADH favorisce il fenomeno della ritenzione idrica e dell’ipertensione. Un aspetto interessante di quest’ormone è che viene secreto in misura maggiore quando l’introito alimentare di sodio (dunque di sale) è minore, ovviamente mantenendosi entro un range fisiologico: meno sale introduciamo, più alti sono i livelli di ADH. Questo è il motivo per cui quado una persona che normalmente usa poco sale va al ristorante, dove di certo non lesina sul sale, si ritrova con una ritenzione di liquidi maggiore rispetto a chi è abituato a mangiare salato. In ogni caso si tratta di una condizione transitoria: limitare il consumo di alimenti ricchi di sale è sempre da consigliare, dal momento che sul lungo termine il sale favorisce ipertensione, eccessivo carico renale, perdita di calcio osseo (prodromo dell’osteoporosi).
Gli ormoni tiroidei sono strettamente legati all’efficienza del metabolismo: una condizione di ipotiroidismo rallenta il metabolismo basale e favorisce l’accumulo di grasso; l’ipertiroidismo, al contrario, porta a magrezza patologica con perdita di massa muscolare. Senza arrivare a livelli di patologia conclamata, i livelli degli ormoni tiroidei possono propendere verso l’una o l’altra condizione. Lo iodio, nutriente essenziale, stimola l’azione della tiroide ma quando è in eccesso porta alla mancata funzionalità della ghiandola e ad un blocco del metabolismo: molti integratori finalizzati al dimagrimento contengono grandi quantità di iodio, ma la loro assunzione protratta nel tempo è assolutamente da sconsigliare. Benché nel breve termine funzionino, sul lungo termine portano inevitabilmente a disfunzioni tiroidee. Anche le alghe contengono alte percentuali di iodio, dunque si sconsiglia la loro assunzione a persone che soffrono di patologie alla tiroide.
Gli esempi potrebbero continuare: sono moltissime le inter-relazioni tra alimentazione ed equilibrio ormonale. Con questo articolo ho voluto darvi un breve assaggio introduttivo, perché ho intenzione di aprire una nuova categoria specificatamente dedicata a quest’argomento: spero che la troverete interessante, e che grazie a quello che scriverò capiate perché stilare una dieta non è sempre facile. Non basta basarsi sul calcolo di calorie, grassi, carboidrati e proteine; non basta assicurarsi che siano presenti frutta e verdura per l’apporto vitaminico e minerale: dietro a un qualsiasi piano alimentare, dimagrante o non dimagrante, ci deve essere uno studio molto più approfondito e mirato. Per questo invito le persone che volessero mettersi a dieta a contattare sempre uno specialista: non ricorrete a diete trovate on-line o su riviste, non chiedete a figure professionali che non hanno nulla a che fare con le diete; solo medici, dietisti e biologi nutrizionisti possono compilare diete. Purtroppo ci sarà sempre lo specialista che, pur se abilitato a stilare diete, ricorrerà alla pillola dimagrante o alla dieta iperproteica per accontentare il paziente con risultati rapidi: prima di aderire a queste prescrizioni informatevi.
Domandatevi se sia efficace sul lungo termine.
Chiedetevi se sia sano.
Una dieta squilibrata o un’alimentazione non salutare portano a un peggioramento delle condizioni di salute, ad un aumentato rischio di patologie e ad un cambiamento del tono dell’umore.
23 Comments
Io soffro della sindrome dell’ovaio micropolocistico, ma la mia ginecologa non mi ha mai detto di eliminare il latte dalla mia dieta (cosa che comunque sto cercando di fare).
Grazie per l’informazione, ora mi serve solo un po’ di forza di volontà in più per limitare il consumo di dolci & co.!
Soffri anche di acne collegata alla PCOS? Se sì, noterai nei giro di 7-10 giorni cambiamenti significativi qualora sospendessi il consumo di latte e derivati… Tienimi aggiornata!
Ciao Arianna,
grazie per la risposta!
In realtà non ho mai sofferto di acne, nel senso che certamente mi capita di avere singoli brufoli o infiammazioni, ma mai in maniera eccessiva. Mi consiglieresti comunque di evitare latticini, ad esempio lo yogurt a colazione? Non riesco a capire se è il caso di evitare del tutto i latticini o solo limitarne il consumo 🙁
ti ringrazio molto!
Gabriella
In tal caso sarei più propensa a consigliarti di limitare i latticini piuttosto che eliminarli del tutto. Terrei lo yogurt 2-3 volte a settimana, il parmigiano anche tutti i giorni come condimento del primo piatto (1-2 cucchiaini) e di tanto in tanto dei formaggi. Nella categoria ‘formaggi’ non rientrano le sottilette, i formaggini confezionati, i fiocchi di latte e simili, che sono solo bizzarre trovate industriali 😉
Ciao Arianna,
ti ringrazio di cuore per il prezioso consiglio. Non ho consumato latte in queste ultime settimane e il risultato è stato davvero sorprendente: non ho mai visto la pelle del mio viso così pulita, senza l’ombra delle solite, non troppe ma molto fastidiose, infiammazioni&co!
Grazie 🙂
Ma che bello, sono tanto contenta di esserti stata utile anche solo con un consiglio così piccolo! 🙂
Dalle analisi che ho fatto mi è uscito l’ormone maschile,il testosterone,più alto del limite.potresti indicarmi quali alimenti potrei prediligere per il suo abbassamento?
Ciao Aly! La questione è un po’ complessa, bisognerebbe approfondire molto la tua anamnesi alimentare e capire dove stai sbagliando. Il consiglio deve essere estremamente personalizzato, quindi purtroppo non posso esserti d’aiuto semplicemente con i commenti, mi spiace… Forse ti converrebbe rivolgerti a un collega dietista/nutrizionista (magari esperto di alimentazione naturale) della tua zona per un aiuto diretto…
Salve Arianna,
Innanzitutto complimenti per il sito ricco di preziose informazioni di cui farò sicuramente tesoro!
Ho da poco (3 mesi) abbandonato con grande sollievo l’anello contraccettivo e oltre a notare un notevole miglioramento degli sbalzi d’umore, della secchezza oculare e vaginale, nonché a livello sessuale, mi sono riempita di brufoletti sia sul viso che sul collo. Immagino che siano dovuti al riequilibrio ormonale che sta attraversando il mio corpo, ma non so come agire visto che anche in età adolescenziale non ho mai avuto acne. Ho preso appuntamento con la mia ginecologa, ma credo che a livello alimentare non saprà darmi troppi consigli. Vale quanto detto nell’articolo sulla correlazione tra acne, latticini e indice glicemico o posso fare anche altro?
Grazie mille =)
Ciao Nella! Grazie mille per i complimenti 🙂
Sì, in linea generale per quanto riguarda i problemi di acne ti rimanderei alle indicazioni dell’articolo che hai già letto: né più né meno. Non dimenticare verdura cruda, altamente remineralizzante e detossificante, e frutta secca ricca di omega-3, utili come antinfiammatori. Comincia a sentire la ginecologa, se poi avrai domande più specifiche chiedimi pure qui sul sito o via mail 🙂
D’accordo, grazie mille!
Buongiorno Arianna! Ho scoperto il tuo blog da una settimana e praticamente ho già letto tutti i tuoi articoli. Oggi ti scrivo per raccontarti come va con la mia acne tardiva. Prima di leggere il tuo blog ero sprofondata nell’angoscia, sembrava che mi fosse tornato il morbillo. Ero disperata, così inserendo su google il testo “acne tardiva” sei arrivata tu 🙂 E allora ho eliminato completamente i latticini, ridotto all’osso l’assunzione di zuccheri, aumentato il consumo di cereali integrali e oggi posso dire che gli effetti si vedono e come se si vedono! Nessun nuovo brufolo, pelle più liscia e compatta, solo i segni dei vecchi brufoli che piano piano stanno sparendo. GRAZIE Arianna, davvero. Mi auguro che altre/i ragazze/i possano trarre giovamento dai tuoi consigli. Un’untima cosa: visto che sono leggermente ipotiroidea (ho diversi piccoli noduli), volevo sapere se le indicazioni alimentari sono le stesse o c’è qualche altra accortezza da considerare. Magari presto scriverai un articolo specifico su questo argomento!
Buon lavoro e buona giornata 🙂
Claudia
Sto lavorando già da un po’ a degli articoli sull’ipotiroidismo: li pubblicherò dopo le feste, perché sono abbastanza complicati da trattare 🙂 Mi dirai se hanno soddisfatto il tuo interesse, spero di sì!
Salve, io spesso dopo aver mangiato ho quasi sempre ho tachicardia e non sempre posso correlarlo ad un cibo in particolare… Durante il ciclo questi episodi sono più frequenti e per far cessare la tachicardia devo fare alcuni conati… Può esserci un problema ormonale? Grazie!!!
Domande come queste sono troppo personali: non mi è possibile rispondere senza conoscere direttamente il paziente. Forse è meglio rivolgersi direttamente al medico base o alla ginecologa 🙂
Ciao Arianna, complimenti per le info utilissime 😉 Ho letto con interesse soprattutto l’articolo sull’ipotiroidismo che fa luce secondo me proprio sul problema delle cure standard per chi soffre di tiroide, senza tener conto purtroppo che ogni individuo reagisce in modo diverso alle cure e soprattutto ognuno di noi è diverso dall’altro.
A me è stata asportata totalmente la tiroide nel 2004, fatico a mantenere il peso nonostante mi sia stata cambiata la terapia più volte.
Quello che vorrei chiederti, ma noi tiroidectomizzati che alimentazione dovremmo seguire a grandi linee? Purtroppo i medici glissano su questo aspetto, mi sono trovata addirittura una dottoressa che mi ha risposto “te magni”.
Ora peso tra i 61-62 kg per 1,58 di altezza, ma dopo una dieta dissociata e a prevalenza proteica prescritta da un medico. Mi accorgo però che con l’ultimo cambio di terapia non riesco più a mantenere il peso raggiunto.
Prima prendevo tirosint 75 e tiroide ibsa, ora invece sempre tirosint 75 da lun a ven, ma al sab e dom tirosint 100.
Puoi darmi qualche consiglio soprattutto se ci sono alimenti da evitare?
Grazie 😉
Giusy
Cara Giusy, non mi è possibile dare indicazioni specifiche senza conoscere di persona il paziente. Mi spiace, non saprei davvero come aiutarti: la mediazione dello schermo non è mai un’amica in questi casi…
Capisco, ma grazie lo stesso Arianna! 😉
Amenorrea, cali e difficolta di concentrazione, craving di carboidrati, astenia: puo essere dovuto all intrapresa alimentazione senza più alcun tipo di grasso e vegana non equilibrata? appena reintrodotte le uova mi sembra vada meglio. grazie
Una dieta senza grassi e vegana è la morte degli ormoni, non solo quelli sessuali…
Ciao Arianna mi chiamo come te Arianna ho 33anni quasi 34 da sempre ho l’ovaio policistico nonostante cio’ ho avuto due bimbe nel 2013 e nel 2016 , non ho problemi di acne o irsutismo ma di sovrappeso da sempre ed ora sono esagerata dopo le due gravidanze sono alta 167 per 81 kg in piu’ ciclo irregolare da sempre e dopo la seconda gravidanza un anno fa sindrome premestruale da paura e spotting nei tre mesi dopo il parto ho avuto pure ansia e depressione , ma arrivo al punto sono sempre stata golosa di latte al mattino e magari una tazza prima di dormire diciamo tazzone e yogurt … per il resto mangio un po tutto pasta,carne,pesce verdura come contorno e frutta piu’ d’estate che d’inverno, potrebbe essere il latte a scombussolare gli ormoni?!?! e mmagari eliminandolo potrei perdere peso con piu’ facilita’?
grazie mille
Ciao Arianna; potrebbe essere che l’abuso di latticini remi contro il tuo metabolismo, ma c’è anche da valutare quanto effettivamente apporti in termini di calorie in relazione a quello che bruci, e in secondo luogo anche il tipo di attività fisica praticata. Ti consiglio di prendere appuntamento con chi possa darti una mano personalizzando la dieta 🙂
Bell articolo. Uno dei pochi decenti che ho letto.io avrei una domanda.sto cercando di risolvere delle problematiche pesanti che ovviamente qui nn posso dire.ma volevo chiederti:io ho difficoltà con la colazione..nel senso che sono intollerante al fruttosio quindi niente marmellata niente frutta,sto lasciando yogurt e latte senza lattosio perché proprio non li tollero mi gonfiano la pancia..il punto è che non so che cavolo mangiare.capisco che le mandorle possono andar bene ma non sono sufficienti per una colazione .posso chiederti un consiglio.sono disperata.