Negli articoli pubblicati qui e qui due settimane fa ho cominciato a parlarvi dell’importanza della vitamina D. Oggi scendo un po’ più nel dettaglio, in quanto la vitamina D può essere cruciale nella cura di molte sindromi e patologie, al punto che si stanno elaborando veri e propri protocolli terapeutici caratterizzati da altissime somministrazioni di vitamina D per la cura di sclerosi multipla, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, psoriasi e altre malattie autoimmuni.
Importante: in rete si trovano ormai una marea di informazioni relative al protocollo Coimbra, ossia appunto il protocollo ad alte dosi di vitamina D che sembra essere la speranza di moltissimi malati in tutto il mondo. Alcune persone stanno pericolosamente tendando il fai-da-te: non fatelo! In Italia esistono medici che si sono formati in Brasile dal dr Coimbra e che applicano il protocollo sotto rigidi controlli ematici, indispensabili per somministrare in sicurezza la vitamina D. Affidatevi ad uno di loro. Per maggiori info leggete qui o iscrivetevi qui.
In questo articolo parlerò di integrazione di vitamina D in termini generici, ribadendo che anche per integrazioni a basse dosi è necessario rivolgersi al proprio medico per avere garanzie di sicurezza.
Vi riporto lo schema che avevo pubblicato nel primo articolo per interpretare i valori nel siero di vitamina D, che nelle analisi del sangue è riportata come 25(OH)D3:
Integrazione: come?
I medici in Italia tendono a prescrivere un’integrazione di vitamina D settimanale o mensile, dando un alto dosaggio tutto insieme: parliamo di integrazioni di 10.000 UI (unità internazionali) o 100.000 UI assunte in un’unica somministrazione, mediamente una o due volte al mese. Le prescrizioni del medico di base coincidono con una media giornaliera quasi sempre inferiore a 2000 UI, ossia una quantità non adeguata a permettere un congruo aumento della vitamina D nel siero ai fini della prevenzione e della cura di diverse patologie.
Risulta invece più utile e proficua un’integrazione giornaliera di vitamina D, a dosaggi variabili tra le 400 e le 5000 UI: testate il vostro valore nel siero, e rivolgetevi al vostro medico per trovare il dosaggio adeguato per voi.
Integrazione: quale?
Esistono diversi tipi di vitamina D in commercio, in gocce (da non diluire in acqua!) o in softgel. Fate attenzione agli ingredienti contenuti, e preferite un integratore che usi olio di oliva (non raffinato) come diluente: molti usano olio di girasole o altri oli di semi raffinati, ma se dovete optare per un’assunzione sul lungo termine è meglio optare per qualcos’altro, per un discorso di potenziale infiammatorio. Gli integratori migliori sono, purtroppo, anche quelli più costosi e quelli più difficili da scovare: potete optare per la Healthy Origins (via Amazon) che ha integrazioni di D a diverso dosaggio, e che utilizza olio di oliva estratto a freddo. Un integratore ottimo, che usa addirittura olio extravergine d’oliva, è quello della Life Extension (qui).
Personalmente finora ho usato la vitamina D della Myprotein (1 softgel = 2500 UI), ma per il prossimo ordine mi rivolgerò alla Life Extension.
Attenzione! Non assumete mai integratori di vitamina D2, ma solo vitamina D3!
Nota. Gli integratori da me citati possono essere acquistati senza obbligo di ricetta, e pertanto non è possibile usufruire della detrazione sanitaria; se invece vi fate prescrivere l’integratore dal medico potrete scaricare il 19% delle spese sostenute. Normalmente i medici prescrivono il Dibase in gocce o monodose, che purtroppo contiene olio di oliva raffinato.
Integrazione: a digiuno o a stomaco pieno?
Negli integratori di vitamina D sono generalmente già presenti diluenti lipidici indispensabili all’assorbimento di vitamina D, ma è comunque consigliabile assumere l’integrazione al pasto principale. Pasto che naturalmente dovrà prevedere la presenza di grassi da olio extravergine di oliva.
Integrazione e ipercalcemia
Se assumete vitamina D ad alto dosaggio (sotto controllo medico!) è indispensabile tenere sotto controllo i livelli di calcio: la vitamina D di per sé non è tossica, ma può comportare ipercalcemia, che è una condizione da evitare assolutamente.
Per ovviare al problema i pazienti che seguono il protocollo Coimbra sono tenuti a bere come minimo 2,5 L di acqua al giorno, e ad avere una dieta povera di calcio: devono bere acqua a basso tenore di calcio, eliminare latte e derivati, mangiare con estrema moderazione fonti di calcio quali broccoli, cavoli, semi di sesamo, crostacei.
Integrazione e sole
Per poter rendere attiva la vitamina D assunta attraverso l’integrazione è comunque consigliabile un’adeguata esposizione solare, seppur breve: 20-30 minuti al giorno.
Ricordo che, alle latitudini cui si trova esposta l’Italia, solo in estate si ha la massima biodisponibilità dei raggi UVB necessari all’attivazione della vitamina D: per questo motivo è consigliabile diminuire o sospendere l’integrazione della vitamina se passate molto tempo al sole da giugno a settembre; personalmente, avendo molta difficoltà a far salire i miei livelli nel siero, non assumo l’integrazione solo nei giorni in cui vado in alta montagna, quando sto al sole dalle 5 alle 8 ore. Farei la stessa cosa se andassi al mare, ma sono più uno stambecco che una sirena!
Integrazione e attività sportiva
Per poter permettere alla vitamina D di esplicare al meglio le proprie funzioni è indispensabile l’attività fisica, anche blanda, grazie alla quale si ha un turnover minerale osseo favorevole alla metabolizzazione della D. Il protocollo Coimbra richiede 20-30 minuti al giorno di camminata proprio a questo fine: cercate di rispettare questa prescrizione anche se la vostra integrazione è ben inferiore ai livelli di quel protocollo.
Integrazioni e sinergie
Le vitamine liposolubili (A, D, E, K) possono di per sé avere effetti collaterali indesiderati per la salute quando vengono assunte da sole. Invece, l’integrazione simultanea di più di una vitamina liposolubile permette una sinergia auspicabile, con effetti positivi sulla salute. Ecco perché da qualche tempo a questa parte si cerca di sensibilizzare anche sulla necessità di integrare la vitamina K2 insieme alla D: ciò potrebbe non essere indispensabile se fate cicli di integrazione, anziché fare periodi continuativi ininterrotti, ma è sempre bene valutare la vostra specifica necessità con il supporto di un medico.
Bibliografia
Adami S, Romagnoli E, Carnevale V, Scillitani A, Giusti A, Rossini M, Gatti D, Nuti R, Minisola S – Guidelines on prevention and treatment of vitamin D deficiency – Raumatism, 2011; 63(3):129-147
32 Comments
“Per poter rendere attiva la vitamina D assunta attraverso l’integrazione è comunque consigliabile un’adeguata esposizione solare, seppur breve: 20-30 minuti al giorno.”
Ma la vitamina D non è attivata da fegato e reni?
Comunque stare al sole 20 minuti, anche di più se si ha la pelle scura, nelle ore centrali della giornata, è praticamente impossibile quasi per tutti nella nostra società. Non tutti, inoltre, sono d’accordo sul fatto che bastino 20 minuti,a latitudini superiori a Lampedusa. Dovremmo chiedere in massa al nostro medico di farci fare il dosaggio, anche in assenza di sintomi? Il mio medico non lo farà mai.
In alta montagna immagino che anche tu userai alti filtri solari (io protezione 30, uscite di minimo 6 ore): così si bloccano più del 90% di UVB, e addio vitamina D.
Inoltre la capacità di sintetizzare la vitamina D dall’esposizione solare decresce drasticamente con l’età.
Potremmo essere tutti carenti?
Leggi i link che ho linkato sul protocollo Coimbra per capire la motivazione dell’attività fisica.
Come ho indicato nell’articolo 1 e 2, sarebbe opportuno che chiunque testi la vitamina D. In ambulatorio, sani o malati, difficilmente la vedo oltre i 30, e mai sopra i 40…
In caso di tiroidite autoimmune, livelli ematici di 35 ng/ml di 25(OH)D3 richiedono comunque una blanda integrazione secondo te?
A mio parere sì, vista l’autoimmunità.
lo pensavo anch’io grazie 🙂 ….è il mio medico che con molta leggerezza dice che non è necessario…
cavolo! non sapevo che non bisognava diluire le gocce in acqua, vanno quindi bevute così come sono? hanno un sapore terribile!
Esatto, vanno prese su un cucchiaino o su un pezzetto di qualcosa di secco (tipo pane o galletta).
Ciao Arianna, una domanda forse stupida:
il dibase o comunque questi integratori con l’olio come ingrediente, fanno ingrassare?
No, non fanno ingrassare.
No, non sul pane. La D è liposolubile e l’amido del pane ne diminuisce l’assimilazione
Sapevo questo (protocollato 3 anni e 1/2)
Come in tutti i tuoi articoli, riesci ad essere esaustiva senza “appesantire”…
Dopo aver letto le correlazioni per livelli bassi di vitamina D, credo che mi preoccuperò di più per essere arrivata anche a 8 ng/mL questa primavera. Ora mi leggerò anche tutti i link degli approfondimenti!
Grazie per il tempo che dedichi gratuitamente e per la passione che trasmetti!
Grazie a te per il commento Debora! E corri ad integrare, assolutamente: hai la D sotto i tacchi! Valuta se magari sia dovuto a malassorbimento o patologie endocrine… 🙂
Come mai dici di integrare solo con vitamina D3?
La mia ginecologa è particolarmente attenta alla vitamina D, anche lei ha riscontrato in un gran numero delle sue pazienti, carenza o comunque bassa vitamina D. Io ad esempio alla prima analisi avevo 13 ng/ml.
Lei mi ha sempre segnato Didrogyl, sono gocce, che ehm ho sempre sciolto in un cucchiaio di latte vegetale (il sapore è troppo amaro!!), il principio attivo è calcifediolo, di origine sintetica (il che mi tranquillizza per questioni etiche), ma non è nè D3 nè D2, ma se ho capito bene, la forma attivata della D3.
Che ne pensi?
Dopo un dosaggio di 20 gocce a settimana sono a livelli di 33-35 ng/ml per cui accettabile, ora sto comunque continuando a prenderlo, dose ridotta in periodo estivo, e continuo a farmi le analisi per tenere sotto controllo il valore.
Sì, il calcifediolo è la forma attiva della vitamina D, può essere una valida alternativa.
Cara Arianna, quindi anche tu pensi che sia preferibile assumere giornalmente una dose di Vitamina D piuttosto che prendere la dose in un’unica soluzione una volta a settimana o al mese? E’ da un po’ che ci stavo pensando anch’io, sinceramente mi sembra sia la cosa più logica, ma i medici continuano a prescriverla come integrazione settimanale, quindicinale o mensile e, soprattutto a cicli anche in presenza di patologie autoimmuni come la mia tiroidite di hashimoto…
Sì, come ho scritto nell’articolo ritengo più utile una somministrazione quotidiana.
dopo aver preso Xarenel per 2 mesi a settimane alterne, il dott mi ha detto di sospendere perché è sufficiente l’esposizione solare. Indipendentemente dal fatto che io al mare ci vado solo il sabato e la domenica e, quindi, durante gli altri giorni al Sole non mi espongo (almeno non per 20 minuti) non credi che essendo in menopausa io la Vit. D non dovrei più lasciarla? Si dovrebbe assumere anche la Vit. C per permettere alla D di “fissarsi”? Un grazieeeeeeeeeeeeeeeeee immenso!!!!!
Sarebbe opportuno rivolgerti a qualcuno che possa valutare di persona la tua situazione: internet non è proprio adatto a personalizzazione di consigli, soprattutto considerando che la sovradose delle due vitamine citate è tossica. Sii prudente a chiedere consigli: io cerco di essere professionale e non mi sbilancio, altri potrebbero consigliarti male e… farti male 🙂
Buongiorno, ho letto che la vitamina D va presa sul pane, io ho iniziato ieri e ho messo il contenuto del flacone su una zolletta di zucchero, va bene ugualmente?
Direi di no
Ciao! Io non ho mai capito se è una vitamina liposolubile, perché dicono di metterla… sul pane!! Che c’entra? Non ha senso.. Grazie
Non lo consigliano per un discorso di assimilazione, ma perché è estremamente oleosa e viscida da bere così com’è 🙂
Buonasera Arianna,
Ho letto con molto interesse i suoi articoli sulla vit. D: io ho fatto gli esami a fine giugno e avevo 18 come valore. Ho 37 anni e non ho particolari patologie. Il mio medico mi aveva prescritto il dibase 25000 UI una volta al mese ma penso sia insufficiente (se era per lui non mi avrebbe nemmeno fatto fare l’ esame).
Nel suo articolo consiglia il Life Extension: secondo lei va bene anche quello con la vit k integrata? Un dosaggio di 5000 UI giornaliere per qualche mese e poi ripeto l’ esame?
Grazie mille se vorrà rispondermi
Mi pare che l’integratore della Life Extension sia 3000 UI con anche K2: sopra questo dosaggio a mio parere potrebbe essere troppo… Però non conoscendo la sua storia anamnestica, non vorrei sbilanciarmi.
Ciao Arianna! Grazie per l’articolo, è davvero molto interessante
Personalmente ho dovuto diminuire la mia attività fisica in palestra dopo aver notato che, dopo i vari corsi che frequentavo, mi sentivo più stanca del normale e facevo fatica a recuperare.
Per sicurezza ho fatto gli esami del sangue e oltre al livello basso di piastrine (di cui ero già a conoscenza) ho vitamina D a 3.5 ng/ml.
Al momento sto prendendo, sotto consiglio medico, xarenel una volta a settimana per un mese e poi una volta ogni 15 gg fino a giugno.
Nel caso volessi sostituire con gli integratori della Life Extension il dosaggio cambierebbe?
Grazie e complimenti per gli interessantissimi articoli, non me ne perdo mai uno!
Dovresti provare a chiedere al tuo medico per una supplementazione adeguata, e controllo costante degli esami del sangue 🙂
Salve Arianna, volevo innanzitutto complimentarmi per il tuo blog. Il più interessante e chiaro che io abbia mai letto. Questo post è un po’ datato ma ci provo comunque a farti questa domanda. Io ho 26 ng/ml di vitamina d e vorrei aumentarla.Il mio medico non Lo ritiene necessario. Potrei prendere l’integratore da te consigliato, magari per un mese e poi controllare nuovamente la vitamina d attraverso le analisi? Infine volevo Chiederti se ho Compreso bene il tuo articolo, tu ritieni che sia sempre utile integrare la vitamina d? Quindi fare dei cicli di Integratore durante l’anno sempre monitorando tramite analisi? Grazie anticipatamente!
Non mi pare che le capsule di Life Extension siano vegan? Ne sapete di più?
E poi dove sono scritti gli ingredienti?
Grazie
Susi
Buongiorno.
Quando prendo la vit. D (tipicamente D base) sia quotiduanamente, sia inclusa nel Calcium D3, sia in flaconcino da “UI mensili” (10.000?) mi vengono un’agitazione ed un’emicrania insopportabili che durano oer 24h almeno e sono dose dipendenti. Nessuno sa darmene una spiegazione e come potrà immaginare ne avrei estremo bisogno. (Sono affetto da lupus – deltacortene 15mg/die-, due nefriti lupiche con attività renale nella norma, gastrite cronica, intestino eternamente in disordine. Se sono dati che possono servire)
Buongiorno e complimenti . sono a chiederle se con osteoporosi e vit d a 60 quale sarebbe il giusto dosaggio. mi prescrivono 100000 ui al mese ma pare sia meglio giornalmente. abito al mare c’è luce ma non vado in spiaggia sempre. che mi consiglia unitamente alla vit K? grazie mille e buone vacanze
Dovrebbe confrontarsi con il suo medico curante.
Mi perdoni conosce controindicazioni nell’assunzione di vitamina D del dott. Giorgini. Me lo chiedevo perché è in compresse e non è oleosa. Il mio medico omeopata così me l’ha prescritta. Grazie mi scusi il disturbo.