Questo articolo sarà atipico. Non vi parlerò di alimentazione, ma vi riporterò la testimonianza di una mia paziente.
Ho conosciuto Claudia (sto usando uno pseudonimo nel rispetto della sua privacy, come da lei richiesto) più di un anno fa: si era rivolta a me per problemi di colon irritabile. Quando ci siamo incontrate sono emersi dei punti critici della sua alimentazione che avevano poco a che fare con problematiche strettamente intestinali, come ad esempio un rigido controllo su tutto quello che mangiava, o una selettività nella scelta del cibo dipendente da schematismi autoimposti.
I sintomi relativi al colon irritabile erano certamente dovuti a sbagli alimentari, ma la loro insorgenza era influenzata anche da una consistente componente emotiva. Inoltre, certe restrizioni alimentari di Claudia sfociavano in un abuso compensatorio di verdure, la cui componente di fibra e polisaccaridi fermentescibili non è d’aiuto per meteorismo e gonfiore.
Dopo il nostro primo appuntamento mi sono tenuta in contatto con Claudia: pian piano i suoi problemi intestinali si sono attenuati, senza scomparire del tutto, ma quel che è più significativo è stato il suo differente approccio al cibo.
Meno controllo, meno rigidità, meno auto-punizione.
A distanza di diversi mesi Claudia ha chiesto un secondo appuntamento con me. Questa volta per essere aiutata ad avere un’alimentazione funzionale al suo problema di amenorrea.
Continuando a seguire il mio sito, ha cominciato a capire quanto gli errori alimentari perpetrati per anni e quanto le restrizioni alimentari abbiano contribuito a crearle un disequilibrio ormonale che le causa l’assenza del ciclo, calo della libido e problemi di irsutismo.
Claudia mi ha scritto dicendomi che era pronta per accettare anche quei lati della femminilità che fino ad allora l’avevano impaurita, come ad esempio il fatto che gli ormoni femminili siano responsabili delle nostre curve sinuose. Una donna magra in amenorrea (o dismenorrea) è una donna con tratti spigolosi e secchi, proprio come Claudia; viceversa, una donna sovrappeso con amenorrea è tendenzialmente gonfia.
Il percorso che Claudia ha deciso di intraprendere non è affatto semplice: significa affrontare mostri e paure taciuti da anni. Significa accettarsi a 360°.
Ma Claudia è una ragazza tenace, che quando prende una decisione la vuole perseguire fino in fondo.
I risultati non hanno tardato ad arrivare in termini di salute fisica e benessere mentale, mentre per il riequilibrio ormonale completo ci stiamo ancora lavorando: un’armonia endocrina non è qualcosa che si raggiunge nell’arco di pochi mesi, quando è stata minata per anni!
Claudia ha cominciato a stare talmente bene, che -scherzando- mi ha proposto di farmi da testimonial. Io l’ho presa alla lettera, e le ho proposto di concedermi un’intervista da pubblicare sul sito.
Non mi resta che far parlare lei stessa…
Ciao Claudia: grazie per aver accettato di parlare di te.
Ti sei rivolta a me in due differenti momenti: inizialmente per un sospetto colon irritabile, e poi per risolvere problemi di dismenorrea, che durante il nostro primo incontro avevamo appena accennato.
La prima volta che ci siamo incontrate eri consapevole che il tuo eccessivo controllo su quello che mangiavi era una concausa dei problemi intestinali?
No, direi che non ne avevo alcuna consapevolezza. Ero totalmente convinta che il mio stile alimentare fosse adeguato, e che i miei problemi legati al colon irritabile (che in parte facevo anche fatica ad ammettere) dipendessero esclusivamente da eventuali intolleranze.
A grandi linee, che cambiamenti hai apportato dopo il primo incontro, e quali sei riuscita a mantenere?
Il primo incontro mi ha aiutata a capire che non bilanciavo adeguatamente i pasti: ad esempio, di solito pranzavo esclusivamente con carboidrati-verdura-frutta e cenavo con proteine-verdura-frutta senza quasi utilizzare i grassi. La consulenza mi ha fatto prendere coscienza che questo scarso bilanciamento era la causa dei miei cali di energie (soprattutto pomeridiani), e quindi ho cominciato ad introdurre un pochino di proteine o frutta secca a pranzo e un piccolissimo quantitativo di carboidrati la sera. Di sicuro non erano sufficienti, però ho sentito parecchio la differenza (in positivo) dal punto di vista delle energie. Prima dovevo per forza mangiare qualcosa ogni poche ore perché altrimenti non mi reggevo in piedi; in seguito non ho quasi più avuto bisogno di spuntini frequenti e ho diminuito parecchio i carboidrati fra i pasti.
Dopo aver fatto questo cambiamento, non l’ho più abbandonato, perché effettivamente ho sentito il beneficio.
Soffrivi già di amenorrea quando ci siamo viste la prima volta?
Decisamente sì, io soffro di amenorrea fin da quando ero adolescente: se non ricordo male, ho avuto il primo episodio di amenorrea a 15 anni, dove non ho avuto il ciclo per 7 mesi; ma anche prima avevo un ciclo molto irregolare, ogni 3-4 mesi. Avendo sempre avuto questa caratteristica, però, ero convinta che fosse la mia “normalità”.
Cosa ti ha spinto a tentare un nuovo cambiamento alimentare per il tuo riequilibrio ormonale?
Negli ultimi 6 mesi, ho preso maggiormente coscienza degli errori che stavo facendo dal punto di vista alimentare, soprattutto grazie ai tuoi articoli: ho capito che tanti aspetti legati al mio ciclo, che pensavo essere normali, in fondo tanto normali non erano. In più, ho iniziato a notare molti cambiamenti nel mio corpo (amenorrea, lieve calo di peso – e già partivo da un sottopeso importante – calo della libido, diminuzione del seno, ecc…) e ho capito che i miei ormoni non funzionavano come avrebbero dovuto. C’è stato un momento in cui ho avuto molta paura: fino ad allora ero convinta che la mia alimentazione fosse quasi perfetta, poi mi sono resa conto che andando avanti così avrei rischiato fortemente di avere problemi di salute in futuro, e ho pensato di dover fare assolutamente qualcosa.
Quali erano i tuoi sbagli di maggior rilievo ai fini degli ormoni?
In primis, credo che l’errore maggiore fosse la quasi totale assenza di colesterolo e di grassi nella mia alimentazione. Me ne sono accorta solo di recente, ma guardandomi indietro, per troppi anni ho eliminato i grassi dalla mia vita. Nell’ultimo anno e mezzo avevo lievemente reintrodotto poca frutta secca e pochissimo olio extravergine (solo a crudo), ma gli anni passati proprio non utilizzavo niente che contenesse grassi.
Per quanto riguarda le proteine, non ne usavo quantità così misere come con i grassi, ma sicuramente erano insufficienti.
Un altro sbaglio (forse non troppo rilevante ai fini ormonali, ma molto per il mio benessere) era il quantitativo industriale di verdura e frutta che assumevo. Ero convinta di poter campare di sola verdura, quindi compensavo le mie mancanze di altri nutrienti mangiandone davvero troppa… Con grande gioia del mio colon, che da anni stava tentando di mandarmi segnali per farmi capire che forse stavo esagerando, ma che ho sempre voluto ignorare.
Infine, un grosso errore era sicuramente quello legato alle restrizioni e alle compensazioni: nei giorni in cui mi vedevo “più grassa” (pur sapendo di non esserlo affatto) o in cui mi sembrava di aver mangiato “troppo”, restringevo i pasti per compensare i presunti eccessi. Forse neanche questo faceva bene ai miei ormoni.
Quanto ti è pesato riconoscere gli errori, e porvi rimedio?
Riconoscerli mi è pesato moltissimo, perché -come ho detto prima- ero completamente convinta che il mio modo di alimentarmi fosse la strada migliore per una vita lunga e in perfetta salute. Ora che me ne sono accorta, mi pare assurdo di non essermene resa conto prima, visto quanto era palese il male che mi stavo facendo. Evidentemente dovevo arrivarci “da sola” e quando sarei stata pronta. Forse se un anno fa tu mi avessi dato una dieta come quella che sto seguendo ora, non sarei neppure riuscita ad intraprenderla.
I primi giorni di nuova alimentazione sono stati un po’ difficili… Ho avuto momenti di forte angoscia, mi sentivo come se stessi facendo un salto nel vuoto… Poi, dopo pochissimo tempo, ho iniziato a sentire i benefici e ho pensato che quella era la strada giusta. Ancora oggi a volte mi crea problemi non poter più compensare o restringere la mia alimentazione (facendolo da tanti anni, credo ci voglia del tempo per disabituarmi), ma fin da subito mi sono fidata delle tue rassicurazioni sul fatto che la dieta non mi avrebbe fatto aumentare di peso o mettere su la pancia (cose che purtroppo sono ancora inconcepibili per me) e quindi resisto!
Quali sono state le cose che ti ho prescritto e che ti sono state più difficili da accettare?
Al primo posto metterei l’aumento dei grassi e del colesterolo: quando mi hai detto di usare 4 cucchiai d’olio al giorno, mi è sembrata una vera esagerazione! Per non parlare delle due uova a porzione… Ma forse la cosa ancora più difficile da accettare e da mettere in pratica è stata la diminuzione delle verdure, per i motivi sopra descritti.
…Ecco, mi stavo dimenticando il sale! Non mi ricordo da quanto tempo non lo usassi più… Ed ero convinta al 100% di poter farne a meno perché nocivo, quindi è stata dura, più che con l’olio! Al momento, cerco di usarne un pizzichino ad ogni pasto, ma capita ancora che me ne dimentichi.
Ora le cose positive: cosa è cambiato in te dopo il secondo “cambio dieta”? Che benefici hai avuto a livello mentale e a livello fisico?
Per certi aspetti, sono un’altra persona: prima di iniziare la dieta avevo continuamente delle ossessioni alimentari, non facevo altro che pensare al cibo, guardavo qualsiasi programma sul cibo, i food blog… Quando ero al supermercato, controllavo tutti i cibi spazzatura e leggevo le loro etichette, solo per rinforzare l’idea che erano schifezze e che era inconcepibile pensare di mangiarli. La mia mente era totalmente assorbita dal cibo. Dopo pochi giorni dal cambio dieta, queste cose sono “magicamente” sparite: non ho più sentito il bisogno di pensare così tanto al cibo né di guardare programmi/leggere blog. Credo che le mie carenze alimentari fossero così radicate che la mia mente cercasse di segnalarmi che c’era qualcosa che non funzionava. Anche in questo caso, ero convinta che fosse normale avere queste ossessioni, perché le avevo da tanti anni, e quindi non mi ponevo il problema che fossero un segnale di allarme.
Altro cambiamento che ho notato: prima certi cibi mi facevano “paura”, anche solo a guardarli o a pensarci (ad esempio, i fritti, i dolci…). Ora di certo non li mangerei, ma non mi preoccupano; se vado al ristorante e le persone del mio tavolo (o dei tavoli vicini) prendono cibi per me impossibili, non mi sconvolgo più. Non ci penso per giorni, come mi capitava prima.
Poi, sempre dal punto di vista mentale, mi sento più serena e meno aggressiva: prima, tutti i giorni avevo dei “cali di zuccheri” che mi procuravano momenti di angoscia e di forte nervosismo; da quando ho iniziato la dieta, non mi è mai più successo. Inoltre, non mi sveglio più la notte pensando al cibo in maniera ossessiva (e non sogno più il cibo). Di recente, sto riuscendo a smettere di pesarmi tutti i giorni (ora lo faccio solo 1-2 volte a settimana) e anche questo sta contribuendo fortemente al mio benessere mentale!
Per quanto riguarda invece i cambiamenti a livello fisico, ho decisamente molta più energia! Non ho più perennemente fame (altra cosa che reputavo normale…) e sto imparando a gestire la sensazione di sazietà (prima non sapevo neanche che cosa volesse dire), che mi ha sempre creato problemi perché credevo che significasse che avevo mangiato troppo.
Sto iniziando anche a vedere qualche piccolo cambiamento a livello ormonale: lieve aumento del seno e della libido, a volte qualche doloretto alle ovaie (che da tanti mesi erano silenti)… Io mi sto impegnando il più possibile per vedere se mi torna il ciclo!
Come vivi questa dieta? Pensi di riuscire a mantenerla sul lungo termine, o ti costa fatica?
Sono convinta di poter riuscire a mantenerla sul lungo termine, anche se a volte mi costa fatica. I miei conflitti con il mio corpo e con il cibo non sono ancora risolti, quindi certi giorni avrei l’impulso di tornare alle “care” vecchie abitudini… Inoltre, i miei problemi ormonali sono in gran parte legati ad una forte difficoltà ad accettare alcuni aspetti dell’essere donna (la maternità), quindi se da una parte voglio fortemente stare bene, dall’altra c’è ancora qualche tentativo di “autosabotaggio”. Però sono davvero fiduciosa: non sono sola, ma mi sento seguita da un’ottima professionista che è riuscita a capire come approcciarmi (e ti assicuro che non ci sarebbe voluto niente a farmi scappare a gambe levate…) e so che nei momenti di difficoltà ho un punto di riferimento.
Quindi sì: posso farcela!!!
Auguro a Claudia ogni bene, soprattutto in questi giorni: a distanza di più di un mese dall’intervista, che non ho avuto modo di pubblicare prima, mi ha scritto giusto ieri per dirmi che sembra proprio che l’arrivo del ciclo sia imminente! I sintomi ci sono tutti, voglia di carboidrati compresa… Ci siamo sentite al telefono per qualche consiglio extra. E ora, incrociamo le dita per un nuovo benessere, anche con l’aiuto delle sedute di agopuntura iniziate settimana scorsa.
E voi, mie splendide lettrici, avete mai pensato che convinzioni alimentari errate perpetrate per anni potrebbero aver influito sui vostri ormoni, e che correggere questi errori vi aiuterebbe a trovare nuova Armonia?
43 Comments
Io sono esattamente come Claudia ed infatti non ho più il ciclo da settembre..e oggi inizio la cura di progesterone
Sono anche ipotiroidea e quindi metto ulteriori limiti ai miei limiti..a luglio ero 54 kili..a settembre 51..ed oggi 42 kili
Attenzione con il sottopeso, è il nemico numero uno di un ciclo fertile… Per il resto, ti auguro in bocca al lupo per il tuo percorso, sperando che tu riesca al più presto a trovare il tuo equilibrio 🙂
Grazie mille..spero presto di rirrovarlo 🙂
Bella intervista… è sempre costruttivo condividere le proprie esperienze.
Come ben sai Arianna, ho problematiche diverse da quelle della tua cara paziente, ma io so benissimo cosa vuol dire affrontare questo tipo di situazioni legate a squilibri ormonali, e quanto l’aspetto psicologico sia implicato. è una strada lunga su cui lavorare, e non è possibile farlo da sole.
Grazie a te e a Claudia 🙂
Grazie mille a te per il commento Margy! :*
Bellissima!interessante e carica di emozione…brave entrambe!
Grazie mille 🙂
…ci vuole coraggio ad affrontare certi “mostri” che divorano dentro….e a cercare di cambiare queste abitudini ben radicate dentro di se!! Ma ce la si può fare, bisogna convincersene, e crederci tanto, tra un’onda e l’altra….
Soprattutto penso che queste condivisioni siano molto importanti…..e che il supporto di un valido professionista che ti indichi la strada (per te oramai troppo offuscata da pluriennali errate convinzioni e abitudini) sia fondamentale!! Per tutto questo….grazie!!
È sempre bello leggere di chi ha superato le proprie paure, i propri problemi..ti fa sperare in una soluzione dei tuoi.. anche in momenti di sconforto. Grazie dottoressa per i suoi bellissimi articoli.
Grazie a lei per il commento, penso anche da parte di Claudia, che ha accettato di condividere la sua esperienza proprio per dare testimonianza e forza ad altre.
Grazie di cuore Miky! Bellissima l’immagine delle onde… come una marea. Mi fa pensare alla Luna, che influenza le maree… e anche noi donne…
Ringrazio davvero chi ha commentato e auguro a tutte di riuscire ad intraprendere o a continuare il proprio percorso di cambiamento 🙂
Nell’intervista ho dimenticato una cosa molto importante, che mi ha spinta a cambiare: negli ultimi tempi prima di decidere di abbandonare le mie abitudini, ero talmente ossessiva da aver iniziato a costringere il mio ragazzo ad alimentarsi in una maniera simile alla mia…Non tanto per la sua forma fisica (anche lui è magro – forse troppo – e non ha alcuna necessità di perdere peso), ma nella convinzione di farlo per la sua salute. Lui, che è un vero santo, mi ha “assecondata” pensando di fare bene, ma è arrivato ad avere problemi di spossatezza che non gli erano mai capitati in vita sua (ed è pure dimagrito qualche kg)….Quando ho capito i danni che stavo facendo a me stessa, ho provato ancora più terrore per quelli che stavo provocando a lui e ancora adesso mi sento in colpa. Però sto cercando di rimediare…Per fortuna si è ripreso completamente!
Ho voluto condividere anche questo aspetto del mio percorso, perchè quasi mai si parla di chi ci sta vicino e soffre con noi, pur non avendo di per sè queste problematiche…
Un grosso in bocca al lupo a tutte 🙂
Non conoscevo questo aspetto della storia… Grazie per averne parlato, mi fa capire ancora un tassello in più 🙂
Per la cronaca. La prima volta che ho fatto da mangiare al mio ragazzo l’ho mandato in ipoglicemia.
*Chissà come mai* (fischietto).
Forse perché orzo alle carote e hummus non sono l’ideale per uno alto 1,9 m che fa 5-7 allenamenti a settimana…?
Ero piccola e ingenua 😀
Piano piano svelo tutti i miei scheletri nell’armadio…:D
L’errore più grosso che ho fatto con lui è stato credere che le cose che andavano bene per me, andassero bene anche per lui…Mentre ora ho capito che prima di tutto l’uomo ha esigenze alimentari molto diverse dalle nostre, e che in ogni caso ognuno deve seguire le proprie…
Non ti dico quante vellutate/zuppe gli ho fatto mandare giù!!! E lui, da vero stoico, non si è mai lamentato…Non me l’ha mai fatto pesare neanche quando mi sono accorta degli sbagli che stavo commettendo!! Ma quanto ci amano questi ragazzi??? 😀
Ahahah! Il mio ragazzo è la mia ancora di salvezza, in effetti 🙂 Dovete fare un monumento a lui, non a me: se lui non ci fosse, credo che nemmeno questo sito esisterebbe più da un pezzo 🙂
‘Claudia’ ti capisco perfettamente. Anche io per un po’ ho avuto lo stesso comportamento col mio compagno. Sia perchè pensavo di fargli del bene sia per la fretta nel preparare i pasti. Da quando però ho scoperto di non poter mangiare un sacco di alimenti( e non so come andrå a finire..), mi sono resa conto che sono solo io ad avere un problema e a stare male. Non lui. Come dice la nostra dottoressa.. tutto deve essere personalizzato. A volte mi chiedo perchè debba essere tutto così difficile..
Sai perché? Perché ci lasciamo condizionare troppo da “quello che dicono” e non da “quello che il corpo richiede”, secondo me…
incredibilmente simili.. mi viene la pelle d’oca grazie ad entrambe
…è quello che cercavo di spiegarti qualche giorno fa nel nostro scambio di messaggi 🙂
Dottoressa è vero quello che dice perché quando un medico ti dice di mangiare in un certo modo e poi un altro ti dice il contrario si finisce per non sapere più che fare. A volte ascoltare il proprio corpo manda ancora più in confusione: sarà una voglia? Sarà una necessità? A volte ci azzecco ma non sempre..ormai ho paura di mangiare 🙁 . Ho perso il piacere di farlo..
Per esperienza -personale e ambulatoriale- è importante avere come base un’alimentazione pulita e senza prodotti raffinati e industrializzati. Poi il resto viene piano piano, con la giusta guida: dove ci sono sintomi fisici non c’è ancora equilibrio.
La storia di Claudia è molto simile alla mia. Colon irritabile, amenorrea causata da ovaie Policistiche, il tutto peggiorato da disturbi alimentari. Ne sto uscendo ma quanto è difficile trovare un equilibrio! Oggi c’è stata un’ altra abbuffata compensatoria.
Dopo le abbuffate fatte principalmente di carboidrati e grassi cosa è meglio mangiare? Continuare come se niente fosse successo o eliminare per un giorno gli alimenti con cui mi sono abbuffata?
I consigli di questo genere vanno personalizzati e adattati alla persona e al suo DCA: non mi è possibile né generalizzare, né dare consigli via virtuale.
Arianna ciao sono una ragazza di 39 anni normopeso in dolce attesa di poche settimane, ti seguo da parecchio e mi piacerebbe che in questo momento così importante della mia vita tu mi facessi da nutrizionista onde evitare di incorrere in errori che possano portare dei problemi .
È possibile??
Puoi contattarmi a info@alimentazioneinequilibrio.it per concordare un appuntamento, parlerò con piacere con te di persona!
Cara Arianna….leggendo l’intervista di Claudia mi sono ritrovata in molte cose…ossessione per il cibo, per il corpo, non riuscire a cambiare davvero alimentazione, amenorrea, squilibri endocrini, maternità mancante e ovaio policistico..eccesso di sport, stress…
Leggere l’intervista di Cludia mi ha dato molta forza e ripenso alla disdetta del nostro appuntamento, magari riuscirò anche io a trovare il coraggio per seguire una alimentazione controllata … per ora mi limito a seguire i tuoi consigli sul sito e ho reintrodotto i carboidrati, cosa prima era inimmaginabile, certo modestamente, integrali, non pasta ma farro, orzo etc etc però intanto sono di nuovo nella mia lista e non ho più paura ad affrontare una cena al ristorante…sabato ho addirittura mangiato 3 frittelle!
Solo una domanda tecnica: latticini, PCOS e amenorrea (non vedo il ciclo de 3 mesi e quelli che avevo avuto erano anovulatori)…si possono mangiare i latticini o li devo proprio escludere completamente così come il vino il week end? Un caro saluto Francesca
Ciao Francesca 🙂
In linea generale, sconsiglio completamente i latticini se ci fosse PCOS. Vino una tantum permesso.
Un grande in bocca al lupo per le tue piccole conquiste alimentari, so che per altri sono piccole cose, ma per te sono grandi traguardi!
ho appena letto la storia di Claudia.. praticamente sono io ! .. ho vissuto di verdure e insalate per almeno due anni .. abbuffandomi quando non mi reggevo in piedi per poi digiunare in preda ai sensi di colpa .. e ora non ho il ciclo da un anno e sono seguita da un endocrinologo .. ed è difficile .. perché ogni chilo recuperato mi sembra una sconfitta .. e purtroppo pur cambiando alimentazione non sono ancora del tutto uscita dai miei schemi mentali .. è da dicembre gennaio che ho ricominciato a prendere peso ma ancora il ciclo non mi è tornato quanto tempo ci vuole mediamente per recuperare la funzionalità ovarica ? ni hanno consigliato una quota di carboidrati a tutti i pasti ma io non ce la faccio.. li mangio a colazione sotto forma di crepe fatto con la farina di grano saraceno o muesli con latte di riso o fette integrali con marmellata a volte yogurt di capra con frutta e a pranzo a giorni alterni alla sera pero solo proteine e verdure .. oro sono arrivata a 40 kg per 1,50 di altezza .. ad agosto dell anno scorso pesavo 37 kg .. mi interesserebbe molto sapere cosa ne pensa ? .. la tiroide funziona avevo solo un lieve defict dell ormone ft3 e estrogeni e progesterone al minimo .. non ho ovaio policistico grazie ..
Cara Simonetta, purtroppo per darti un consiglio o un’opinione avrei bisogno di conoscerti di persona e avere una dettagliata anamnesi dei tuoi trascorsi alimentari, oltre che poter visionare i tuoi esami. Ci sono diverse forme di amenorrea, con diverse indicazioni dal punto di vista alimentare. Anche per quello che mi hai chiesto circa i latticini non posso sbilanciarmi a darti suggerimenti, mi spiace davvero…
Il peso mi sembra ancora molto basso: questo è sicuramente un fattore limitante alla ricomparsa del ciclo…
le chiedevo anche cosa ne pensa dello yogurt di capra .. se due o tre volte a settimana è possibile consumarlo dato che ho eliminato i latticini provenienti da latte di mucca anche delattosati ..
Grazie mille per questa intervista. Mi sono identificata anche io in Claudia. Questo articolo mi è stato molto utile e confortante perché mi ha fatto sentire meno “diversa”. Mi sto rendendo sempre più conto che i miei problemi endocrini (amenorrea appunto) sono fortemente legati alla mia alimentazione, evidentemente non adatta a me (anche io mangio pochissimi grassi e compenso la fame con quintali di verdura e frutta).
Mi piacerebbe molto poter parlare con lei, riceve unicamente a Bergamo? Ci sono possibilità di contattarla ed essere seguita da lei essendo di un’altra regione? Grazie ancora. Serena
Cara Serena, purtroppo io riesco a ricevere solo a Verdello, in provincia di Bergamo. Ho delle pazienti da altre regioni, in paese c’è la stazione e il mio studio è a 5 minuti a piedi. Però non ho possibilità di seguire in altro modo, mi spiace…
Ciao e complimenti per il sito!
Volevo farti una domanda, ho notato che mangiando meno cerali, lo stato della colite migliora tantissimo! rimane il problema che pranzo e cena a base di secondo +verdure + condimenti mi lascia affamata e di mal umore, come rimediare?
Grazie
Cara Sara, ti conviene contattare un nutrizionista che ti possa seguire passo passo, così come Claudia ha fatto contattando me 🙂
Spero tanto di trovarla una nutrizionista brava come te! Grazie Ciao
Ciao Arianna, complimenti per il blog, davvero molto interessante! Ho trovato le risposte ad un sacco di domande che mi ponevo da tempo, e altrettante conferme di cose che ho sempre pensato (eccezionale l’articolo sul caffè! Ho sempre pensato tutte le cose che hai scritto, e pur non essendo mai stata una caffeinomane ho sperimentato su me stessa alcuni degli effetti…sostenendo le mie tesi vengo spesso presa per folle dagli amanti-dipendenti dal caffè ma lasciamo perdere, sai di cosa parlo…). Volevo farti una domanda che mi è sorta spontanea leggendo questo articolo: Claudia parla anche del sale, che ha reintrodotto nella dieta secondo tuo consiglio…anch’io l’ho quasi eliminato dalla mia dieta da un pò perchè so che fa molto male (predispone all’ipertensione ecc), oltre ad aumentare la ritenzione idrica (e la cellulite), fermo restante che non lo uso come “aggiunta” ai piatti, ma mangio alimenti che lo contengono naturalmente o -ahimè- per aggiunta industriale…per intenderci non metto sale nell’insalata, nelle verdure o sulla carne, ma se cucino la pasta o il riso salo l’acqua normalmente (anche se con parsimonia)…sbaglio? Cioè vorrei sapere perchè Claudia (o io o altri) dovremmo reinserire il sale nella nostra dieta? Quali sono i benefici? Non è sufficiente il sale già contenuto negli alimenti per soddisfare il fabbisogno giornaliero (io sapevo così, che tutto il sale che aggiungiamo in realtà è gia extra rispetto al fabbisogno)? Se volessi chiarire questo argomento te ne sarei molto grata…
Grazie, a presto e complimenti ancora!
Cara Anna, il discorso del sale è abbastanza complesso: se avrò tempo ci dedicherò un articolo, ma generalmente è uno degli argomenti che preferisco affrontare a tu per tu con i miei pazienti, proprio per la difficile trattazione, non di immediata comprensione.
A grandi linee, e senza scendere nei dettagli, il sale MARINO INTEGRALE permette alla tiroide di funzionare bene, non abbassando il metabolismo e permettendo agli ormoni tiroidei di essere efficienti. Chiaramente non è il sale industriale, contenuto nei cibi o comprato al supermercato: quello sì che crea ritenzione e che aumenta la pressione!
Ciao ho scoperto questo blog per caso e mi sto leggendo pian piano tutti gli articoli che scrivi e che trovo molto interessanti! Io ho lo stesso problema di Claudia amenorrea e anni e anni di pillola che ora ho sospeso da piu di un anno e ancora niente ciclo.. purtroppo alterno moementi di forte calo ponderale e ripresa del peso…per esempio adesso è uno di quei periodi in cui sono senza fondo e mangio in continuazione.. cerco di mangiare bilanciato e sano ma se durante il giorno sono attentissima alla mia alimentazione, la sera mi capita di abbuffarmi prima di andare a dormire..potrei avere delle linee guida per una dieta salutare normocalorica? sono una ragazza di 26 anni alta 158cm e peso adesso 52kg(questa estate 47) inoltre faccio sport (sala pesi/crossfit) 3/4 volte a settimana…
ti ringrazio spero che tu possa aiutarmi..
Ciao Nanapix, per consigli personalizzati -soprattutto in presenza di squilibri endocrini- è indispensabile una visita in ambulatorio. Mi dispiace, ma il mio lavoro non mi permette di sbilanciarmi in consigli generici che, sui singoli casi, potrebbero dare più effetti negativi che positivi.
giustamente hai pienamente ragione 😉 e questo dimostra la tua serieta’, io sono gia in cura da un endocrinologo, ma non ho mai valutato di intraprendere una cura piu’ “alimentare”,io sono della provincia di Viterbo conosci qualcuno a cui rivolgermi che abbia le tue stesse competenze in materia? dato che per me venire fino a Bergamo risulterebbe un po scomodo 🙂 grazie
Purtroppo a Viterbo non conosco nessuno, ma su Roma ci sarebbe il dott. Loreto Nemi, stimatissimo collega 🙂
ok grazie mille, continuerò senz’altro a seguirti, sei stata una scoperta per me! 😉
C’ho che scrivi è chiaro e soprattutto ha una certa validità dal punto di vista scientifico, inoltre i tuoi consigli pratici sono utilissimi e possono essere messi in pratica nella vita di tutti i giorni! spero che un giorno tu possa fare attività ambulatoriale anche nel centro Italia cosi’ da poterti conoscere 🙂