Quasi primavera: belle giornate di sole, aria frizzantina ma gradevole e luce fino alle sei di sera. In primavera l’acqua torna a fluire: i fiumi pian piano si ingrossano, favorendo l’irrigazione dei campi seminati; torna a fluire anche la linfa vitale nelle piante: ecco i primi boccioli sui rami, i primi timidi fiori e l’erba nuova nei giardini. Anche noi, come il resto della Natura, siamo partecipi del cambiamento: i primi giorni del passaggio di stagione ci vedranno un po’ stanchi, assonnati e intorpiditi, anche a causa degli ultimi malefici raffreddori. Poi, pian piano che ci inoltriamo nella primavera, avremo sempre più forze ed energie: anche i più pigri avranno voglia di stare di più all’aperto, di camminare e di farsi ubriacare dei raggi del sole andati in letargo in inverno!
Così come fluisce l’acqua dei fiumi e delle piante, fluisce nuova linfa anche in noi: in primavera si imprime il movimento che smuove la stasi invernale, che ci ha appesantiti da un punto di vista metabolico (es. digestione lenta) ed emotivo (stanchezza, malumore, malinconia). E’ importante dunque stimolare l’organo che si occupa della depurazione del nostro corpo: il fegato.
Il fegato si occupa di innumerevoli funzioni organiche: dalla sintesi di proteine al veicolo di acidi grassi in tutti i distretti corporei, dalla creazione e smantellamento di riserve energetiche a -appunto- depurazione da tossine. Le tossine possono essere esogene, cioè introdotte con gli alimenti o inalate attraverso l’inquinamento, oppure endogene: si tratta di metaboliti di scarto prodotti da innumerevoli reazioni fisiologiche, ma anche di sostanze secrete a causa di aumentato stress o rabbia o altre condizioni emotive particolarmente marcate. Altri organi emuntori (cioè che si occupano dell’eliminazione delle tossine) sono i polmoni, i reni, la pelle e l’intestino.
Le erbe depurative
La natura, come sempre, ci dà i prodotti giusti al momento giusto: in primavera ad esempio troviamo le cosiddette erbe amare, particolarmente utili per il drenaggio epatico e renale. I principi attivi di queste piante sono molto usati in fitoterapia ed erboristeria: bardana, betulla, gramigna; altre erbe sono molto usate anche in cucina: il tarassaco, l’ortica, la cicoria.
Parliamo in particolare della cicoria: si tratta di un’erba spontanea molto amara, consigliata soprattutto a chi soffre di affaticamento epatico. Infatti, aiuta il drenaggio del fegato e stimola la secrezione biliare, azione connessa anche ad un miglioramento della digestione.
Contiene uno zucchero molto prezioso per il nostro intestino: l’inulina, un prebiotico che stimola lo sviluppo di una flora batterica positiva e fermentativa; altri effetti salutistici della cicoria sono la sua blanda azione lassativa, ipoglicemizzante e cardiotonica (regolarizza la frequenza cardiaca), oltre che l’importante contributo dato ai reni: chi soffre di diabete noterà una regolarizzazione della funzione urinaria a seguito del consumo costante di quest’erba.
Per poter apprezzare pienamente le proprietà terapeutiche della cicoria si consiglia a chi soffre di patologie epato-renali di mangiarla cruda in insalata, oppure di berne l’acqua di cottura al mattino a digiuno. Si tratta tuttavia di un’erba molto amara: se la si volesse usare semplicemente per un’azione detossificante stagionale può essere leggermente cotta in padella. Vi lascio la ricetta veloce e gustosa che uso io per tutti i tipi di erbette fresche: uno chef mi aveva consigliato di contrastare l’amaro di queste piante con una manciata di frutta disidratata (uvetta o mirtilli rossi), e vi assicuro che il connubio è delizioso.
Ingredienti (1 persona)
Un mazzetto di cicoria; un cucchiaio di uvetta bio ammollata in acqua tiepida; uno spicchio d’aglio; 1 cucchiaino di semi di sesamo tostati (o di pinoli sempre tostati); 1 cucchiaio di olio extravergine
Preparazione
Semplicemente soffriggete l’aglio in camicia nell’olio; dopo un paio di minuti aggiungete la cicoria sminuzzata e lasciate cuocere altri 2-3 minuti, tenendo le erbette girate. Aggiungete l’uvetta e i semi di sesamo, eliminate lo spicchio d’aglio e spegnete il fuoco. Servite tiepide.
Lo sapevi che…
La cicoria contiene terpeni e derivati dell’acido caffeico che le conferiscono lo spiccato gusto amaro; in tempo di guerra e durante il caffè era razionato e pressoché introvabile: nelle campagne si cominciò a creare miscele di caffè ed erbe sostitutive tra cui la cicoria; si otteneva una bevanda che mia nonna era solita dirmi avere un gusto veramente pessimo ma… “in mancanza di tutto, andava bene anche il poco più che niente!”.
24 Comments
io credevo che la cicoria andasse sbollentata in acqua (come le bietole) e poi saltata in padella. Sì, all’alba dei 30 non ho ancora mangiato la cicoria. è una delle poche cose che mi mancano… provvederò presto 😉
Io non la sbollento mai, e neppure le bietole a dire il vero… O meglio: sbollento la parte bianca, non le foglie! 🙂
Mi piace una bella idea per utilizzare la cicoria, mi piace l’aggiunta dei semi di sesamo
Molto gustosa, te l’assicuro!
Sinceramente.. io con la verdura verde in foglie ho groooossisssssimi problemi.
Non mi piace, tendenzialmente. Sono molto molto schizzinosa.
Anche l’insalata… O mi faccio un’insalatona dove oltre che l’insalata (anche di diverso tipo, per carità) metto pure carote, mais, formaggio, tonno, pomodori o qualsiasi altra “farcitura”, oppure da sola non riesco a mangiarla, mi stanca dopo un boccone.
Non mi piace il cavolo e famiglia, schifo le verze, la cicoria e chi più ne ha più ne metta (sono un pessimo esempio).
E quindi mi domandavo: Ci sono invece delle tisane molto buone definite “depurative”, molto spesso con tarassaco. Per esempio ne ho presa da poco una molto buona della coop con “melissa, menta, ortica, sambuco ed equiseto” (?).
Cosciente del fatto che comunque sarebbe meglio andare a prendere questo tipo di tisane in erboristeria, magari facendomela fare al momento… Dici che comunque potrebbero essere in qualche modo un’alternativa?
Poi avevo una domanda da porti, che mi lascia abbastanza perplessa…
Mio moroso fin da piccolo avevi problemi a digerire il latte… Se lo beveva magari due mattine di fila, aveva i classici problemi di pancia gonfia e “sconquassamento intestinale”… E fin qui, niente di molto strano.
Ultimamente, invece, ha molti problemi a digerire lo yogurt (cosa che prima non gli capitava… e comunque, come fa uno a non digerire lo yogurt?), e tenderebbe a dargli fastidio allo stomaco pure il gelato… La cosa strana di tutto questo quadro è che invece adesso il latte riesce a digerirlo molto meglio (può c’entrare qualcosa il fatto che beva latte parzialmente scremato?).
Io qui da profana credevo cominciasse ad avere un’intolleranza ai latticini… Ma se il latte riesce a digerirlo…?
(ovviamente non ti sto chiedendo un parere medico, ma visto che sei una dietista ho pensato di chiedere comunque un tuo parere)
Grazie sempre per i tuoi articoli e la tua disponibilità 😀
Gi
Come hai detto tu, l’ideale sarebbe andare in erboristeria e farsi preparare un sacchettino di erbe depurative da infuso: puoi tranquillamente far bollire 1-2 litri di acqua, fare l’infuso e conservarlo in una bottiglia (preferibilmente di vetro) in frigorifero per qualche giorno. Se invece preferisci ricorrere alle bustine, ti consiglierei comunque di prenderle in erboristeria o al biologico, scegliendo quelle senza la classica graffetta che ferma il filo di cotone: il metallo sarebbe inevitabilmente a contatto con l’acqua della tisana che poi ti bevi.
In ogni caso le bustine (anche di the) hanno meno effetti salutistici rispetto alle erbe da infuso: essendo sminuzzate sono parzialmente -o del tutto- ossidate, inoltre rischi che ti vendano degli scarti della produzione.
Consiglio: bevine una tazza al mattino appena sveglia, appena tiepida, e poi un’altra tazza la sera prima di andare a dormire.
Per quanto riguarda il tuo ragazzo… Discorso complesso, spero di riuscire a spiegarmi bene. L’intolleranza da lattosio è qualcosa di molto raro e che viene diagnosticata dal breath test. Nella popolazione più che altro si ha carenza di lattasi, l’enzima che digerisce il lattosio: se non si è abituati a bere latte questa carenza viene accentuata, con tutti i sintomi connessi. Introducendo piccole dosi di latte quotidiane l’enzima torna a recuperare un po’ della sua funzionalità: potrebbe essere per questo che la scarsa tollerabilità del latte si è risolta, oltre all’uso di latte p.scremato (se ci sono meno grassi la digestione è più semplice in chi ha qualche problema con il latte).
Il fastidio a gelato e yogurt potrebbe essere dovuto, più che alla lattasi, alla temperatura cui vengono mangiati questi alimenti: essendo freddi causano qualche problema in più. Che tipo di yogurt mangia? Perché magari non è nemmeno per la temperatura, ma per altri ingredienti contenuti nel vasetto… Ad esempio se lo yogurt contiene dolcificanti artificiali. Fammi sapere che magari posso esserti d’aiuto!
io credevo che la cicoria non fosse commestibile, solitamente la guardo, lei mi guarda, io faccio le facce, e basta. Però ora attira il mio interesse… “depurare”, che magica parola per le mie orecchie 😀
@Eka: me fai schiattà. 🙂
Ahah! No, in effetti pochi sanno che sia commestibile… In genere i fruttivendoli la prendono come decorazione: fa scenografia (peggio dei piselli odorosi ai matrimoni!!!) 😛
Come calamitare l’attenzione delle donne: usa parole quali “detox, bruciagrassi, vitaminico, anti-stress, in-modo-facile-e-veloce” 😀
esatto! comunque oggi l’ho comprata (il mio fruttivendolo di fiducia non la usa come decorazione, per fortuna) e stasera la provo e ti faccio sapere!
Allora questa cicoria? 🙂
Ti dirò, pensavo peggio. Però é davvero tanto amara (persino per me che adoro le cose amare). Ma é un contorno che riproporrò sicuramente.
Ps. Sono diventata un’abituale consumatrice di latte crudo. Sappialo 😉
Io adoro la cicoria e tutte le erbe amare, ancora di più se spontanee (questa è la stagione!).
Contenta per il latte crudo, visto che hai cambiato dopo il mio consiglio! Come ti trovi? Ti piace? Lo trovi pesante?
OT: mi piace molto il latte crudo sì. Non lo trovo per niente pesante, il gusto è molto più buono. Però lo pastorizzo a 75° prima di berlo: dato che ho il termometro da cucina professional lo sfrutto 😉
Sìsì, la prossima volta come tag “diventa snella e soda ORA”, e vedi come corrono 😀
Ahahah! *mi piace*
Aggiungerò anche “come mangiare quanto vuoi senza ingrassare”, tanto per commercializzarmi e vendermi ai cliché della dietistica da sottobanco 😀
e parecchio amara ma fa bene al fegato
Benvenuta Lilli! Sai, io non la trovo nemmeno così amara…
le cicorie fanno bene per il diabete ? grazie
L’acqua di cicoria bollita, bevuta tutti i giorni, può essere un ottimo stimolo per il fegato: incentivando la sua funzionalità si può ottenere anche un miglioramento del profilo glicemico. Ovviamente bisogna inserire questo consiglio in un contesto di sana alimentazione: se si mangia una fetta di meringata, l’acqua di cicoria è pressoché ininfluente!
Mi chiedevo se la cicoria catalogna rientri fra le erbe che possono essere consumate crude in insalata; anche a me piace tantissimo il sapore amarognolo delle verdure!
Ne approfitto per chiederti se le radici amare (che ieri ho acquistato per la prima volta!!), dopo la cottura possono essere congelate. Te lo chiedo perche la confezione ne conteneva veramente un’enormità…. ma quante ne ne possono mangiare mischiate all’insalata? Si possono mangiare anche tutti i giorni?
Grazie Arianna, ottimo articolo anche questo sulle erbe amare, mi stai facendo scoprire paradisi (alimentari) nuovi!
Come quantità sinceramente non saprei: non peso mai la verdura né la faccio pesare ai pazienti 😉 Usa solo le foglioline più morbide in insalata, altrimenti continui a masticare fibra… Dopo la cottura possono essere facilmente congelate, avendo l’accortezza di non tenerle in freezer per più di 2-3 settimane!
Arianna per quanti giorni si puo conservare l’acqua della civoria?Per berne una tazza la mattina e una la sera si deve vuocere almeno ogni 2 o 3 giorni…o sbaglio?grazie della rispista.Mi chiamo Wilma
Un paio, in frigo.