Una delle domande che mi vengono poste più spesso nelle diete di dimagrimento riguarda la frequenza dei pasti, in altre parole: meglio mangiare poco e spesso, o fare solo tre pasti al giorno concentrando in essi i vari alimenti? Come sempre in dietoterapia, la risposta non può essere univoca: dipende dal metabolismo della persona, oltre che dalle sue abitudini, dal suo trend di dimagrimento e dalle sue necessità. In questo articolo non voglio dare risposte dogmatiche, quanto invece porvi delle provocazioni che facciano capire a voi stessi cosa sia meglio per sé.
Personalmente sono d’accordo nell’inserire spuntini durante la giornata qualora il rischio fosse quello di arrivare al pasto successivo con troppa fame. Quanti di voi lettori avvertono un buco allo stomaco già alle 10-11 del mattino, o tornano a casa dal lavoro alle 17-18 che già avrebbero fame a sufficienza per cenare? In questi casi è utile introdurre un break tra i pasti principali che sia sufficiente a saziare senza però appesantire, e che eviti di piluccare pane, formaggio o altri snack nell’attesa di sedersi a tavola.
A discapito di ciò, non mi trovate d’accordo quando si giustifica l’inserimento di spuntini dicendo che “permettono di mantenere alto metabolismo”: questa frase può voler dire tutto e niente.
Prendiamo le basi della Biochimica: ogni volta che mangiamo qualcosa si ha una secrezione di insulina da parte del pancreas; l’insulina è l’ormone anabolico per eccellenza, ossia promuove la crescita dei tessuti e il loro nutrimento. L’azione anabolica è ahimé diretta anche al tessuto adiposo: vale a dire che l’insulina promuove il nutrimento dell’adipe, bloccando momentaneamente la lipolisi.
Facciamo un piccolo passo indietro: normalmente, a distanza di 1-2 ore dall’ultimo pasto, il nostro organismo usa come fonte energetica predominante i grassi di deposito. Questo significa che quando siamo a riposo o facciamo un’attività fisica blanda il nostro combustibile d’elezione sono i grassi (in misura minima, non sufficiente -da sola- a promuovere il dimagrimento): il processo si chiama lipolisi (dal greco, “scissione del grasso”). Ogni volta che mangiamo la lipolisi verrà temporaneamente bloccata dall’immissione di insulina nel sangue: i vari tessuti del nostro corpo verranno nutriti da ciò di cui ci stiamo cibando, e non più dai nostri trigliceridi di deposito.
Dunque, a rigor di logica, fare gli spuntini più che incentivare il metabolismo va a bloccare l’ossidazione dei grassi, favorendo viceversa l’utilizzo di glucosio come fonte energetica esclusiva.
Per questo motivo io di norma preferisco evitare di mettere spuntini lungo la giornata, con le dovute eccezioni e con le dovute raccomandazioni.
Prima di tutto, vale quanto ho scritto sopra: dal mio punto di vista, durante un percorso di dimagrimento è auspicabile evitare di mangiare tra un pasto e l’altro, ma se il rischio è quello di pizzicare cibo mentre si prepara pranzo o cena allora preferisco introdurre uno spuntino o consigliare di tenere a portata di mano frutta, verdura e magari 5-6 mandorle mentre si cucina. Secondariamente, è bene valutare quanto tempo passa tra colazione e pranzo, e tra pranzo e cena. Una persona che fa colazione alle 8 e pranza alle 12.30 non dovrebbe avere la necessità di uno spuntino già alle 10; al contrario sarebbe più indicato per una persona che fa colazione alle 7 e pranza alle 13.30. Prima ancora di valutare la distanza tra pasti sarebbe importante valutare l’adeguatezza dei pasti stessi: faccio uno spuntino perché non mangio a sufficienza a colazione, o perché effettivamente ne ho bisogno? A volte è meglio aumentare le quantità dei pasti piuttosto che ritrovarsi con la necessità di fare spuntini. Forse, più che di quantità sarebbe bene parlare della composizione in termini qualitativi e di macronutrienti: trovate qualche spiegazione in più qui, ma tornerò presto sull’argomento sazietà a breve-medio-lungo termine.
Non si dovrebbe poi trascurare l’attività fisica fatta o da fare: sono appena uscito da un’ora di nuoto in piscina o sono stato seduto tutta mattina? Nel pomeriggio mi aspettano incombenze che mi porteranno su e giù per la città e dunque è bene mettermi in borsa uno snack veloce e pratico? Oppure nelle prossime 3-4 ore sarò semplicemente in ufficio o sui libri?
Infine, ultimo ma non meno importante, non è da sottovalutare l’entità dello spuntino: si tratta effettivamente di uno spezza-fame o rischia di diventare un mini-pasto? C’è una bella differenza tra mangiare un frutto o fare affidamento alle macchinette dell’ufficio, con il ricco assortimento di tramezzini, biscottini e patatine; allo stesso modo, spesso quando si torna a casa nel pomeriggio ci si può lasciar tentare dalla merenda dei bambini molto più che da un’arancia o una mela.
Troverei del tutto inutile inserire spuntini qualora ci fossero problemi di iperfagia o di alimentazione compulsiva: si tratta di disturbi del comportamento alimentare che portano la persona a perdere il controllo di quello che si sta mangiando, e che possono essere scatenati alla minima introduzione di cibo. In questo caso il percorso di guarigione deve necessariamente essere affiancato dal sostegno di una psicoterapeuta; per quello che compete a me come dietista, preferisco dare tre pasti al giorno abbondanti e vari piuttosto che introdurre spuntini che non soddisfano il paziente e anzi rischiano di dare il via a un’abbuffata. Comunque, la dieta di queste persone non è fin da subito dimagrante, anche se potrebbe esserci la necessità di un calo ponderale: prima si risolve la vera e propria causa del sovrappeso (iperfagia) e poi si passa a una dieta classica dimagrante.
Analizziamo ora il fronte opposto. Abbiamo visto che lo spuntino determina una secrezione di insulina che interrompe momentaneamente l’ossidazione dei grassi. Questo sarebbe uno svantaggio ai fini del dimagrimento, ma allarghiamo l’obiettivo e cerchiamo una panoramica anziché un focus: i vantaggi potrebbero superare gli svantaggi. A fronte di una sospensione della lipolisi, la persona potrebbe essere appagata dallo spuntino al punto da mangiare meno ai pasti veri e propri, tenendo poi conto che tale sospensione sarebbe comunque di breve durata se lo spuntino fosse di piccola entità (un frutto, qualche mandorla o un paio di noci, una scaglia di parmigiano). Viceversa sarebbe estremamente controproducente il continuo piluccamento: prima mangio un frutto, dopo poco un pezzetto di pane, dopo poco ancora un paio di caramelle, una fettina di formaggio mentre cucino… Complessivamente la quantità di calorie introdotte con gli snack potrebbe anche essere molto bassa (pensiamo a chi mangia una caramella dietro l’altra), ma l’effetto sulla lipolisi sarebbe quello di una continua e sospensione: si continuerebbe a interrompere l’ossidazione dei grassi, contrastando il dimagrimento.
Dunque, da quanto ho scritto è evidente che anche l’introduzione di spuntini deve essere calibrata sulle esigenze della persona.
Questo è valido anche se non ci fosse il fine del dimagrimento: non si può dire se fare gli spuntini ‘faccia bene o faccia male’ per mantenere un peso corporeo adeguato. Dipende dalla persona. Un ragazzo attivo che fa tre o quattro allenamenti di calcio a settimana, in virtù del suo accelerato metabolismo potrebbe trarre vantaggio dal mangiare poco e spesso, magari con spuntini che abbinino carboidrati (frutta) a proteine e/o grassi (noci, parmigiano, qualche fetta di crudo). Stessa cosa dicasi per persone che frequentano la sala attrezzi in palestra per aumentare la massa muscolare, o per chi ai pasti principali preferisce tenersi leggero per non avere problemi di digestione o di sonnolenza postprandiale. Porto come esempio persone che hanno un lavoro dinamico, come la maestra d’asilo che dovrà sempre essere vigile e reattiva, pronta a giocare con i bambini ma anche attenta a ogni loro mossa: durante le ore di lavoro non potrà permettersi di essere appesantita da un pasto abbondante che potrebbe darle sonnolenza e rallentarla nei movimenti; trarrà invece vantaggio da piccoli spuntini durante la mattina e il primo pomeriggio, con un pasto leggero e una cena più importante.
Adeguate sempre il piano alimentare alle vostre esigenze: a meno che l’introduzione di spuntini abbia un vero e proprio significato terapeutico (penso ad esempio all’anoressia nervosa o allo sportivo), domandatevi cosa sia meglio per voi.
Nessuno vi conosce meglio di voi stessi, anche se il percorso verso la piena consapevolezza dei propri bisogni potrebbe richiedere del tempo, qualche sbaglio, e qualche auto-sperimentazione.
45 Comments
articolo utilissimissimo per me!!! ogni tanto me lo rileggerò con calma! 🙂 Grazie!
Grazie a te per il commento Sonia! 🙂
Lo sapevo, lo sapevo, che questa degli spuntini era l’ultima inutile regola-di-moda-alimentare fatta per incasinarmi la vita! Per una che è cresciuta al motto di: non si mangia fuori dai pasti (eccetto la merenda, necessaria per dei bambini), lo spuntino è quasi un sacrilegio. Grazie mille Arianna, davvero. Non sento necessità di spuntini, e quando qualcuno mi offre qualcosa durante la giornata, si fa sentire una vocina nella mia testa che dice: non si mangia fra un pasto e l’altro!
Il mio problema è che io ormai considero spuntino il pranzo. Infatti, visto le mie abitudini di vita, esistono solo due pasti degni di questo nome: colazione e cena. Quando sono tranquilla, lo stress della giornata non è ancora inziato, o è già passato, e nutrirmi è un regalo piacevole che mi faccio. Quindi il mio problema è: quale spuntino-pranzo è giusto fare? Visto che gli insaccati non più di una volta a settimana, formaggio idem, ho cinque giorni “vuoti” che sono il mio attuale incubo. Poi, cerco di cenare presto (entro le 19), chè saltando il pranzo recupero tempo per il lavoro e finisco prima (e, naturalmente, ho fame, non avendo pranzato).
Potrei avere qualche suggerimento sullo spuntino/pranzo (che ovviamente devo preparare in 10 nano secondi, e senza sporcare piatti? ).
Grazie e ancora grazie, Arianna!
Prima o poi farò un articolo anche per chi, come te, riesce a mangiare ‘degnamente’ solo due volte al giorno 🙂
Ad ogni modo, qualche idea lampo: pane con crema di legumi (frulli i legumi con olio e spezie, e usi la cremina per farcire il pane per qualche giorno); frittatina cotta la sera prima al forno; frittatina con farina di ceci; ora che è stagione una decina di castagne e uno yogurt; scaglie di parmigiano con noci e una pera; salmone cotto la sera prima con verdurine o un frutto; avena lasciata ammollare nello yogurt con uvetta e pinoli; banana e noci…
Ci ritornerò, comunque 🙂
Grazie, ok, seguirò’ le tue preziose ricettine, e aspetto con ansia un post proprio sui ” tipi alimentari” come me. Se io a mezzogiorno mangiassi primo secondo contorno o solo primo con verdure mi addormenterei secca per le due ore seguenti! E questo sempre, da quando sono ragazza. Poi, lavoro per i medici, e loro non mangiano, la pausa pranzo proprio non esiste nel loro vocabolario, però ecco saltare del tutto non riesco, anche perché sicuramente è’ molto sbagliato, ma un panino/ spuntino veloce e’ perfetto!
I tuoi articoli hanno la caratteristica di essere davvero innovativi nel panorama della dietetica e della scienza dell’alimentazione: quante volte ci sentiamo ripetere queste frasi fatte, che si rivelano poi non solo controproducenti ma dannose per il raggiungimento dei nostri obiettivi? E finalmente una nota alla psicopatologia, di cui mi interesso personalmente! Sappiamo quanto la perdita di controllo sia importante nei disturbi dell’alimentazione….e non mi riferisco solo ai “grandi classici”, ma soprattutto a tutta quella sfera ai margini che riguarda moltissime persone, che ogni santo giorno si barcamenano nel paese dei finti balocchi dell’industria dietetica, uscendone piú poveri, sofferenti e vuoti di prima! É dalla buona e semplice alimentazione che passa la consapevolezza necessaria a contrastare questi “mostri invitanti”, un’alimentazione consapevole prima di tutto ai motivi che ci portano verso il cibo, alle emozioni sottostanti che inevitabilmente guidano il nostro comportamento, trasformandoci in macinacibo contro la nostra volontá. I meccanismo sono quelli della dipendenza, inutile negarlo, ai miei pazienti sempre piú spesso ricordo di ritagliarsi momenti di piacere, anche solo facendosi delle domande riguardo a esso, e sempre piú spesso trovo in queste domande la via per uscire da un tunnel! Come sempre grazie per il tuo splendido lavoro Arianna 🙂
Che dire, se non di nuovo grazie? Sarebbe bello, magari tra non troppo, lavorare a un paio di articoli “a quattro mani”… E’ una cosa che mi frulla per la testa da un po’, appena organizzo le idee ti farò una proposta 🙂
Ah cara mia sai che da questa parte trovi una porta spalancata: da quando ti conosco son riuscita a superare moltissime delle mie paure col cibo, ho imparato a variare la mia alimentazione reimparando a capire cosa mi fa star bene ma soprattutto mi piace!! Ed é una ricchezza che giá sto tramandando nel mio lavoro, davvero preziosissima: quando vuoi sono qui!! 😀
Stupendo articolo! Davvero molto interessante! ho approfondito un argomento che in effetti ho sempre un po’ sottovalutato. Grazie!
Io ormai mi regolo con “il bisogno”. Le mie giornate non sono tutte uguali, sebbene più o meno sempre cadenziate da ritmi casa-lavoro; quindi ascolto la fame e la contingenza, cercando di non scambiare fame-nervosa con fame-vera, perché magari ho fatto una colazione troppo scarsa e sono stata più attiva quella mattina (non sempre è facile eh!).
Il consiglio della frutta secca l’hanno dato anche a me e ora che torna la stagione più fredda mi è quasi istintivo aver più voglia di qualche mandorla. Mi aiuta moltissimo, soprattutto negli attimi prima di cena, mentre cucino.
Io tendo a fare pasti abbondanti (sia pranzo che cena), secondo lo schema alimentare assegnato dalla mia dietista, ma spesso mi sento dire che sarebbe bene invece seguire la regola di Colazione Abbondante, Pranzo Discreto, Cena Parca.
Tu che ne dici? Dato per assunto che non ho problemi digestivi o di sonno difficile dovuto alla digestione serale.
Grazie ancora per questo bel ciclo di articoli. Sono uno più interessante dell’altro!
Grazie Simona! 🙂 Anche io, in linea di massima, seguo l’assunto secondo cui si deve fare una colazione da re, pranzare da principe e cenare da povero, ma anche questo -guarda un po’- è soggetto a tantissimi “se” e “ma”. Conosco persone che praticamente non mangiano durante il giorno, e concentrano tutti gli alimenti in 3-4 ore la sera: è sano? Per loro attualmente sì, sul lungo termine ho qualche dubbio ma nemmeno certezze di poter avere dubbi – perdona il gioco di parole 🙂
In certi casi preferisco anche io dare sia a pranzo che a cena il pasto completo con primo+secondo+contorno: non spesso ma mi capita (intendo in dieta dimagrante… in alimentazioni da mantenimento mi capita più di frequente!).
Io lo spuntino lo “uso” per mangiare la frutta che d’abitudine non consumo a pranzo e cena per i noti motivi digestivi. Prima di andare in palestra di solito un frutto e qualche noce o mandorla mi danno le energie giuste. Ma cosa ne pensi del famoso spuntino serale? C’è di chi dice che se si va a letto oltre due ore dalla cena sarebbe consigliabile mangiare qualcosa.
Grazie Simona
Lo snack “pre-nanna” ha un suo perché (opinabile) nei body builder e negli atleti in fase di massa, in chi soffre di diabete di tipo 1 (quello autoimmune), in forme di glicogenosi. In tutto il resto delle persone è un extra inutile, a mio avviso.
nuuuu, che colpo al cuore!! io adoro lo spuntino pre-nanna, mi fa andare a letto felice!! mannaggia…. : )
Beh, non ho detto che non faccia bene “al cuore”… 😉
Grazie della delucidazione.
Ti ho chiesto dello spuntino pre-nanna perchè una volta alla settimana ho un corso di canto dalle 19:30 alle 21:30 e subito dopo la palestra e faccio fatica a gestirmi con la cena.
Al momento mangio in ufficio verso le 17:00 un piatto di cereali e legumi e dopo l’attività fisica quindi verso le 23 un frutto e qualche mandorla o noce. Non ti dico però la fatica che faccio a cenare a quell’ora!!! Hai qualche consiglio da darmi su come frazionare la cena in qualche spuntino e come distribuirli? Grazie Simona
Dovrei avere un quadro più completo della situazione per poter essere maggiormente esaustiva, ma in linea di massima ti sconsiglierei i legumi prima dello sport: appesantiscono molto. Potresti fare un primo piatto di cereali con parmigiano e poca verdura, oppure optare per un panino di segale con parmigiano e/o frutta secca, e al ritorno fare poca frutta con frutta secca. Purtroppo non posso esserti maggiormente d’aiuto, le variabili sono tantissime: le tue abitudini “normali”, il tipo di sport che fai, peso e altezza, obiettivi, dieta in uso… Mi spiace, mail sito non è adatto per consigli personalizzati :/
Grazie Arianna, le tue indicazioni sono più che esaurienti anche se non puoi ovviamente entrare nel merito non conoscendomi.
I tuoi articoli sono molto interessanti e sto trovando degli spunti molto utili.
Ciao Arianna, e grazie anche da parte mia per questi articoli, ho cominciato a seguirti da poco grazie a Simona, conosciuta su un forum qui su internet:)
Per me questo degli spuntini in realtà al momento è un salvagente. Ho un sovrappeso parecchio importante da smaltire, con un piano alimentare “ricco”, a me lo spuntino aiuta a non arrivare troppo affamata a pranzo e a cena, e mi permette di cucinare senza cedere alle lusinghe di un pranzo e una cena pronti (cosa che ho fatto per lungo, troppo tempo). La mattina faccio colazione alle 7 e prima delle 13, 13/30 non riesco a pranzare e la cena prima delle 21, 21/30 non ceno…quindi a metà tra i pasti principali uno spuntino leggero mi aiuta tanto:) Grazie per il tuo commento mi ha aiutato a sentire ancora più me stessa e le mie esigenze:)
Con gli orari che mi hai detto, credo che tu rientri a pieno titolo nella categoria di persone per le quali lo spuntino deve essere un must 🙂
Spero di riuscire ad incuriosirti anche con articoli futuri, e a focalizzare l’attenzione sempre più su te stessa!
ecco….convinta da una vita che per accellerare il metabolismo e tenerlo attivo, bisogna mangiare 5 v al gg….mi crolla un mito!io mi alzo alle 5 di mattina faccio colazione(quelle che hai suggerito tu) alle 10 mangio un frutto,alle 13.30 pranzo leggero proteico,alle 17 frutto e cena alle 20….sono comunque attiva tutto il gg facendo la commessa ed andando in palestra 3 v alla settimana(tonificazione con attrezzi) sbaglio?dovrei eliminare uno spuntino?o sostituirlo con quale alimento?grazie mille come sempre
Ti ho già detto sia per mail che nei commenti che posso solo darti consigli generici, Enrica. A occhio non mi sembra che i tuoi spuntini vadano male visto che passano molte ore tra i pasti, ma non posso isolare un fattore dal contesto: ti ripeto nuovamente che il mio lavoro prende in considerazione il tutto e non la parte…
CIAO ARIANNA!SONO ROSSELLA!!HO APPENA FINITO DI LEGGERE TUTTI I TUOI SCRITTI………….TROPPO IMTERESSANTI!!!!VOLEVO CHIEDERTI………………………..SONO A DIETA(RIDUZIONE DI TUTTO E SOPRATTUTTO DI CARBOIDRATI, 50 GR A PRANZO E 25|50 GR A CENA)……………HO FATTO UNA CURVA DA CARICO LA QUALE HA DECRETATO CHE IL POST CARICO (DOPO 2 ORE 92 DI GLICEMIA) ANDAVA BENE MA CHE A DIGIUNO AVEVO 118 DI GLICEMIA!!!!!IL MATTINO SEGUENTE A DIGIUNO HO RIPETUTO LA GLICEMIA……………107!!!!VISTO CHE HO AVUTO IN TUTTWE E DUE LE GRAVIDANZE IL DIABETE E HO LA MAMMA DIABETICA….UN PO DI ANSIA C’è!!LA MIA DOMANDA è SE IN QUALCHE MODO POSSO FAR DIMINUIRE QUESTA GLICEMIA A DIGIUNO, CONSIDERA PERò CHE NN AMO CIBI ALTERNATIVI E TROPPO BIO!!!E POI…….LA SERA TARDI QUANDO MI VIENE VOGLIA DI DOLCE MANGIO UNO YOGURT MAGRO ALLA FRUTTA..SBAGLIO?GRAZIE
Cara Rossella, ti chiedo per favore di leggere questo articolo sul perché non posso darti indicazioni personalizzate.
In linea generale qui trovi qualche consiglio per regolare la glicemia. Sarebbe utile che tu rivedessi le tue abitudini in riferimento alla tua salute, magari facendoti aiutare da uno specialista che ti possa visitare di persona. Mi spiace molto che non posso fare di più.
Veramente illuminante, non ci avevo mai pensato. Sono tre giorni che faccio una colazione e un pranzo piú completi seguendo quello che hai scritto e non sento alcun bisogno di fare spuntini!
Ma che piacere! 🙂 Sono contenta di esserti stata d’aiuto!
E’ vero. Di pomeriggio quando faccio la merenda i miei buoni propositi spesso falliscono. Comincio con un frutto o uno yogurt e poi biscotti… e roba cosi. Mentre a meta mattina riesco a contenermi 😉
Grazie mille Arianna. Mi stai aiutando moltissimo a capire l’alimentazione!
Grazie a te Aurora per il commento! 🙂
Ciao Arianna,
ormai sono circa 3 anni che seguo con passione il tuo blog, i tuoi post sono sempre super utili, chiarissimi e mi hanno aiutato davvero molto. Grazie a te ho imparato molto sull’alimentazione…soprattutto sull’avere e mantenere a lungo termine un’alimentazione equilibrata e sana. Piano, piano sto convertendo anche la mia famiglia, anche se con molta difficoltà…ma, insomma, un passo alla volta (ancora non concepiscono il mio rifiuto per i biscotti e le merendine confezionate e il mio disprezzo per il comune zucchero da tavola…a mio parare un veleno legalizzato).
Riguardo a questo articolo, leggendolo mi è sovvenuto un quesito; cosa ne pensi del così detto postworkout?
Spesso sento parlare e leggo articoli al riguardo…persone che praticano attività fisica con pesi in palestra e successivamente consumano uno spuntino. Premetto che io mi alleno con i pesi molto intensamente, ma col puro scopo di tonificarmi e mantenere i risultati ottenuti (e soprattutto per passione)…non sicuramente con l’obiettivo di mettere massa. E’ dunque per me necessario questo tipo di spuntino? So che dietro il postworkout vi è tutta una serie di motivi strettamente ormonali; l’allenamento con i pesi produce uno “stress” fisico che induce il corpo a produrre cortisolo…cortisolo = accumulo di grasso. E’ realmente così?
Grazie in anticipo della cortesia e scusami, ma sono davvero curiosa di capire e soprattutto confusa da quello che si sente e si legge 🙂
Sara
Ciao Sara, ti ringrazio tanto per i complimenti che mi hai fatto 🙂
Spuntino pre o post workout: va valutato persona per persona; la maggior parte delle volte, visto quello che si fa in palestra (anche quando ci si allena con i pesi), è inutile. Uno spuntino post-workout può avere un suo perché in chi vuole aumentare massa, in chi fa Crossfit, in chi soffre di ipoglicemia e nelle donne in gravidanza. E negli atleti ‘veri’ ovviamente. E’ vero quanto mi riporti circa gli ormoni, ma… ti assicuro che non è così matematica l’equazione… Anzi, diversi studi recenti hanno dimostrato che gli spuntini scriteriati, con sport o senza, potrebbero essere più nocivi che utili. Ripeto, va valutato caso per caso, va presa in considerazione l’intera dieta e lo sport praticato, e poi si può decidere se gli spuntini siano utili, inutili o addirittura peggiorativi.
Mi é piaciuta molto la frase “nessuno meglio di noi sa cosa é meglio per se”. Verissimo! Lo dice sempre anche il mio medico di base!!
Direi che questa frase dice tutto!!
Anche io non ho sempre le stesse esigenze…
Un giorno ho bisogno di pasti piu importanti e quello dopo magari no…oppure il pranzo piu leggero e la cena piu carica o viceversa! Quindi anche gli spuntini vanno di pari passo!
Il corpo ci conosce meglio della mente 🙂
Ciao Arianna, vorrei chiederti un consiglio. Ho adottato da qualche giorno un regime alimentare sano per perdere i 4-5 kg messi in gravidanza, che si sono depositati in particolare sulla pancia. Ho un problema però ad arrivare all’ora di pranzo. Mi sveglio alle 6.30 e faccio colazione con caffè e poco latte parz. scremato, mezzo cucchiaino scarso di zucchero, mezza fetta di pane integrale o 3 fette biscottate integrali con un velo di marmellata oppure 3 biscotti ai cereali. alle 9:30/10:00 già affamata mangio una mela. Pranzo alle 12:40 ma fatico ad arrivare a pranzo. Ho molta… troppa fame, i crampi allo stomaco e fatico a concentrami nel lavoro. Durante la mattina sto seduta alla scrivania e 4 volte faccio tre piani a piedi per fare un po’ di movimento. Cosa posso fare? E’ meglio aumentare la colazione o lo spuntino? e come? Ti ringrazio in anticipo
Cara Monica, potresti provare a leggere il mio articolo sulla colazione che trovi qui. Non mi è possibile dare consigli personalizzati attraverso internet, mi spiace.
Ciao Arianna, ho trovato questo articolo proprio perché volevo chiederti quale fosse la tua opinione a riguardo. Avevo notato che, ad esempio, parlando di colazione ti proponessi spesso l’obiettivo di sentirsi sazi tra un pasto e l’altro senza aver bisogno degli spuntini: avendo sentito infinite volte la storia dei 5 pasti per mantenere attivo il metabolismo, mi chiedevo perché. Quest’articolo mi ha chiarito un bel po’ di dubbi, ma mi resta qualche domanda da farti.
I miei pasti principali durante la giornata avvengono, solitamente, alle 6.45, 13.30-14, 21.00-21.30, dunque credo di rientrare tra le persone che potrebbero ottenere benefici da uno spuntino. In ogni caso penso di aver capito che anche in tal caso lo si debba fare solo se se ne senta il bisogno, e non a prescindere.
Il mio dubbio resta il discorso palestra. Io mi alleno in sala pesi 3 volte a settimana. Sicuramente tra i miei scopi c’è quello di mettere un po’ di massa, semplicemente perché ho gambe e braccia molto magre, mentre tendo ad “ingrassare” in pancia. Quindi sono curiosa di sapere perché in caso di massa da aggiungere sia valutabile l’introduzione di spuntini.
Inoltre ho letto più volte che dopo l’allenamento con i pesi sia importante mangiare (in particolare alimenti ad alto indice glicemico) dopo un quarto d’ora dalla fine di questo e comunque nella prima ora. Io cerco di seguire questo consiglio, poiché frequento la palestra subito prima di cena e nella maggior parte delle volte mangio, insieme ad altro, della pasta. A volte però la cosa è più difficile perché si incrociano varie coincidenze che ritardano la cena, al punto che tra la fine dell’allenamento e questa passi anche un’ora e mezza. Tu pensi che in tal caso sia importante fare uno “spuntino” subito dopo l’allenamento o che si possa tranquillamente aspettare la cena?
L’ultimo dubbio riguarda la frutta a fine pasti: uno dei motivi per cui ho sempre pensato fosse giusto fare spuntini è proprio il dover consumare quantità giuste di frutta, dal momento che questa dovesse essere mangiata lontana dai pasti.Tu cosa pensi in merito? Anche qui, nei tuoi articoli/post ho notato spesso la presenza del frutto a fine pasto.
In ogni caso ti ringrazio per questa piccola “enciclopedia” che hai creato 🙂 è incredibile come ogni volta in cui vorrei approfondire qualcosa mi basti cercare nel blog e trovare risposta alle mie domande.
Cara Iaia, non posso purtroppo risponderti personalmente perché avrei bisogno di conoscere la tua struttura, il tuo metabolismo e la tua anamnesi alimentare-sportiva per avere un’idea chiara di cosa/come/quanto/ogni quanto tu possa aver bisogno. Mi spiace davvero, ma quello che mi chiedi rientra nei consigli specifici che posso azzardare solo conoscendo di persona le tue abitudini e il tuo corpo…
Scusami, non intendevo farti domande personali adatte a me in particolare. Se ho specificato qualcosa di me era solo per argomentare la nascita dei miei dubbi, ma quello che ti chiedevo era solo il tuo parere su argomenti molto generali, penso nel pieno spirito dell’articolo. Mi dispiace molto aver dato l’impressione contraria. In ogni caso ti ringrazio per la risposta.
Assolutamente, non sono contrariata 🙂 Il fatto è che quando mi si chiedono risposte specifiche per questioni specifiche non so mai cosa rispondere: da una parte non posso sbilanciarmi (non vorrei mai dare consigli sbagliati o inadatti), dall’altra non voglio passare per arrogante…
Se stiamo sulla linea generale, posso dire che -anche in presenza di orari come i tuoi- gli spuntini possono essere inutili se i pasti sono adeguati, con l’eccezione di persone ectomorfe, ossia molto magre e soggette a perdere facilmente peso. Dopo lo sport gli spuntini sono adeguati, a patto che lo sport sia stato sufficientemente dispendioso: in caso contrario potrebbe essere un surplus inadeguato.
Spero di essere stata più chiara, rimanendo sul generico 🙂
Chiarissima. Ti ringrazio di nuovo.
Ciao Arianna, ti seguo praticamente da quando hai cominciato e apprezzo molto sia i tuoi contenuti che la firma piacevole e accattivante con cui li presenti. Spesso trovo degli argomenti trattati in modo innovativo rispetto a quanto avevo letto fino a quel momento è questo è uno di quelli. Avevo già letto il tuo post quando è uscito e mi aveva convinta appieno. Ora però sono reduce dalla lettura del libro sulla dieta del Super metabolismo della Pomroy dove si dice esattamente il contrario. Mi piacerebbe tanto avvere le tue critiche specifiche in merito e magari anche un tuo parere più ampio sull’intero approccio all’alimentazione a perdere peso esposto da lei. È troppo chiesto un’intero articolo in merito?
Ciao e grazie infinite per le tue bellissime pagine!
Cara Licia, grazie mille per i complimenti 🙂
Ignoro la dieta del supermetabolismo: chiaramente l’ho sentita nominare e so a grandi linee come funziona, ma mi pare l’ennesima scusa per far fissare la gente su cose inutili (sbaglio o è lei che in alcuni giorni vieta il peperone ma non il pomodoro?!). Io preferisco armonizzare le mie indicazioni paziente per paziente: ad alcuni lo spuntino è necessario, ad altri no. Dipende dal LORO metabolismo e da come organizzo il resto della dieta. Personalizzazione prima di tutto 🙂
In effetti è una dieta molto strana. Io l’ho provata e anche se non sono ancora riuscita a tornare al mio peso pre menopausa quello che mi ha meravigliata è che mangiando REALMENTE uno sproposito si perda effettivamente peso. In effetti l’unica difficoltà che si incontra in questa dieta è riuscire a mangiare tutto quanto prescritto.
Speravo tanto che ti avesse incuriosita e che quindi tu l’avessi già analizzata per poterne dare una lettura critica. Pazienza, magari più avanti ci butterai un occhio…!
eccoci arrivati ad un punto dolente ;( lo spuntino pre -nanna… c’è un modo per togliersi questa DELETERIA abitudine che tra l’altro in alcuni periodi mi porta a perdere totalmente il controllo e a fare un’altra mini-cena??
Spesso mi ritrovo la mattina che mi sveglio con la nausea per quanto ho mangiato la sera prima di andare a dormire…di solito cerco di limitarmi ad uno yogurt/una tazza di latte vegetale o p.scremato/un frutto con frutta secca…se riuscissi a limitarmi cosi sarebbe cmq meglio evitare proprio di mangiare dopo la cena giusto?
grazie 😉
Se non ti crea problemi metabolici o digestivi, non vedo perché si *debba* eliminare lo spuntino. Se invece degenera in seconda cena, ecco… Lì ci vuole un maggiore controllo tuo, e magari valutare se la cena sia stata adeguata (a volte se non è adeguata ti rimane una fame difficile da gestire).
ciao Arianna volevo sapere cosa ne pensi del detto cena da povero è vero che so deve mangiare poco la sera perché l’organismo nn brucia? grazie
E’ un detto popolare: scientificamente infondato.