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quest’insidiosa patologia endocrina femminile
e per avere gustose ricette da applicare!
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Questo articolo è atteso da molte delle mie lettrici: parlerò della PCOS (sindrome da ovaio policistico), dando consigli su quale strategia alimentare sia meglio adottare qualora si soffrisse di questo disordine ginecologico.
PCOS: di che cosa si tratta?
Per diagnosticare PCOS è necessaria la presenza di almeno due dei seguenti criteri:
1) Presenza cronica di irregolarità ovulatorie e mestruali (forti ritardi del ciclo, amenorrea, cicli anovulatori ricorrenti)
2) Segni clinici o biochimici di iperandrogenismo (acne, irsutismo, squilibrio nel rapporto degli ormoni LH/FSH)
3) Presenza di cisti o microcisti ovariche.
La presenza di uno solo di questi criteri non permette di fare diagnosi di PCOS: ad esempio ci sono moltissime donne che presentano ovaio micropolicistico, ma che non hanno né irregolarità del mestruo né iperandrogenismo; si tratta semplicemente di una loro predisposizione su cui la dieta ha poco effetto. In genere per correggere ovaio policistico il ginecologo consiglia la pillola: il più delle volte risolve il problema fintantoché la si assume, una volta interrotta le cisti si ripresentano.
La PCOS è molto frequente tra le donne obese o in forte sovrappeso (circa il 58% dei casi); questo non significa che sia sempre correlata ad eccesso di peso corporeo: ne soffrono anche donne normopeso. Più che il peso corporeo assoluto, la PCOS ha come fattore comune la distribuzione di grasso a prevalenza addominale: che cosa vuol dire? Le donne tendono ad avere una distribuzione del grasso localizzata a livello di fianchi, glutei e gambe (la classica forma a pera o ginoide): al contrario della media femminile, le donne con PCOS hanno una prevalenza di grasso a livello di pancia. Nel caso di sovrappeso e obesità quest’accumulo è quasi sempre dovuto al sovrappeso generico (ossia: una volta raggiunto il normopeso la donna avrà molto probabilmente una tipologia corporea ginoide); nel caso di donne normopeso l’accumulo addominale di grasso è dovuto a fattori genetici e ormonali.
A livello fenotipico la PCOS causa tre tipi di squilibrio: iperandrogenico, riproduttivo e metabolico. Una donna che soffre di PCOS può manifestare solo un tipo di squilibrio, oppure due oppure -nei casi più sfortunati- tutti e tre. Andiamo ad analizzarli uno per uno.
Squilibrio iperandrogenico
Per iperandrogenismo si intende uno squilibrio ormonale che porta ad avere un maggior quantità di estrogeni e androgeni circolanti. Gli androgeni sono ormoni tipicamente maschili (il principale è il testosterone); nella donna abbiamo bassissimi livelli di androgeni “puri” circolanti, poiché la maggior parte di essi viene convertita in estrogeni a livello di ovaie e ghiandole surrenali. In caso di PCOS i livelli sia di testosterone che di estrogeni aumentano; le cause possono essere molteplici: nella maggior parte dei casi è l’eccesso di peso corporeo in per sé stesso che porta a questo squilibrio, ma ci possono essere anche cause genetiche o ipofisarie.
Le manifestazioni fisiche di iperandrogenismo sono ricollegabili a forme di virilizzazione più o meno evidente: massa muscolare aumentata (donne ‘massicce’ e non propriamente grasse), stempiatura e alopecia (capelli radi o spenti), seno piccolo rispetto alla taglia corporea, timbro della voce più profondo, irsutismo (peluria diffusa e/o peli neri in posti poco consoni, come collo o viso), acne.
Lo squilibrio ormonale si ripercuote anche su ormoni non sessuali, in particolare sul cortisolo: donne con PCOS hanno più alti livelli di cortisolo e sono maggiormente soggette a stress, nervosismo, ansia e stati di agitazione.
Squilibrio riproduttivo
Ovviamente, l’aumento dei livelli di testosterone e androgeni porta a squilibri della sfera riproduttiva: possiamo avere cicli mestruali regolari ma con mancanza di ovulazione, oligomenorrea, amenorrea e metrorragia (perdite mestruali che si presentano tra un ciclo e l’altro). Tutto questo si traduce di fatto con un abbassamento della capacità di concepire: la PCOS è la prima causa di infertilità tra le donne.
Sempre relativamente agli squilibri riproduttivi, le donne che soffrono di PCOS sono purtroppo anche più a rischio di aborti spontanei ripetuti (ne sono colpite il 30-50% delle donne con PCOS contro l’1-5% delle donne senza PCOS).
Squilibrio metabolico
Il grasso addominale, prevalente nelle donne che soffrono di PCOS, ha un effetto sul metabolismo molto diverso rispetto al grasso gluteo-femorale: i due distretti adiposi secernono sostanze differenti con azione differente.
Il grasso addominale espone ad un rischio maggiore di dislipidemia (aumento dei trigliceridi e del colesterolo LDL), ipertensione, diabete durante e al di fuori della gravidanza, patologie cardiovascolari, preeclampsia. La correlazione metabolica più diffusa, più problematica ma in definitiva più gestibile attraverso lo stile di vita è l’insulinoresistenza: è presente nel 40% dei casi di donne normopeso con PCOS, e ben nel 72% dei casi di donne obese con PCOS.
L’insulinoresistenza è una diminuita sensibilità delle cellule all’insulina; data la minor capacità delle cellule di utilizzare quest’ormone, l’insulina rimane in circolo (iperinsulinemia) causando tutta una serie di conseguenze metaboliche: iperglicemia (alti livelli di zucchero nel sangue, che peggiorano ulteriormente l’insulinoresistenza), aumento dei trigliceridi e degli acidi grassi liberi, diminuzione del colesterolo ‘buono’ HDL. L’insulinoresistenza ha un effetto anche sull’utilizzo delle riserve energetiche: diminuisce la lipolisi, aumenta il catabolismo proteico e diminuisce la sintesi di proteine. In definitiva, questo si traduce in una minor capacità di dimagrire connessa ad una maggior predisposizione ad ingrassare: la condizione è tanto più marcata quanto più spinta è l’insulinoresistenza.
Le cause di insulinoresistenza in PCOS sono diverse e si intersecano le une con le altre: incide tanto lo squilibrio ormonale quanto l’eccesso di peso corporeo e/o la localizzazione addominale del grasso; non si riesce ancora a capire quali siano le cause primarie e quali invece siano fattori che cronicizzano la condizione.
Quanto incide l’alimentazione e lo stile di vita?
In casi di eccesso ponderale è ampiamente riconosciuto che la perdita di peso porti a un netto miglioramento della PCOS e di tutte le manifestazioni correlate: irsutismo e androgenismo, insulinoresistenza, infertilità, amenorrea o oligomenorrea. Già perdendo il 4-5% del peso si ha un miglioramento considerevole della regolarità mestruale con diminuzione degli androgeni circolanti (testosterone ed estrogeni). Donne sovrappeso o obese con PCOS possono aumentare del 78% le possibilità di concepire qualora perdessero almeno il 5-10% del peso corporeo iniziale. Dunque, qualora la PCOS fosse correlata ad un eccesso di peso corporeo è sufficiente il dimagrimento a migliorare il quadro clinico della paziente ed aumentare in modo considerevole le sue possibilità di diventare mamma.
Affrontare la PCOS significa affrontare l’insulinoresistenza. La strategia alimentare migliore è quella di una dieta a basso carico glicemico, volta a creare quelle condizioni e quegli stimoli metabolici che frenino l’immissione di zuccheri e di insulina nel sangue.
Proprio perché una dieta a basso carico glicemico permette di migliorare l’insulinoresistenza, questo modello alimentare è consigliato anche alle donne normopeso con PCOS: la lenta secrezione di insulina si riflette sulla produzione degli ormoni sessuali, migliorando quei segni clinici causati da un disequilibrio ormonale (irsutismo, alopecia, cisti ovariche, accumulo di grasso addominale, dislipidemia…). Il basso carico glicemico permette anche di aumentare le possibilità di concepire, proprio per la sua azione diretta sull’insulina (ricordiamo che l’insulinoresistenza è la causa primaria di anovulazione ed oligomenorrea in PCOS).
Oltre che con l’alimentazione, l’insulinoresistenza può essere affrontata e sconfitta anche grazie all’attività fisica: lo sport permette di migliorare la poca affinità delle cellule all’azione di quest’ormone, contribuendo alla regressione di molti dei sintomi della PCOS.
L’alimentazione a basso carico glicemico
Potete trovare qui un breve riassunto di cosa si intenda per indice glicemico, mentre qui ci sono tutti i miei articoli dedicati all’argomento.
Fate attenzione a non confondere l’indice glicemico con il carico glicemico: mentre l’indice esprime la velocità con cui i carboidrati si riversano nel sangue, il carico prende in considerazione anche la quantità di carboidrati che si stanno mangiando. Un esempio pratico: il riso è un alimento ad alto indice glicemico, ma questo non significa che sia controindicato in caso di PCOS. Infatti, il carico glicemico -e in definitiva la risposta insulinica- dipendono dalla composizione dell’intero pasto: se mangeremo solo riso, e magari anche un piatto abbondante, avremo un carico glicemico elevato; a parità di calorie, diminuendo la quantità di riso e inserendo una componente di fibra (verdure) e grassi (olio extravergine) e/o proteine (legumi, pesce, carne) avremo una conseguente diminuzione del carico glicemico.
Fatto questo doveroso inciso, ritengo comunque preferibile orientare le proprie scelte verso alimenti a basso indice glicemico: cereali integrali in chicchi (come orzo, farro, segale, avena), cereali minori (grano saraceno, miglio, amaranto, quinoa), verdura, legumi, frutta intera.
Ecco un piccolo vademecum per chi si sta approcciando ad una dieta a basso carico glicemico:
– Come ho detto, aumentate il consumo di cereali integrali in chicchi e cereali minori, sostituendoli a pasta, riso e pane. Tenete comunque presente che il riso comporta una risposta glicemica superiore alla pasta, e che tra pasta normale e pasta integrale c’è uno scarto veramente irrisorio di indice glicemico, così come tra pane normale e pane integrale (il pane nero di segale ha invece un basso indice e un carico glicemico).
– Purtroppo, i cereali integrali e i legumi non bio hanno un maggiore residuo di pesticidi: sapere a quanto esattamente ammonti è preossoché impossibile; in un’ottica di prudenza, preferite cereali integrali biologici.
– La pasta cotta al dente determina una risposta glicemica migliore rispetto a quella stracotta; attenzione però a non scolarla ancora semi-cruda, o sarà indigesta!
– La frutta ha generalmente un indice glicemico basso, ma fate attenzione a non eccedere con le porzioni per non aumentare il carico; consumatela preferibilmente con la buccia (purché non sia trattata) e non centrifugata o frullata: anche questo incide sulla velocità con cui gli zuccheri passano nel sangue.
– Abbinate sempre i primi piatti a fibra e/o grassi e/o proteine, poiché queste tre componenti abbassano il carico glicemico. Qualche esempio? Un piatto di spaghetti con un filo d’olio extravergine e parmigiano con un contorno di verdure crude; farro e ceci con cime di rapa; orzotto ai frutti di mare; tortino di miglio o quinoa con fave e pecorino; vellutata di zucca con amaranto e noci sbriciolate…
– Attenzione alle quantità, soprattutto se il vostro obiettivo è il dimagrimento: la quantità di quello che mangiate fa la differenza ancor più che la scelta di alimenti a basso indice glicemico. Ad esempio, una piccola porzione di pasta o riso è migliore rispetto a una grande porzione di orzo o grano saraceno.
– A causa dell’infinitesimale frammentazione del chicco e della rapidità di assorbimento dei loro carboidrati, le farine e i farinacei hanno un elevato carico glicemico: non pensiate che a parità di calorie pane e pasta si equivalgano, perché non è così. Per questo è consigliabile ridurre il consumo di pane. Come dicevo prima, il pane nero di segale è quello che determina la risposta glicemica più bassa (così come il pane esseno, o pangermoglio).
– I dolci sono da limitare per l’elevato contenuto di zuccheri; se fate dolci in casa cercate di ridurre la quantità di zucchero e/o di sostituirlo con fonti di dolcezza più naturale (uvetta, fichi secchi, succo di mele limpido, malto d’orzo). Ricordate che l’impatto glicemico e insulinemico dei dolci dipende dai suoi ingredienti e non dalle calorie: ad esempio in estate è preferibile una coppetta di gelato con almeno un gusto crema piuttosto che solo gusti frutta; i sorbetti sono fatti di solo zucchero e acqua (zucchero dalla frutta e zucchero aggiunto), mentre le creme contengono una componente di grasso che ne diminuisce il carico glicemico (panna, latte, frutta secca, cioccolato…). Ovviamente questo vale per le gelaterie artigianali *vere*, non quelle che usano solo polveri…! (E ovviamente, se invece della coppetta scegliete una coppa cinque gusti, l’impatto glicemico è di tutt’altro stampo…)
– Esistono alimenti, come latte, yogurt e formaggi, che hanno un indice glicemico basso (poiché contengono pochi zuccheri) ma un indice insulinemico alto: questo significa che sono un forte stimolo per la secrezione di insulina a prescindere dal loro contenuto zuccherino; pertanto si consiglia alle donne che soffrono di PCOS di consumare i latticini con moderazione e non di frequente.
Con questo articolo spero di aver risposto a tutte le domande che mi sono arrivate negli ultimi giorni riguardanti la PCOS: se ce ne fossero altre sono a disposizione nei commenti! La prossima settimana parlerò di carenze nutrizionali connesse all’uso di contraccettivi ormonali e di endometriosi.
160 Comments
Ciao Arianna, complimenti per l’articolo che non vedevo l’ora di leggere!
Volevo chiederti, la pasta di farro o il riso integrale sono differenti in termini di indice glicemico rispetto alla pasta e al riso “raffinati”. E riguardo al consumo di yogurt, anche quello bianco naturale ha un indice insulinemico elevato? è troppo consumarne 4 cucchiaini circa ogni mattina in caso di PCOS?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta..
Ancora grazie per i tuoi articoli!
Ciao Angela! 🙂
Allora: la pasta -di qualsiasi tipo sia- ha un indice glicemico medio-alto. Questo vale anche per la pasta di farro o di Kamut. Invece, il farro in chicchi, specialmente se decorticato (esiste la varietà decorticata oppure quella perlata), ha un indice glicemico inferiore, così come il riso integrale e quello rosso selvaggio. Pasta raffinata e pasta integrale si equivalgono come IG, mentre il riso integrale ha un IG inferiore a quello raffinato (quello semi-integrale invece equivale a quello raffinato).
Per quanto riguarda lo yogurt: quello bianco naturale ha un IG bassissimo ma un indice insulinemico alto; quello alla frutta ha un IG medio-elevato e un indice insulinemico elevato. In caso di PCOS consiglierei non più di 100 g di yogurt intero bianco al giorno, e magari non proprio tutti i giorni 🙂
Come sempre molto esauriente e precisa 🙂
Vorrei chiederti un’ ultima cosa: cosa pensi delle confetture senza zuccheri aggiunti (mi riferisco ad esempio a quelle con succo di mela come dolcificante al posto dello zucchero), influiscono meno sull’IG rispetto all’alternativa classica con zucchero?
Inoltre, sempre seguendo i tuoi consigli per un’alimentazione a basso IG, ho comprato dei semi di lino e girasole che vorrei aggiungere ai fiocchi di avena al mattino, ma posso consumarli tal quali o devo tritarli per assimilarli più facilmente?
Grazie ancora, ciao! 🙂
Le marmellate senza zuccheri aggiunti contengono pur sempre gli zuccheri naturali della frutta (anche se ovviamente in misura minore rispetto a una marmellata tradizionale). Dal momento che con la PCOS si tende a restringere il più possibile *ogni* tipo di zucchero semplice, è bene prediligere quelli della frutta fresca, che quantomeno contiene anche fibra&minerali.
Per quanto riguarda i semi: io li mangio così come sono, c’è chi consiglia di tritarli per liberare le sostanze antiossidanti e gli olii essenziali contenuti al loro interno. Questo può essere fattibile per i semi di girasole, ma quelli di lino sono talmente minuscoli che fai prima a pestarli in un mortaio che non tritarli 🙂 Comunque, per la PCOS fa poca differenza che siano tritati o interi, anzi… direi che forse sono meglio interi! 🙂
Grazie Arianna per questo tuo articolo che aspettavo da tanto! Pensavo di conoscere tutto sulla PCOS invece ho scoperto qualcosina in più!
Io volevo sapere se il carico glicemico del mio pranzo e della mia cena vanno bene: di solito mangio prima verdura cruda e poi 60g di cereali integrali (riso, miglio, grano saraceno, amaranto) con 30g di legumi secchi. Invece a cena pesce (ma non lo peso), o uova o tofu e verdure senza carboidrati. La colazione non te la dico me l’hai già promossa ; p e poi é tratta dai tuoi articoli! Latticini, tonno e carni rosse aboliti.
La situazione acne ( cisti sul viso) è migliorata anche se nella fase premestruale peggiorano un pò i brufoletti ma quelli sono quasi innoqui a confronto di quelle odiate cisti!
Sono strafelice di aver scoperto questo blog e non smetterò mai di ringraziartie di seguirti!
Buona Pasqua Arianna
Ciao Giulia! E’ assolutamente tutto completamente approvato! Non posso essere precisa sulle dosi perché non conosco le tue esigenze, ma direi che ci siamo! Cerca di non mangiare proprio tutti i giorni i legumi: tienili 3-4 volte settimanali, e gli altri giorni fai qualcosa di diverso. Ad esempio un tortino di miglio con pesto di pistacchi&rucola, o della pasta con cime di rapa. La sera se senti fame introduci una quota di carboidrati sottoforma di pane di segale, o un paio di cucchiai di cereali in chicchi per una vellutata o uno sformato leggero. Ti linko un sito su cui potrai trovare tante ricettine deliziose a basso carico glicemico! http://www.cucina-naturale.it/: io ci trovo sempre molti spunti! 🙂
Buona Pasqua anche a te!
Grazie Arianna!!!! Seguiró i tuoi consigli! Buona Pasqua e buon fine settimana!
Un bacione
Arianna molto interessante il tuo articolo….del resto non c’è tuo articolo che non lo sia!!!!! Tu sei magnifica…te lo ripeterò sempre!
A proposito della PCOS spesso per curarla viene consigliato questo prodotto “INOFOLIC” http://www.inofolic.it
A me l’hanno dato, non per la PCOS ma per l’amenorrea….
Tu che ne pensi?
Un Bacione
Margherita
Ma grazie! 🙂
Il prodotto che mi hai linkato è un integratore a base di inositolo, che effettivamente è molto utile sia in caso di PCOS che amenorrea: sinceramente però sono troppo poco informata per poterti dire qualcosa di più, mi spiace… Proverò a cercare approfondimenti e ti saprò dire!
Ok, grazie Ari…
vedi io ti seguo pure qua!!!!!
Sempre caro mi fu questo post 🙂
Grazie cara! 🙂
Complimenti per l’articolo e l’intero sito, che leggo da tempo; questa volta intervengo per chiedere una cosa che non mi è chiara…
Perchè i latticini citati hanno un indice insulinemico alto?
Da ignorante in materia, credevo che l’insulina fosse secreta solo in base alla glicemia…
Cos è che scatena l’insulina nei latticini?
Grazie e buon lavoro.
Grazie per i complimenti Riccardo 🙂
No, gli studi più recenti hanno evidenziato che l’insulina non viene secreta solo in risposta agli zuccheri ma anche dopo l’ingestione di grassi e proteine. Effettivamente questa scoperta ha rivoluzionato parecchie cose in ambito clinico: ad esempio per chi soffre di diabete sarebbe addirittura controproducente fare pasti senza carboidrati, al contrario di quanto si sosteneva fino a una decina di anni fa.
Ti linko un sito in cui spiegano le cose per bene: http://coscienze.wordpress.com/2012/07/12/indice-insulinico-cose-e-perche-e-tabelle-di-riferimento-3/.
Spero di esserti stata utile!
CIao Arianna, da un po’ di tempo cerco di venire a capo della alimentazione per pcso prima di cedere alla metformina.
Ho letto quasi tutti i tuoi articoli ed in rete sei la persona che ho trovato più preparata.
Leggo l’articolo di wordpress e il tuo articolo sull’importanza di non mangiare proteine da sole.
Però mi chiedo: il pasto misto da iperinsulinemia, ovvero circola un sacco di insulina rispetto alla quota di zuccheri che ha da trasportare, L’uovo per esempio da questa tabella, ha un punteggio glicemico di 42 e insulinico di 31. vuole dire che aumenta l’insulina ma anche la glicemia e quasi in modo pari. Perchè aggiungere anche un carboidrato? Diventerebbe un pasto misto che causerebbe iperinsulinemia. Dove sbaglio? Credo che verrò da te per una dieta, vista la competenza e che dici di aver ottenuto dei risultati. Grazie della tua attenzione Martina
Cara Martina, le indicazioni vanno sempre personalizzate sulla base della sindrome individuale: basarti sulle tabelle di punteggio è un punto di partenza, non una via esclusiva.
(Attualmente non sto accettando nuove visite, riprenderò in autunno in provincia di Padova. Ne darò comunicazione via web).
anche io faccio parte del club PCOS, purtroppo… e sono in cura con pillola da ormai 12 anni, da quando cioè mi hanno diagnosticato la sindrome dell’ovaio micropolicistico.
Come mai consigli legumi solo 3/4 volte a settimana? Io non mangio carne, poco pesce e niente latticini o uova. Diciamo che sono sulla via del veganesimo e pensavo che i legumi fossero indispensabili come fonte di proteine per me….
Dipende da caso a caso: bisogna valutare la predisposizione individuale e le effettive esigenze personali. In un’alimentazione vegana i legumi sono sicuramente fondamentali, ma tenderei a sconsigliarne il consumo quotidiano: va comunque ricordato che contengono fitosteroli con effetto ormonale; mangiarli tutti i giorni per tutta la vita comporta uno squilibrio endocrino (a volte casi di infertilità o dismenorrea in donne vegane sono dovute a questo). Oltretutto la presenza di antinutrienti (fitati) fa sì che i legumi frenino l’assorbimento di ferro, calcio e zinco: di sicuro il lungo ammollo e la lunga cottura allontanano la maggior parte dei fitati, ma il loro consumo quotidiano non è comunque consigliabile. Questo in linea generale: dipende poi anche da qualità e quantità dei legumi.
Non dimenticare poi che in un’alimentazione vegana ci sono anche altre importanti fonti di proteine vegetali: ad esempio la frutta secca (in particolare arachidi, anacardi e pinoli), quinoa, miglio, grano saraceno e amaranto. 🙂
grazie arianna! ottimi consigli! li seguirò di certo.
con tutto che amo i legumi ma non sempre sono pratici da cucinare visti i tempi di ammollo biblici 🙂
Mettili in ammollo una notte in quantità pari a 4-5 porzioni, cuocili (magari in pentola a pressione che si dimezzano i tempi) e poi congelali già porzionati: quando ne avrai bisogno basterà scongelarli. Oppure si conservano in frigo anche per 3-4 giorni di sicuro!
al congelatore non avevo mai pensato sai? ottimo suggerimento!
A me è stato consigliato la farina di Kamut, sei d’accordo?Grazie
Avevo parlato del Kamut qui… No, non sono particolarmente favorevole a questo grano brevettato 🙂
Grazie, per la risposta, da domani aboliro’ il pane al kamut, visto che me lo fanno pagare 8 euro al kilo! Per la colazione invece cosa mi consiglieresti, io soffro di PCoS, adesso sto mangiando i biscotti della dieta a zona,ma, non sicura che vadano bene…
Prova a vedere se qui o qui trovi qualcosa che ti soddisfi! Tieni conto che con PCOS si consiglia di ridurre fortemente latte e latticini, dunque anche lo yogurt non andrebbe mangiato tutte le mattine 🙂
Nemmeno quello 0,1?lo mangio tutti i giorni a metà mattina…mi sa che sbaglio tutto!
Meglio quello intero bianco: mantiene una parte di grassi e di vitamine liposolubili che permette una migliore efficacia dei fermenti lattici, che fanno dello yogurt un alimento funzionale 🙂
Cara Arianna,
questo articolo è stato molto interessante!
Da un mese, o poco più, ho eliminato: zuccheri, carboidrati e latticini.
Mangio frutta, verdura, cereali integrali ed infine latte di soia biologico.
Ultimamente mi sto ponendo una questione di difficile soluzione, almeno per me: Quanto tempo ci mette l’organismo a dare i primi ‘frutti’ di miglioramento nel caso di una pelle acneica?
Ti ringrazio per l’attenzione.
Martina
Ciao Martina 🙂
Per i tempi dipende… Ho pazienti del mio studio privato che sono migliorate nel giro di una settimana, mentre tanti che sono ricorsi al fai-da-te dopo aver letto il mio articolo sull’acne hanno avuto tempi molto più lunghi (2-3 mesi) e mi hanno informata tra i commenti o per posta privata. Credo che la personalizzazione della dieta sia fondamentale: un non professionista purtroppo può fare errori grossolani non conoscendo la materia in studio… Prova ad aspettare qualche settimana, se non si risolve nulla ti conviene rivolgerti a un professionista che abbia conoscenza del tuo problema specifico 😉
Ciao Arianna! Da qualche mese ho scoperto di soffrire di PCOS..mi sono documentata sui vari problemi che può portare e sono molto preoccupata per quanto rigurda l’iperandrogenismo e il rischio di obesità..(per il momento è a livelli ancora normale (nelle ultime analisi l’Androstenedione era a 3,19 ng7mL) per questo volevo subito cercare di adottare ogni possibile accorgimento per evitare tutto ciò.
Fortunamtamente non mi costa nulla rinunciare a pasta e riso visto che sono anni che non li mangio..sono ghiotta di pane, crackers e grissini e sopratutto dolci ma vedrò di eliminarli..per quanto riguarda le proteine come carni bianche e pesce..bisogna fare qualche attenzione a quantità e abbinamenti o abbiamo il via libera? io mangio molta frutta…usandola da sola come ad esempio spuntino o alla colazione si rischia di introdurre un carico glicemico troppo alto? potresti darmi un esempio di colazione? io di solito mangiavo molto joghurt..il vino è concesso?e le bevande tipo coca light? sucsa ma sono un po’ ignorante nell’Argomento e avrei bisogno di fare un po’ il quadro della situazione su cosa posso mangiare o cosa evitare…grazie mille per l’attenzione!
con fiducia…Francesca.
Ciao Francesca, cerco di rispondere alle tue domande!
– Attenzione a pane e farinacei: hanno un carico glicemico superiore alla pasta! Meglio un piatto di pasta, magari abbinato a un condimento di pesce (le proteine del pesce abbassano il carico glicemico della pasta).
– Quantità dei secondi piatti: dipende dalla tua costituzione e dalle tue esigenze, per poter essere più precisa avrei bisogno di vederti e avere più informazioni su di te 🙂
– Frutta: consiglio non più di 400-max500 g di frutta al giorno, a colazione e in uno spuntino.
– Colazione: puoi leggere qualcosa qui o qui (sostituendo lo yogurt con latte di mandorla o con spremuta fresca, o aumentando un po’ la frutta secca).
– Vino: con moderazione, non più di un calice al giorno.
– Coca light: sono completamente contraria all’uso di dolcificanti di sintesi, a prescindere dal problema di PCOS 🙂
Spero di averti dato un quadro un po’ più chiaro! Il mio consiglio, comunque, è quello di farti fare un’alimentazione su misura per te da uno specialista esperto di PCOS: riuscire a far quadrare tutto è difficile, a me serve almeno un’ora di colloquio prima di avere informazioni sufficienti a stilare la dieta… 🙂
Grazie mille! Sei sempre gentilissima! Seguirò il tuo consiglio e vedrò di farmi fare un piano alimentare da un esperto..mi piacerebbe molto fossi tu ma purtroppo sono parecchio lontana dalle zone in cui ho visto che “ricevi”..continuerò senza dubbio a seguire il tuo blog comunque!
Buona giornata! 🙂
Francesca
Scusa l’insistenza..volevo farti un’ultima domanda…ho letto che la lecitina di soia contiene molto inositolo, utile per combattere la micropolicistosi…secondo te se aggiungo quella in forma granuilare ai fiocchi d’avena, latte di mandorla e noci e completo con una bella spremuta di pompelmo? 🙂
( ho letto che anche la frutta secca e gli agrumi sono un’ottima fonte di inositolo…)
o forse è troppo grassa la frutta secca?
grazie mille ancora!! :))
Francesca
L’informazione che hai avuto sull’inositolo è verissima, ma tutti gli studi sono stati fatti sull’inositolo estratto e titolato: non ci sono evidenze scientifiche su quello contenuto nella lecitina… Se vuoi provare, fallo tranquillamente (non ci sono controindicazioni), ma in quanto alla concreta efficacia avrei qualche dubbio 🙂 La frutta secca usala senza problemi, abbassa il picco glicemico del pasto e aiuta ad equilibrare la secrezione di insulina 🙂
Tu di dove sei Francesca? Se vuoi scrivimi in privato, magari ho il nome di un collega della tua zona da poterti consigliare! 🙂 Io ricevo in provincia di Bergamo, e un paio di volte al mese ho la possibilità anche in provincia di Padova, se dovessi essere dei dintorni…! 🙂
Grazie mille! Io sono di Pordenone quindi se tu a volte dovessi essere in prvoncia di Padova non avrei grossi problemi a raggiungerti 🙂
Ti ho contattata via mail privatamente 🙂
Salve Dottoressa,
Innanzitutto vorrei complimentarmi con lei per questo sito. Finalmente sono riuscita a trovare risposte alle infinite domande che ho al riguardo della PCOS. Ma vorrei esporle il mio caso perchè sono davvero preoccupata. Ho 24 anni, sono alta un 1.77 per un peso di 55kg. Ho scoperto di essere affetta da ovaio micropolicistico con forte amenorrea all’etá di 17 anni, tuttavia pero non sono riuscita a sistemare questa situazione, perchè ogni volta i ginecologi come unica soluzione mi preacrivevano la pillola. Non sono molto favorevole a questa soluzione in quanto la pillola non stimola il mio corpo a lavorare da poco la situazione ultimamente è peggiorata il ciclo non lo vedo da quasi sette mesi, es ultimamente sto avendo i riscontri sul mio corpo, forte acne, pelle spenta, capelli opachi, stati di ansia e umore assai variabile! Volevo chiederle se l’essere affetti da pcos ha influenze sulla vita sessuale? In quanto da quando ho smesso la pillola non riesco ad aver voglia di avere rapporti con il mio compagno, ne ad avere orgasmi? Come posso risolvere tutto cio… grazie mille dottoressa
Grazie mille per i complimenti 🙂
Per quanto riguarda i sintomi che mi ha riferito, le suggerirei di provare a contattare uno specialista della nutrizione che abbia approfondito il problema della PCOS: molte delle cose mi ha descritto (capelli, pelle, acne…) sono risolvibili attraverso una dieta adeguata. Io ho buoni riscontri con le mie pazienti 🙂
Per quanto riguarda la vita sessuale legata a PCOS: purtroppo lo squilibrio ormonale (soprattutto il progesterone basso) si manifesta anche un calo della libido. Riguardo a questo non saprei dirle di più, mi spiace…
Salve,
sono una ragazza di 25 anni che soffre da tempo di pcos. Non mi ha mai dato troppi problemi fino a qualche anno fa in cui ho incominciato ad ingrassare di circa un paio di chili l’anno. Attualmente, rispetto a tre anni fa, mi ritrovo con circa 8 chili in più. Oltre a seguire i consigli che letto su questa pagina e ad impegnarmi in una costante attività fisica, vorrei chiederle se conosce un centro specializzato a Roma al quale potermi rivolgere per avere un consulto.
la ringrazio molto per la conoscenza che condivide su internet.
cordiali saluti,
Elisa
Grazie a lei per il commento 🙂
Purtroppo non conosco alcun centro specializzato a Roma, ho pochissimi contatti in quella zona. Le serviva un ginecologo o un dietista…? Mi contatti privatamente, nel frattempo vedo se riesco a trovare qualcuno che tratti PCOS nella sua città!
Ciao!
Grazie mille per questo articolo è davvero interessante. Ho scoperto di soffrire di questa sindrome circa dieci anni fa e mi è sempre stata prescritta la pillola, benché non sia una soluzione definitiva, sembra aver almeno migliorato la situazione.
Volevo chiederti se per caso sei a conoscenza di qualche pubblicazione in materia, ovviamente per i non addetti ai lavori 🙂 e se c’è qualche libro sull’educazione alimentare che possa aiutarmi ad imparare a mangiare meglio.
Grazie!
Ciao Giulia!
Purtroppo ho solo pubblicazioni scientifiche in inglese da poterti consigliare, ma forse a inizio del prossimo anno farò un ebook riguardo la PCOS e l’alimentazione. Devo solo trovare il tempo per dedicarmici 🙂
Davvero? Sarebbe interessantissimo, spero davvero che tu abbia modo di scriverlo, così anche noi “comuni mortali” potremmo capire qualcosa in più rispetto a questa patologia 🙂
Avrei un’altra curiosità, tra i tuoi articoli ho notato che consigli di mangiare i legumi, preferibilmente abbinati ai cereali 3/4 volte a settimana: ad un pasto del genere è consigliabile abbinare anche una fonte proteica o è già un pasto completo? Se si quale?
Grazie mille!
Ho parecchi progetti per la testa, ci sarà tempo per svilupparli tutti 🙂
Legumi e cereali insieme forniscono la gamma completa delle proteine, quindi sono da considerarsi piatto unico senza bisogno di aggiungere altre proteine animali. Se però si tratta di persone particolarmente attive, sportivi, con ipertiroidismo o con il metabolismo molto rapido, è bene aggiungere un secondo piatto a scelta tra carne o pesce 🙂
Grazie per la dritta e in bocca al lupo per tutto! =)
Ciao Arianna, complimenti per il sito molto preciso e dettagliato e che mi sta dando un sacco di informazioni utili! Sono una ragazza di 28 anni, soffro di ipotiroidismo e prendo Eutirox dal 2007. Nel 2010-2011 ho avuto un forte sfogo di acne (zona guance), ed dopo una ecografia ginecologica mi e’ stato diagnosticato ovaio micropolicistico (non so se e’ la stessa cosa di PCOS), nonostante le mie mestruazioni fossero sempre regolari. Nel frattempo ho avuto un forte dimagrimento spontaneo e sono arrivata a pesare 56kg per 162 di altezza (luglio 2010). Con questo peso mi vedevo bene, in salute, e credo che sia il mio peso ideale. Non ero mai stata cosi’ magra, forse a causa dell’ipotiroidismo o dell’alimentazione sbagliata(?). Dopo di che ho avuto una inversione e sono ingrassata arrivando a pesare anche 66 kg, per poi riprendermi e stabilizzarmi sui 60-61 kg.
Successivamente (Set 2011), ho preso la pillola (Fedra) per un anno, per curare l’ovaio. Ho smesso (Set 2012) per la comparsa di melasma sul volto. Ad aprile 2013 ho subito nuovamente un forte dimagrimento ritornando a 57kg. Da agosto ho cominciato pian pian ad ingrassare ancora (ora sono 63-64 kg). Ho avuto uno stop delle mestruazioni a Settembre, ed ora mi e’ stata diagnosticata PCOS, dicendomi che puo’ essere causata da resistenza ad insulina e di mangiare cibi a basso indice glicemico (ed ho scoperto questo sito!) e di fare movimento. Volevo sapere se la resistenza all’insulina e’ la causa di PCOS, se e’ il caso di fare l’esame del glucosio per capire se ne soffro realmente, e se quindi posso curare entrambi con la dieta ipoglicemica (ricordo che sono anche ipotiroidea). Non vorrei riprendere la pillola perche’ mi sembra che sia un palliativo e che no risolva l’eventuale problema dell’insulino resistenza. Mangio di tutto, ma sono molto golosa di pane. Non amo i sapori dolci e non uso lo zucchero perche’ mi disgusta. Soffro spesso di gonfiori addominali costanti che mi fanno sembrare incinta. Ultimamente ho avuto un periodo in cui ero molto affamata e sono ingrassata. Soffro anche di stipsi.
Inoltre non capisco come mai a volte mi capitano questi dimagrimenti spontanei (nel senso che non faccio restrizioni alimentari), e’ come se il metabolismo mi si invertisse improvvisamente. Ti ringrazio anticipatamente per qualsiasi aiuto potrai darmi per capire quale sia il mio problema. Francesca
Ciao Francesca, ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto. Credo che sia poco utile risponderti nei commenti, fosse anche solo per una questione di privacy… Ti va di scrivermi una mail (info@alimentazioneinequilibrio.it) ricordandomi che sei tu, così ti rispondo privatamente ai quesiti che mi hai posto? Magari dimmi anche di dove sei: potrei avere contatti di professionisti (dietisti) che ti possano aiutare con indicazioni alimentari personalizzate, indispensabili con un quadro sintomatologico come il tuo: non vorrei che il fai-da-te peggiorasse la situazione.
Se hai piacere scrivimi, ti risponderò volentieri!
molto interessante il suo articolo, io so di avere l’ovaio policistico o microcistico e a breve farò dei esami per vedere se ho insulinoresistenza, e così per sapere se ho la sindrome PCOS, oppure come ha scritto lei.. “certe donne le hanno solo come una predisposizione ma che la dieta ha poco effetto” la sua frase non l’ho riscritta proprio uguale .
Spero di non avere la sindrome pcos, ma solo una predisposizione.
le farò sapere, così mi può dare qualche consiglio sulla dieta, i latticini non vanno bene per la pcos? li avevo eliminati, però ora ogni tanto li consumo, per variare. Ma per esempio a colazione le proteine di un yogurt di latte vaccino sono più assimilabili delle proteine vegetali di un yogurt di soia? cioè le proteine vegetali in realtà non si assimilano affatto? sarebbe meglio variare? per esempio una mattina yogurt vaccino e l’altra yogurt di soia? grazie mille.
Avevo espresso la mio opinione sulla soia qui. Il consiglio alle mie pazienti con PCOS o intolleranza glucidica o acne per quanto riguarda la colazione è: 1) Colazione salata con pane di segale + uova o affettati senza conservanti 2) Pane di segale con burro chiarificato e marmellata + frutta 3) Pane di segale con poca confettura + frutta + frutta secca 4) Qualcosa di questo genere.
Comunque, le proteine vegetali si assimilano, solo che non sono complete al 100%. E’ come se si avessero i mattoncini per fare una casa ma ne mancasse un 20-30% per completare la muratura: l’associazione legumi-cereali nelle giuste proporzioni permette una migliore biodisponibilità proteica.
Orzo solubile: non può decisamente essere considerato un cereale!
so che le proteine vegetali per migliore assimilazione meglio mischiarle ai cereali, per es pasta e legumi, quindi col yogurt di soia (che è un legume alla fine) se lo mangio con dei kraker di cereali, così si assimilano? es latte soia e orzo solubile, oppure yogurt soia e kraker o cereali o fette di pane.
Ciao!
L’articolo è davvero molto interessante!
Ho un quesito: il mio ginecologo mi ha dato un integratore di inositolo e acido folico perchè sto cercando di rimanere incinta e ho le ovaie micropolicistiche.
Mi chiedevo e ti chiedo quali sono le fonti di inositolo per integrare anche con il cibo.
Gli integratori sono molto costosi…
Grazie e ci vediamo il 28 🙂
Purtroppo non esistono ‘cure’ alimentari che siano parimenti efficaci e rapide quanto l’integrazione per via orale di inositolo: per stimolare gli ormoni nel modo corretto sono necessarie certe concentrazioni di sostanza che solo un integratore è in grado di dare. Forse potrebbero esserti utili certi alimenti ricchi di fitoestrogeni, come salvia e papaya (non soia!), ma sarebbero comunque una stimolazione molto blanda…
Verrai all’incontro che tengo il 28? 🙂
Grazie mille per la risposta.
Si verrò all’incontro, ho già prenotato tempo fa via mail!
Credo che sarà molto interessante 🙂
A presto!
E’ la prima volta che capito in questosito, mi è piaciuto molto per la gentilezza e la competenza, complimenti!! anche io faccio parte della schiera di donne con ovaio micropolicistico e nessuno mi aveva mai detto di cambiare alimentazione!
A dire la verità soo praticamente 7 anni che sono intollerante al grano, mentre ultimamente anche ai latticini…. niente di meglio! infatti prima lavoravo in una pasticceria (il mio sogno era di diventare una pasticcera) ed ora in gelateria, guarda caso!
Ci sto lavorando sopra, nche a livello psicologico, ma credo dipenda anche dagli ormoni, o sbaglio?
Tanto per info, ho avuto anche una forte perdita di capelli negli ultimi anni, mentre prendevo la pillola fedra, e dall’anno scorso ho iniziato d ingrassare proprio a livello di pancia e fianchi…. cmq è anche vero che devo mangiare meno in quantità….
Beh grazie di tutto, grazie di condividere con noi il tuo sapere!! ciao!!
Ciao Marika, ti ringrazio per i complimenti 🙂
Se vuoi un consiglio, ti direi di provare a seguire per qualche settimana i consigli alimentari qui elencati: con le pazienti che seguo privatamente ho sempre buoni risultati nel ridurre le problematiche correlate alla PCOS. Purtroppo è innegabile che ci sia una forte influenza ormonale, a cui può essere in parte connessa anche una motivazione di tipo psicologico (con questo voglio dire: in periodi di maggiore stress potresti notare un’acutizzazione dei sintomi).
ciao Arianna, volevo ripetere i miei ringraziamenti x tutto il lavoro che fai per noi, per tutti gli articoli scritti per noi, le altre donne, e…. continua così!! grazie di tutto!!
Grazie a te Marika! 🙂 Che bello sapere di avere tante lettrici affezionate per le quali i miei articoli sono davvero importanti! 🙂
potrei contattarti via mail per favore? vorrei qualche consiglio un pò più specifico…. ciao!
Usa la pagina dei contatti, però leggi anche questa comunicazione dove spiego perché non posso dare consigli specifici per mail… Se vuoi fissare un appuntamento o se vuoi dritte generiche, sono a tua disposizione 🙂
Ciao Arianna, innanzitutto complimenti per il sito interessantissimo!! ho 30 anni e pcos anche se non ho i sintomi esteriori della sindrome( non ho acne, ne peli superflui, ne sovrappeso, anzi sono leggermente sottopeso), sono alla ricerca di gravidanza e, sotto prescrizione medica, sto assumendo da un paio di mesi un integratore di inositolo e acido folico. Da qualche settimana sto seguendo i tuoi consigli per tenere basso l’indice glicemico, soprattutto nella colazione, prima mangiavo cereali integrali e latte, e caffe, ora invece la tua proposta 5: due fette di pane di segale biologico con olio e pomodoro fresco tritato, un paio di noci, un frutto ( pera o kiwi o banana) ed un te verde. Mi noto molto meglio durante la mattinata! Secondo te dovrei evitare del tutto i latticini a causa dell’insulino resistenza? Latte, yogurt, formaggi, ecc? Dovrei evitare altri alimenti per migliorare la mia pcos?Per gli spuntini di meta’ mattina e pomeriggio, cosa mi consigli? Di solito mangio una mela e delle mandorle o uno yogurt…secondo te sono troppi zuccheri quelli che introduco con la frutta? Dovrei eliminare lo yogurt? Premetto che ho un lavoro sedentario da ufficio, ma cammino 20 minuti tutti i giorni e pratico nuoto tre volte a settimana per un’ora..quando finisco il nuoto ho sempre il doppio della fame, cosa mi consiglieresti, aumentare lo spuntino pre-allenamento o cenare di piu la sera dopo la piscina? Grazie ancora per i tuoi consigli!!
Ciao Valentina, ti ringrazio per i complimenti: sono contenta che grazie ai miei consigli sulla colazione hai già cominciato a sentirti meglio 🙂
Purtroppo però non posso dare consigli personalizzati per i motivi che ho esposto qui: spero tu possa comprendere che non è per cattiveria, ma perché non mi arrischierei mai a dare consigli di cui non posso verificare la fattibilità soprattutto in una situazione delicata come la tua, nella quale forse ti darei false speranze.
In linea di massima, comunque, ti consiglio di sospendere tutti i latticini almeno fino a quando non ci sarà la lieta notizia di un bambino (proseguirei su questa linea per tutta la gravidanza a dire il vero); compensa la mancanza di calcio con i consigli che trovi qui! 🙂
Come spuntini ti consiglierei di abbinare frutta fresca e frutta secca o semi, mentre sull’allenamento avrei bisogno di molte più informazioni per poterti suggerire una soluzione, mi spiace…
Grazie Arianna per la tua risposta, capisco benissimo le ragioni per cui non puoi dare consigli troppo specifici e personalizzati sul sito, non ti preoccupare! I tuoi articoli mi hanno regalato un nuovo modo di vedere l’alimentazione e nuovi punti di vista su alimenti che ho sempre dato per “scontati” ! Quindi grazie lo stesso, faro’ come dici sui latticini, anche se sara’ un bello sforzo…adoro i formaggi! Purtroppo vivo all’estero e non riesco a recarmi alla tua consulta, altrimenti verrei subito! Vedremo come va senza latticini e senza dolci…e con un occhio ai farinacei, grazie per il tuo aiuto!
Ciao Arianna, cosa ne pensi invece del pane di farro? Nel negozio ecologico dove mi rifornisco ne avevano uno e ho pensato di provarlo..si puo’ equiparare al pane bianco a livello di indice glicemico, quindi alto, oppure e’ simile a quello di segale? Un’altro dubbio: faccio a volte una torta in casa usando pochissimo zucchero ( di canna, ridotto a 80 gr) con farina di segale, nocciole tritate, uova e yogurt (250 gr di yogurt nella torta) l’ ho scoperta sul sito di Sonia del Pasto nudo, e mi chiedevo se potrebbe andare bene come unico dolce da concedermi, o magari per colazione ogni tanto in sostituzione del pane di segale…che ne pensi? Grazie!!
Ciao Valentina 🙂 Il pane di farro è a medio indice glicemico, non comparabile a quello di grano duro ma nemmeno basso come quello di segale. Dipende poi se sia stata usata farina di farro bianca o integrale, e se sia mischiata a farina normale.
La ricetta che mi hai scritto mi sembra -a occhio- a medio IG: la abbinerei comunque a della frutta fresca e qualche nocciola. Se vuoi, prova questi biscotti che sono a bassissimo IG 🙂
Che bonta’ questi biscotti…provero’ a farli al piu’ presto!! Grazie come sempre per i tuoi preziosi consigli!!
Ciao Arianna, volevo ringraziarti perche ho provato i biscotti senza farina e sono buonissimi! Ieri invece ho fatto la torta di zucca e mandorle senza farina,senza lAtte e senza…e’ fantastica, l’ho mangiata a colazione ed ero stupita di come potesse essere cosi’ buona…immagino sia a basso indice glicemico e quindi la posso mangiare tranquillamente a colazione…confermi? Grazie ancora per condividere in questo sito i tuoi consigli..mi hai aiutata molto!
Ciao Valentina, sono contentissima che la torta di zucca ti sia piaciuta! Il carico glicemico è medio, e dipende da questi fattori:
– Se usi un cioccolato molto fondente il carico si abbassa
– Se usi più frutta secca il carico si abbassa
– Se diminuisci la parte ‘dolce’ il carico si abbassa
Comunque, a prescindere una colazione con questa torta è migliore rispetto ai vari cornflakes e biscotti secchi 🙂
ciao Arianna, grazie! cosa ne pensi invece del pane germoglio di segale? l’ho trovato nel negozio ecologico, un panetto molto “bagnaticcio” e con un retrogusto un po’ dolce direi..a me piace, peró mi chiedevo se va bene da consumare regolarmente e sopratturro che differenze ci sono a livello nutrizionale tra quello germinato di segale e quello di segale nero bio non germinato. hanno lo stesso IG?
grazie!
Il pangermoglio ha un bassissimo carico glicemico, e per altro è molto buono: via libera! 🙂 Ha anche un valore nutrizionale superiore proprio perché non è realmente cotto: le proprietà nutritive dei germogli rimangono inalterate. Ottima scelta!
Benissimo!! Allora e’ perfetto per me! Adesso che ho la tua approvazione sono piu’ tranquilla..ne comprero’ ancora settimana prossima 🙂
Ciao Arianna! Intanto complimenti per il tuo blog, lo trovo molto utile soprattutto in questo momento della mia vita in cui mi trovo a far fronte alla PCOS. Volevo chiederti, che ne pensi della farina FiberPasta e del latte di avena (senza zucchero)? Inoltre mangiare un uovo tutte le mattine a colazione puó fare male? Grazie per l’attenzione! Ciao!!
Ciao Alice, grazie per i complimenti 🙂
Eviterei la FiberPasta: è fatta con crusca aggiunta e non naturalmente contenuta nell’alimento; se vuoi prendere pasta integrale sceglila biologica, e fai attenzione agli ingredienti: deve esserci solo “semola integrale di grano duro”, mentre gli ingredienti della FiberPasta sono (riporto dal sito) “semola di grano duro, fibra di grano, amido di frumento, inulina”. Non va bene, è un prodotto comunque raffinato.
Sono d’accordo sul latte di avena, inserito in un contesto di colazione a basso carico glicemico.
E sono favorevole anche all’ovetto quotidiano, purché bio o del contadino: ha un miglior profilo nutrizionale 🙂
Grazie della risposta 🙂 per fortuna la mia nonna ha le galline! Quindi inseriró l’uovo a colazione 🙂
Ciao ho scoperto da poco il tuo blog..non ho questo problema ma volevo fare chiarezza sulla mia alimentazione.. Da quello che ho capito la pasta è preferibile al pane anche se ha una quota di carboidrati maggiori perchè ha un ig piu basso.. ? Inoltre quali cereali e legumi hanno ig piu basso? Ad esempio ..lenticchie,fagioli ,ceci, orzo e quinoa?come sonoa livello di ig? E ultimo ma non meno importante..cosa ne pensi del latte di soia?grazie della disponibilita!!
Ciao Giulia 🙂 Esatto, la pasta è preferibile al pane, e ancora più preferibile sono i cereali in chicchi come orzo, farro, avena, segale, quinoa, grano saraceno. Questi sono quelli con IG più basso, insieme al riso integrale. I legumi sono tutti basso IG, tranne i piselli che l’hanno leggermente più alto (ma comunque medio-basso). Ricorda che i legumi sono: piselli, ceci, fagioli, lenticchie, fave. I cereali invece sono: orzo, farro, avena, segale, riso, grano, miglio, a cui si aggiungono gli pseudo-cereali come grano saraceno, amaranto e quinoa. Tutti a medio IG, tranne il riso bianco (alto), il farro e l’orzo perlati (medio-alto, mentre farro decorticato e orzo mondato hanno punteggio medio).
Latte di soia da sconsigliare a chi soffre di PCOS perché è un disregolatore endocrino: ne avevo parlato qui.
Ad ogni modo, se vuoi un consiglio, se soffri di PCOS ti conviene rivolgerti a un dietista esperto di questa patologia per un’alimentazione su misura per te: non è semplice gestire i vari aspetti…
ciao Arianna, io soffro di pcos, ma fortunatamente ho ciclo regolare e, monitorando la temperatura basale, ho la curva con andamento bifasico; ormai è quasi un anno che cerco un bimbo, ma ancora nulla. Sono seguita da una nutrizionista che però mi ha sostituito latte vaccino con latte di soia…adesso sono molto confusa. Secondo te quale latte vegetale potrei assumere?
Grazie e a presto
Ciao Giovanna, sono innumerevoli i dati che dimostrano che la soia è disregolatore endocrino, soprattutto in donne che hanno un disequilibrio ormonale: suggerisci al tuo nutrizionista di leggere “The whole soy story”, che ha una ricchissima bibliografia scientifica.
Se vuoi un consiglio, eviterei proprio di assumere quotidianamente latte vaccino o vegetale, facendo invece una colazione salata o con pane+marmellata, frutta fresca, frutta secca. Per certe ricette, come la besciamella, potresti usare latte d’avena.
Ciao Arianna, torno di nuovo a scriverti…sempre molto interessanti i tuoi articoli, complimenti! Io non riesco ancora a ben capire la mia situazione. Ho interrotto la pillola Diane da un anno, solo grazie a lei la mia pelle era tornata bella ed anche i capelli un pò più forti. Con la dieta a basso indice glicemico sono riuscita a controllare un pò l’ acne, ma ultimamente sono molto infiammata nella zona mento e mascelle. Nonostante i problemi di acne e caduta di capelli i miei dosaggi ormonali sono perfetti e anche la temperatura basale indica che c’è ovulazione, ma come è possibile secondo te? Sono normopeso e ho ciclo regolare! Sono anche molto ansiosa, soprattutto in questo periodo che vorrei tanto una gravidanza, ma che tarda ad arrivare e questo peggiora la sindrome!
Cara Giovanna, purtroppo sono solo una dietista e non un medico, non so leggere i dosaggi ormonali né tantomeno posso fare diagnosi. Ad ogni modo, se mi dici che sei stressata potrebbe anche darsi che sui tuoi sintomi (caduta capelli e acne) incida più il cortisolo, l’ormone dello stress, che altri.
Tieni comunque conto che i valori ormonali, di qualsiasi tipo siano, hanno un senso solo quando ripetuti in momenti diversi e poi confrontati: il valore assoluto di un singolo esame dice tutto e niente. Un endocrinologo saprà aiutarti più di me 🙂
Salve Arianna, ho comprato la crema di mandorle e la sua composizione è 35% mandorle e il resto mais e malto: ha cmq un indice glicemico basso?
Sto cercando di abbassare il consumo dei latticini: il latte di riso come sostituto può andare o ha un indice glicemico alto?
Grazie!!
Salve Alessia; la crema che ha comprato è ad altissimo IG! Le consiglierei questa o questa: devono esserci solo mandorle (o olio di mandorle come unico altro ingrediente) per essere a basso IG.
Il latte di riso ha un indice molto, molto alto; sostituisca piuttosto con the verde e aggiunga della frutta secca alla sua colazione: provi a leggere qui 🙂
salve,
sono la mamma di una diciasette a cui le e’ stato diagnositicato un ovaio microfollicolare. E’ in amenorrea da 5 mesi, le hanno diagnosticato una leggera insulino resistenza. Sta seguendo una dieta a base di pochissimi zuccheri e 100 gr. di carboidrati al giorno; sta, inoltre, frequentando corsi di fitness dalle 3 alle 4 volte a settimana.
La mattina si reca a scuola a piedi e sta prendendo una pillola di Metformina Teva da 500 una sola volta al giorno.
Nonostante tutto le mestro non le sono ancora tornate. Ho letto sul suo sito che la PCOS e’ la combinazione di varie situazioni: acne, alopecia, androgenismo, LH/FSH sballati… bhe nel caso di mia figlia non saprei valutare….
ha una leggerissima forma di acne (un brufoletto di tanto in tanto), e una striscia di peli nella zona del fondoschiena ma niente di piu’ … per quanto riguardo il valore LH/FSH secondo le ultime analisi ilv valore del FSH e’ 6.5 e LH 9,0 … sono sballati secondo lei? le ultime analisi dimostrano un insulina da 2,4 (range 2.6-24.9) leggermente piu’ basso del range…. L’endocrinologa a cui mi sono rivolta non mi ha dato una dieta mi ha solo detto che doveva assolutamente ridurre gli zuccheri e i carbodrati drasticamente…. mi da qualche consiglio?
Gentile Annamaria, purtroppo non posso dare pareri circa quanto mi ha chiesto perché non sono un medico. Mi occupo solo del lato strettamente alimentare: da questo punto di vista suggerirei che, se alla ragazza non è ancora tornato il ciclo, potrebbe essere utile un cambio di alimentazione, con un contributo adeguato di grassi e proteine, e carboidrati da fonti ‘buone’. Le suggerirei di rivolgersi direttamente a un dietista o nutrizionista che si occupi di disequilibri endocrini femminili, e che possa valutare di persona sua figlia.
Ciao Arianna, complimenti per l’ottimo lavoro!
Ho 25 anni e da sempre soffro di acne e ciclo dolorosissimo anche se regolare. Qualche giorno fa mi hanno diagnosticato la Pcos tramite una ecografia. Avendo 4-5kg in più, la ginecologa mi ha parlato genericamente di dieta ipocalorica. Conosci qualche specialista a cui potrei rivolgermi per avere una dieta personalizzata? Io vivo a Pisa. Grazie! 🙂
Ciao Eli, mi hai chiamato tu stamattina? Se sì, come ti ho detto puoi rivolgerti alla dott.ssa Virginia Saletti. A presto!
Si, grazie mille, sei stata gentilissima!
Ciao Arianna, trovo i tuoi articoli veramente interessantissimi, complimenti!! Vorrei chiederti un parere: io son seguita da un endocrinologo a cause di PCOS e amenorrea da un anno e mezzo, anche se ora finalmente, grazie alla cura che sto seguendo il ciclo è appena ricomparso! Mi hanno trovato anche l’ insulina alta e quindi mi è stata abbinata una dieta che prevede però ogni mattina latte e fette biscottate o pane, e la frutta devo mangiarla nei due spuntini giornalieri, ma, come mi ero già informata e ho letto dai tuoi articoli, non è poi così consigliato. Precedentemente io avevo iniziato a bere il latte di soia, ma poi informandomi ho visto che nemmeno quello era la soluzione ideale. Sto poi molto attenta ai carboidrati seguendo pasti simili ai tuoi suggeriti; mi consigli una colazione diversa eliminando il latte e piuttosto aggiungendo una fetta di prosciutto o ricotta, mantenendo la frutta nei due spuntini?
Grazie mille 🙂
Cara Eleonora, per capire più specificamente la dieta per PCOS potresti scaricare il mio ebook qui. Io non metto mai latte, ricotta o simili nelle diete delle mie pazienti. Meglio che ne parli con chi ti ha prescritto la dieta, magari citando gli studi che ho messo in bibliografia 🙂
Ciao Arianna! Complimenti per l’articolo 🙂 soffro anche io di PCOS e vorrei provare la strada dell’alimentazione…vorrei sapere come impostare le percentuali dei macro nutrienti? E poi nello schema esempio non sono presenti gli spuntini…é un caso o la loro assenza contribuisce al controllo insulinico? Grazie anticipatamente 🙂
Attualmente il negozio online dove acquistare il mio ebook sulla PCOS è chiuso per manutenzione, ti faccio avere il link non appena possibile. Con quello potrai avere le informazioni per provare a costruirti una dieta, le cose da sapere sono tante. Tieni comunque conto che forse sarebbe comunque meglio farti seguire da uno specialista 🙂
Ho già acquistato l’ebook su vivere informa. C’è un grafico a torta con delle percentuali a pag 12, posso seguire quello? Grazie 🙂
In linea di massima sì 🙂
Ciao Arianna,complimenti per tutto quello che fai e sai =). Soffro di tutte e 3 le patologie che citi all’inizio dell’articolo, da almeno 3 anni,in questo anno e mezzo ho perso 30kg, da 104 sono passata a 74,sono alta cieca 1.60. Negli ultimi sette mesi sono diventata anche vegana,non consumo dolci e dolcificanti,cibi raffinati e con conservanti tossici da più di 1 anno,la mia alimentazione è regolare ma il problema non l’ho risolto,è tutto come prima,il ciclo non mi viene da novembre,problemi di irsutismo li ho ancora,anche la mia ginecologa/dottoressa curante mi aveva detto che bastava perdere peso per regolarizzare gli ormoni,ma io sono nella stessa situazione di 3 anni fa…..Prima facevo anche molta più attività fisica 75 min di zumba e 40 di yoga,da 4 o 5 mesi non so cosa mi succede ma non ho più voglia di fare niente,infatti l’unica attività che faccio è andare in bicicletta per 4km 1 volta a settimana,c’è da dire anche che appena mi muovo un pò di più(e la bicicletta è l’unica a non darmi questo problema) mi prende un dolore tremendo tra la fine della schiena e l’inizio del sedere,è iniziato tutto circa mesi fa Io vorrei anche un bambino,come mi devo comportare? Voglio evitare medicinali di qualsiasi tipo. ONLINE avevo letto del Myo-inositolo che è totalmente naturale, funziona ed in quanto tempo regolarizza gli ormoni? Esistono altre cose naturali?
Ciao Vally, grazie per i complimenti 🙂
Non ritengo la dieta vegan adatta a PCOS: nel mio ebook, linkato all’inizio di questo articolo, spiego perché. Soprattutto se cerchi un bambino, con un disequilibrio endocrino di base ti sconsiglierei quel tipo di alimentazione e appoggerei la reintroduzione quantomeno di pesce e uova. Fatti seguire personalmente da un nutrizionista 🙂
L’inositolo può funzionare bene per la PCOS, ma è meglio assumerlo quando il ciclo è già tornato. Per l’amenorrea da PCOS possono essere utili il lilium comp e la pulsatilla, ma per individuare il fitoterapico adatto a te ti conviene contattare un medico che usi cure naturali. In bocca al lupo!
Ciao Arianna! Stavo spulciando la tavola dell’indice glicemico sul sito Montignac e cercando “sciroppo d’agave” è uscito IG 15… a me sembra strano, tu che ne pensi?
Dovrebbe essere intorno ai 30 in realtà. Il problema è che è ricchissimo di fruttosio, se c’è insulino-resistenza non è proprio indicato…
Finalmente sono riuscita a trovare un articolo esaustivo per informarmi meglio sul mio problema.
Grazie dottoressa
Grazie a lei per il commento!
Cara Arianna mi chiedevo se una dieta chetogenica può aiutare chi come me nonostamte un’alimentazione a basso indice glicemico non riesce a dimagrire. La mia nutrizionista mi ha detto che la chetogenica è la soluzione miglikre in questo tipo di problema endocrino. L’ho già provata e in 7 giorni ho perso 3 chili ma avendo subito lasciato la dieta li ho ripresi.
E’ molto efficace, Giulia, il problema -come tu stessa ti sei accorta- è che spesso non è sostenibile sul lungo termine. Dovresti farti seguire passo passo da qualcuno di competente, e che ti sappia dare alternative alla chetosi, eventualmente alternando dieta ‘normale’ e periodi di chetosi.
Molte persone la sconsigliano come la peste, la mia nutrizionista insiste, e in realtà anche io voglio farla, ma sento il bisogno di frutta (ho provato a farla in piena estate e quindi probabilmente ho sbagliato proprio il momento). Inoltre non mi sento al 100% non sono concentrata al massimo quando la faccio e mi risulta pesante. La nutrizionista mi segue su whatsapp, quindi comunque mi tiene sotto stretto controllo. Ora ho ricominciato con la dieta dopo un mese di pausa da diete (ma mi sono ugualmente allenata tutti i giorni), ma purtroppo ho preso ben 6 chili in un mese, lo trovo a dir poco assurdo. Cioè devo vivere in costante dieta? La chetogenica può essere una soluzione momentanea per perdere peso al momento, ma dopo? Non posso vivere col costante problema della dieta. Vorrei vivere come fanno le persone normali.
Dimenticavo di dire che ho anche un nodulo alla tiroide, prendo eutirox 75, l’endocrinologo finalmente mi ha detto di fare gli esami degli anticorpi, chi sa cosa ne uscirà, dopodomani andrò a farli e spero che vada tutto bene.
Mi sono anche informata sulla paleo dieta che va contro tutti i principi alimentari che fino ad oggi ci sono stati inculcati, all’inizio ero sconvolta, ma chiunque si approccia a questo tipo di dieta ammette di stare bene e non vuole tornare più indietro, ma purtroppo è una scelta che mi fa enormemente paura. Purtroppo vivo ancora con i miei genitori, non sono libera di fare le mie scelte, non ho il supporto da parte di nessuno, e rovinerei anche i miei rapporti con gli amici, spesso si esce per andare a mangiare qualcosa, si pensi solo alla pizza, io vivo a napoli, basta fare un giro e senti odore di pizza in ogni angolo mi sembra assurdo.
Devo ammettere che invece limitare i latticini non è stato poi così difficile, il latte al mattina non mi garba più come un tempo, peccato che mi piaccia tanto il latte di soia ma non possa berlo per la tiroide.
Scusa ti sto facendo una testa di chiacchiere. Volevo ringraziarti sei davvero gentilissima a dare tutte queste informazioni. A breve ricomincerò la chetogenica, però devo essere convinta e darmi forza.
Grazie di cuore
Non posso che farti in bocca al lupo, non oso sbilanciarmi in consigli o valutazioni dal momento che non ti conosco, e poiché sei già puntualmente seguita 🙂
Ah avrei solo un’altra domanda. La nutrizionista vuole farmi fare la dieta col bibitone che è fatto di proteine del latte, quindi va contro la dieta per pcos in realtà?
Inoltre mi chiedevo, siccome prendo eutirox la mattina, sarebbe utile fare esercizio la mattina prima di colazione nell’attesa che l’eutirox faccia effetto? Attiverebbe maggiormente il metabolismo o avrei problemi?
Le proteine del latte te le sconsiglio di tutto cuore se hai PCOS! Ma lei sa di questa tua patologia, vero?
Se prendi Eutirox, allenamento a distanza di almeno un’oretta dal farmaco.
Arianna cara sono di nuovo io (ho sognato che stanotte ti incontravo 😛 ) mi chiedevo, la dieta dukan è un esempio di dieta chetogenica?
Ho lasciato perdere la nutrizionista, purtroppo non la vedevo abbastanza competente sulla mia sindrome. Per lei non è necessario togliere i latticini alla mia dieta, e mi sta facendo una dieta a basso carico glicemico solo perchè gliel’ho chiesto io, ma lei pensa che sia del tutto uguale, da questo ho capito che non potevo affidarmi a lei, ed ho lasciato perdere.
Lei resta dell’idea che la chetogenica sia la soluzione (ma a quanto pare a chiunque propone la dieta chetogenica, sindrome o non sindrome, chiunque, e ciò mi fa pensare che voglia barare).
Ieri ho avuto modo di parlare con la psicologa e a quanto pare sono depressa, per me sta diventando tutto così difficile. Sono a dieta da un anno e mezzo e in tutto ciò ho 5 chili in più.
L’endocrinologo nonostante mi ha ammesso che sono insulinoresistente dice che non trova necessario darmi la metformina perchè con il chirofol lipid il ciclo si è regolarizzato e quindi per lui devo semplicemente dimagrire.
Insomma per tutti è così semplice e per me non lo è. Ho iniziato ad informarmi sulla dieta a basso carico glicemico, ma per me è un po’ complesso seguirla adesso visto che richiede anhe ulteriore sforzo per la preparazione delle cose, del tipo orzo o farro o quinoa richiedono molto tempo di ammollo e preparazione, similmente tutte le verdure da abbinare con annesse proteine, per me è solo maggiore stress, e quindi non sono ancora convinta, forse in futuro, ma non mi sento pronta.
Allora ho pensato di fare comunque una chetogenica, mangiando carne e verdure per poi dopo 7-10 giorni aggiungere frutta e reintegrare, lasciare una ventina di giorni reintegrando man mano e poi togliendo nuovamente tutto e lasciando carne e verdure. Ben so che senza l’aiuto del nutrizionista non andrebbe fatta, ma quando ho fatto la chetogenica con la nutrizionista non avevo chi sa che supporto.
Le analisi le ho fatte due settimane fa e quindi a parte gli ormoni va tutto bene.
Ciao Giulia, la Dukan NON E’ una chetogenica.
Purtroppo non posso dirti granché di più per poterti aiutare: io non do chetogeniche, e soprattutto non posso dare consigli così specifici senza avere un’anamnesi e un quadro chiaro della tua situazione, per la qual cosa è indispensabile la visita.
Certo, se mi parli di “sforzo” per seguire una dieta bilanciata a basso carico glicemico, forse non sei ancora al 100% pronta a prendere in mano la tua salute.
Ti consiglierei comunque di trovare un’altra nutrizionista: se parti con il fai-da-te, potresti trovarti pentita tra 2 mesi, quando non saprai più gestire i cambiamenti metabolici causati da uno shift erroneo dell’ossidazione dei grassi. O quantomeno, informati sui libri di biochimica su come funziona la chetogenica: non è uno scherzo…
Ciao Arianna!
che felicità leggerti!
io soffro di ovaio micropolicistico ( con acne, ritardo ciclo, microcisti ovariche) e volevo chiederti se oltre alle indicazioni sul carico glicemico devo seguire anche il timing del PSOS e se va bene anche per me il tuo e-book.
Inoltre sto assumento la pillola da anni, ho letto qui che la dieta non avrebbe effetto durante l’assunzione, e’ corretto?
grazie
Ciao Lea, credo proprio che il mio ebook possa aiutare anche te per capire meglio il tuo problema: ovaio micropolicistico e PCOS hanno tanto in comune.
E’ vero che la dieta risulta molto marginale in caso di assunzione di pillola.
dovrei quindi interromperla prima di iniziare questa “terapia alimentare”?
E’ bene che tu ne parli con il tuo medico curante e/o il tuo nutrizionista, mi spiace: mi stai chiedendo cose molto delicate, e non conoscendoti non posso sbilanciarmi.
Ciao Arianna, volevo farti una domanda: mi hanno diagnosticato ovaie multifollicolari, che a livello ormonale dovrebbe significare qualcosa di diverso rispetto alle ovaie policistiche. Ho fatto il test della curva glicemica, tutto nella norma. Non ho problemi di ovulazione, anzi sono regolare. E sono anche normopeso. In base alla tua esperienza, è bene comunque che adotti comuqnue un regime alimentare a basso indice glicemico? Ho anche problemi alla tiroide, tanto che domani farò un ago aspirato 🙁
Grazie Arianna, i tuoi consigli sono sempre preziosissimi.
Ciao Claudia, più che alle ovaie penserei a una dieta funzionale per la tiroide, che probabilmente è la causa delle ovaie multifollicolari.
Buongiorno Arianna .. posso chiederti in che modo la tiroide influisce sull’ ovaio multifollicare ..perché anch’ io ho circa lo stesso problema .. ho dei noduli alla tiroide che tengo sotto controllo tramite ecografia ma la tiroide è ok , l’ endocrinologo mi ha detto che la presenza di noduli non influenza la funzionalità della ghiandola .. grazie
I dettagli tecnici non sono adatti a un commento, se vuoi scambiare due chiacchiere con me, perché non partecipi ad uno dei corsi che organizzo sulla donna?
In ogni caso, esiste un asse endocrino che collega tutte le ghiandole ormonali del corpo: ipotalamo, ipofisi, tiroide, surreni e ovaie (o testicoli) in primis. Impossibile che la funzionalità di un organo non abbia conseguenze anche sulle altre, per quanto di piccola entità.
purtroppo sono lontana e mi sarebbe impossibile. .comunque capisco che sia un meccanismo piuttosto complesso da spiegare in due parole.. grazie per la gentilezza
1,65 per 47 kg dieta sana ed equilibrata ricca di frutta verdura cereali e rarissimi dolci o grassi di nessun tipo ( non mi piacciono proprio) sport 2 volte a settimana … Ovaio policostico con normali ovulazioni mensili da diversi anni …nessuna alterazione ormonale di rilievo se non delta 4 androstenedione di poco sopra i limiti…nonostante ciò grave problema di irsutismo che non riesco a contrastare con nulla( nè pillola ,né metformina né flutamide,né mioinositolo) …sa darmi qualche consiglio?? Grazie
Per consigli personalizzati è indispensabile prendere appuntamento in studio, oppure contattare un collega che tratti PCOS: spero possa capire che attraverso un commento è assolutamente impossibile che io capisca la sua situazione specifica, mi spiace.
Ciao! Ho trovato il tuo sito grazie al libro “Project Nutrition” di Andrea Biasci 🙂
Anche io soffro di PCOS purtroppo e perdere peso per me è sempre una fatica nonostante sia sempre a “dieta” e faccia allenamenti in palestra (prima ero una nuotatrice agonistica, ora solo palestra 4 volte a settimana). Ho sempre avuto oscillazioni di peso. Arrivavo a 51 kg e poi recuperavo tutto. Sto seguendo una dieta prescritta da una biologa nutrizionista. E’ ipolipidica e ipocalorica da 1420 kcal (io sono 155cm e peso 59kg, per cui DEVO perdere peso) così distribuita: proteine 21% (70gr), lipidi 24%, carboidrati complessi 55% di cui semplici 14%, fibra 30gr. Ho 4 giorni a settimana in cui nel piatto ho sia carbs che proteine e 3 volte a settimana in cui è tipo una dieta dissociata.
La mia domanda però riguarda il tipo di ALLENAMENTO. Per noi che soffriamo di PCOS, è meglio fare attività brevi e di alta intensità? O attività cardio su tapis roulant, cyclette, ecc? Ho seguito Kayla Itsines ed ero dimagrita, ma preferirei andare in palestra, perché mi era venuto male ad ginocchio per via dell’intensità di Kayla.
Grazie mille!
Ciao Sarah, non potrei dare opinioni sulla dieta perché avrei bisogno di avere molte altre informazioni a tuo riguardo… Per quanto riguarda gli allenamenti, non è il mio campo specifico di azione, però in linea di massima per PCOS fa bene ciò che fa bene per insulino resistenza: attività brevi, alta intensità. In bocca al lupo!
Ciao Arianna,
approfitto innanzitutto per ringraziarti delle informazioni che condividi perché ho già avuto miglioramenti visibili seguendo i tuoi consigli, ma soffro ancora di amenorrea, cicli irregolari, acne lieve e soprattutto irsutismo 🙁
Non riesco a trovare qui a Bologna un ginecologo che possa seguirmi senza limitarsi a consigliarmi la pillola. Avresti per caso qualcuno da suggerirmi?
Grazie!
Paola
Purtroppo su Bologna no, non conosco nessuno. Magari a Milano, il centro Ginecea? Troppo lontano?
Ciao Arianna, mi è stato diagnosticato ovaio policistico a causa della presenza di cisti e amenorrea, ma sono normopeso e non ho né insulinoresistenza né forme di iperandrogenismo visibili come irsutismo ecc. (sto attendendo comunque i risultati degli androgeni per accertarmene al 100%). È possibile avere la sindrome dell’ovaio policistico solo con presenza di cisti ed amenorrea? È possibile che sfoci in sindrome metabolica e negli altri problemi correlati alla sindrome? L’alimentazione può aiutare a far regredire le cisti? Mi è stata prescritta la pillola anticoncezionale. Grazie mille e scusami delle tante domande ma vorrei tanto capire se la situazione può peggiorare o se, seguendo uno stile di vita sano ed attivo, come già faccio, si possa scongiurare un peggioramento.
Cara Alessandra, se vuoi nella sezione ‘ebook’ è disponibile una mia pubblicazione riguardante la PCOS e l’effetto positivo dell’alimentazione. L’ ho spiegato tutto più approfonditamente. Considera che, di tutti i sintomi, quello che fa più fatica a regredire è l’irsutismo, poi per gli altri non ci sono grossi problemi se si riesce a seguire bene la dieta.
Grazie mille! Comprerò anche l’ebook. Sono in attesa che mi arrivi “Alimentazione in equilibrio”, che ho ordinato prima che mi fosse diagnosticata la sindrome il 12 (giorno del mio compleanno e anche del tuo, auguri ancora). Spero di risolvere tutti i miei dubbi e le mie “paure”. Al momento ho cisti ed amenorrea. La mia paura è che si possano presentare anche gli altri sintomi, anche se tutte le analisi (glicemia, insulina, curva da carico glicemico, ormoni tiroidei ecc.) risultano nella norma. È possibile non avere nessun sintomo ‘apparente’ ed avere la sindrome? Oppure gli altri sintomi si presenteranno in futuro? Io continuerò ad impegnarmi ogni giorno con sport ed alimentazione come ho sempre fatto, magari con qualche accorgimento dato dalla mia nuova situazione ma sempre sulla stessa linea e senza alcun problema, perché voglio fare del bene a me stessa e voglio prendermi cura di me stessa soprattutto dall’interno. Ti ringrazio per il tuo sito, i tuoi interventi su Facebook perché ti impegni a fare informazione, educazione alimentare, quella giusta! Attendo risposta sul mio dubbio sintomi. Grazie ancora!
Sì, è possibile non avere sintomi e avere la sindrome, anche se potrebbe essere stato confuso la sindrome con le ovaie policistiche, che sono due cose differenti: ti conviene magari fare approfondimenti per capire cosa sia a te 🙂
Ciao Arianna,
la mia situazione è questa: sospetta sindrome da ovaio micropolicistico (diagnosticata soltanto tramite ecografia, i sintomi erano amenorrea e acne).
Ho interrotto la pillola Diane a maggio (dopo molti anni! Ne ho 32 e la prendo praticamente dall’adolescenza, sotto controlli ginecologici) perché cerco una gravidanza, ma la situazione si è ripresentata tale e quale all’adolescenza: acne e amenorrea.
Ora andrò a fare dosaggi ormonali, curva glicemica per verificare insulinoresistenza (è un esame che non ho mai fatto!) e visita da un endocrinologo.
Vorrei però provare a migliorare la mia alimentazione. Sono normopeso (172cm x 56kg) e faccio sport 3 volte a settimana, ma amo i carboidrati e adoro il latte!! Devo proprio provare a ridurli, però.
A questo proposito, con cosa posso sostituire il latte al mattino? E’ quello che mi peserebbe di più togliere!! Prendere del latte senza lattosio non cambierebbe niente? Ho sentito parlare di latte di nocciole, può andare bene? I cereali integrali invece posso continuare a mangiarli?
Altra domanda: pasta integrale a pranzo, 3 volte a settimana, può andare? La sera sempre e solo proteine, o un risotto può andare? Il farro è ok?
I dolci sono proprio off limits? O tipo una volta a settimana si può sgarrare? Il cioccolato fondente ad alta % di cacao si può consumare?
Ahah scusa, quante domande! Ma vorrei proprio venire a capo una volta per tutte a questo problema che mi condiziona da troppi anni ormai
Gentile Ele, il mio non è un servizio di consulenza gratuita via web: gli articoli sono di informazione generica. Per consigli personalizzati, come quelli che lei mi sta chiedendo, trovo sia abbastanza intuibile pensare di prendere un appuntamento, di persona (primi appuntamenti disponibili a novembre) o attraverso la modalità di consulenza online. Ogni PCOS è a sé: senza anamnesi, non saprei dove partire nella risposta.
Ciao Arianna!! innanzitutto i miei complimenti e grazie perche’ ti seguo da anni, anche adesso che mi sono trasferita a los angeles.e i tuoi consigli mi hanno aiutato tantissimo!
Soffro da anno il PCOS, e comunque ancora ho ammennorhea nonostante abbia cambiato alimentazione ma sto molto meglio. sono normopeso, probabilmente pero’ mangio troppo pochi cereali per paura di ingrassare (tutto il grasso mi rimane sulle gambe e cosce).
Detto cio’… ti volevo chiedere il tuo parere per quando riguarda le combinazioni alimentari. Molti nutrizionisti dicono che seondo la biochimica, non si dovrebbe combinare certi cibi. ad esempio proteine e carboidrati, oppure cereali e carboidrati sono da escludere perche’ hanno la digestione diversa, pool enzimatico e’diverso, biochimica etc….
alla fine sembra che solamente le verdure combinano col tutto. Ma noi col PCOS dobbiamo combinare le proteine, carboidrati e i grassi sempre in ogni pasto (infatti dopo solo pasta e olio sono in iperglicemia dopo 1 ora). qualé’il tuo parere (e’la dieta dissociata?). Cosa ne pensi della dieta Lemme? dice che si mangia solamente nella chave biochimica ed e’ lúnica soluzione….
Grazie ancora di tutto e sto aquistando tutti i tuoi ebook che mi aiutano a fare il menu ogni giorno!!!
Commento arrivato, era in moderazione 🙂
Le motivazioni biochimiche accampate da alcuni colleghi non sono scientificamente fondate, a meno di avere gravi problemi gastroenterici.
Lemme preferirei non venisse proprio citato in mia presenza 😉
Immaginavo 🙂 avevo giusto bisogno di una conferma di qualcuno che se ne intende piu’ di me 😀
non sono sicura se il mio ultimo commento e’ stato postato perche’ sono stata disconessa… Me lo confermi?
Ciao Arianna, complimenti per il sito, veramente ben fatto, semplice ma esaustivo e professionale.
Riguardo alla PCOS vorrei chiederti una delucidazione, se gli esami ormonali sono tutti giusti, come pure curva insulinica e glicemica, non ci sono al momento sintomi ma ci sono stati in passato e poi risolti con terapia ( perdita di capelli trattata con finasteride), l’unico inconveniente risulta essere qualche chilo in più difficile da mandar via, deve comunque essere messa in atto l’ alimentazione da te spiegata oppure in questi casi è sufficiente un attenzione a non esagerare con CHO ad alto Ig?
Grazie 🙂
Grazie per i complimenti Benedetta.
Per rispondere alla tua domanda: dipende, in linea generale si potrebbe anche solo far attenzione ai carboidrati inserendoli opportunamente durante la giornata e in relazione allo sport.
Ciao,ho letto varie pagine del suo blog,soprattutto quelle relative alla pcos(di cui soffro)è veramente un bel sito, e mi piacerebbe prendere un appunto con lei,purtroppo però abito in centro italia;per questo mi chiedevo se conoscesse qualche collega che lavora a Roma a cui indirizzarmi
Grazie
Il dr Loreto Nemi.
Ciao Arianna, vorrei sapere se per l’ acne da pcos va bene consumare yogurt magro delattosato. Io ne mangio 1 vasetto (125 gr) a colazione accompagnato da albumi, 1 tuorlo e fiocchi di riso integrale.
Inoltre sono una sportiva, non riesco a trovare delle pro in polvere che facciano al caso mio: che ne dici delle whey isolate? Quelle della soia, albume, pisello mi danno problemi
Ti ringrazio!
In caso di PCOS si consiglia una sospensione di tutti i latticini: il problema non è nel lattosio, ma nelle caseine. Per le proteine, è bene valutare se effettivamente ti sia utile un’integrazione, e in questo caso provare a valutare la tolleranza delle idrolizzate.
Buongiorno Arianna,
Sono una collega nonché fan delle tue ricette gustose. Oltre a farti i complimenti per il blog e per il lavoro che svolgi in modo esemplare, vorrei un consiglio…
Per ragazze normopeso con PCOS ma che vogliono aumentare un po’ la massa muscolare in sala pesi, come consiglieresti la gestione dei carboidrati? in questo caso li manterresti in tutti i pasti?
Ti ringrazio in anticipo
Grazie per i complimenti 🙂
Dipende da caso a caso, ma indicativamente metterei i carboidrati in caricopost allenamento 🙂
Ti ringrazio per avermi risposto
C’è qualche (tuo) seminario in programma per approfondire l’argomento o hai qualche lavoro da consigliarmi per poter capire meglio?
Grazie ancora!
Il 24 e 25 terrò la lezione per SNS: http://www.scuolanutrizionesalernitana.it/16-corso-ecm/blog.html
Credo sia ancora possibile iscriversi alla singola giornata, dovresti chiedere a Francesco Buoniconti 🙂 Tengo tutti gli anni docenza su queste tematiche.
Ps ho appena ordinato l’e-book… magari già quello sarà illuminante
Ciao Arianna, complimenti per il tuo sito e la dedizione e passione che metti nel tuo lavoro.
Volevo chiederti se, in linea generale, anche in gravidanza sia meglio proseguire lo stesso regime alimentare in caso di PCOS,
in particolare devo ancora evitare tutti i latticini?
Premetto che non soffro di diabete o insulino resistenza, ma in passato ho migliorato di molto l’acne eliminandoli dalla dieta.
Grazie in anticipo per l’attenzione e la disponibilità.
In gravidanza l’assetto endocrino è molto diverso, quindi i principi della dieta per PCOS “cadono”, e si può eseguire una dieta più libera, facendo attenzione agli zuccheri per ovvi motivi 🙂
Il pane senza glutine:anche se si ha PCOS e insulinoresistenza, va eliminato anche questo come fonte di carboidrati?nemmeno al mattino, nemmeno piccole porzioni?
e il cioccolato:puo essere tenuto per la colazione quello con nocciole o mandorle, per saziaredi piu?
Pane senza glutine per celiachia?
Cioccolato: dipende, se si deve perdere peso o meno…
Si,senza glutine per celiachia.ma credo che non dovrò mangiarne più finche non perdo peso.
Complimenti per tutto, sono ore che leggo ed è magnifico e ben fatto.
Volevo ricollegarmi all’ultima domanda che ti hanno posto, il pane senza glutine e gli alimenti senza glutine devono essere eliminati?
io soffro di PCOS già curata con diete e adalctone, stavo meglio ero dimagrita ma adesso ho iniziato ad aumentare di peso con problemi di acne. Io credo sia dovuto all’alimentazione, a causa di una forte intolleranza al glutine faccio colazione con pane integrale senza glutine (quanto lo trovo) e yogurt senza lattosio (intolleranza pure al lattosio), oppure alterno con fiocchi di avena e latte di riso (porridge) o pancake fatti da me, e mangio a volte la pasta a pranzo senza glutine con olio o pomodoro. Proteine animali zero da un paio di mesi, solo formaggi senza lattosio qualche volta. Verdure a quantità infinita.
Secondo il tuo parere devo eliminare/modificare qualcosa? Specie il senza glutine?
Ti ringrazio per la tua risposta.. mi ri-tuffo nella lettura 🙂
Ciao Linda, solo i certi casi il glutine va eliminato completamente.
Cara Arianna, con una dieta che prevede verdure proteine e cereali a basso IG riesco a fare regredire quasi del tutto l’acne, ma abbiamo un problema huston: il peso. L’anno scorso durante un periodo di malattia dove In seguito si è scoperto che avevo il reflusso mi sono cibata praticamente solo di riso integrale e verdure poco olio e avevo perso praticamente 5 kg. Poi inserendo poche proteine ne ho ripresi due e mi andava benissimo ma da quando sono tornata dal nutrizionista e mi ha rimesso sotto con le proteine oscilla fra i 57 kg e i 58. Non c’è verso di perdere. Se proprio tolgo molti carboidrati scendo a 56 ma ho dei cali di tono pazzeschi. Non ho energie in pratica. Allora cosa devo fare Devo scegliere fra i brufoli o il peso forma?
Sarebbe il caso magari di farti seguire da un nutrizionista per un piano bilanciato 🙂
Ciao Arianna, volevo sapere se questo tipo di alimentazione può migliorare anche la presenza di miomi uterini.
No, la dietoterapia è differente 🙂
Salve, articolo interessante. Ma ho da sempre un dubbio sulla PCOS che non riesco a colmare: se una donna è ginoide e con cellulite e ritenzione idrica, ma ha anche la PCOS, quale è l’approccio migliore a livello dietetico? Perché le direttive per la PCOS e quelle per la donna ginoide sono praticamente opposte. Le low carb High protein non aiutano la donna ginoide (soprattutto se sportiva, che tende al cortisolo alto), e allo stesso tempo molti carboidrati non aiutano la situazione legata all’insulino resistenza della PCOS. Quale dieta seguire? Per donna ginoide o per la PCOS? Grazie mille!
Non esiste una dieta precompilata, deve essere personalizzata, quindi non saprei rispondere.
Anche i formaggi stagionati, tipo parmigiano e grana padano (che non contengono il siero del latte) hanno un indice insulinemico elevato?
Se non avessero un indice insuline micosi elevato si potrebbero usare quotidianamente sulla pasta?
Anche i formaggi stagionati, tipo parmigiano e grana padano(che non contengono il siero del latte) hanno un elevato indice insulinemico?
Se non avessero un elevato indice insulinemico si potrebbero mangiare quotidianamente sulla pasta?
L’effetto iperinsulinizzante del latte è dovuto alle proteine del siero del latte, giusto?
Se fosse così, il formaggio che non contiene il siero del latte, come il pecorino romano dop, si potrebbe mangiare anche tutti giorni aggiungendolo alla pasta?
Poi ho visto che nella tabella è riportato che il formaggio ha un indice insulinemico di 45 + o – 13. Come è possibile? Quindi il formaggio si può mangiare oppure no? Sono confusa.
Grazie per questo articolo.
Parlando dell’alimentazione, è consigliabile stare particolarmente attenta all’indice e carico glicemico anche essendo normopeso e senza problemi di insulinoresistenza? Preciso che mi è stata diagnosticata la PCOS, con androgeni alti e problemi di irsutismo e cicli anovulatori di 35-40 gg, ma l’insulina risulta bassa negli esami del sangue.
Bianca
Buongiorno, innanzitutto volevo ringraziarla per l’articolo, esaustivo e molto chiaro.
Mi è stato diagnosticato da poco la PCOs e dopo circa 3 anni di amenorrea, dopo aver interrotto la pillola (Sibilla), mi è tornato il ciclo. Tuttavia in un anno ho preso peso, in parte per aver diminuito la restrizione sul cibo, ma in parte anche per l’insulino-resistenza. Volvo chiederle, è possbile che l’assunzione della pillola, oltre che alleviare sintomi come l’irsutismo, aiuti anche nel mantenimento del peso corporeo (siccome l’aumento di peso è iniziato al momento dell’interruzione)?