In Europa e negli Stati Uniti le cause di morte più diffuse sono i problemi cardiovascolari (40%) e i tumori (30%): l’ American Institute for Cancer Research ha stimato che con una corretta alimentazione si sarebbe in grado di prevenire dal 30 al 50% di queste morti, in particolare per alcuni tipi di cancro. Non è un dato da sottovalutare: le massime autorità mondiali ci stanno dicendo che fast-food, industria alimentare, grassi trans e cibi processati sono causa di tre tumori su dieci. Significa che cambiando le nostre abitudini a tavola possiamo diminuire fino al 50% il rischio di sviluppare un cancro durante tutto l’arco della vita. Capite quindi che mangiare correttamente è qualcosa che va molto al di là dell’immagine di noi stessi riflessa dallo specchio.
Proprio per lo stretto legame esistente tra alimentazione e tumore, è stato da anni istituito un gruppo di ricerca internazionale -il WCRF, World Cancer Research Fund- che si occupa di raccogliere, elaborare e diffondere i dati relativi alle reciproche influenze di dieta e cancro. Qui trovate il sito.

Il WCRF prende in considerazione tre diversi livelli di esposizione al rischio di cancro, ossia ha stabilito tre livelli di evidenza con cui un alimento può contribuire a prevenire o causare un determinato tipo di tumore. Il livello di evidenza più incisivo è il convincing (convincente), segue poi il probable (probabile) e il limited-suggestive (limitato). Vi sono poi classificazioni in base alla categoria di alimenti (cereali, alimenti contenenti vitamina C, bevande zuccherate, carne conservata…) o in base al tipo di cancro (esofago, polmone, seno…), con relativi riferimenti che si incrociano.
Ad esempio fino a una decina di anni fa si riteneva che il consumo di frutta potesse prevenire il cancro con un’evidenza convincing; invece, secondo il documento redatto nel 2007 e in fase di aggiornamento, il consumo di frutta previene a un livello di probable evidence il cancro a faringe, esofago, polmone e stomaco, e solo a un livello limited-suggestive il cancro a pancreas, fegato e colon-retto. Dunque, pur riconoscendo che la frutta è salutare per molti motivi, il WCRF riconosce che il suo consumo incida in maniera più marginale nella prevenzione del cancro in genere, e che comunque ci siano alcuni tipi di tumore più responsivi alla frutta e altri meno. Nello sviluppo e nella progressione del cancro incidono maggiormente altri fattori, primo tra tutti il livello di grasso corporeo, che a sua volta è condizionato soprattutto dalla quantità di zuccheri semplici presenti nella dieta.

Il documento conosciuto come WCRF_2007 è un monumentale lavoro di 500 pagine, che affronta non solo l’influenza che la dieta ha sul cancro, ma anche lo stile di vita (in particolare attività fisica e allattamento).
Analizzando i fattori più convincenti nella prevenzione dei tumori in generale -quindi senza distinguere la sede del tumore- è stato poi redatto un decalogo di consigli per la popolazione, che ora vi riporto.

1. Indice di grasso corporeo: cerca di essere il più vicino possibile al tuo pesoforma, e stai particolarmente attento alla circonferenza della vita, che è uno dei dati maggiormente predittivi del rischio di tumore.
2. Attività fisica: cerca di muoverti il più possibile tutti i giorni, limitando abitudini sedentarie come ad esempio guardare la televisione.
3. Cibi e bevande che promuovono l’aumento di peso: limita il consumo di alimenti processati ad alta densità energetica (ossia ricchi di grassi e zuccheri semplici) ed evita il consumo di bevande zuccherate (compresi i succhi di frutta).
4. Cibi di origine vegetale: mangia prevalentemente vegetariano; non solo verdura e frutta, ma anche cereali (soprattutto cereali integrali in chicchi) e legumi. Fai attenzione a non consumare un eccesso di alimenti amidacei raffinati (riso bianco, pasta, farine 0 e 00 e derivati come pane e dolci).
5. Cibi di origine animale: limita il consumo di carne rossa ed evita di consumare carne conservata (affumicata, salata o con aggiunta di conservanti).
6. Bevande alcoliche: se abitualmente bevi alcolici, limita il loro consumo a non più di un bicchiere di vino a pasto per gli uomini, e mezzo bicchiere per le donne; evita i superalcolici.
7. Alimenti conservati, processati e precotti: limita il consumo di prodotti salati, affumicati e preconfezionati; fai attenzione che i legumi e i cereali che mangi non siano ammuffiti.
8. Integrazione dietetica: non assumere integratori se non dietro consiglio medico, perché non sono utili alla prevenzione del cancro e in alcuni casi possono favorirlo.
9. Allattamento al seno: si raccomanda alle madri di allattare al seno per almeno i primi sei mesi di vita del neonato, e di proseguire con altri sei mesi di alimentazione complementare.
10. A chi è stato colpito da cancro si raccomanda di seguire i consigli di cui sopra per evitare le recidive, in accordo con le proprie condizioni di salute.

Quello che mi propongo nei prossimi articoli è di approndire punto per punto ciascuna delle voci in elenco, cercando di focalizzarmi su alcuni aspetti che non sempre si trovano spiegati con chiarezza. Ad esempio a volte si legge che “le proteine della carne fanno venire il cancro”: in realtà non sono solo le proteine il nutriente incriminato, ma spiegherò tutto a tempo debito.

Mentre aspettate il primo articolo vi chiedo: avete qualche domanda riguardante i dieci punti dell’elenco a cui vorreste rispondessi? C’è qualche curiosità che vorreste vedere approfondita, qualche dubbio o richiesta di maggiori informazioni? Per qualsiasi interrogativo commentate questo post o scrivetemi una mail: per quanto mi è possibile cercherò di dare spazio alle vostre domande nei vari articoli.

Prima di concludere, vi lascio qualche dato riguardante l’Italia:
– Il tumore più frequente tra le donne è il cancro al seno, che copre ben il 42% dei casi totali di tumore femminile: più di 520.000 donne in Italia devono convivere con questa malattia
– Tra gli uomini, il tumore più diffuso è quello alla prostata (22% del totale): ne soffrono più di 215.000 italiani
– I tumori al colon-retto e quello allo stomaco colpiscono uomini e donne in ugual misura: circa 140-150mila persone per il colon-retto, circa 30-35mila per lo stomaco (stime per ciascun sesso)
– Il cancro al polmone colpisce gli uomini tre volte più che le donne, mentre quello alla tiroide si riscontra con una frequenza tre volte maggiore nelle donne
– Nelle donne, il cancro al corpo dell’utero è circa 2,5 più frequente rispetto al tumore che colpisce l’ovaio
– Pare al Centro-Nord Italia si registri una prevalenza di tumori superiore rispetto al Sud; fa eccezione la Campania, che per gli uomini è la regione con un’incidenza di tumori più alta (per le donne questo primato nero va al Friuli-Venezia Giulia)
– Se è vero che il numero di nuovi casi-anno è in costante aumento, bisogna però considerare che grazie alla diagnosi precoce il tasso di mortalità per tumore ha cominciato a diminuire dagli anni Ottanta ad oggi; in altre parole: ci si ammala con maggior frequenza, ma in molti casi si riesce a fermare la malattia nei primi stadi

Al di là dell’alimentazione esistono molti altri modi di prevenzione del cancro, tra cui importantissimi sono i programmi di screening messi in atto dal Ministero della Salute: in particolare per cancro al seno, cervice uterina, prostata e colon-retto. Non sottovalutate questi metodi diagnostici, e non continuate a rimandare questi esami se vi è arrivato a casa l’avviso che vi ricorda di farli: la prevenzione è sempre meglio della cura.

Una postilla. La fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia con sede a Milano) promuoverà nel prossimo mese di settembre un Percorso della Salute volto a sensibilizzare la popolazione verso la prevenzione del cancro attraverso il cambiamento della propria alimentazione e del proprio stile di vita. Qui potete trovare le informazioni in merito: come funziona, dove si terranno gli eventi e come iscriversi. Io parteciperò come dietista responsabile della stazione per le bevande zuccherate e gli alimenti ad alta densità energetica: la collaborazione fa parte del project work conclusivo del master universitario che ho frequentato quest’anno, e per il quale dovrò scrivere una tesina. Dunque aggiornare il mio sito con approfondimenti dei consigli WCRF sarà un buon banco di prova per me: informando voi farò parte del lavoro per la tesina 🙂

Sitografia
World Cancer Research Fund