Diete ed effetto yo-yo: chi di voi non ne ha sentito parlare fin da quand’era in culla? Con questo nome si indica la situazione per cui una persona continua a perdere e riacquisire peso, alternando diete strettamente ipocaloriche e periodi di caos alimentare, attività fisica costante (a volte estenuante) e totale sedantarietà. In genere l’effetto yo-yo risente del periodo dell’anno: si perde peso in prossimità dell’estate per la temutissima prova costume e lo si riacquista a partire da settembre, quando comincia a ristabilirsi la noiosa routine domestica e lavorativa che ci accompagnerà fino a giugno.
Il regime dietetico che fa perdere e rimettere peso è variabile: si passa dal digiuno totale a diete moderatamente ipocaloriche; al rigido controllo si alternano fasi di anarchia alimentare, in parte dovute al bisogno fisiologico di “cibo vero” e in parte determinate dall’esasperazione psicologica.
Al di là del totale disequilibrio nutrizionale a cui ci si espone quando si intraprende una dieta drastica, vi siete mai chiesti se ci siano conseguenze negative sul lungo termine per chi continua a perdere e riacquistare peso con pericolose diete fai-da-te? In altre parole: vale la pena di fare la fame per sei settimane l’anno solo per vedere i numeri della bilancia calare di giorno in giorno, per poi ricadere nei vecchi vizi una volta che il sole malinconico di ottobre ha sostituito quello accecante di luglio?
Il problema più importante che si incontra dopo anni di diete yo-yo è la modificazione della composizione corporea: diminuisce la massa magra (metabolicamente attiva) e aumenta la massa grassa (metabolicamente inerte).
Prendiamo ad esempio una donna che inizialmente pesa 65 kg: a seguito di una dieta rigidissima arriva a pesare 58 kg in poche settimane, un peso che mantiene per 3-4 mesi. In seguito ricomincia a mangiare disordinatamente, non prestando attenzione alle quantità e arrivando di nuovo a 65 kg; rendendosi conto di essere ingrassata, in primavera si rimette a dieta: di nuovo 57-58 kg, per poi tornare a 65-66 kg a settembre. Queste oscillazioni si ripetono un paio di volte l’anno per diverso tempo: il peso rimane sostanzialmente sempre lo stesso, ma la composizione corporea no.
Prima di iniziare la prima dieta i 65 kg potevano essere rappresentati al 24% da massa grassa; a seguito di anni di yo-yo la bilancia darà sempre lo stesso responso (65 kg), ma la massa grassa sarà aumentata, magari al 27-28%. Il cambiamento della composizione percentuale di grasso e muscolo non è un aspetto da sottovalutare: ricordiamo che solo la massa metabolicamente attiva del muscolo è in grado di produrre energia bruciando calorie, mentre il contributo dato dalle riserve di grasso è molto marginale ed ininfluente. Una massa muscolare inferiore significa dunque un metabolismo rallentato: in termini pratici, se inizialmente la donna dell’esempio citato poteva avere un metabolismo basale (consumo energetico a riposo) di 1400 kcal, gli anni di yo-yo possono averle abbassato il valore anche a 1000-1100 kcal quotidiane. Risultato: la donna farà più fatica a dimagrire, e sarà invece più predisposta ad ingrassare.
Oltre al cambiamento percentuale della composizione corporea, le diete yo-yo portano anche a cambiamenti radicati in ciascuno dei due compartimenti del corpo: il grasso e il muscolo.
A seguito di sali-e-scendi dietetici la composizione delle riserve di grasso sarà costituita da un quantitativo sempre maggiore di grassi saturi, che sono i più lenti ad essere mobilizzati: ciò significa che si farà più fatica a bruciare quel grasso, poiché rimarrà più tenacemente aggrappato alla nostra pancia o alle nostre gambe! Per quanto riguarda il muscolo, la sindrome da yo-yo comporta la sostituzione di fibre rosse con fibre bianche: mentre le prime hanno un’alta capacità di utilizzare i grassi a scopo energetico, le seconde usano preferenzialmente gli zuccheri.
Sommate le tre conseguenze delle diete yo-yo: abbassamento del metabolismo basale, saturazione delle riserve di grasso e sostituzione di fibre bianche alle rosse nel muscolo.
Il risultato è quello di incontrare molta più difficoltà a dimagrire e maggiore propensione a ingrassare.
Uno dei motivi per cui preferisco insegnare come mangiare in equilibrio piuttosto che dare schemi dietetici che non lasciano margini di libertà è proprio legato a quanto vi ho scritto finora: l’alimentazione non deve essere vista come un mezzo per raggiungere il peso corporeo desiderato, la dieta non deve essere un periodo di sacrificio e rinuncia votato al dimagrimento, a seguito del quale si può tornare alle vecchie abitudini a tavola. Un approccio di questo tipo non porta ad alcun risultato sul lungo termine: la persona avrà imparato a stare a dieta e ad autocontrollarsi, ma non le saranno stati dati gli strumenti per cambiare dal profondo le proprie abitudini e correggere definitivamente i propri sbagli.
A mio parere, un cambiamento più ampio delle abitudini unito alla consapevolezza di quello a cui portano le scelte alimentari è il metodo più efficace per mantenersi in salute e per trovare il proprio pesoforma: il dimagrimento come conseguenza di scelte salutari e non come obiettivo da perseguire ad ogni costo.
Ci sono tuttavia delle eccezioni che prescindono il mio modo di intendere l’alimentazione: in alcuni casi un dimagrimento rapido è preferibile rispetto ad uno più graduale. Mi riferisco ad esempio a situazioni di sovrappeso o obesità patologiche: in questo contesto non è raro che un dimagrimento rapido sia necessario per migliorare lo stato di salute complessivo del paziente, o per sottoporlo a interventi chirurgici salvavita che l’eccesso di peso impedisce di attuare. Questi casi sono borderline e devono essere seguiti sia da un punto di vista medico che da un punto di vista dietistico: a fianco della dieta estrema ci deve essere un percorso di educazione nutrizionale volto a riabilitare lo stile alimentare del paziente una volta che il primo step di dimagrimento rapido sia stato raggiunto. Senza questa rieducazione e senza un cambiamento dell’approccio del paziente al cibo il dimagrimento ottenuto sarà stato perfettamente inutile, perché le cattive abitudini porteranno a riacquistare tutto il peso perso.
Lasciando da parte i casi-limite, in che modo è possibile evitare l’effetto yo-yo quando si vuole perdere qualche chilo?
– Evitare diete drasticamente ipocaloriche: mai scendere sotto le 1400-1600 kcal quotidiane (anche di più se si fa attività fisica o un lavoro pesante). Restringere troppo le calorie è inutile e controproducente: vi porterà a perdere massa magra e non massa grassa.
– Evitate diete a ridotto contenuto di grassi: uno scarso apporto di lipidi determina uno stato di allerta dell’organismo, che si crede a ridosso di una carestia e che è portato a rallentare il metabolismo. Scegliete fonti di grasso buone: olio extravergine d’oliva usato a crudo, frutta secca, avocado, pesce fresco.
– Non sottovalutate l’importanza dell’attività fisica: è indispensabile per il mantenimento della massa magra. Esercizi mirati permettono non solo di evitare l’effetto yo-yo, ma anche di migliorare il quadro metabolico che consegue ad anni di sali-scendi (perdita di muscoli e di fibre rosse).
– Rivolgetevi sempre ad un professionista competente che vi affianchi nel vostro percorso di dimagrimento e soprattutto che vi insegni come fare le scelte migliori: l’alimentazione non è un argomento tanto scontato e semplice come si è soliti credere; ci sono innumerevoli fattori da tenere in considerazione quando si compila una dieta: biochimici, ormonali, personali. Per questo le diete da rivista patinata o quelle preconfezionate falliscono: sono standardizzate, come se l’uomo fosse una macchina dal comportamento sempre prevedibile. Non è così: non esiste *la* dieta perfetta, ma solo lo stile alimentare perfetto *per te*.
42 Comments
Ancora complimenti…e grazie per i tuoi preziosi consigli.
Francesca
Grazie Francesca! 🙂
Ciao Arianna!
Grazie per il tuo post, è davvero interessante. A questo proposito cm andrebbero suddivise le calorie durante l’arco della gg? Tenuto conto di uno spuntino pomeridiano? So che a cena si dovrebbe mangiare leggero ma più o meno quante calorie? Mi piacerebbe avere dei consigli di cena “buona o ideale” per una persona che fa attivitá fisica e non dv deve dimagrire ma vl solo mantenere il peso. Grazie! Complimenti!
Ciao Elena! Purtroppo non posso esserti d’aiuto per quanto riguarda le calorie: prima di tutto non contano le ‘calorie’ ma i ‘nutrienti’, e per entrambe le cose avrei bisogno di conoscere molto di più il tuo stile di vita e la tua alimentazione. Spero capirai le mie motivazioni… Non vorrei mai dare consigli approssimativi che poi si rivelano errati!
Per quanto riguarda gli spunti per la cena invece potrei consigliarti di tenere una base proteica (pesce, carne bianca, uova…) da unire a verdura cotta e una piccola porzione di cereali a basso indice glicemico (ad esempio grano saraceno, miglio o amaranto, magari a mo’ di zuppa). Olio extravergine per condire, preferibilmente a crudo. Limita il quantitativo di verdura, soprattutto se cruda (la fibra ci mette un po’ ad essere digerita, e se dopo poco ti corichi ti può dare fastidio all’intestino), e non abbondare con le porzioni di cereali e secondo piatto: indicativamente una porzione grande quanto il tuo pugno chiuso 🙂
Certo che capisco e comprendo le tue motivazioni 🙂 hai ragione, ho ft una domanda la cui risposta è soggettiva me ne rendo conto! grazie per gli spunti di cena..mi sono molto utili:) e li terrò a mente aanche perchè certe vlt a cena ci aggiungo anche un pochino di pane…che giá so che nn va bene qndi cn i cereali ovvierei a qst cosa…grazie mille, gentilissima cm sempre.
Ciao Arianna
Nel mio commento precedente ho dimenticato di chiederti se a cena si possono mangiare i legumi…grazie mille ancora
Sì certo! Abbinali sempre a un qualche cereale per avere proteine complete: un piatto unico di cereali&legumi ha lo stesso valore biologico di carne e pesce. Ad esempio ora che è inverno vedo bene una vellutata di zucche e lenticchie rosse con quinoa o riso integrale 🙂
Grazie Arianna!
Pensavo che i legumi essendo cmq carboidrati nn potessero essere mangiati a cena perche avevo sentito che a cena era meglio evitarli(i carbo). Grazie mille davvero!
Questo è vero se stai cercando di dimagrire… Se sei normopeso, non c’è problema 🙂 Cerca di tenere la frequenza totale di legumi a 2-4 volte settimanali.
A presto!
Grazie 😉
I legumi sono carboidrati? Non proteine?
Metà e metà 🙂 Sono sicuramente una fonte di proteine di maggior entità rispetto ai cereali (riso, orzo, farro, pasta), ma comunque le proteine che offrono sono a basso valore biologico; a differenza di prodotti proteici animali i legumi contengono anche una discreta quota di carboidrati a lento rilascio, che mantengono a lungo la sazietà.
@Ilary: ti rispondo tutto per mail 🙂
Io sono l’esempio della donna yo-yo (anche il peso più o meno è sempre stato quello, per anni). Anzi, lo sono stata e sulla mia pelle ho provato l’immensa frustrazione di quando si rompe il magico meccanismo del perdere kg velocemente. Dopo circa 15 anni di yo yo infatti il mio peso (anzi, come dici tu la mia massa grassa) ha preso il sopravvento su di me. Non dimagrivo più, nonostante privazioni quasi ascetiche: ovviamente il vedere l’ago della bilancia sempre lì generava rabbia e l’insano pensiero dell “ah si? allora chissene, mi svuoto la dispensa”.
Da quando ho cambiato approccio, dieta (seguita da una professionista) e soprattutto stile di vita sono non solo dimagrita (da gennaio quasi 7 kg!!), ma ho recuperato tonicità e le mie forme si stanno rimodellando. E sono serena. Ma ci è voluto un sacco di lavoro mentale, a monte.
Certo che se lo scrivevi un po’ prima, questo articolo… 🙂
Non mi dire così che poi mi sento in colpa 🙁
Però sono contenta che hai trovato una persona seria ed affidabile a cui rivolgerti: è importantissimo per intraprendere un percorso di cambiamento. 🙂
Nah, scherzavo 🙂
Certe cose uno sotto sotto le sa già, ma deve arrivarci a modo suo 🙂
Ciao Arianna! Grazie dei tuoi consigli i tuoi articoli sono sempre illuminanti. 🙂
🙂
Anch’io sicuramente vittima dell’effetto yo – yo, ho smesso però di pensarci. Per la serie non si può tornare indietro. Ho fatto moltissimo sport da bambina, e poi da ragazza danza, a livello professionale (classica, moderna e di carattere), almeno tre ore di allenamento quotidiano dopo la scuola, e potevo mangiare di tutto senza aumentare un etto. Verso i trent’anni ho dovuto smettere perchè il mio lavoro si era fatto molto impegnativo e non avevo più tempo. Ovviavo con una camminata di un’ora al giorno, ma evidentemente il mio metabolismo era abituato ad altro. Così sono ingrassata velocemente di dieci chili, e mi sono messa a dieta. La mia vita è stata un susseguirsi di diete, fai da te, seguita da nutrizionisti, ma come ricominciavo a mangiare normale ingrassavo. Dopo anni e anni di dieta mi sono stufata, mangio sano, normale, e ingrasso. D’inverno. Poi in primavera e d’estate perdo qualche chilo, e amen. Non vedo alternative.
Mettere peso d’inverno e poi perderlo con la bella stagione è naturale e fisiologico: in questo caso non parlerei di yo-yo, mentre indubbiamente in passato hai attraversato una fase di alti e bassi dovuta ad abitudini scorrette.
Quando il peso oscilla in corrispondenza alla stagionalità non è un problema, mentre lo è se la causa sono diete restrittive seguite da periodi di anarchia nutrizionale…!
Purtroppo non mi sono spiegata bene: non è che ingrasso solo d’ inverno, ma le continue diete drastiche seguite dai trent’ anni in poi hanno rovinato probabilmente il mio metabolismo, ed ora non riesco più a dimagrire, a meno di continuare con diete da 1.200 calorie che non ho più voglia di seguire. La menopausa poi ha un po’ aggravato la situazione.
Ah ok ora ho capito… Sì effettivamente a quanto mi dici la sindrome yo-yo ti ha un po’ sballottato. Se ci aggiungi la menopausa, che di per sé rallenta il metabolismo…! Capisco anche la non voglia di attenersi a una dieta: se fossimo più vicine ti potrei dare qualche consiglio in linea generale… Però ho in programma degli articoli tutti dedicati alle donne, magari ti potranno essere utili!
Grazie Arianna, sei gentilissima! Ma una consulenza via web? Ci si potrebbe accordare, che dici? Nel senso, non una dieta , ma una ” impostazione ” di massima.
Ma sì, certo! Contattami in privato quando hai tempo e voglia 🙂
Ciao Arianna!
Sei sempre preziosissima! Sto leggendo tutti i tuoi articoli! Grazie per qlo che fai! T ho scoperto grazie all’articolo sulla colazione e da li non ho mai smesso di seguirti… Siccome l’articolo in questione mi ha permesso di cambiare la mia colazione in meglio…mi chiedevo se potessi darmi dei consigli su cosa consumare a cena… Intendo quali componenti, se carboidrati, proteine e in quante quantitá. So che non è possibile dare delle indicazioni precise ma potresti darmi un’indicazione generale? Èvero che non vanno assunti i carboidrati come pane e pasta? Nemmeno dopo aver fatto palestra? Grazie mille
Ciao Elena! Purtroppo come dici tu non posso darti indicazioni esaustive in merito, ma ti consiglio di tenere come base lo schema dell’Harvard Health Plate (questo) che va bene ad ogni pasto. Ovvero: metà dei tuoi pasti devono essere composti di verdura e frutta (io tenderei a consigliarela frutta come spuntino), circa 1/4 da cereali meglio se integrali e circa 1/4 da proteine (alternando vegetali e animali). Come condimento, olio extravergine d’oliva, sale quanto basta e spezie/aromi.
Non è vero che “i carboidrati non vanno assunti la sera”: è una di quelle affermazioni trite e ritrite che si sentono ma che non hanno alcun fondamento. E’ vero che togliendo pasta/pane/cereali la sera è possibile (non certo) incentivare il dimagrimento, ma su una persona normopeso che oltretutto fa sport quest’indicazione risulta assurda… Ad ogni modo, penso che scriverò un articolo in merito!
Grazie mille Arianna!
Preziosi i tuoi consigli e le tue parole come sempre. Sarebbe interessantissimo per me un articolo su questo. Lo aspetto con ansia. 😉
sempre io 😀 mi sono letta l’Harvard place! dunque in proporzione IN OGNI PASTO vanno seguite queste proporzioni vero? una sorta di dieta zona con le percentuali un pò diverse, ma comunque bilanciata..stesso peso di cereali e proteine, tante verdure e un pò di frutta con oli vegetali (oliva). dovrò cercare del pane decente 🙂 o farmelo io..
PLATE non place 😛
Esatto, a grandi linee hai capito perfettamente 🙂 Solo che quel piatto della salute ragiona a volumi più che a peso: uguale VOLUME di carboidrati e proteine, non peso.
Sì, le indicazioni andrebbero seguite tal quali a ogni pasto… Poi ovviamente ci sono gli aggiustamenti da fare in riferimento a necessità di dimagrimento o attività fisica protratta… Ma per quello meglio rivolgersi a un professionista per un piano personalizzato 🙂
Ad ogni modo, spero di riuscire a pubblicare l’articolo in settimana!
cosa ne pensi della dieta dukan?una mia amica l’ha provata ed è dimagrita tantissimo ma nn credo che dia risultati a lungo termine,leggendo il tuo articolo….
Non la voglio nemmeno sentir nominare 🙂
idem ma un parere illuminato e’ meglio che essere restii senza motivazione(la mia)odio queste diete/moda!
Il fatto è che su questo sito non parlo proprio di diete, a parte sporadici articoli, e non mi ci voglio addentrare: parlo già sempre e solo di diete dimagranti per lavoro, almeno qui volevo trattare quasi esclusivamente corretta alimentazione sana e naturale 🙂
Detto questo, la dieta Dukan, come la Tisanoreica o simili, sono solo diete commerciali. Fanno dimagrire? Sì. Sono utili sul lungo termine? No. Hanno effetti collaterali? Sì. Sono salutari? Affatto. Spiegare i perché mi richiederebbe tempo e documentazione, e non è il fine per cui ho aperto il sito, spero capirai le mie motivazioni! 🙂
cavoli se le capisco e quoto pienamente!la mia era semplice curiosita’ da “ignorante”! 🙂
Ciao Arianna, complimenti…i tuoi articoli sono molto interessanti e il nuovo sito web è top!!
Volevo chiederti una cosa: dopo anni di diete ed effetto a yo-yo in che modo è possibile modificare la composizione corporea e quindi aumentare la massa muscolare a discapito di quella grassa?
Grazie mille per i complimenti 🙂
Per quanto riguarda la tua domanda: sì, è possibile, ma è indispensabile associare uno sport mirato e continuo nel tempo. Ti consiglierei di farti seguire da un personal trainer, almeno all’inizio!
Volevo solo farti i complimenti per come tratti l’argomento nei tuoi articoli . Alla portata di tutte noi sia nei termini che nelle spiegazioni davvero esaustive .Ci stai dando un ottimo strumento proprio per approcciarci seriamente ad un cambiamento con l’aiuto di un parere professionale.Grazie perchè fai capire a tutte il senso di una corretta e sana alimentazione al di là della spasmodica ricerca di un assurdo ideale estetico 🙂
Grazie mille a te per questo bellissimo commento, mi hai fatta sorridere e mi hai fatto amare ancora di più il mio lavoro e il modo in cui lo faccio 🙂
Ma il cambio di fibre rosse in bianche nel muscolo, in termini di allenamento cosa comporta? forse questa domanda è più adatta a Chiara (ho letto tutti i suoi articoli e complimenti anche a lei;) ) perchè leggevo che le fibre rosse si sviluppano di piu’ con allenamenti con i pesi mentre quelle bianche si sviluppano con sport aerobici… è una cavolata? e come è possibile invertire questo processo…lo sport basta?
Per quanto riguarda i grassi saturi,come si puo’ invertire anche qui il processo? (in effetti dopo anni di diete yoyo fai da te noto che il grasso sulla pancia è il piu’ duro da dimiunire e rimane sempre quel famoso rotolino) grazie 😉
Ps mi stai aprendo finalmente gli occhi!!
E’ possibile dare un condizionamento con l’allenamento e l’alimentazione per indirizzare le fibre a essere prevalentemente rosse o prevalentemente bianche, ma c’è sempre una componente genetica con la quale scontrarsi.
Per quanto riguarda la saturazione del grasso, idem: dieta, allenamento ed eventuale integrazione ad hoc.
Io ne sono la prova, anni e anni di diete. Per far si che ora sono in obesità e non riesco neanche volendo a fare una dieta. Sono anni che il mio obbiettivo principale e quello di non ingrassare ma almeno di mantenere ciò che ho preso anche dopo 2 gravidanze. Ora oltretutto a 47 anni mi si rallenta anche tutta la questione del metabolismo. Cerco di fare sport ma anche quello con molta parsimonia. Ma quei 20 kg in piu non me li toglie piu nessuno. Paura non per un fatto estetico che mi piaccio anche cosi ma solo di un lato salutistico, per le mie gambe e la circolazione