Come promesso a Valentina, pubblico una ricetta che abbia come protagonisti i legumi: ricchi di fibra, poveri di grassi e privi di colesterolo sono da sempre l’alternativa vegetale ed economica alla carne e al pesce. La fibra contenuta nei legumi è importante per due motivi: da un lato svolge un’azione ipoglicemizzante, ovvero fa in modo che il rilascio di glucosio nel sangue sia molto lento e graduale; dall’altro permette di abbassare i valori di colesterolo ematico, proteggendo la nostra salute. Per poter pienamente sfruttare la ricchezza proteica delle leguminose (che ne rappresenta il 25% in peso) è necessario l’abbinamento con i primi piatti: il profilo aminoacidico dei legumi è infatti complementato da quello dei cereali; è quindi utile riscoprire ricette popolari, come riso&piselli, pasta&ceci, polenta&lenticchie.
Per questa ricetta, e per assecondare la richiesta di Valentina, ho scelto un altro piatto unico della cucina italiana: pasta e fagioli, tantopiù che sul mercato ho trovato i primi bacelli della stagione. Ho apportato un paio di modifiche per renderlo più estivo, che con i 32°C di stamattina non era il caso di attenermi fedelmente alla tradizione pura! E’ un piatto da preparare preferibilmente per pranzo: è infatti ricco di carboidrati a lento rilascio d’energia, utili per mantenere la concentrazione e per sostenere l’attività per il resto del pomeriggio. I fagioli, a bassissimo indice glicemico come tutti i legumi, hanno anche il vantaggio di mantenere a lungo la sazietà, impedendo così di avere un buco allo stomaco un paio d’ore dopo aver pranzato.
Un paio di consigli per la cottura dei legumi:
– I legumi secchi vanno sempre ammollati dalle 8 alle 16 ore prima di poter essere cotti: l’ammollo serve per ammorbidire le bucce, che altrimenti rimarrebbero indigeste. Cambiate l’acqua d’ammollo almeno un paio di volte, perché in essa si concentreranno le sostanze antinutrienti contenute nel legume.
– Sempre per i legumi secchi, che necessitano di lunghe cotture (50-60 minuti), potete usare la pentola a pressione: ricopriteli di abbondante acqua, e dal fischio della valvola calcolate 20-30 minuti.
– Non salate mai l’acqua di cottura, o indurirete le bucce! Per lo stesso motivo, non cuoceteli mai direttamente nella salsa di pomodoro, ma aggiungetela alla fine.
– Quando cuocete i legumi, sia freschi che secchi, preparate un bouquet di erbe aromatiche: rosmarino, salvia, timo, sedano… Insomma, quello che avete in dispensa: legatele insieme con uno spago da cucina (o chiudeteli in una retina), e mettetele in pentola. Queste erbe contrastano lo spiacevole senso di gonfiore che i legumi causano in soggetti predisposti: a fine cottura eliminate il bouquet (legare insieme i rametti serve proprio a favorirne l’eliminazione, senza che si disperdano).
Ingredienti per 2 persone
200 g di fagioli borlotti freschi (pesati già sgranati) oppure 60 g di borlotti secchi; 150 g di pasta corta (integrale, o di kamut); mezza cipolla di Tropea; 2 pomodori San Marzano; 2 acciughe sott’olio, ben sgocciolate; bouquet aromatico (1 rametto di rosmarino, 4 foglie di salvia, 1 gambo di sedano); 2 rametti di origano fresco (o mezzo cucchiaino di origano secco tritato); olio extravergine d’oliva; sale marino grezzo
Preparazione
Con il rametto di rosmarino, la salvia e il sedano formate un bouquet da legare con dello spago da cucina. Mettete i fagioli in una pentola, copriteli d’abbondante acqua e mettetela sul fuoco, non dimenticando di immergervi il bouquet aromatico! Calcolate una decina di minuti di cottura da quando l’acqua avrà preso bollore, poi scolateli e tenete da parte. Nel frattempo fate bollire per 1-2 minuti i pomodori, scolateli e quando saranno maneggiabili eliminatene le bucce, tagliateli a metà, asportate i semi, e riduceteli a dadini. Tritate la cipolla con le acciughe, e fatela soffiggere in una pentola dal fondo spesso con 2 cucchiai di olio extravergine. Aggiungete i pomodori e l’origano sfogliato (o quello secco) e fate cuocere a fuoco dolce fino ad ottenere una salsa densa; a questo punto aggiungete i fagioli già cotti (se necessario allungate con dell’acqua), regolando di sale. Fate insaporire un paio di minuti, e da ultimo aggiungete la pasta cotta al dente. Mescolate, spegnete il fuoco e coprite con un coperchio: dopo aver fatto riposare un altro paio di minuti affinché i sapori si sposino alla perfezione, servite e…
Buon appetito!
11 Comments
mmmm, io adoro i legumi, questa ricetta la proverò sicuramente! Poi ti dico com’è venuta 🙂
ah, consiglio pratico dello chef: per sbucciare bene i pomodori ti consiglio di passarli subito dopo averli scolati, sotto il getto dell’acqua fredda: si sbucceranno che è una meraviglia 🙂
Garantito? Ottimo, così evito di bruciarmi le mani come invece capita di solito! 😛
si si, garantito! La buccia viene via che è una meraviglia. Inoltre l’acqua corrente fredda blocca istantaneamente il processo di cottura. Quindi il principio vale anche per esempio, per tutte quelle verdure che vanno sì cotte, ma che se rimangono “croccanti” sono più buone (asparagi, fagiolini, taccole, zucchine ecc).
Vedi che avere il marito chef serve a qualcosa? 🙂
Anche io lo voglio, uno chef tutto mio! Dove si compra? 😛
ahahahahah 🙂
dal punto di vista della linea è deleterio però, ti avviso 😀
eccoci al momento della verità quindi, la ricetta con i fagioli tutta per me. la proverò presto, promesso! 🙂
Aspetto di sapere com’è andata 🙂
io aggiungerei anche l’alloro per non creare gonfiore intestinale … che ne pensi?
Giusto, me ne ero dimenticata ma ci starebbe molto bene. Con le lenticchie apprezzo di più il cumino, e con i ceci il rosmarino, ma l’alloro si abbina a tutti i legumi.
Salve, vorrei una specificazione per quanto riguarda l’abbinamento di legumi e cereali per ottenere un profilo aminoacidico completo. Vanno consumati nello stesso pasto, o è sufficiente farlo nell’arco di una giornata ad esempio una pasta a pranzo e una zuppa di fagioli a cena? Sul web trovo davvero opinioni contrastanti in merito.
Infatti: il web è una cosa, la Scienza è un’altra.
I legumi devono essere assunti in concomitanza dei cereali per avere proteine ad elevato valore biologico.