Chi mi segue da un po’ di tempo sa che sono sportiva, senza essere competitiva: vado in palestra dove faccio allenamento funzionale (corpo libero e sovraccarichi), corro, nuoto, faccio trekking in montagna. Non ho particolari mire atletiche, semplicemente mi piace tenermi in movimento. Da un’ex-sedentaria totale, direi che ho raggiunto un buon livello di allenamento, senza voler strafare!
Oltre a una passione per l’attività fisica che si è rafforzata negli ultimi 7-8 anni, ci sono altri due motivi che mi spingono a fare sport: il mio fidanzato (innegabile: a stare con chi ama muoversi, si viene contagiati!) e il mio ipotiroidismo. Soffro di sindrome di Hashimoto, che comporta un metabolismo rallentato e, di conseguenza, tendenza ad accumulare liquidi e ad aumentare di peso: mantenermi attiva, in associazione ad un’alimentazione adeguata alla mia patologia (info qui e qui), mi permette di non veder diminuiti i livelli dell’ormone T3, metabolicamente attivo e responsabile, tra le altre cose, anche della tonicità muscolare e della capacità di ossidare grassi.
Mi alleno quasi sempre al mattino, tra le 6.30 e le 7.00, e quindi a digiuno. Non lo faccio “perché a digiuno si bruciano più grassi”, affermazione da tempo smentita dalla scienza sportiva, quanto perché mi trovo meglio a fare sport al mattino (nel pomeriggio o sera penso che non troverei mai la motivazione necessaria!), oltre che per concreta mancanza di tempo in altri momenti.
Conoscendo le mie abitudini di allenamento, spesso mi chiedete come mi comporto con la colazione. Ho quindi pensato di scrivere un articolo che delinei in linea generale cosa mangiare prima e dopo l’attività sportiva; se voleste poi approndire ulteriormente, potete acquistare il mio libro qui: un manuale di nutrizione per chi ama lo sport all’aria aperta, corredado di tante ricette.
Le esigenze metaboliche pre-sport
Qui incontriamo il primo problema, poiché è impossibile fare una generalizzazione. Quello di cui avete bisogno prima dello sport dipende strettamente dal vostro personale metabolismo, e dal vostro livello di allenamento, oltre che dallo sport che andrete a fare: correte o andate in palestra? E se correte, è fuori casa o sul tapis roulant? Se andate in palestra, fate pesi o corsi in sala?
Le variabili sono davvero molte.
Ci sono persone che riescono a tollerare molto bene anche gli allenamenti a digiuno, altre che invece vanno incontro a cali di prestazione se non hanno mangiato nelle 2-3 ore precedenti.
Il principio generale è che si deve fare sport quando la glicemia (ossia il tasso di zuccheri nel sangue) è ottimale: se fosse troppo elevata rischiate di avere una diminuzione degli zuccheri proprio mentre vi state allenando, con un possibile peggioramento della performance e un’inefficacia dell’allenamento nel suo complesso.
E’ quindi sbagliato fare l’ultimo spuntino o l’ultimo pasto a ridosso dell’allenamento (meno di un’ora prima): siete tra quelli che mangiano un frutto o una barretta prima di andare in palestra? Sbagliate, perché predisponete il vostro corpo a bruciare quegli zuccheri e non le vostre riserve di grasso. Oltretutto, se il vostro spuntino è a base di frutta, ricca di fibra e acqua, rischiate anche di avere parte delle energie coinvolte nella digestione, e non poter usufruire al meglio delle vostre potenzialità.
Cercate di consumare l’ultimo pasto o spuntino almeno due ore prima di allenarvi: la sua composizione e la sua quantità dovrà essere strettamente dipendente dal vostro metabolismo.
C’è chi si trova bene a mangiare un secondo con verdura, senza carboidrati, e chi invece preferisce avere un primo piatto. Se dovete perdere qualche chilo vi suggerirei la prima opzione, se invece avete una costituzione magra e longilinea meglio la seconda.
Un discorso diverso per chi fa allenamento di resistenza: corridori, ciclisti, calciatori hanno bisogno di più carboidrati nel pre-allenamento; quindi ben venga il primo piatto 2-3 ore prima di allenarsi (senza eccedere nelle quantità, per evitare ipoglicemia reattiva) o l’uso di barrette ad hoc nei 30-45 minuti prima della gara.
Se dovete perdere qualche chilo e soffrite di insulino-resistenza non fatevi ingannare dalle sensazioni del vostro corpo: inizialmente vi sembrerà di non avere energie ad allenarvi a stomaco vuoto, dove per ‘vuoto’ non intendo totalmente a digiuno, ma semplicemente con l’ultimo pasto consumato tre ore prima. Non lasciatevi ingannare: il vostro organismo è ghiotto di zuccheri e carboidrati, ed è un pigro ossidatore di grassi. Appena il vostro dispendio aumenta un po’, ecco che lui richiede zuccheri per poter funzionare bene: non ha voglia di intaccare le riserve di grasso, perché è una via metabolica più dispendiosa, e il vostro organismo un po’ pigro non ha voglia di darsi da fare. Resistete 10-15 minuti. Noterete che, sorprendetemente, la fame sparirà e sentirete pian piano più energie affluire ai vostri muscoli.
L’anno prossimo spero ci sia occasione con Chiara, la nostra personal trainer, di approfondire gli allenamenti adatti per chi soffre di insulino-resistenza.
Allenamento a digiuno: sì o no?
Gli allenamenti affrontati a digiuno sono un argomento controverso: io sono assolutamente favorevole ad essi, a patto che il proprio organismo sia pronto ad affrontarli, e a patto che il pasto post-allenamento sia adeguato.
Se fate fatica a svegliarvi e mettervi subito in modo, evitate di fare sport prima di colazione. Oppure, abituate gradualmente il vostro corpo a muoversi a digiuno: inizialmente fate solo camminate ed esercizi brevi, poi incrementate l’intensità mangiando il minimo indispensabile 20-30 minuti prima (un paio di biscotti secchi o fette biscottate, uno o due datteri), ed infine provate ad allenarvi in modo completo senza aver introdotto cibo (ma liquidi sì! Bevete sempre almeno 15-30 minuti prima degli allenamenti a digiuno, e tenete bevuto durante l’attività).
Andate con gradualità, mi raccomando! E non fate errori nelle vostre scelte alimentari post allenamento: ne parliamo tra poco.
Ci possono essere vantaggi nell’allenarsi a digiuno: secondo alcuni studi questo migliorerebbe l’ossidazione dei grassi, e quindi il dimagrimento. Tuttavia, non è così per tutti: anzi, per qualcuno l’allenamento a digiuno potrebbe stimolare il catabolismo muscolare, ossia la perdita di massa magra. E’ molto soggettivo. In tutta onestà vi consiglierei di lasciar perdere i possibili vantaggi metabolici, di valutare invece con attenzione i possibili svantaggi (ponendovi rimedio) e di scegliere l’orario in cui fare sport semplicemente a seconda delle vostre necessità organizzative: se anche su di voi gli allenamenti a digiuno fossero favorevoli, avrebbe senso stressarsi per alzarsi alle 5-5.30 per poi essere sul lavoro alle 8.00? Magari avete più tempo nel tardo pomeriggio.
Le esigenze metaboliche post-sport
Se le variabili nutrizionali pre-allenamento sono tantissime, ci sono pochi dubbi su quello che dovete fare quando avete terminato l’attività: mangiare carboidrati.
Fermi tutti: non dirigetevi subito verso il pacco di biscotti e andiamo con ordine!
La miscela di carburante con la quale il vostro organismo alimenta i vostri gesti atletici dipende dal vostro assetto metabolico, dal grado di allenamento e dallo sport praticato; in ogni caso durante l’attività sportiva le fonti di energia sono rappresentate principalmente dai grassi di deposito e dal glicogeno muscolare (vale a dire zuccheri di riserva). A volte vengono bruciati più grassi, a volte vengono bruciati più zuccheri.
Ai fini del dimagrimento e della perfomance sportiva non fa grande differenza la materia prima che andate bruciando durante l’allenamento, quanto piuttosto le modifiche cellulari che l’allenamento stesso determina: qui ne avevamo parlato più approfonditamente, ma per sintetizzare…
Esistono allenamenti nei quali bruciate prevalentemente zuccheri, ma che fanno sì che le vostre cellule brucino principalmente grassi nelle 24-48 ore successive. Ad esempio, gli allenamenti funzionali, HIIT, Crossfit.
Ed esistono allenamenti nei quali bruciate prevalentemente grassi, ma che non comportano modifiche nelle ore successive. Ad esempio la corsa sostenuta ad un ritmo sempre uguale.
Il segreto per dimagrire è alternare in modo opportuno ed efficace gli allenamenti.
Torniamo però a quanto stavamo trattando oggi: durante l’allenamento, in ogni caso, il vostro corpo attinge ad una parte considerevole di glicogeno muscolare. La priorità è quella di ristabilire queste riserve di zuccheri, mangiando carboidrati nel post-sport. Il rischio di non assumere carboidrati dopo aver terminato il vostro allenamento è considerevole: andrete incontro a un recupero peggiore, i vostri muscoli non saranno tonici, non produrrete ormone tiroideo metabolicamente attivo, la performance successiva sarà peggiore, potreste addirittura essere stanchi e di malumore per le 24 ore successive! Insomma. Non abbiate paura dei carboidrati dopo lo sport: avete a disposizione due ore (la cosiddetta finestra anabolica) nelle quali l’introduzione di carboidrati coinfluirà dritta dritta verso i vostri muscoli, senza aumentare le riserve di grasso e senza determinare problemi insulinici.
La quantità di carboidrati da introdurre dipende dall’allenamento fatto e dai vostri obiettivi: se avete fatto un’oretta di Zumba vi potrebbe bastare una fetta di pane e un frutto. Se avete fatto allenamento funzionale o avete corso per più di un’ora, vi aspettano quantitativi superiori.
Anche la tipologia di carboidrati è dipendente dall’allenamento e dal vostro stato metabolico: più l’allenamento è stato intenso e duraturo, più avete necessità di carboidrati semplici, ad alto indice glicemico. Se siete andati in bici per ore, magari con le basse temperature invernali, se avete fatto trekking o sci da fondo, potete indulgere sia in un primo che in un dolce. Se siete reduci da una sessione di Crossfit potete optare per riso, patate dolci e datteri. Se avete fatto yoga, sci da discesa, camminata a passo svelto, nuoto… Il vostro dispendio è stato molto minore a quello che potreste sperare.
Cosa mangiare dopo gli allenamenti a digiuno?
Se vi siete allenati al mattino a digiuno è importante che la vostra colazione preveda sia carboidrati che proteine, per evitare il catabolismo proteico e per riempire di nuova energia i vostri muscoli. Chiaramente deve essere una colazione più abbondante rispetto al solito!
Ad esempio, potreste mangiare un frullato di mele e banane con cacao e cannella, un paio di fette di pane tostato (50-100 g) e 40-70 g di salmone (in carpaccio o affumicato). Oppure, un potreste optare per pancake fatti con due uova, farina di castagne e latte di mandorla, serviti con miele e polpa di mela. O ancora, una spremuta di pompelmo rosa, uno o due uova alla coque, e un porridge caldo di fiocchi d’avena cotto in latte di avena, cacao, cannella e miele.
La mia “recovery mousse”
Quando mi alleno a digiuno in estate, amo fare colazione con il finto-gelato (ricetta qui), in dosi abbondanti, e aggiungendo due uova bio alla coque con curcuma e sale integrale. Se ho corso per più di 10 km aggiungo anche un’altra fonte di carboidrati: pane di grano saraceno con miele, crackers di quinoa con marmellata, biscottini fatti con farina di castagne.
In autunno-inverno ho invece messo a punto una ricetta strepitosa per una mousse di patate dolci (che abbino sempre alle due uova alla coque). Ve la propongo, perché è veramente buonissima, energetica, bilanciata e adatta ad intolleranti.
Ingredienti per persona
200 g di patata dolce americana già bollita (si può conservare in frigo 1-2 giorni)
1 mela renetta grossa
70 ml di succo di mela limpido + 30-50 ml di acqua
15 g di cacao in polvere
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Preparazione
Semplicemente, ponete nel frullatore tutti gli ingredienti e mixate fino ad ottenere una mousse piuttosto liquida (bilanciate l’acqua e il succo di mela a seconda della consistenza desiderata).
Integrazione proteica?
Non voglio dilungarmi nella complessa trattazione dell’integrazione proteica in relazione allo sport, perché ci sarebbe tanto (troppo) da spiegare.
In linea generale sono favorevole all’integrazione qualora serva a compensare un deficit alimentare: ad esempio per atleti di potenza, per persone in fase di massa, per body builder, o in caso di dieta vegana per uno sportivo.
L’integrazione proteica è pressoché inutile in tutte le altre casistiche, in particolare se siete donne che volete perdere peso.
Anzi, vi dirò di più. Se siete donne l’integrazione proteica, in particolare se proveniente dalle whey (proteine del siero del latte), vi porterà a gonfiarvi e ad avere quello spiacevole effetto da “muscolo non definito” che tanto temete. Se cercate un miglioramento della performance o un recupero più efficace potreste al più informarvi riguardo i BCAA (aminoacidi ramificati) o gli aminoacidi essenziali, ma niente proteine (a meno che, ripeto, non siate vegane e sportive, o body-builder).
Le proteine in polvere possono tuttavia essere usate non solo per integrare il normale fabbisogno proteico, ma anche per sostituire fonti di proteine edibili. Ad esempio, chi si allena al mattino a digiuno e poi deve correre al lavoro potrebbe trovare comodo inserire a colazione uno shaker proteico anziché far cuocere le uova: potrebbe aggiungere 10-20 g di proteine in polvere alla mousse sopra descritta o ad un frullato di frutta (abbinato ad una fonte più consistente di carboidrati). Idem se avesse poco tempo per pranzare, o se volesse limitare il consumo di alimenti proteici (carne, pesce, uova) pur mantenendo una solida performance atletica.
Ovviamente ci tengo a sottolineare che la scelta di “cibo vero” è sempre la preferibile, e che, anche in caso di persone molto sportive, non è assolutamente un problema raggiungere tale quota solo attraverso l’alimentazione. E’ vero che il fabbisogno proteico in caso di sport è leggermente aumentato, ma è anche vero che il maggior introito di carboidrati permette di limitare un catabolismo proteico determinato dallo sport stesso.
In parole molto semplici: se fate molto sport (più di 5 ore settimanali) potreste avere un fabbisogno di proteine superiore, anche se di poco (da 1 g/kg di peso corporeo a 1,3-1,5 g/kg). Tale aumento è sostenibile attraverso un leggero aumento dei secondi piatti *e/o* da un aumento di carboidrati, che sono in grado, in una certa misura, di prevenire e limitare il deterioramento dei vostri muscoli.
Qualora dobbiate scegliere un’integrazione proteica, ricordate di scegliere il meglio. Affidatevi a chi di competenza per potervi suggerire i prodotti migliori, sia come qualità della materia prima, sia come additivi usati per insaporire le proteine in polvere: spesso sono contenuti oli vegetali e dolcificanti chimici che non sono esattamente il massimo della salute, soprattutto se il consumo diventa frequente.
48 Comments
Ciao Arianna, per il post allenamento mi hanno da sempre consigliato di assumere yogurt bianco intero e un frutto. Qualcun’altro invece di mangiare una manciata (30gr.) di frutta secca (sempre se non si vuole ricorrere ai BCAA oppure assieme a quest’ultimi).Il tutto entro la prima mezz’ora (tu invece hai indicato due ore).
Secondo te qual’è la scelta più corretta? In considerazione del fatto che a volte ci si allena sia la mattina presto che in pausa pranzo (triathlon).Grazie.
Ciao Frank, come ho scritto nell’articolo la scelta più corretta nel post sport sono i carboidrati: non capisco la motivazione della frutta secca (assurdo), mentre può essere fattibile i BCAA (sempre con carboidrati).
La finestra anabolica è due ore: nella prima mezz’ora è massima, poi diminuisce leggermente.
Buongiorno Arianna, pur non soffrendo io (credo) di insulino-resistenza ho notato come nei miei allenamenti (principalmente corsa all’aperto o bruciagrassi) ci sia una prima fase in cui mi sento senza energie che, magicamente, compaiono dalla seconda parte in poi. Come mai? E una seconda domanda. So che non puoi rispondere in maniera personalizzata ma cosa pensi di un pasto post-allenamento a base di verdure, avocado, frutta secca o (alternativamente) una fonte proteica tipo uova, grana con verdure e frutta? Grazie infinite, spero siano domande pertinenti! Ci tengo inoltre a dirti che anch’io, come tanti altri, trovo un grandissimo aiuto negli spunti e informazioni che ci dai! (Tipo che le uova non fanno male;)) buona giornata!
E’ normale avere una prima fase sportiva nella quale si parte a rilento, i muscoli hanno bisogno di essere ‘scaldati’ 🙂
Il tuo pasto post allenamento è alquanto inadeguato: non hai alcun tipo di carboidrati, che, come ho scritto, sono la priorità. Rischi di rendere poco efficace l’allenamento fatto, e anche l’ossidazione lipidica successiva.
Grazie per la risposta 🙂 vedrò di introdurre dei carboidrati complessi. Erroneamente credevo fosse sufficiente della frutta come banane, datteri o altro tipo zuccherino. Grazie!!
Se il tuo allenamento è una sessione di yoga o poco più, la frutta è sufficiente, altrimenti no 🙂
Cara Arianna, leggevo che sconsigli di mangiare le barrette energetiche a chi fa una vita sedentaria per non predisporsi a disequilibri metabolici. Io mangio quelle raw, solo con frutta secca ed essicata a metà mattina come spezzafame….Posso chiederti cosa mi consigli in alternativa? A volte mangio anche il pane di segale con tofu. (sono vegetariana) Grazie mille, Romina
Se si è sedentari, come snack la frutta fresca basta e avanza 😉
Ciao Arianna! Ma quindi non mi bocci l’idea di fare una polentina rapida e calda con un sughetto semplice ? Andrebbe bene entro le 2 ore alla fine dell’allenamento? Grazie! 🙂
Esattamente 🙂
Un porridge con frutta secca va bene prima di 4 ore di bici in inverno?
Discretamente bene, meglio se 3 ore prima. Se passano 4 ore aggiungerei una fonte proteica, tipo un uovo alla coque 🙂
Utilissimo. E, in definitiva, ho sempre sbagliato il pasto post allenamento… dovevo dare prima retta alla mia sedentaria mamma che mi dice sempre: “Un piattino di pasta o riso te lo dovresti fare però dopo palestra…” 🙂
Finalmente è arrivato anche il tuo libro sull’alimentazione per sportivi… non vedo l’ora di leggerlo!
Spero che anche dal libro tu abbia tanti spunti per mangiare bene e con soddisfazione, prima e dopo lo sport 🙂
ciao, ma la frutta fresca da sola non fa alzare ancora di più la glicemia? io per questo motivo mangio anche qualche frutto secco … sbaglio tutto?
Stiamo parlando di ambito sportivo, dove l’aumento glicemico può e deve essere usato per migliorare la performance.
Non so se sbagli o meno. Dipende dallo sport che pratichi e da quello che vorresti ottenere.
Ciao Arianna. Io mi alleno al mattino presto alle 8 e mi alzò alle 6….seguo una prommazione completa di crossfit l allenamento dura più o meno sulle 2ore..è suddiviso in due parti o tre parti:la prima di wheilifting poi il ginnastic e infine il workout…a volte solo le prime due,volevo chiederti cosa sarebbe meglio mangiare sia prima che dopo,ora mangio prima dell allenamento due misurini di proteine di soia,dopo allenamento 3gallette di riso con marmellata.sono anche intollerane al lattosio e al glutine. Secondo te va bene o devo cambiare qualcova.?
I consigli dietetici sono strettamente personali, non è possibile dare consigli senza anamnesi completa, visita e stima dei fabbisogni.
Ciao Arianna, scusa se sono entrata con una domanda in un tema che non centra. Non pratico sport, faccio una vita sedentaria.
Allora temo proprio che l’articolo non possa essere preso come esempio per te: parlavo strettamente di esigenze nutrizionali sportive 😉
Ciao Arianna!
Volevo chiederti un consiglio per un pasto pre-uscita in bici da corsa… Ogni giorno torno a casa alle 14.20 circa, e, siccome viene buio prestissimo, se d’inverno in settimana voglio allenarmi devo subito saltare in bici, così ho modo di farmi almeno due orette… Il fatto è: quando mangio? L’unica possibilità è alle 12, quando ho una pausetta di 10 miseri minuti…
Fino ad adesso mi sono portata due fette di pane di segale, uno yogurt intero oppure un uovo, qualche noce di macadamia, e le energie c’erano… Chiaro, appena torno mi aspetta una bella merenda 🙂
Secondo te è equilibrato oppure no? Grazie mille!
Mi sembra adeguato ed equilibrato 🙂
Ciao Arianna,
vorrei chiederti qualche suggerimento per una buona colazione salata.
Ho 42 anni, altezza 1.72 x 63kg., pratico sport 2/3 volte a settimana, spinning e tennis alla sera e trekking nel weekend.
La colazione per me è fondamentale, posso ridurre a pranzo e/o cena, ma se salto la colazione mi rovino la giornata. Da tempo, a seguito di qualche disturbo e dietro consiglio medico, non mangio più dolci e latticini che mi provocavano gonfiore e alzavano la glicemia, non sono amante della frutta, infatti, a parte le banane, non ne mangio quindi prendo il caffè con fette biscottate e prosciutto…, frutta secca con ricotta magra… oppure?? puoi suggerirmi qualche altro alimento da combinare? grazie, acquisterò il tuo libro, i tuoi post sono interessantissimi!
Buon Natale
Margot
Qui e qui ci sono suggerimenti 🙂
Buone feste!
Ciao Arianna, se decidessi di allenarmi prima di pranzo consiglieresti un mini snack meta’ mattina o potrei aspettare direttamente il pranzo? quale sarebbe la scelta migliore? Premetto che la mia colazione E’ molto abbondante ma non so se arriverei fino alle 2 senza battere ciglio!
Grazie per la risposta!
Devi provare: l’ideale sarebbe uno snack e poi l’attesa del pasto successivo.
Dopo un allenamento intenso: frutta zuccherina (tipo cacchi o banane) + pane/castagne + 1 uovo
può andar bene per recuperare ed evitare il catabolismo?
l’uovo è meglio mangiarlo subito con i carboidrati o aspettare 10-20 minuti, perchè potrebbe rallentare l’assorbimento del glucosio?
Ed invece il grasso del tuorlo può rallentare troppo l’assorbimento delle proteine dell’albume?
Per indicazioni personalizzate è indispensabile una visita che tenga conto di fabbisogni, stilando di conseguenza un piano adeguato. Attraverso un commento potrei suggerire tutto e il contrario di tutto, non conoscendo lo stato attuale.
Mi scusi, pensavo di aver richiesto un’ indicazione generale.
Non è possibile nemmeno sapere come avviene la digestione dell’uovo intero a differenza di solo albume? è una domanda più di biochimica che altro.
La ringrazio comunque per l’articolo!
La digestione dell’uovo dipende da:
1. Tempi di cottura (tuorlo morbido = meno tempo)
2. Tolleranza individuale per capacità di sintesi HCl e presenza/assenza di cistifellea
3. Presenza/assenza di altri alimenti allo stesso pasto
Grazie mille per la spiegazione!
ciao Arianna, mio figlio, 14 anni, pratica la pallanuoto a livello agonistico: 3 ore di allenamento al giorno tutti i giorni. nei giorni dal lunedì al venerdì l’allenamento è in orario 19:30-22:30. Cosa suggerisci? grazie
Suggerirei di rivolgersi a chi possa visitarlo e seguirlo di persona: non posso improvvisare diete o consigli senza scendere nel dettaglio.
grazie, immagino che il tema sia complesso. purtroppo al momento non ho ricevuto supporto ne da pediatra ne da allenatore/società e non vorrei andare da un professionista a caso. siamo a roma, se credi di poterlo seguire via skype, naturalmente remunerata, contattami anche privatamente al mio indirizzo email. grazie
Purtroppo non posso seguire percorsi di questo genere in modalità online, mi spiace; dovreste provare a vedere nella vostra zona un nutrizionista o dietista esperto in ambito agonistico: di dove siete?
Roma. grazie
Dott.ssa Chiara Belli, online i riferimenti 🙂
grazie!!!
Buonasera, mi alleno 6 giorni su 7 per il triathlon da 9 mesi ormai, con il preciso scopo di perdere peso. Mi alleno la mattina alle 7 prima di andare prendo un caffè e 1/2 bicchiere d’acqua con 1/2 limone spremuto, appena finito uno shake con latte di avena proteine 1 banana/mirtilli e olio di cocco. Nel resto della giornata ai 2 spuntini alterno 1 mela ad 1 barretta proteica di spirulina, pranzo e cena con verdure pesce/pollo/uova. In tutto ciò in questo periodo ho perso soltanto 2kg, mi chiedo se sbaglio qualcosa.
Grazie per la sua risposta
Gentile Domenico, spero possa capire che non ho le capacità di dare una risposta al suo quesito senza un’attenta anamnesi, diario alimentare, valori ematici e storia ponderale.
La invito a non scambiare i commenti per una consulenza gratuita online, e prendere appuntamento di persona con un nutrizionista vicino a lei che la visiti e stili una dieta ad hoc, previa analisi della composizione corporea.
In bocca al lupo!
Buonasera,il mio compagno da qualche mese prende pasticche per glicemia alta,i valori sono migliorati e oltre che con le pasticche cerca di tenere sotto controllo l’alimentazione.
Oggi per la prima volta ha provato una lezione di spinning (l’ultimo pasto è stato 6 ore prima a base di prioteine e carboidrati),è tornato a casa bianchissimo e ha detto che infatti gli girava la testa.
La.mia paura e che possa andare sotto zucchero,può consigliarmi se sia giusto fare spuntino e con cosa?
La persona della Asl che si occupa della sua terapia dice che siccome e in forte sovrapeso Lo spuntino.può essere a discrezione.
Grazie mille
Buongiorno Serena, non mi è possibile dare consigli per diete personalizzate, soprattutto se si parla di condizioni patologiche, senza una visita: potrei consigliare cose inadeguate che fanno male al suo compagno. Se siete insoddisfatti della nutrizionista dell’ASL, consiglierei di chiedere appuntamento privato a qualcuno di maggiore fiducia. In bocca al lupo!
Salve Arianna!
Nel caso di una persona che si allena (allenamento funzionale sia a corpo libero e sia pesi e macchine) invece dopo circa un’ora e mezza o due dalla colazione, come si deve regolare sia prima o dopo?
Ovvero cosa è consigliabile mangiare prima dell’allenamento? Invece dopo come spuntino?
Mi sembra di aver capito che dopo un allenamento, nella prima mezz’ora, sono consigliabili i carboidrati.
Solitamente mi regolavo per il dopo con solo 20 mandorle oppure una banana.
Grazie.
Consiglierei di prenotare una visita con un nutrizionista sportivo che la sappia aiutare, le opzioni da lei indicate sono sbagliate a meno di seguire protocolli specifici di body recomp: meglio affidarsi a qualcuno che elabori un piano intero per lei.
Ciao Arianna,
Io mi alleno a giorni alterni 4 volte alla settimana, ma non di tanto: 40 min alla mattina dalle 7.00, principalmente resistenza e forza.
Nei giorni in cui non mo alleno dovrei prediligere carboidrati o proteine? Ho sempre tutte le macro nei pasti, ma mi chiedevo se fosse più indicata una pasta o una bistecca nei giorni in cui riposo e non mi alleno.
Le conviene chiedere a chi segue il suo piano di dietoterapia.
Buongiorno Arianna, ho praticato pallavolo per anni, allenamento sempre la sera dalle 20.30 alle 22.30, non ho mai mangiato nulla dopo in quanto arrivavo a casa sempre troppo tardi.
Da un anno e mezzo non pratico più pallavolo ma faccio due sere a settimana palestra (dalle 18.30 alle 20.30) e una sera a settimana un allenamento di funzionale (dalle 20.00 alle 21.00), tutte e tre le sere riesco a fare una bella cena dopo allenamento (carboidrati, proteine, verdure e grassi).
Due ore prima di allenarmi mangio frutta fresca e una barretta ai cereali (nei giorni in cui non mi alleno mangio solo frutta).
Ho sempre notato però, che il giorno dopo l’allenamento (sia pallavolo sia palestra/funzionale) sono stanca, oltre ai soliti dolori muscolari, ho proprio addosso una stanchezza fisica eccessiva (dormo bene la notte ma è come se non riposassi).
Può essere che mangio poco per l’allenamento che faccio? Tendo a tenere il pasto più ricco della giornata per dopo allenamento ma non essendo seguita da nessuno, magari uso pesi sbagliati…
Potresti provare a chiedere una consulenza con un dietista che si occupi di attività fisica, così da avere il piano migliore sulla base dei tuoi allenamenti 🙂