Con il caldo che fa in questi giorni, a chi non viene voglia di qualcosa di fresco e dissetante? Anche solo la tazzina di caffè dopo pranzo sembra troppo bollente: perché non optare per un caffè shakerato o per una ancora più golosa crema al caffè? I bambini arrivano all’ora di merenda stanchi e accaldati: meglio un bicchiere di tè freddo oppure un ghiacciolo?
Proposte che sembrano appagare la voglia di fresco senza appesantire, eppure… sapete quanto zucchero si nasconde dietro queste scelte apparentemente innocenti?
Dal momento che è già venerdì e non ho ancora pubblicato il mio consueto post settimanale (…e dato che la voglia di scrivere latita), ho pensato di mostrare con delle equivalenze grafiche quanto zucchero contengono dolci e bevande che si consumano soprattutto in estate. Tenete conto che un cucchiaino di zucchero sono circa 6 g, e che le autorità sanitarie raccomandano di non superare i 50 g di zuccheri semplici al giorno per la prevenzione dell’obesità e delle patologie ad essa correlate.
Cominciamo con una tabella di gelati e granite.
Notiamo che un singolo ghiacciolo apporta già il 50% del quantitativo massimo giornaliero di zuccheri, così come un cono due gusti di gelato. Un bicchiere di granita può arrivare a contenere 9 cucchiaini di zucchero: poco meno di 50 g!
Passiamo ora alle bevande.
Un brick di succo di frutta contiene più di 20 g di zucchero; è sbagliato pensare che possa sostituire una porzione di frutta, perché se vi va bene contiene al massimo il 50% di frutta ma se non state attenti all’etichetta può contenerne anche meno del 12%: il resto non è altro che acqua, zucchero e spesso coloranti e conservanti che lo rendono più appetibile, soprattutto agli occhi dei bambini.
Lo zucchero contenuto nelle creme fredde al caffè da bar dipende dalla porzione del bicchiere: si parte comunque da un minimo di 3 cucchiaini, che non è affatto poco. Meglio scegliere un caffè shakerato, magari chiedendo di aggiungerci una sola bustina di zucchero (circa 1 cucchiaino).
Concludiamo con tre classiche torte estive: meringata (o torta al gelato), tiramisu e cheesecake. Inutile dire che la quantità di zucchero dipende dalla ricetta e dalla porzione di cui vi state servendo: io ho fatto un confronto con porzioni standard.
La meringata è sicuramente uno dei dolci che contengono più zucchero; tiramisù e cheesecake ne hanno una percentuale inferiore ma, essendo a base di mascarpone e/o panna, contengono una quantità non indifferente di grassi.
26 Comments
Sempre detto che è meglio mangiarsi un bel dolcetto piuttosto che bersi una bibitazza orrenda 😉
Senza contare che la panna montata è molto saziante, contrariamente alla bibita, ad esempio. E che una cheesecake fatta con philadelphia light e ricotta ha pure pochi grassi, volendo. A parte il burro con cui si impregna la base di biscotti, ovviamente. Mmmm, burro….
Eviterei giusto il Philadelphia, light o non light… Non è un formaggio, ha dentro più acqua che altro, e lo si paga uno sproposito senza avere un riscontro nutrizionale o anche solo gustativo che giustifichi il prezzo: molto meglio la ricotta!
Anche la ricotta non è un formaggio, ha dentro più acqua che altro e la si paga uno sproposito, e poi la cheesecake fatta solo con ricotta non è una cheesecake ma una cassata!
Philadelphia: miscela pastorizzata di panna e latte, da cui si separa il siero (più ricco di proteine facilmente assorbibili). E’ formaggio definito ‘fresco’ non perché abbia una scadenza breve (sinonimo di genuinità), ma perché non è stagionato. Contiene alginato di sodio e carragenina come addensanti.
Versione light: 12 g di grassi. Versione classica: 27 g di grassi.
Prezzo: circa 2,15 € per 200 g.
Ricotta: si ottiene dalle proteine del siero del latte che non contengono caseina (responsabile di molte intolleranze), ma aminoacidi ben assorbibili. E’ un non-formaggio con scadenza breve (una settimana circa). E’ naturalmente cremosa, senza aggiunta di addensanti.
Contiene mediamente 10 g di grassi (dati IEO).
Prezzo: variabile; qui da me 200 g di ricotta fresca di caseificio (quindi senza marche di grande distribuzione) costa circa 1,80 €.
Quindi? Se si conta la materia prima, la ricotta continua a sembrarmi in proporzione più cara, e non sarà certo un po’ di estratto di alghe ed una pastorizzazione a farmi credere che il philadelphia sia un veleno, soprattutto come ingrediente in un dolcetto consumato sporadicamente.
Io consiglio sempre il meglio possibile da un punto di vista nutrizionale oltre che gustativo: tra ricotta e Philadelphia non c’è paragone riguardo alla qualità. Se vuoi il gusto, allora ti dico panna non UHT: calorica, ma più sana di quel riassemblamento che è il Philadelphia…
Beh, per usare la panna nella cheesecake dovrei lasciarla coagulare con uno starter, colarla ed eventualmente aggiustarne la densità: cioè fare il philadelphia, a meno della pastorizzazione. Solo che poi va tutto nel forno, ed il trattamento termico se lo fa comunque.
Poi la smetto che non vorrei fare il troll 😉
Sono basita!
E io che pensavo di fare del bene al mio corpo scegliendo una granita o un ghiacciolo al posto del gelato. Ma ostrega!
Mi rimane proprio solo l’acqua fredda quindi?! :'(
Certo che no: se ti vuoi togliere uno sfizio, perché non prendere una coppetta piccola di buon gelato artigianale? Basta che non sia qualcosa di quotidiano! 😉
I gusti crema sono leggermente più calorici dei gusti frutta, ma contengono meno zucchero e saziano di più: in genere io sconsiglio di prendere solo gusti frutta, ma di abbinare sempre a una crema semplice (yogurt, fiordilatte, nocciola…). Nel prossimo post parlerò anche di questo!
L’ultima parte la faccio leggere al moroso che mi cazzia sempre quando prendo il gelato con gusti crema perché sono più grassi, mentre lui prende solo gusti frutti (anche per via della sua intolleranza al lattosio).
Oh! 😀
Beh certo, io forse esagero perché fosse per me prenderei solo gusti crema (Kinder, Nutella, stracciatella e pistacchio al top).
Lancio qui un’idea (non mi pare tu ne abbia parlato, in caso ocntrario mi scuso): come dissetarsi quando ci si allena in estate. Io ho iniziato a correre a giugno e mi rifocillo sia prima, che durante, che dopo di sola acqua naturale fresca. Ma pare non sia così corretto :-/
Uhm: Kinder e Nutella?! Farò finta di non aver letto 😛
Comunque, il prossimo articolo sarà tutto dedicato al gelato!
Per quanto riguarda una bevanda rimineralizzante ne avevo parlato qui: da usare dopo lo sport è ottima. Durante la corsa va benissimo della semplice acqua oligominerale (a meno che tu non corra per molto più di un’ora), così come prima dello sport – ma attenta a non bere troppa acqua insieme. Dopo la corsa puoi bere anche acqua minerale come Uliveto, Ferrarelle o Sangemini: sono ricche di sali minerali che reintegrano quelli persi con la sudorazione.
buahuahuahuahuah che ci vuoi fare, sono golosa insiede (e pure outside… e si vede!).
Non vedo l’ora del nuovo articolo! Io mi sto limitando molto col gelato in questo periodo: un po’ grazie a te, un po’ perché sono a dieta. Anche perché mi rifornivo di Magnum o Cornetti (anche qui, fai finta di niente).
Grazie per il link, me l’ero scordato!
Ah, dimenticavo: io vado solo di acqua di rubineto (filtrata quando sono a casa). Non compro le acque in bottiglia perché sono contro 😀
Ma come: sei contro l’acqua in bottiglia, e poi collabori con Ferrero e Algida? 😉
Un calippo è molto più buono hmmm
Avevo trovato sul web una foto che mostrava i cibi e accanto a ognuno c’era una piramide fatta con le zollette di zucchero che contenevano:D La granita ha tantissimo zucchero O_O
Le granite non sono altro che acqua con sciroppi, allo stesso modo dei ghiaccioli. C’è anche da dire che esistono ancora gelatai seri che fanno le granite con frutta fresca e meno zucchero: queste sì che dissetano per davvero! Gli sciroppi non fanno altro che indurre più sudorazione!
io che bevo il caffè senza zucchero (per scelta di gusto, non di linea: il caffé zuccherato mi fa proprio venire il voltastomaco) in estate mi rinfresco a suon di caffè shakerato, ma devo stare attenta nello specificarlo: altrimenti al ber mi aggiungono lo zucchero in default, mannaggia! Anche io prefrisco un buon gelato, magari artigianale, c’è una gelateria a Riccione che fa un gelato meraviglioso. Sto mettendo in pratica la filosofia del “less is better” e mi sento non solo meglio, ma la mia fisionomia sta lentamente cambiando.
Su molti siti salutistici americani circola lo slogan “Eat less sugar: you’re sweet enough!”. Una campagna simpatica per promuovere un’alimentazione meno diabetogena 😉
io sono geneticamente fortunata: lo zucchero in generale non mi piace molto. Ma compenso con le cose salate, a cui resisto con più difficoltà. Quindi il mio non è virtuosismo, semplicemente non mangio dolci (quasi per niente) perché non mi piacciono.
Ma sto migliorando anche sulla categoria salata. Meno e meglio, ne sto facendo una filosofia di vita.
Ciao Arianna! Leggo con molto interesse tutti i tuoi articoli, in particolare quelli che riguardano i carboidrati, l’indice glicemico ecc., dato che ho recentemente fatto le analisi e, malgrado il valore della glicemia sia decente (85), quello dell’emoglobina glicata è un po’ alto (6,7). Ho eliminato lo zucchero dalla mia vita, vorrei chiederti cosa pensi dello sciroppo d’acero in sostituzione. Grazie e complimenti!
Ciao Elisabetta e benvenuta!
Lo sciroppo d’acero è un buon sostituto dello zucchero, dipende per cosa lo usi: in cottura è sconsigliato (così come il miele). Non ha in IG inferiore allo zucchero (70 lo zucchero, 65 lo sciroppo), ma è più naturale e meno raffinato.
Hai mai provato lo zucchero di canna integrale? Ci avevo scritto un articolo un annetto fa (lo trovi sotto la tag ‘zucchero’): se usato con parsimonia è una buona alternativa a zucchero di canna normale e zucchero bianco. Certo non fa “bene”, ma fa “meno male” del comune saccarosio 🙂
@Colui: allora facciamo una bavarese con base di biscotto&burro e mousse di panna e frutta o cioccolato. ‘nsomma, boicottiamo la Kraft in qualche modo 😛
Cheesecake cotta con mascarpone biologico e chiudiamola lì 😛
Buongiorno dotttoressa torno nuovamenteva disturbarla , per chiederle una informazione che mi sta facendo impazzire propio riguardongli zuccheri: ma nel computo giornaliero dei grammi di zucchero devo anche contare quelli che si assumoni con la verdura , io ne mangio circa 1 kg al giorno. Io non assumo nessun tipo di docifucante aggiunti mangio solo alimenti naturalmente dolci verdura appunto e al massimo 200 grammi di frutta , il mio problema e che non ho capito se gli zuccheri della verdura sono comu que da calcolare all interno di quei 50 grammi. mi scusi per la lungaggine e che sono veramente in grande difficolta. grazie
A meno di problematiche particolari, la verdura si può omettere dal conteggio.