L’altro giorno ho linkato sulla pagina Facebook di AlimentazioneInEquilibrio l’articolo pubblicato da Roberto La Pira riguardante la causa persa dalla Ferrero negli USA per la pubblicità ingannevole della Nutella. Per chi ancora non sapesse, rimando qui.
Nei commenti sotto il mio link si è parlato di burri vegetali a base di frutta secca, e mi è venuta l’idea di scriverci un articolo che li confrontasse con la tanto amata Nutella.
Il burro vegetale è sostanzialmente una crema spalmabile: il più conosciuto è sicuramente l’americanissimo burro d’arachidi, ma ultimamente nei supermercati bio si trovano anche il burro di nocciole o il burro di mandorle.
Proprio perché è un prodotto inventato in America e di largo consumo tra gli adolescenti, io per prima sono sempre stata indotta a relegare il burro d’arachidi nella cerchia di fast-food, patatine fritte e salse da hamburger: mi dava l’idea del classico junk-food statunitense. In realtà non è così: se è di qualità, il burro d’arachidi (o peanut butter) contiene almeno il 90% di arachidi non salate e ne mantiene quasi intatti i valori nutrizionali (vale a dire un basso apporto di grassi saturi e zuccheri semplici). In commercio purtroppo si trovano anche prodotti scadenti: per aumentare la palatabilità si aggiunge troppo zucchero o una quantità non trascurabile di sale; per migliore la consistenza e rendere la crema più fluida si usa olio d’arachidi, vale a dire un olio che è stato pesantemente raffinato e decolorato, con probabile presenza di grassi trans (l’olio che se ne ricava non ha nulla a che fare con l’arachide intesa come frutto!).
Oltre al burro di arachidi, come dicevo, possiamo trovare anche burri prodotti con pasta di nocciole, mandorle o anacardi; si tratta di creme spalmabili prodotte con solo con frutta secca frullata fino ad ottenere un’emulsione piuttosto densa. Si usano esattamente come la Nutella: la diversità sta negli ingredienti utilizzati e, di riflesso, nei valori nutrizionali.
Soffermandomi sulle etichette degli ingredienti di queste creme ho notato che quasi tutte le marche in vendita al negozio biologico garantivano la sola presenza di frutta secca: solo un paio prevedevano l’aggiunta di zucchero di canna per rendere la crema più dolce.
Ben diversa l’etichetta degli ingredienti della Nutella: zucchero (al primo posto nell’elenco: significa che è l’ingrediente presente in maggior quantità), oli vegetali (non si specifica quali: e se si usasse olio di cocco, composto quasi esclusivamente da grassi saturi?), nocciole al 13% (contenuto esiguo, per una “crema di nocciole”…), cacao magro, latte scremato in polvere, lecitina di soia come emulsionante, aromi di sintesi.
Confrontiamo ora i valori nutrizionali di Nutella e Crema di Mandorle 100% prodotta da Rapunzel*:
Si nota che la Nutella apporta un centinaio di calorie in meno rispetto alla crema di mandorle, ma se prendiamo in considerazione la quantità per porzione il divario è davvero esiguo: un cucchiaio di Nutella (15 g) contiene 81 kcal, la stessa quantità di crema di mandorle 93 kcal, appena una decina in più.
La Nutella contiene molte meno proteine e un quantitativo veramente elevato di zuccheri, che rappresentano più del 50% del prodotto contro il quasi trascurabile 2% della crema di mandorle. Significa che in un cucchiaio di Nutella troveremo 8 g di zuccheri (due bustine!), mentre praticamente non ne troveremo nella stessa quantità di crema Rapunzel.
Ben diverso anche il profilo lipidico: la Nutella contiene un valore assoluto inferiore di grassi, ma il doppio di grassi saturi! Ha inoltre meno della metà di calcio, e meno di un terzo di magnesio e vitamina E.
Penso sia quasi superfluo fare un’analisi salutistica, ma giusto per essere scrupolosi…
La prima cosa che balza all’occhio è il diverso contenuto di zuccheri; pediatri ed esperti di alimentazione raccomandano ai genitori di ridurre gli zuccheri semplici nell’alimentazione del bambino: non più di 50 g al giorno. Un solo cucchiaio di Nutella, con i suoi 8 g, ne apporta già il 16%.
L’eccessivo contenuto di zucchero si traduce con un elevato impatto glicemico: sappiamo che la glicemia si alza proporzionalmente alla quantità di zuccheri ingeriti, quindi la risposta glicemica è considerevolmente più alta in risposta alla Nutella che non alla crema di mandorle.
Come ho sottolineato poco fa, la Nutella contiene più del doppio dei grassi saturi: proveniendo da non meglio specificati “oli vegetali” c’è il rischio che siano contenuti anche grassi trans idrogenati, vale a dire i più pericolosi per la nostra salute. Di certo il contenuto di vitamina E, importante antiossidante, non è sufficiente come protezione: solo 1 mg a cucchiaio.
Interessante è infine notare che la Nutella contiene meno della metà di calcio della crema Rapunzel: una dimostrazione che le mandorle sono un’ottima fonte di calcio, senza andare a cercarlo nei latticini.
La ricetta: crema di mandorle e cioccolato
Prima di concludere vi lascio con la mia ricetta-esperimento, ossia una crema di mandorle home-made dolcificata con zucchero grezzo di canna e cioccolato.
Ingredienti (per un barattolo da 250 g)
170 g di mandorle spellate; 50 g di cioccolato fondente all’80%; 30 g di zucchero di canna grezzo
Preparazione
Armatevi di un mixer molto potente (io ho il Bimby), mettete nel boccale tutti gli ingredienti ed azionatelo alla massima velocità fino ad ottenere un composto abbastanza fluido da essere spalmato. Non servono liquidi perché l’elevato contenuto di grassi della frutta secca e del cioccolato è sufficiente a dare cremosità, ma se volete renderlo più fluido potete aggiungere un paio di cucchiai di olio di nocciole (sconsiglio l’extravergine perché inciderebbe troppo sul gusto: altri tipi di olio vegetale -di mais, di semi vari, di girasole- andrebbero aboliti da una sana alimentazione!).
Attenzione! Usando un mixer da cucina tradizionale rischiate di fondere il motore (parlo per esperienza diretta, aehm…): frullate a più riprese, interrompendovi quando comincia a scaldarsi e riprendendo dopo aver lasciato trascorrere il tempo necessario a raffreddarlo.
Valori nutrizionali in confronto alla Nutella
*Sottolineo che quest’articolo non vuole essere una pubblicità alla Rapunzel: non ho alcun contatto con quest’azienda; semplicemente era l’unica marca di cui mi ero annotata i valori stamattina in negozio.
51 Comments
L’articolo è molto utile, la ricetta sfiziosa, e la crema Rapunzel deve essere mia. E non solo per il nome.
Mi lascia solo perplessa la mamma di San Diego dell’articolo che hai linkato (mi sa un po’ di casalinga di Voghera sta qui) che non aveva idea di cosa contenesse la Nutella. Un po’ perché il brand è famoso anche negli angoli più sperduti della terra (assieme a CocaCola e compagnia), un po’ perché l’etichetta è di pubblico dominio da almeno un paio di decadi. Insomma, che si ripigli, prima di chiedere i danni.
Concordo parzialmente: verissimo che basterebbe leggere l’etichetta per rendersi conto dei valori nutrizionali, e che al giorno d’oggi è quasi impossibile non sapere cosa siano calorie e grassi saturi.
Ma un non-esperto di alimentazione ha tutto il diritto di essere ignorante: se in pubblicità vede un’amorevole mamma dare per colazione al bimbo pane e Nutella, che messaggio vuoi che ne tragga?
Probabilmente non è il caso della mamma in questione che ha contattato avvocati e quant’altro, ma il grado di scolarizzazione minima non è così fuori dal comune e non è una “colpa”: dire “che si ripigli prima di chiedere i danni” è un po’ forte come frase. Si tratta di una forte vittoria per l’intero mondo dei consumatori più che per la madre di San Diego in sé: i consumatori DEVONO essere tutelati, e la Nutella ha giocato troppo a lungo su messaggi ambigui…
Resta da vedere che cosa stavano facendo i dietisti e le associazioni dei consumatori USA mentre la mammina faceva causa.
Non capisco il tuo commento a dire il vero… Cosa avrebbero dovuto fare? Capisco le associazioni dei consumatori (di cui sinceramente ignoro le dinamiche), ma i dietisti?
beh, mi sembra solo strano che ci voglia l’iniziativa di una singola mamma rompicazzo per intentare una causa del genere e non lo faccia qualcuno che dovrebbe avere competenze in materia.
Probabile che dietro si sia mosso un gruppo meno contingentato: ho letto solo le notizie arrivate in Italia e non tutta la vicenda statunitense. Magari la mamma è diventata la wonder woman della situazione, ma giusto come simbolo!
Uhm, anche questo è vero, ma io mi metto dalla parte della comunicazione: se è Nutella, o qualunque altra zozzeria industriale, non è che puoi fare una pubblicità con delle fabbriche grige da cui esce un prodotto marrone e tossico (…), la mamma che la propone ai bambini, nei casi dei prodotti da colazione, è tutto per il brand.
Diciamo che è come se una mamma italiana, dopo aver visto la pubblicità Mulino Bianco facesse causa a Barilla perché a) sua figlia ingrassa e b) la mattina alle 6 nessuno in famiglia si abbraccia ed ha un aspetto così fresco come in tv.
Io credo che una pubblicità ingannevole sia quella dei cereali, che dicono chiaramente “rimani magrissima” o anche “ritorna in forma” (=dimagrisci), non quelle di un prodotto conosciuto veramente da tutto il mondo, che è evidentemente NON dietetico ed anche un po’ insano.
La Mulino Bianco con quella pubblicità vuole trasmettere il messaggio di cibo casalingo, che tiene unita la famiglia: non pretende che i suoi biscotti siano il massimo della salute. Non puoi citarla in giudizio perché hai divorziano nonostante mangi le Macine tutte le mattine 😛
La Nutella si vuole proprio porre sulla linea della salute: sbaglia totalmente approccio, ed è più ingannevole (…anche se, ultimamente, la M.B. con Banderas e quei biscotti fatti al vapore e la gallina e quant’altro ci sta mettendo del suo nel “finto-casereccio”…).
Totalmente d’accordo invece sui ritorna in forma e programmi pancia piatta da Kellogg’s cornflakes!
Non può essere fatto un confronto tra due prodotti che vengono comunemente usati in quantità diverse: La Nutella i bambini la mangiano a cucchiaiate e i panini trabordano, fanno pure il gelato di nutella, le crepes ecc ecc mentre il burro d’arachidi per esempio non va mai consumato da solo perchè troppo stucchevole e quindi risulterebbe un modo per dar loro da mangiare un pò di marmellata fatta con poco zucchero. Si dovrebbe fare il confronto allora tra due panini standard, diciamo dello stesso peso e allora cambierebbe opinione anche Albanesi. Le arachidi pesano molto meno della Lecitina zuccherata contenuta nella Nutella che poi contiene anche molti grassi trans, attenti alle etichette e fate le giuste considerazioni. Ciao ciao, io mangio tutto basta non eccedere nelle dosi. Evviva anche la crema Novi !
Non ho capito granché del tuo commento, e mi sa che tu non hai capito granché del mio sito 🙂
non sono una fan della Nutella, anche se a fasi alterne presenzia nello scaffale di casa mia (Chef, come ogni chef, ha i suoi scheletri nell’armadio).
Proverò la tua crema! Non ho il Bimby, ma userò il mixer del robot da cucina a più riprese.
Concordo con Erika riguardo alla casalinga disperata. Ce l’hanno un po’ sta cosa di far causa a prescindere, gli ammmerigani. Ricordo la causa storica persa dalla Philip Morris per le sigarette light anni fa: ci fu una class action di parenti di fumatori defunti che chiesero i danni perché le sigarette light, in quanto tali, avrebbero dovuto essere meno nocive. Se ci pensi è una follia, però hanno vinto. 🙂
Ti rimando al commento di cui sotto, e aggiungo: non sono contro la Nutella in quanto dolce (ne esistono di peggiori in commercio), ma sono completamente contro il messaggio salutistico che vuole far passare. La Nutella NON è né sana, né equilibrata, né una buona colazione, né un alimento da concedersi quotidianamente: è un dolce industriale, punto. Certe campagne che sta promuovendo mirano a travestire il lupo da pecorella, a danno nei consumatori che non se ne intendono e magari dicono pure che “il cuoco della nazionale la dà ai calciatori”… Insomma, se non è ingannevole questo!
sorrido pensando a mia mamma che, con la quinta elementare come titolo di studio, vietava categoricamente l’ingresso in casa di dolci industriali (tutti eh: merendine, spuntì, nutella ecc) e che non mi ha mai comprato le Big Bubble, che la gomma da masticare era fatta col petrolio, secondo lei.
Questo per dire che non sempre serve una laurea, per essere consapevoli.
Non vorrei diventare polemica, ma un conto è essere consapevoli (magari sulla base di sane abitudini acquisite con il tempo), tutt’altro è essere tratti in inganno dalla pubblicità…
No, perché dici polemica? Sono solo punti di vista, ci mancherebbe 🙂
Un’altra domanda pratica: provare la tua ricetta sostituendo le mandorle con le nocciole è fattibile? Cambiano parecchio i valori nutrizionali o mandorle e nocciole sono equivalenti?
No, sono pressoché equivalenti (calcio a parte, che nelle nocciole è molto inferiore). Anche io volevo usare le nocciole, ma non ne avevo in casa 😛 Se usi quelle intere dopo averle sgusciate, falle tostare e togli la pellicina, altrimenti cerca direttamente quelle bianche 🙂
Alla vista della nutella mi è venuto subito in mente il suo irresistibile e “magico” odore quando la si scioglie a bagnomaria e il pensiero influenzato e stampato: “che mondo sarebbe senza nutella!”
Sì, hai ragione.
Le pubblicità in questione sono ingannevoli e se c’è qualcuno o qualcosa che, finalmente, riesce a ridimensionare il prodotto, obbligando l’azienda a non dire ciò che non è, allora può darsi che sia d’esempio ad altri e il comportamento di molte altri grossi marchi cominci a modificarsi.
Purtroppo, si sa che la nutella non è nutriente, ma giacerà imperterrita negli scaffali di casa e si darà, indifferentemente che sia salutare o no, ai bambini e la cosa, dubito, che cambierà mai.
Quel che spero è in una sempre maggiore e più adeguata informazione alimentare: se si sapesse che si hanno delle alternative altrettanto gustose e, per di più, meno nocive, sarebbe insensato continuare ad acquistare quel che fa (o farà) male.
Poi, il mondo è bello perché è vario.
Grazie Arianna
Giusto poco fa, mentre pranzavo, ho visto l’ultima trovata della Ferrero in TV: far sponsorizzare la Nutella da una delle tate di SOS Tata (format di per sé opinabile…).
Continuo a chiedermi perché insistano su questo messaggio salutistico, quando potrebbero giocare molte altre carte a loro favore così come hanno fatto in passato, dando al loro prodotto il ruolo di “dolce per le feste tra amici e momenti di convivialità”. Se rinunciassero a insistere che la Nutella è “buona e sana” avremmo risolto molte delle polemiche, che in gran parte scaturiscono proprio dalla pubblicità ingannevole. E’ un prodotto industriale: nessuno gli contesta di usare oli vegetali o zuccheri raffinati, ma voler far passare questi ingredienti come sani è una presa in giro!
I tuoi post sono sempre super interessanti!! io ho già abolito la nutella da parecchi mesi, cioè da quando ho scoperto la Nocciolata di Rigoni di Asiago…l’hai mai provata? se sì cosa ne pensi?
grazie ciao ciao!!
Sì: in casa mia gira appunto quella. Direi che è meglio rispetto alla Nutella: contiene pasta di nocciole al 16% ed è specificato che si usa olio di girasole (che non è il massimo, ma almeno non è palma o cocco). Tuttavia al primo posto tra gli ingredienti c’è pur sempre lo zucchero, e il latte usato è scremato ed in polvere… Buon prodotto, ma migliorabile 🙂
Se consideriamo, come giustamente suggerito nell’ articolo quando si parla di calorie, i valori relativi alla quantità per porzione le differenze nutrizionali tra i vari prodotti nell’ ambito di una dieta sana ed equilibrata sono praticamente irrilevanti.
I miei articoli non vogliono demonizzare o assolutizzare nulla: semplicemente cerco di ampliare la prospettiva, far aprire gli occhi su piccolezze. Non so se hai letto altro del mio sito, ma se lo facessi ti accorgeresti che le calorie e i calcoli matematici sono quanto di più distante esista dal mio approccio alla nutrizione. Ad ogni modo, se proprio vogliamo guardare i nutrienti, 8 g di zucchero per cucchiaio di Nutella sono parecchi: più della metà del peso è zucchero. Mi importa molto di più della qualità degli ingredienti, e questo fa la differenza nella qualità dei prodotti.
Se comunque dovessi scrivere articoli solo per chi ha già “una dieta sana ed equilibrata”, temo che potrei chiudere il sito: cosa potrei aiutare a perfezionare in un’alimentazione già perfetta? 🙂
Ciao Arianna,
complimenti per il tuo blog, molto interessante.
Sono un accanito consumatore della crema di mandorle rapunzel ma vorrei provare anch’io a farmela da solo.
A proposito della tua ricetta vorrei sapere:
ma le mandorle che utilizzi sono fresche o secche?
temo che con le mandorle secche tritate da bimby venga fuori una farina invece di un burro.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta,
ciao
Ciao Antonio, ti avevo risposto per mail, spero che ti sia arrivata!
“L’eccessivo contenuto di zucchero si traduce con un elevato impatto glicemico: sappiamo che la glicemia si alza proporzionalmente alla quantità di zuccheri ingeriti”
Seppur surreale, l’indice glicemico della nutella è in realtà basso (range 30-40), proprio a causa del contenuto medio alto di grassi.
Touché, avrei dovuto mettere diversamente la frase. Sostituisci con: “La Nutella, contenendo zuccheri in misura maggiore al burro di nocciole, ha dunque anche un impatto glicemico superiore” 🙂 [Le nocciole, come tutta la frutta secca, hanno un IG di 20-25]
beh solitamente sono molto attenta a quel che mangio(mi fregano le porzioni!)nn mi so regolare,allora abbondo di verdure e cerco di limitare il resto(consigli per le porzioni di pesce/carne/frutta secca/ricotta…???)
oggi mi sono concessa un peccato di gola(cavoli è domenica!)cosi’ dopo un pranzo con insalata di mare ed insalata,a merenda mi sono sparata:3/4 cucchiai(no cucchiaini) di nutella con 2 fette di pane di segale,mezza mela e 2 biscotti(avevo fatto il riposino e quando mi sveglio ho un calo di zuccheri)per cena solo verdure condite con olio…mi sentivo un attimo una fogna,per la merenda…quando ho voglia di sgarrare con dolci(ma sempre in salute ed attenti alla linea)cosa mi consigli?nutella killer…ma se è buona!
Cioccolato extrafondente (almeno al 70%), dessert fatti in casa, mousse di ricotta e mele con cacao, crema di mandorle al 100% spalmata sul pane, frutta fresca con scaglie di cioccolato o cocco tritato, mini bon-bon fatti con datteri tritati + noci tritate fatti rotolare nel cacao o nel cocco, crema d’avena o di riso, castagnaccio, torte fatte in casa con frutta… Le idee e gli spunti possono essere molti 🙂
mamma mia gia’ sbavo!!!!!
nn mi hai detto le quantita’ pero’….
Come posso dire le quantità? Non conosco le tue esigenze, il tuo fabbisogno, i tuoi obiettivi, il tuo quadro di salute… Dovresti prendere appuntamento per una consulenza privata 😉
magari……………se venissi nella zona del modenese fammi sapere 😉
Ho letto con interesse l’articolo e in particolare la ricetta. Proverò, anche se ho un normale mini-pimer e ho paura che muoia nell’intento. Mi ispira anche fare il burro di arachidi homemade.
Mi è però sorta una domanda, riguardo l’affermazione sugli oli di mais, girasole, arachidi… Perché andrebbero aboliti? Cos’hanno di male? Io ce li ho, li uso per le torte (non uso il burro, non lo compro neanche), a volte per il pane (però solo se non voglio un sapore di olio d’oliva accentuato), per ungere le teglie e per i pochi saltuari fritti che facciamo a casa (normalmente più per cedere a sfizi del mio compagno, perché se fosse per me non friggerei mai).
Ringrazio in anticipo per la risposta!
Gli oli vegetali vanno bene a patto che siano spremuti a freddo; gli altri (quelli in cui non è specificato in etichetta) sono oli raffinati, sottoposti a processi chimici.
Oltre all’industrializzazione, gli oli vegetali (a parte quello d’oliva, d’arachidi e di lino) contengono un eccesso di omega-6: uno sbilanciamento del rapporto di omega3:omega6 porta all’instaurarsi di processi infiammatori cronici che stanno alla base della maggior parte delle patologie metaboliche croniche che affliggono il mondo occidentale. Negli ultimi anni si è assistito a un incremento abnorme degli omega6 nell’alimentazione di una persona media proprio perché gli oli vegetali sono nascosti ovunque: leggi gli ingredienti di qualsiasi prodotto industriale e ci sarà scritto “olio vegetale” (magari specificando “non raffinato”, ma non è garanzia di qualità).
Altra cosa: gli omega6, come gli omega3, si irrancidiscono molto facilmente, dando luogo a sostanze nocive o tossiche. Non andrebbero mai usati in cottura, soprattutto mai in frittura! Piuttosto, meglio un olio di arachidi (possibilmente spremuto a freddo) o un olio extravergine dal gusto non penetrante, tipo uno del Garda o ligure: avendo maggioranza di grassi monoinsaturi reggono di più il calore.
Una nota sul burro: perché demonizzarlo, quando è dimostrato che oli vegetali raffinati siano più nocivi di un burro di qualità, magari di centrifuga? 🙂 Se cerchi nei primi post di questo sito avevo scritto un articolo sul burro! 🙂
Ah, una cosa importante: ti sconsiglio di fare questa ricetta con un frullatore poco potente perché rischi di fondere il motore! Se vuoi provare, quando vedi che si surriscalda lascialo riposare fino a raffreddamento prima di riprendere la frullatura…!
Allora proverò a farmi il burro di centrifuga (ho letto un articolo sul blog di Dario Bressanini e non sembra difficile). Spero che duri in frigorifero. Quando compravo il burro mi ricordo che durava mesi e mesi in frigorifero. E vediamo se trovo l’olio di arachidi.
Grazie come sempre per le spiegazioni.
Il burro di centrifuga dura anche mesi fuori dal frigorifero, proprio perché non contiene proteine che lo irranciderebbero. E’ grasso al 100%, come l’olio! 🙂
Anche io faccio una nutella home made con il bimbi!Frullo 50 gr di zucchero integrale di canna con 50 gr di nocciole e 100 gr di fondente.Aggiungo poi 100 gr di acqua e cuocio a 60° per 7 minuti.Cosa ne pensi???Forse sarebbe meglio se aumentassi le nocciole e diminuissi cioccolato e zucchero??
Ciao Claudia, purtroppo non esserti d’aiuto: le ricette devono essere equilibrate negli ingredienti non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche per la ‘fattibilità’ della ricetta stessa: forse se apportassi le modifiche che mi hai detto non otterresti la stessa cremosità/consistenza… Dovresti fare delle prove 🙂
Io non amo particolarmente la Nutella perchè a mio gusto troppo dolce. Ho provato a fare una crema di nocciole e cioccolato ma non ho mai azzeccato i giusti equilibrii. Poi ho provato la crema 100% nocciole di Achillea ed è stato amore al primo assaggio!
Io uso Rapunzel per tutte le creme di frutta secca, tutte deliziose! Però avevo provato anche una crema di pistacchi di Bronte che era la fine del mondo… Con ingredienti sanissimi… Peccato essermi dimenticata completamente il nome dell’azienda produttrice! 🙁
Ciao Arianna!
a proposito di creme spalmabili… Io ho acquistato la salsa tahina (ingredienti: 100% semi di sesamo) e siccome non la uso spessissimo, ho pensato di metterla in freezer e di prelevare di volta in volta solo il quantitativo che mi serve. In questo modo vado a impoverire il prodotto (nutrizionalmente parlando e pensando nello specifico agli omega 3)? Ho inoltre provato ad utilizzarla per dare un po’ più di sapore a delle verdure cotte al vapore e poi ripassate in padella. La saltatura in padella altera gli omega 3?
Ciao Marika 🙂
Tieni conto che le creme spalmabili di frutta secca e la tahin si mantengono almeno un mesetto in frigorifero, senza alterazioni. Eviterei invece di porle a contatto con le alte temperature del fornello: i grassi che contengono si irrancidiscono.
Cosa ne pensi della crema da spalmare Cajita di Altromercato? È l’unico “antinutella” che riesco a far accettare a mia figlia 🙁
Non conoscevo il prodotto e ho controllato gli ingredienti in rete: contiene al primo posto zucchero di canna e al secondo olio di palma; non è migliore della Nutella… Prova a vedere se le piacciono quelle della Rapunzel 🙂
Grazie le cercherò!
Ok, recepito! Non mi era venuto in mente che i grassi del sesamo, essendo polinsaturi, irrancidiscono prima con le alte temperature! (ps. visto come impariamo? 🙂 ) Grazie per la risposta alle mie domande!
Salve Arianna,
proprio oggi ho fatto il burro di arachidi in casa (ho usato solo arachidi) mi chiedevo…va tenuto fuori o dentro il frigorifero? E per quanto tempo si conserva? io preferirei tenerlo fuori perchè ho paura che in frigo diventi molto duro.
Grazie
Le creme di frutta secca e il burro di arachidi possono essere conservate fuori dal frigorifero a meno dei mesi più caldi dell’anno: se diventasse duro, è possibile toglierlo una decina di minuti prima del loro utilizzo.
Ok lo ammetto, ho sempre amato la nutella e da bambina non capivo perchè mia madre me la facesse mangiare solo in rare occasioni. Crescendo poi è diventato tutto più chiaro! Negli ultimi tempi sto cercando di seguire una dieta più salutare possibile, provo a eliminare quando posso robe industriali e a preparare da me quello che posso. Ultimamente sto sperimentando i burri vegetali, oggi ho provato la ricetta del burro di nocciole su sorgentenatura e l’ho fatto nella sua versione dolce, buonissimo, la settimana prossima proverò la tua crema di mandorle e cioccolato 🙂 Una domanda, dopo averlo fatto va bene se lo conservo in frigo in un barattolo di vetro? Per quanti giorni si conserva? Grazie mille
Assolutamente in accordo con l’articolo: le creme di frutta secca (mandorle, nocciole, anacardi, arachidi) sono di gran lunga più salutari di tutte le commerciali creme spalmabili (inclusa nutella). Ovviamente vanno consumate moderatamente e meglio se bio, perchè molto caloriche ma si tratta di cibi sani da inserire nella dieta, anche perchè poco elaborati rispetto alle creme spalmabili commerciali.