Estate, caldo e temperature bollenti.
Ve lo devo dire anche io di non uscire nelle ore più calde del giorno, bere tanta acqua, mangiare tanta frutta, evitare di fare sport all’aperto dalle 9 alle 18, o bastano le sensazionali e imprevedibili notizie date dai notiziari tv…? 🙂
Parliamo invece di cose più concrete: quali sono gli errori più comuni che si fanno d’estate in materia di alimentazione, e verso cosa dovremmo orientare le nostre preferenze nei mesi più torridi?
In estate abbiamo bisogno di cibi freschi e *vitali*: ora più che mai dovremmo ridurre il consumo di alimenti preconfezionati e inscatolati, ricchi di sale e di conservanti. In questa stagione sudiamo molto, perdendo acqua e minerali anche solo stando seduti alla scrivania (classicamente, i vestiti che si appiccicano alla pelle ne sono un chiaro segno). Se mangiamo alimenti ricchi di sale o conservanti avremo un duplice effetto: inizialmente il corpo comincerà a ritenere più liquidi, e sentiremo mani e piedi gonfi. In seguito, l’eccesso di sale stimolerà la sete e la sudorazione, lasciandoci più fiacchi e disidratati di prima.
Facciamo dunque attenzione a tutto ciò che è ricco di sale: insaccati, tonno o pesce in scatola (anche al naturale), grissini, crackers.
La frutta e la verdura di stagione offrono il giusto reintegro di sali minerali con abbondante acqua di vegetazione, utile a favorire gli scambi elettrolitici delle cellule e a migliorare gli effetti collaterali del grande caldo (pressione bassa, gambe pesanti, ritenzione idrica con gonfiore).
Purtroppo certi ortaggi stagionali a molti danno problemi digestivi: vediamo come ovviarli!
– Chi soffre di gonfiore dopo aver mangiato il melone può provare ad aggiungere un pizzico di sale (marino integrale), che ne migliora la digeribilità.
– I cetrioli danno pesantezza gastrica per via del ricco contenuto di cellulosa della loro buccia: sbucciandoli con un pelapatate si risolve il problema; a persone particolarmente sensibili si consiglia di eliminare anche i semini interni. Anche per i peperoni vale lo stesso suggerimento.
– Per ovviare ai problemi dati dalle melanzane è utile consumarle senza buccia, oppure lasciarle spurgare a lungo sotto sale (si mettono le fette di melanzane in uno scolapasta cosparse di sale e premute da un peso per almeno 30-60 minuti, finché non avranno perso una buona quantità di liquido).
– La buccia dei pomodori dà molto spesso problemi di allergenicità, che si manifesta con prurito e macchie sulla pelle. Persone sensibili non dovrebbero consumare i pomodori crudi, ma solo dopo averli sbollentati e privati di buccia e semi.
Chi ha la pressione bassa -come me- in estate soffre particolarmente: capogiri, nausea e vertigini sono sempre dietro l’angolo. A chi piace, la liquirizia pura -magari come radice- è un buon rimedio naturale; in giornate particolarmente calde sono utili anche spremute di limoni o pompelmi con l’aggiunta di un pizzico di sale marino grigio, che al contrario di quello bianco contiene molti minerali utili a remineralizzare senza determinare una successiva perdita di liquidi. Questa bibita è indicata anche per gli sportivi: dopo una sudata si dovrebbe stare alla larga da bevande tipo Gatorade, che promettono un veloce reintegro ma che non fanno altro che incentivare la maggiore sudorazione.
Come la liquirizia anche il caffè aiuta ad aumentare la pressione ed alcune persone ne traggono giovamento; bisogna però considerare che la caffeina è un eccitante nervoso, che potrebbe causare emicrania e maggiore irritabilità: personalmente preferisco evitarlo d’estate, stagione nella quale soffro di mal di testa più che in inverno.
Sempre in merito a problemi di ipotensione, sarebbe controproducente per chi ne soffre fare pasti elaborati soprattutto se si è impegnati fuori casa nelle ore successive: il sistema intestinale, impegnato nella digestione, causerebbe un abbassamento della pressione corporea e grande affaticamento digestivo. Sono preferibili pasti leggeri, con pochi ingredienti e di veloce cottura: facili da digerire, non appesantiscono né lo stomaco né il resto del corpo.
In questa stagione preferite le erbe aromatiche alle spezie: le prime sono ricche di antiossidanti, le seconde causano un aumento della temperatura corporea a seguito della loro metabolizzazione.
Le lunghe cotture in estate sono sconsigliate dal momento che richiedono un grande impegno digestivo, determinando un controproducente innalzamento della temperatura corporea, affaticamento gastrico e imbibizione tissutale con ritenzione idrica. Sarà scontato dirlo, ma lasciamo arrosti, brasati e cotture in umido per l’inverno; meno scontato invece è consigliare di lasciare in cantina fino all’autunno anche i legumi secchi e i cereali che necessitano di cottura prolungata, come farro decorticato, segale o riso integrale. Diamo invece spazio a orzo e farro perlati, riso semi-integrale, grano saraceno e quinoa; come legume privilegiamo i piselli freschi, le fave (anche se la stagione sta ormai volgendo al termine) e -verso agosto- i primi fagioli in baccello. Abbondiamo con la verdura cruda, e se proprio la vogliamo cotta preferiamo il vapore alla bollitura.
Focalizziamoci ora sulle scelte più comuni da mettere in tavola in estate: affettati, formaggi e insalate di riso. Cosa c’è da sapere?
Cominciamo con gli affettati: essendo molto ricchi di sale e conservanti causano lo spiacevole effetto rebound di disidratazione di cui ho parlato prima. Se vogliamo risolvere una cena con un tagliere di affettato, preferiamo del buon crudo dolce di Parma o San Daniele, che per legge non può contenere nitriti e nitrati, e abbiniamolo a della verdura ricca di acqua di vegetazione e dalle proprietà diuretiche: un pinzimonio di sedano e ravanelli, o il classico abbinamento con il melone (che, grazie alla presenza di sale nel prosciutto, risulterà ben digeribile).
Insalate di riso: non vi dico nemmeno di lasciare al supermercato i vari condiriso, pessimi nel gusto quanto nella qualità. Aggiungiamo noi stessi ingredienti freschi e salutari: verdura come se piovesse, pisellini appena sbollentati, uova sode (senza esagerare: le uova sode sono di difficile digestione), formaggio in scaglie, gamberetti cotti al vapore, salmone sbriciolato, petto di pollo grigliato e tagliato a dadini. Verdure e riso a parte, scegliete non più di altri due ingredienti per le vostre insalate fredde: più alimenti aggiungerete più affaticherete la digestione, con tutti gli effetti collaterali di cui sopra (pesantezza, sudorazione, mancanza di energie).
E veniamo a parlare dei formaggi. Se per voi vale l’equazione estate = mozzarella&basilico, ho una brutta notizia… La mozzarella è un formaggio molto difficile da digerire a causa del suo contenuto di grassi e per la natura delle sue proteine. Al contrario di quanto si pensa, la mozzarella è un formaggio grasso (non confondiamo “formaggio fresco”, ossia non stagionato, con “formaggio leggero”): contiene una percentuale di lipidi del 19-25%, grassi che nel processo di lavorazione della mozzarella sono stati portati ad alte temperature e dunque saturati, compromettendone la digeribilità. Non solo: anche le proteine di questo formaggio sono pesanti da digerire poiché denaturate dalla cottura; il tutto è peggiorato dall’imbibizione di acqua della mozzarella, che rende i nutrienti difficilmente attaccabili dai succhi digestivi gastrici.
Forse non l’avreste mai detto, ma il fior di latte è meglio digeribile della mozzarella: pur essendo più grasso, ha subito un processo di cottura meno spinto che lo rende meno problematico per il nostro stomaco. Anche formaggi a lunga stagionatura, quali emmental e parmigiano, sono facilmente digeribili, così come i formaggi da latte crudo, che non hanno subito alcun tipo di denaturazione proteica.
Ultimo consiglio per voi: le alte temperature estive causano un deterioramento precoce della materia alimentare. Cercate di non fare scorte di lunga durata, ma andate a fare la spesa più volte a settimana almeno per quel che riguarda frutta, verdura, carne e pesce. Attenzione anche ad alimenti ricchi di grassi insaturi, come olio e frutta secca: il calore ne compromette la stabilità, causando l’irrancidimento dei preziosi acidi grassi contenuti. Comprate olio extravergine in bottiglie da 0,75 L, così da non lasciarlo troppo a lungo in dispensa dopo averlo aperto; rifornitevi di piccole quantità di frutta secca, preferendola con il guscio per una maggiore protezione da luce e calore e consumandola in minor quantità rispetto all’inverno.
20 Comments
come sempre un articolo molto interessante è illustrativo con questa ondata di caldo 🙂
domande: Ho sentito dire che la pasta e consigliata per la sua digeribilità d’estate e vero? ed è meglio al dente o più cotta? molti ristoranti la salano in padella va bene consumarla così? che ne pensa del nostro alimento nazionale di grano duro ? 🙂
Non sono assolutamente contraria alla pasta 🙂 Il problema del grano l’ho parzialmente affrontato nello scorso articolo: quello più utilizzato per pasta e panificazione è la varietà Creso, che è stata irradiata negli anni ’70 per aumentare il quantitativo di glutine. Se si riesce, meglio preferire pasta di farro o Senatore Cappelli.
In estate ottima la pasta fredda, cotta al dente. Saltarla in padella con l’aggiunta di un poco di acqua di cottura serve a renderla più cremosa e a garantire una migliore armonia del condimento nel momento in cui si porta la forchetta al palato 😉
Il cus-cus potrebbe essere una valida alternativa ai cereali integrali?
Io ho trovato quello di farro, quello di grano integrale, di mais e di riso (che non ho mai provato)….ma preferisco i primi due. 🙂
Sì e no: sì, perché si cuoce più velocemente. No, perché ha un indice glicemico superiore ai cereali “interi”. Va benissimo tener alternato il cous-cous ad altri cereali, ma senza farlo diventare un piatto quotidiano 🙂 Eviterei quello di mais e di riso…
Immaginavo fosse così dato che il cuscus è cmq tipo la pasta…siamo concordi per quello di mais e riso 😀
Grazie per la delucidazione
Mi intrometto nella conversazione. Cosa ne pensa dell’amaranto? L’ho comprato oggi in erboristeria, per provarlo. Vedendo i semini piccoli piccoli pensavo potesse essere un’alternativa al couscous per fare delle insalate tipo tabulé, però su Internet trovo solo ricette di zuppe e sformati o coi semi tostati…
L’amaranto è BUONISSIMO: da cotto ha un profumo incredibile. Purtroppo però i grani non sono come quelli del cous-cous, ma si amalgamano l’un l’altro: è per questo che viene usato solo in zuppe (a cui conferisce densità) e sformati. Però lo provi, ne rimarrà entusiasta!
ma qual’è il giusto abbinamento dei cibi? da quello che leggo molti sarebbero in conflitto, a parte le verdure che si associano bene sia con carbo che proteine, lei consiglierebbe un pasto dissociato? grazie.
Bella domanda, ma non posso rispondere in termini generici: dipende dallo stato fisiopatologico della persona. In alcuni casi si possono abbinare bene proteine superiori (es. carne e formaggio), in altri è meglio dissociare; in certe persone è utile avere primo e secondo ad entrambi i pasti, in altre no… Insomma, i miei consigli variano a seconda di chi mi trovo davanti 🙂
ciao!!!!articolo utile visto il caldo africano…io d’estate amo farmi le insalate di farro(quello della barilla che cuoce in 10 minuti)ieri per esempio l’ho accompagnato ad asparagi bolliti semi di finocchio ed olio extravergine e 30 gr di pane di segale integrale….ultimamente nelle mie insalatone aggiungo anche i semi di papavero,mi piacciono molto,cosa dici?ieri sera dopo un’ora e mezza di palestra avevo una fame lupo,anche se si boccheggiava,cosi’ mi sono fatta un insalata fresca con seppie/piselli e 3 spiedini di gamberetti impanaticotti al forno(peccato di gola)ma sentivo la necessita’ di qualcosa di sostanzioso…ho sbagliato?
No, perché dovrebbe essere sbagliato? 🙂
Un consiglio: prova il farro e l’orzo che si comprano nei negozi biologici, o cerca un buon fornitore dalle tue parti… E’ tutt’altro sapore! Io ormai ordino quasi sempre questi 🙂
ciao Arianna,in un post ho menzionato il grano saraceno,in alternativa a quello di segale,sono curiosa,a livello kcal e di energia che vantaggi ha paragonato a quello di segale integrale?poi…ultimamente mi piacciono i semi di finocchio e papavero,li metto abitudinalmente nell’insalata…sbaglio?sono troppo calorici mangiandoli sempre?che proprietà hanno?grazie come sempre!
Ciao Enrica, in questi giorni ho pochissimo tempo per rispondere ai commenti perché riesco a mettermi al pc solo in tarda serata, quindi scusa se queste saranno proprio due righe ma sono stanchissima… Per quanto riguarda le kcal del pane sinceramente non ne ho idea: non è una cosa che controllo abitualmente; a intuito direi che l’apporto energetico è pressoché identico, cambieranno di poche decine di kcal a dire tanto. Per quanto riguarda i semini: se sono biologici e ne aggiungi meno di un cucchiaino a insalata non hanno alcuna controindicazione, ma cerca di variare spesso quello che mangi, di qualsiasi cosa si tratti 🙂
grazie mille come sempre!
Ciao, questo articolo era proprio quello che mi serviva per dare una riorganizzata alla mia cucina estiva!
Però mi hai fatto venire un dubbio parlando di bevande. In estate ho sempre evitato il pompelmo perchè pensavo abbassasse la pressione: non è così?
Poi dici che le bevande tipo gatorade incentivano una maggiore sudorazione, questo discorso vale anche per gli elettroliti in polvere (con o senza carboidrati) da sciogliere nell’acqua? Come si possono scegliere dei sali minerali che non incorrono in questo problema?
Il sale marino grigio è semplicemente quello integrale?
Scusa per il terzo grado…
Ciao Abia 🙂
La spremuta di pompelmo con un pizzico di sale grezzo non abbassa la pressione, ma anzi la aumenta. La spremuta di pompelmo senza sale è remineralizzante, ma non crea abbassamenti di pressione. Il sale marino è il sale integrale: può essere grigio (molto più remineralizzante) o bianco (con meno minerali, più indicato nell’alimentazione quotidiana perché più equilibrato). Il sale comune, invece, è sale bianco composto solo da sodio e cloro senza altri minerali (al più può essere addizionato di iodio).
Per quanto riguarda le polveri di elettroliti, io non mi sento di consigliarle perché non sono qualcosa di naturale; soprattutto, non le consiglio se non conosco la condizione fisiopatologica della persona, perché un mio consiglio superficiale potrebbe farle più male che bene. Spero comunque di aver risposto alle altre tue domande, e se avessi bisogno di altro non hai che da chiedere 🙂
La tua risposta sul pompelmo mi ha davvero sorpresa ma soprattutto non sai quanto mi ha fatto piacere leggerla! sono proprio contenta di poter riaccogliere il pompelmo nelle mie estati 🙂 a me poi piacciono tanto le bevande un pò amare!
(Per quanto riguarda gli elettroliti già ne faccio uso, soprattutto quando vado in palestra, non volevo un consiglio ma cercavo di capire se rientrano nel discorso dell’induzione di una maggior sudorazione.)
Grazie delle risposte e della tua disponibilità nonostante il periodo impegnativo. 😉
Ma di nulla, figurati! 🙂 Per me è sempre un piacere!
Ciao, è la prima volta che commento. Innanzitutto complimenti per il sito, davvero interessante e ben organizzato!
Domanda riguardante l’estate e la verdura estiva per eccellenza, i pomodori! Mia madre prepara una terrina di pomodori (da orto, i vicini sono contadini) e cetrioli praticamente tutti i giorni, pranzo e cena. Non mangiamo che quelli praticamente. Lo so che sarebbe MOLTO meglio avere un’alimentazione più varia di così ma finché è mia madre a cucinare … Vorrei solo sapere, QUANTO fa male? Sono tanti gli effetti negativi, devo davvero preoccuparmi o posso semplicemente mangiarne meno ?
Ciao Isabella, grazie mille per i complimenti! 🙂
Mangiare tutti i giorni uno stesso alimento senza avere variazioni sul tema può alla lunga portare a fenomeni di accumulo, o di carenze minerali/vitaminiche. Ti faccio un esempio: chi per mesi mangia sempre e solo carote avrà un eccesso di beta-carotene che si nota in un colorito marcatamente aranciato della pelle, e in affaticamento epatico (dove i carotenoidi sono stoccati). Ora, nello specifico non so a cosa possa nuocere un “abuso” di pomodori e cetrioli, ma in via prudenziale se riuscissi a tenere alternato con altra verdura sarebbe decisamente meglio 🙂 Non dimenticare che i pomodori contengono molta solanina e nichel: non è raro che a seguito di abbuffate di determinata frutta o verdura si scatenino intolleranze alimentari che si protraggono per mesi… Perché non sfrutti i buonissimi pomodori per farne delle conserve per quest’inverno?