Se fino a due settimane fa si trovavano soprattutto ciliegie grosse ma acquose, adesso è il periodo migliore: saporite, succose, dolcissime… Una ciliegia tira l’altra!
Sulla mia pagina Facebook avevo pubblicato la foto e la ricetta di un clafoutis di ciliegie che avevo improvvisato per una merenda (se volete, ecco qui il link); il clafoutis è un dolce morbido, che si mangia direttamente nelle cocottine in cui viene cotto. Anche la proposta che ci presenta oggi Nadia è un dessert al cucchiaio, ma va messo in frigo anziché in forno: un gustosissimo budino di ciliegie!
Il gelificante più diffuso in pasticceria è la colla di pesce, che molti di voi conosceranno. A dispetto del nome, tale addensante viene prodotto a partire da cotenna di maiale e da un miscuglio di ossa e cartilagini bovine: non si tratta di un prodotto molto invitante, vero? Fortunatamente esistono anche altre alternative! Per questa ricetta Nadia ha usato come addensante l’agar agar. Si tratta di un gelificante estratto dalle alghe rosse che richiede una veloce cottura e un tempo di solidificazione più protratto, esattamente il contrario delle classiche gelatine alimentari.
L’agar agar può venire estratto con metodo industriale attraverso l’utilizzo di acido solforico e sbiancanti, oppure con metodo naturale previa essiccatura e cottura delle alghe. Fate dunque attenzione al tipo di agar agar che comprate, e rivolgetevi ai negozi biologici per avere quello di qualità migliore: personalmente mi trovo molto bene con l’agar agar Rapunzel.
La quantità di polvere varia a seconda di quello che dobbiamo addensare: gli alimenti acidi richiedono una quantità di agar agar superiore rispetto a quelli alcalini; la consistenza del dessert dipende ovviamente dalla quantità di gelificante: possiamo ottenere consistenze variabili dalla mousse fino al semifreddo. L’agar agar è usato anche per preparare gelatine di frutta ed aspic.
Budino di ciliegie
Ingredienti per 4 budini
Circa 400-500 g di ciliegie
70 g di nocciole
2 cucchiai di agar agar
160 ml di acqua
3 cucchiai di miele di acacia
1-2 cucchiai di cocco in scaglie
Il succo e la buccia grattugiata di ¼ di limone non trattato
Preparazione
Tostate leggermente le nocciole in padella, facendo attenzione che non anneriscano. Lasciatele raffreddare e tritatele. Lavate e denocciolate le ciliegie, lasciandone da parte un paio. Versate in un pentolino l’acqua con l’agar agar, e lasciate sobbollire per circa 5 minuti tenendo mescolato. Mettete le ciliegie nel frullatore (è indicato quello a immersione) con il miele e il succo e la buccia del limone. Versate l’acqua a filo e mescolate bene. Bagnate due coppette di ceramica con dell’acqua, riempitele con la purea di frutta e mettete in frigo a raffreddare per almeno 1-2 ore. Rovesciate lo stampino su un piatto e guarnite il dessert con del cocco in scaglie e metà ciliegia di quelle conservate all’inizio.
Nota a margine a seguito di un commento: non fatevi spaventare da quel 57% di grassi della tabella, che induce a credere che questo budino sia “pieno” di grassi. In realtà se guardate gli ingrediente vedete che l’unica fonte di grassi sono le nocciole: la percentuale è così elevata nel prodotto finito perché poi non è contenuto altro se non… ciliegie! E le ciliegie sono fatte prevalente di acqua, e in piccola percentuale di zuccheri. E’ quindi inevitabile che il budino sia composto prevalentemente di lipidi come percentuale, ma andando a vedere i valori assoluti si riesce a ridimensionare e contestualizzare il dato: sono meno di 15 g di grassi per ogni budino.
17 Comments
57% di grassi? wow! se ho fatto bene i calcoli, ha circa 700 kcal per 100 gr!
Deve essere un dolce super mitico! =)=)
I grassi sono proporzialmente alti perché la quantità del dessert è modesta: se noti ci sono solo ciliegie e nocciole come ingredienti che apportano calorie, e dal momento che le ciliegie sono solo acqua e zuccheri… I grassi aumentano come proporzione 🙂 Di fatto ci sono circa 10-15 g di grassi per ogni budinetto, che è esigua come quantità 😉
eh mi sa che è buono. L’agar agar lo volevo andare a prendere per fare le caramelle di vera frutta home made. Nei negozi bio si trova?
Sì cara, nei negozi bio si trova tranquillamente! Costa un pochino (6-7 € per 60 g quello della Rapunzel), ma dura tantissimo 🙂
Allora a breve produrrò vere gelées alla frutta! Woooooow!
Grazie della celere risposta, Arianna.
Il tuo articolo è molto chiaro, e la distinzione tra grammi e percentuale in peso era evidente.
Anche la nota a margine che chiarisce perfettamente, tra l’altro, anche nel conteggio dei grassi ci ritroviamo; io ho fatto il conteggio a ritroso e mi veniva circa 15.
Quindi i conti tornano. 🙂
Ciao ciao
Ho preferito specificare nell’articolo perché effettivamente non vorrei che persone troppo attente ai numeri vengano tratte in inganno 🙂 Il tuo commento mi è stato utile!
ciao 😉
amo le ciliege ed i duroni,provero’ a metterli nel porrige della mattina anziche’ la frutta essicata…t volevo chiedere 2 cose che nn c’entrano con l’articolo…
1) vorrei prendere integratori di magnesio(per stress,tensione muscolare,insonnia)cosa ne pensi?
2)io nn so’ abbinare gli alimenti,tipo:formaggi e pesce o carne?frutta secca e cereali?quali sono i migliori abbinamenti bilanciati e soprattutto nel rispetto della forma fisica?grazie sempre di tutto e ciao
Ciao Enrica 🙂
Per l’integratore di magnesio io non ne consiglio l’assunzione a meno che non ci siano basi certe da cui partire (ossia una carenza di magnesio conclamata): in caso contrario potrebbe essere una spesa inutile e magari controproducente, dal momento che i problemi che mi hai citato possono avere molte altre cause che non la semplice carenza di Mg.
Per quanto riguarda gli abbinamenti, invece, cercherò di scrivere un articolo quando avrò tempo perché effettivamente potrebbe essere utile a molti. In linea di massima, è sempre bene non abbinare fonti proteiche differenti (uova, pesce, carne, formaggi), mentre la frutta secca può essere usata come fonte di grassi sostitutiva o complementare dell’olio extravergine (ad esempio un buon pesto con pinoli o mandorle per condire la pasta).
grazie come sempre…credo che l’abbinamento dei vari nutrienti sia utile a molti perche’ si fanno tanti errori…aspetto l’articolo con ansia!io di solito mi faccio insalata di tonno grigliato con ricotta e noci,allora sbaglio?!tipo uova e legumi?o legumi e pesce?che confusione!scartato il magnesio grazie!
Tonno e ricotta sono due fonti proteiche differenti, così come uova e legumi oppure pesce e legumi 🙂 Una sola fonte proteica per ogni pasto, l’avevo scritto nell’articolo in cui avevo parlato del Piatto Sano 🙂
cacchio me lo sono perso….corro a leggerlo!
volevo acquistare oltre al pane di segale integrale,quello di grano saraceno cosa dici?
Approvatissimo 🙂
Ciao Arianna, volevo chiede una cosa riguardo la ricetta. i 2 cucchiai di agar-agar li devo diluire con i 160ml di acqua? Perchè nelle istruzioni è scritto che devo mescolare 1 cucchiaino con 750ml di acqua. Cmq ho fatto come nella tua ricetta. Non è venuto come nella foto ma molto più rosso forse ho messo troppe ciliegie (450gr), cmq lo devo ancora assaggiare. ciao grazie
Ciao Marianna! La ricetta non è mia e di Nadia: lei mi ha riportato esattamente il metodo che ha usato per ottenere il dolce che vedi in foto. Tieni conto che l’agar agar dà diverse consistenze a seconda della diluizione, quindi è possibile che una concentrazione minore dia un risultato più simile ad una mousse che ad un budino 🙂 A te come è uscito? Buono? Solido?
Ciao Arianna, alla fine è venuto benissimo solido come un budino ho sbagliato solo a tostare più del dovuto le nocciole e mi è venuto con un leggero retrogusto amaro. cmq molto buono e proverò a farlo anche con altri tipi di frutta.
Grazie per le ricette sane e interessanti.