Una delle tante virtù di frutta e verdura è la loro ricchezza di antiossidanti: con questo termine si vuole indicare una numerosa famiglia di microsostanze benefiche che agiscono nel nostro corpo interrompendo o impedendo fenomeni ossidativi. Tali reazioni di ossidazione, secondo gli studi più recenti, sembrano avere un ruolo di spicco nell’insorgenza di molte patologie neurodegenerative, come Alzheimer e Parkinson, e di alcune forme di tumore.
Le molecole antiossidanti si trovano in molti alimenti: frutta e verdura come tutti sanno, ma anche nel cioccolato fondente, nel vino rosso, nel the verde, nella crusca di grano. Sorprendentemente ad esserne maggiormente ricchi sono alimenti che vengono comunemente etichettati come ‘insaporitori’: le spezie e le erbe aromatiche. Ad esempio, 100 g di chiodi di garofano hanno un valore pari ad oltre 31.000 ORAC (unità di misura per il potere antiossidante), mentre 100 g di mirtilli valgono circa 6.500 ORAC. Indubbiamente è ben difficile che una persona riesca a mangiare un etto di chiodi di garofano al giorno, mentre è molto più semplice fare uno spuntino con una tazza di mirtilli; ma se l’uso di spezie ed erbe fosse costante ad ogni pasto, pensate che effetto cumulativo si riuscirebbe ad ottenere!

Un recente studio della Pennsylvania State University ha inoltre dimostrato che il consumo di spezie si associa ad una riduzione postprandiale di insulina e trigliceridi, e che quindi la loro azione salutare non si limiterebbe alla funzione antiossidante.

Quali sono le spezie e gli aromi con maggior potere ORAC? Solo per citarvene alcuni, l’US Department of Agriculture ha classificato in ordine decrescente: chiodi di garofano, cannella, origano essiccato, curcuma, cumino, prezzemolo essiccato, basilico essiccato, curry, salvia fresca, semi di senape, zenzero, pepe nero, timo fresco, maggiorana fresca, paprika, dragoncello fresco, menta fresca.