Qualche settimana fa mi ha scritto I., una mia paziente con la quale ho iniziato un lungo percorso per amenorrea ipotalamica nel 2016: mi portava buone notizie, finalmente il suo ciclo era diventato regolare! Abbiamo avuto qualche avvisaglia di ricomparsa del mestruo già a inizio anno, ma si sa: bisogna aspettare qualche mese per vedere se gli ormoni abbiano effettivamente ingranato nel modo corretto, e il ciclo sia effettivamente ripreso. A volte capita di avere un mestruo randomico, a cui non fa seguito la ciclicità necessaria a definire un ritmo ormonale “normale”.

Seguo tante ragazze in amenorrea: per molte di loro è una conseguenza di diete estremamente restrittive e sport forsennato e insensato, a cui si somma un inevitabile stress psicofisico, che diventa l’ennesimo fattore limitante alla ripresa di una buona secrezione ormonale. Per altre, invece, l’amenorrea avviene apparentemente senza motivo; eppure a ben guardare un motivo, sebbene non palese ed immediatamente riconoscibile, c’è: può essere una carenza vitaminica (spesso la B12 e la D combinate), può essere l’interruzione della pillola anticoncezionale, può essere un periodo della vita particolarmente stressante. A volte ci sono un insieme di fattori emotivi che fanno da deterrente, ma per spiegarveli avrei bisogno della collaborazione di una psicologa esperta della problematica che abbia voglia di scrivere un articolo a quattro mani (se ci sono volontarie, prego, contattatemi!).
Ci vuole tempo, e pazienza, per diradare e sciogliere i nodi che hanno sigillato un’amenorrea.
Tempo e pazienza che molte ragazze, comprensibilmente, non hanno: vuoi perché stanno cercando una gravidanza, vuoi perché intimorite dalle conseguenze fisiche di un ciclo assente, vuoi perché estremamente confuse, vuoi perché -non essendo seguite a livello psicologico- sono impaurite dalla dieta proposta e tendono a restringere le quantità, persistendo oltretutto con l’eccessiva attività fisica. Quindi, quello che spesso mi accade, è che i percorsi si interrompano qualche settimana o qualche mese dopo essere stati iniziati.

Sono stata quindi molto felice quando I. mi ha proposto di scrivere la testimonianza del suo percorso con me: ve la riporto qui di seguito, sperando che possa essere un messaggio di incoraggiamento a tutte le ragazze e le donne che, per un motivo o per l’altro, stanno percorrendo un tortuoso sentiero sulla strada della loro ritmicità ormonale. Nelle sue parole c’è tutto quello che cerco di trasmettere alle mie pazienti: la necessità di costanza e impegno non solo nella dieta, ma in un cambiamento a 360°; la consapevolezza che “LA DIETA” per amenorrea non esiste, ma esistono indicazioni personalizzate (e soprattutto di tratta di un percorso che subisce via via modifiche); la comprensione che a volte sia necessaria una supplementazione da affiancare alla dieta (sia essa di vitamine, minerali o antiossidanti).
Da ultimo, l’essere in grado di apprezzare tutti i cambiamenti e i miglioramenti permessi dalla dieta: a volte il cambio di alimentazione, di per sé, non sblocca la condizione ormonale, ma permette di preparare il corpo, nutrirlo e renderlo forte.

NB. Come più volte ribaduto in altri articoli, in caso di amenorrea ipotalamica derivante da restrizioni alimentari e da qualsiasi forma di disturbo ossessivo-compulsivo è fondamentale avere un appoggio psicoterapico.

Ho iniziato il percorso con Arianna nell’agosto del 2016 per un’amenorrea ipotalamica che mi portavo dietro da quasi 8 anni…
Era da un po’ che seguivo i suoi interessanti articoli riguardanti alimentazione e mondo femminile e così mi sono decisa ad intraprendere questo nuovo percorso, così diverso da quanto già provato precedentemente… così diverso da pillole e stimolazioni ormonali, da lunghe attese che non risolvevano nulla. Ero tanto stanca: degli aghi nelle braccia infilati periodicamente, degli sbalzi di umore che arrivavano a minare i rapporti sociali, dei capelli che cadevano, di sperare nel ripristino di una ciclicità che non voleva tornare. Di non sentirmi donna. A tutto questo si aggiungevano l’intestino irregolare e le difficoltà digestive.
Questa è una storia che ha un lieto fine: a febbraio di quest’anno le mestruazioni sono ritornate spontaneamente e, fino ad ora, i cicli si sono ripresentati mensilmente.
Ci è voluto UN ANNO E MEZZO.
Ci sono voluti: costanza nel seguire il piano alimentare che Arianna ha stilato sulla base della mia storia clinica e delle mie esigenze (e che ha dovuto più volte ricalibrare!); un’integrazione specifica per ripristinare valori vitaminici adeguati alla mia età; alcune sedute di agopuntura… ma solo in fase finale, quando tutti gli ingranaggi erano pronti a far ripartire il meccanismo! E poi tanta pazienza, serenità mentale, amore per me stessa. Perché senza un equilibrio della psiche il nostro corpo non può funzionare correttamente. Siamo un tutt’uno.

A tutte le donne che si trovano ad affrontare situazioni come questa vorrei dire:
Non c’è bisogno di colpevolizzarvi per questo problema che, purtroppo, riguarda molte più donne di quanto voi possiate immaginare. L’unica cosa che potete fare è chiedere aiuto. NON VERGOGNATEVI.
– Rivolgetevi a PROFESSIONISTI che hanno studiato (e continuano a farlo!) e possiedono un TITOLO per stilare piani alimentari. Meglio se specializzati in questo tipo di disturbi, perché gli squilibri ormonali richiedono un’alimentazione (e molto spesso un’integrazione) specifica.
Abbiate pazienza e costanza. Non scoraggiatevi se i risultati tardano ad arrivare. Prendetevi del tempo per voi stesse, concedetevi momenti di tranquillità e benessere. Circondatevi di persone che vi fanno stare bene. Solo così mente e corpo ritroveranno la giusta CONNESSIONE.

Ad Arianna va tutta la mia riconoscenza perché ho trovato una professionista estremamente seria e preparata, sempre disponibile a consigliarmi, a rispondere ad ogni mio dubbio, a sostenermi. Sono sicura che senza di lei non avrei ottenuto questi risultati.