Mi occupo da dieci anni di dietoterapia associata ad un miglioramento del quadro ormonale e al supporto della fertilità: sono costantemente alla ricerca di nuovi studi che possano fare luce sulle correlazioni tra alimentazione, integrazione e quadro ormonale.
Una parte estremamente lacunosa della ricerca scientifica è relativa al mondo degli integratori: ci sono molte pubblicazioni che parlano del potenziale positivo dei supplementi dietetici in ottica di fertilità, ma tra queste ricerche e la declinazione pratica c’è spesso un baratro. Voglio dire che la maggior parte degli integratori in commercio “a favore della fertilità” contengono uno o più ingredienti che non hanno alcuno studio scientifico a sostegno, o che si sono dimostrati efficaci in una minoranza di casi, oppure sono contenuti in formulazioni non efficaci (per dosaggio o per presentazione chimica).
Consigliare integratori “per la fertilità” è un terreno minato: se non si hanno le competenze di consigliare l’integratore adatto, ci si vuole davvero assumere la responsabilità di far spendere alla paziente soldi (e illusioni) in qualcosa di inefficace?
Con questo breve articolo, basato su una brillante review del 2021, spero di far luce su alcuni degli integratori più comunemente usati e venduti.
Myoinositolo
Il myoinositolo è forse il supplemento dietetico più diffuso per la fertilità femminile. Di cosa si tratta? Gli inositoli sono una famiglia di molecole con 9 stereoisomeri, di cui il myoinositolo e il D-chiro inositolo sono le forme più comuni nelle cellule eucariote. Queste molecole hanno un ruolo in moltissime funzioni che riguardando la riproduzione, la crescita e la sopravvivenza cellulare. In relazione alla fertilità femminile, è stato dimostrato che gli inositoli facilitano il processo ovulatorio, attraverso un’azione insulino-sensibilizzante*. Nello specifico, il myoinositolo è stato dimostrato avere un effetto positivo nella maturazione degli oociti, nella loro qualità e nello sviluppo embrionale. Per questi motivi il myoinositolo è largamente usato per supportare donne con difficoltà di ovulazione, o con problemi nella maturazione degli oociti durante i percorsi di PMA.
La dose efficace di myoinositolo per ottenere tali risultati è di 4 grammi/giorno.
*L’azione insulino-sensibilizzante a favore dell’ovulazione è il razionale alla base delle diete a controllo del carico glicemico per donne con problemi di oligo- o anovulazione, comuni soprattutto in caso di PCOS – ma non solo!
Acido folico
L’acido folico è l’altro ingrediente diffusissimo nei supplementi per la fertilità femminile: il perché è presto detto. Da ormai tantissimi anni è stato dimostrato che supplementare di 400 mg al giorno di acido folico la dieta di una donna che sta cercando una gravidanza permette di ridurre il rischio di difetti del tubo neurale nel feto. Ma non è tutto: in tempi più recenti gli studi ci dicono che l’acido folico aiuta anche a migliorare la qualità degli oociti. Attenzione, però: la formulazione migliore di assunzione è la forma attiva di acido folico (folato o metilfolina), mentre invece la stragrande maggioranza degli integratori contiene la forma inattiva.
Melatonina
La melatonina è conosciuta soprattutto per regolarizzare i ritmi biologici: è consigliata, infatti, per ridurre i tempi di addormentamento in persone che fanno fatica a prendere sonno, per chi è sottoposto a frequenti jet-lag e per lavoratori su turni notturni. In relazione alla fertilità femminile, la melatonina si è dimostrata in grado di esercitare un’azione positiva sulla qualità ovocitaria, sulla qualità embrionale e sulla fase luteale in caso sia deficitaria. La dose efficace di melatonina sarebbe di 3 mg al giorno: nel 2013 tuttavia il Ministero della Salute ha diminuito il dosaggio di melatonina possibile negli integratori senza prescrizione da 5 a 1 mg, in accordo alle direttive EFSA: questo dosaggio è adeguato per i ritmi del sonno, ma insufficiente per la fertilità femminile. Quindi, per essere efficace bisogna utilizzare una quantità di melatonina che non è più possibile acquistare da banco, ma deve essere strettamente prescrizione medica.
La tipologia di melatonina migliore è quella coniugata.
NAC
Il NAC è un integratore molto conosciuto come mucolitico (usato spesso per otiti e sinusiti) e dalle proprietà insulino-sensibilizzanti. In campo ginecologico, la supplementazione di NAC si è dimostrata efficace per incentivare l’ovulazione spontanea in pazienti con PCOS, oltre che migliorare la qualità ovarica ed embrionale in donne che devono affrontare un percorso di PMA. La dose efficace è di 1,2 g al giorno.
CoQ10
Il coenzima Q10 è un agente antiossidante fondamentale per la regolazione del metabolismo. In relazione alle donne, il CoQ10 viene usato per una protezione ottimale dei gameti femminili dallo stress ossidativo: in particolare, è usato per le donne dopo i 38 anni che ricercano una gravidanza.
Un problema del CoQ10 è il costo in relazione alla forma attiva del composto: la maggior parte degli integratori contengono la forma inattiva di coenzima Q10, poco utili ai fini ovarici, e oltretutto sottodosata. Sarebbe invece opportuno cercare la forma attiva (ubiquinolo), e tener conto che la dose efficace è di 600 mg al giorno (di solito negli integratori è contenuto solo per 200 mg a capsula).
Esperienza personale
Quando una donna si rivolge a me per avere supporto alimentare con finalità di gravidanza, personalizzo sempre anche la parte di integrazione: ci sono diversi fattori di cui tengo conto per capire quali possano essere i supplementi migliori. Ad esempio: l’età della paziente, il fatto che debba intraprendere una PMA o che stia ricercando una gravidanza naturale, la presenza di patologie, l’uso di farmaci, la presenza o l’assenza di cicli sempre ovulatori. Ho il piacere e l’onore di collaborare con molti ginecologi, che operano nel privato o che lavorano all’interno di centri PMA: soprattutto in relazione alle terapie della procreazione assistita, è molto importante dare solo gli integratori strettamente necessari, assicurandosi che non entrino in conflitto con la terapia usata per la fase di stimolazione ovarica e, successivamente, con quella per il transfer.
Gli integratori che maggiormente uso sono effettivamente tra quelli citati: per ovvi motivi non do melatonina (inutile darne 1 grammo, e i 3 grammi terapeutici sono prescrizione medica, non di mia competenza); a questi supplementi spesso ne aggiungo altri due, specifici per il nutrimento endometriale e l’invasione trofoblastica. Non li cito perché si tratta di nomi commerciali di specifici prodotti, non principi attivi, e non vorrei che qualcuno in malafede pensasse che sponsorizzo aziende attraverso il mio sito.
Spero comunque con questo articolo di essere stata utile a colleghi che si stanno formando in ambito di alimentazione e fertilità, ma anche a pazienti che cerchino di chiarire qualche dubbio nel mare magnum della supplementazione!
Bibliografia
A Vitagliano, GC Petre, F Francini-Pesenti, L De Toni, A Di Nisio, G Grande, C Foresta, A Garolla – Dietary supplements for female infertility: a critical review of theri composition – Nutrients 2021 Oct 11;13(10):3552