Avevo già annunciato su Fb della collaborazione con Serena Mangano, psicologa, e dei mini-corsi che abbiamo in programma: è finalmente arrivato il momento di svelarvi il progetto nei dettagli e aprire le iscrizioni al primo corso!
Serena è una ragazza di 27 anni, con una grande curiosità e tanta voglia di imparare, che l’hanno portata a seguire la strada della Psicologia, per approfondire la conoscenza di se stessa e degli altri. Subito dopo essersi laureata a Padova nel 2016, ha svolto tirocinio presso il Servizio Territoriale per le Dipendenze, approfondendo due tematiche quali la dipendenza da gioco d’azzardo e la tossicodipendenza.
Dopo il superamento dell’Esame di Stato e l’abilitazione alla professione nel 2018, ha deciso di continuare a formarsi frequentando un Master di Counseling e Coaching presso la Scuola di Specializzazione ASPIC e un Corso Base di Ipnosi e Tecniche di Comunicazione Ipnotica presso il Centro Italiano Ipnosi clinica e sperimentale, in attesa di iniziare la Scuola di Specializzazione per Psicoterapeuti.
E’ stata Serena a presentarsi e a propormi questa collaborazione con l’idea di unire le nostre competenze: come me pensa che, al fine di un benessere olistico della persona, sia necessaria la collaborazione tra più professionisti. La sua intraprendenza e il suo entusiasmo si sono rivelati contagiosi ed è nata l’idea del progetto.
Ma di cosa si tratta concretamente? Terremo insieme dei corsi su tematiche specifiche; ciascun corso sarà strutturato su tre appuntamenti della durata di due ore ciascuno. Il luogo degli incontri sarà il mio ambulatorio di Villafranca Padovana, ed apriremo ad un massimo di 8/10 persone, per dare spazio alla partecipazione attiva degli iscritti.
Questo permetterà di affrontare i vari temi con la giusta profondità, lasciando un po’ di tempo tra un evento e l’altro per “far decantare” i concetti, riflettere sulle informazioni, rispondere alle domande che potrebbero affiorare in superficie o condividere le conclusioni alle quali siamo arrivati. Nell’ultimo dei tre incontri valuteremo l’utilità dei consigli ricevuti, se è stato possibile applicarli o se si sente bisogno di un lavoro ulteriore.
Per ora abbiamo in programma tre corsi, uno a dicembre (ve ne parlo qui sotto), uno verso la primavera (la tematica saranno le emozioni) e uno prima dell’estate (sui falsi miti e le false credenze riguardo il cibo).
Il titolo del primo corso sarà: “IL CIBO SENZA SENSO DI COLPA. Come migliorare il rapporto con la propria alimentazione e vivere al meglio le festività”.
Abbiamo scelto proprio dicembre per affrontare la tematica dei sensi di colpa, perché per molti le feste natalizie, invece di essere occasione di ritrovo e calore familiare, rappresentano solamente un motivo di tensione e ansia: pranzi in famiglia, aperitivi con gli amici, cene aziendali o con il gruppo della palestra, il panettone che compare in ufficio, le merende dei bambini a scuola o in oratorio, il calice di spumante offerto dal capo, le gite ai mercatini di Natale… Non solo temiamo queste situazioni come un attentato alla nostra linea, ma anche (e, oserei dire, soprattutto) soffriamo dell’ansia anticipatoria l’evento stesso: e se poi assaggiare solo un pezzettino di panettone dà avvio all’abbuffata? E se il 24 dicembre non riesco a fare sport? E se avrò gli occhi di tutta la famiglia addosso? E se qualcuno farà commenti sul mio peso?
Dietro la scusa della dieta spesso si maschera l’ansia di non avere controllo su quello che verrà offerto e quindi di sentirsi “costretti” a consumare pietanze “proibite”.
Sentirsi esposti al pericolo di cedere a queste tentazioni può trasformarsi in un’emozione molto difficile da tollerare, obbligando ad uno slalom degno di medaglia per evitare tutti gli eventi ai quali si viene invitati (“…giovedì sera cena con la palestra? Accidenti ho appuntamento con il dentista e proprio non posso venire!”, “No grazie, sono intollerante al lattosio, per me niente mascarpone”).
La conseguenza di un’autodisciplina così ferrea non fa che caricare il cibo di significati negativi; succede quando si commette “il peccato” di assaggiare uno di questi alimenti? Spesso una totale perdita di controllo, seguita da forti restrizioni caloriche per compensare i danni che suonano esattamente come delle punizioni.
Avevo già parlato di questo meccanismo nel 2014 in una serie di articoli scritti a quattro mani con la Dott.ssa Martina Migliore, permettemi di autocitarmi per spiegare il ciclo vizioso che viene a crearsi:
L’alimento proibito diventa tentazione, sacrificio e condanna: lo desideriamo, e allo stesso tempo lo connotiamo di un forte valore simbolico; l’alimento tenta la nostra volontà, è simbolo della nostra forza finché siamo in grado di voltargli le spalle, ma diventa il nostro peggior nemico nel momento in cui l’abbiamo tra le mani. Il cibo incriminato assume quasi un valore trascendente: è qualcosa di cui assolutamente privarsi, ma che diventa automaticamente ‘permesso’ -e permesso in larga quantità- qualora avessimo già commesso l’innocente sbaglio di averlo assaggiato. Non esistono gradazioni di grigio: o tutto o niente. O ce ne priviamo totalmente, o ci strafoghiamo: sappiamo benissimo che da un punto di vista calorico-metabolico non è la fettina di torta o il biscottino o la pizza che compromettono l’andamento di una dieta dimagrante, eppure il potere psicologico di ciascuno di questi alimenti è tale che se solo ne assaggiamo un boccone nella nostra testa dipingiamo scenari catastrofici, ci colpevolizziamo, pensiamo di aver mandato tutto all’aria; contemporaneamente alla nostra autofustigazione, addentiamo un altro boccone e poi un altro ancora. Scateniamo l’abbuffata, in un misto di emozioni: l’ebbrezza di gusti proibiti, la perdita di controllo e la forse inconscia punizione che ci affliggiamo per essere stati deboli, quasi pensando che l’abbuffata sia il giusto prezzo da pagare per quella che era un’innocente tentazione, che se fosse rimasta tale non avrebbe avuto conseguenze né fisiche né psicologiche.
Può essere molto difficile mettere a fuoco questi fenomeni quando ci si trova all’interno di una spirale di vergogna e senso di colpa, ecco perché Serena ci aiuterà a comprendere l’origine delle emozioni che portano ad un rapporto così conflittuale con il cibo e con il proprio corpo. Gli argomenti trattati saranno molti, si parlerà di cibo come compensazione emotiva e come strumento di controllo, delle pressioni della società e del bisogno di validazione esterna attraverso l’aspetto fisico, di perdono e di accettazione di sé.
I tre incontri con me e Serena saranno un vero e proprio percorso, durante il quale riceverete informazioni e potrete (ovviamente) porre domande; tuttavia, non immaginate lezioni frontali alle quali assistere! La partecipazione attiva sarà fondamentale: nessuna prova, nessun test, solo la voglia di condividere e mettersi un po’ in gioco (nel vero senso della parola!).
Come avevo già accennato sopra i primi due incontri prima delle feste serviranno a conoscerci e confrontarci, in base alle problematiche presentate verranno approfonditi gli argomenti chiave del legame tra cibo e senso di colpa e vi daremo consigli e strumenti pratici in base alle nostre conoscenze professionali, da applicare durante la pausa delle festività. Abbiamo posto il terzo e ultimo appuntamento del corso a gennaio: raccoglieremo le esperienze dei partecipanti, valuteremo assieme quali tecniche sono state proficue e quali necessitano di più pratica. Tireremo le somme del vostro Natale.
Quindi, se tutti gli anni le vacanze di Natale vi hanno creato un po’ di sofferenza, se siete a dieta e avete “paura” di ingrassare, se in generale sentite di non avere un rapporto equilibrato con il cibo, se alternate una dieta strettissima a periodi di totale abbandono dei freni inibitori, questo potrebbe essere il primo passo verso la comprensione e di conseguenza la correzione dei pensieri disfunzionali che si nascondono in profondità.
Ecco i dettagli del corso “IL CIBO SENZA SENSO DI COLPA. Come migliorare il rapporto con la propria alimentazione e vivere al meglio le festività.”
Le date:
– Primo incontro: Domenica 1 Dicembre 2019 H 10-12
– Secondo incontro: Domenica 15 Dicembre 2019 H 10-12
– Terzo Incontro: Sabato 11 Gennaio H 10-12
La sede degli incontri sarà il mio ambulatorio di Via del Donatore 14 Villafranca Padovana, PD.
Il costo complessivo per i tre incontri sarà di 45 € (da pagare al primo incontro, con emissione di fattura).
Apriremo il corso con un minimo di 5 partecipanti, massimo 8/10.
Per info e iscrizioni, scrivere a info@equilibriodonna.it