Settimana scorsa abbiamo cominciato a conoscere lo stress, e a capire come funziona.
Questa settimana andiamo un po’ più nello specifico riguardo le soluzioni alimentari da poter adottare.
Questo articolo è stato scritto con la collaborazione di Stefano Da Lio, ciclista amatoriale che da tempo ha approfondito l’argomento dello stress surrenalico, essendone stato colpito in prima persona.
Mail di Stefano: stefano699@gmail.com
L’alimentazione
Indubbiamente c’è bisogno di stressarci di meno… Non possiamo rivolgerci esclusivamente alle pillole magiche: dobbiamo prendere un concreto impegno a cambiare la nostra vita. Passare meno ore al computer, vivere di più all’aria aperta, adottare tecniche di meditazione e di respirazione. Dove possibile rivedere gli orari e il carico di lavoro. Rallentare con l’attività sportiva prima di finire nel tunnel “più mi alleno, meno rendo, allora più insisto ad allenarmi”.
Detto questo, e sperando che il messaggio giunga ben chiaro, cosa è possibile fare dal punto di vista alimentare?
In primo luogo, valutare l’apporto di carboidrati dalla propria alimentazione: le diete low-carb favoriscono l’aumento del cortisolo per fare in modo che il livello di glucosio nel sangue rimanga costante pur in carenza di zuccheri alimentari (semplici o complessi). Vale a dire: non ci sono sufficienti zuccheri, così il corpo immette in circolo tanto cortisolo, poiché tra le tante sue funzioni c’è anche quella iperglicemizzante (di aumento dello zucchero nel sangue).
Se siete da anni a dieta a suon di proteine e verdura verde, forse cominciate a capire perché siete sempre irascibili, stanchi e senza energie.
La donna è tendenzialmente più sensibile allo stress dell’uomo: è per questo motivo che le diete iperproteiche low-carb nelle donne potrebbero essere veramente deleterie, al punto da squilibrare l’equilibrio degli ormoni sessuali. Infatti, gli ormoni sessuali (estrogeni e progesterone) e cortisolo derivano da uno stesso substrato: il pregnenolone. Più viene prodotto cortisolo a partire dal pregnenolone, meno si avranno ormoni sessuali. Ricordate che, anche in presenza di un ciclo mediamente regolare e ovulatorio, bassi livelli di progesterone non aiutano impianto uterino in caso di gravidanza.
Se siamo stressati il primo passo da compiere è aumentare la nostra quantità giornaliera di carboidrati, e di concentrarli nel pasto serale (se già stiamo assumendo buone quantità di carboidrati è sufficiente concentrarli la sera, senza aumentarli).
Sì: i carboidrati a cena aiutano per lo stress, e no: non vi faranno ingrassare.
Come fonti di carboidrati, sarebbe opportuno prediligere quelli della verdura amidacea (carote, zucca, patate, patate dolci, pastinaca, manioca…), delle castagne e del riso. Sono da evitare i carboidrati semplici degli zuccheri, dei dolci, delle farine: se state pensando di fare spuntini notturni con biscotti e torte, non siete esattamente sulla buona strada..
Suddivisione dei pasti
Ecco qualche idea su come suddividere la vostra giornata alimentare.
Colazione: provate una colazione salata a base di proteine (alternate uova, affettati senza conservanti, salmone, tonno, e -perché no- avanzi della sera), con una componente di carboidrati amidicei e magari un frutto.
Il dott. Christianson ha rilevato che una colazione salata, con 24-35 g di proteine, aiuta a ribilanciare gli ormoni; lui consiglia uno smoothies con proteine in polvere: io sono tendenzialmente contraria ai surrogati del cibo, ma ben vengano le proteine in polvere (prediligendo le Whey) se l’alternativa è l’uso di proteine alimentari provenienti da chissà quali allevamenti…
Attenzione! Non tutte le proteine in polvere sono uguali: sebbene costino di più, io e Stefano vi consigliamo le Whey provenienti da allevamenti grassfed, perché non sono inquinate. Fare un’integrazione proteica in presenza di basse capacità di detossificazione e di stress cronico non è una scelta saggia. Potete leggere qui e qui informazioni riguardo l’integrazione migliore, e qui potete ordinare proteine di eccellente qualità.
Qualche esempio di colazione:
– Patata americana (provatela spadellata con il ghee o bollita e accompagnata da tahin, deliziosa) con uova alla coque
– Uova al tegamino e mela cotta
– Frittata con spinacini e patata americana
– Pancake con farina di castagne
– Macedonia di frutta fresca con banana, pugnetto di riso e qualche fetta di prosciutto o salmone in carpaccio.
Pranzo e cena: verdura abbondante, proteine (*consapevoli*), grassi (olio extravergine d’oliva o cocco, ghee, olive, avocado…) e una componente di verdure e di carboidrati, che dovrà essere più consistente la sera rispetto al mezzogiorno.
Qualche esempio:
– Risotto con gamberi, branzino al forno, rucola e finocchi
– Fusilli di grano saraceno con curcuma, arrosto di carne grass feed, teglia di pastinaca e carote
– Riso basmati con fusi di pollo biologici cotti in latte di cocco, cavolini di Bruxelles con castagne e uvetta
– Crocchette di miglio con verdurine, uova al tegamino con asparagi
Spuntini: è consigliabile fare spuntini, perché aiutano ad abbassare i livelli di cortisolo. Usate poca frutta fresca e una parte di grassi. Non esagerate con la frutta.
Qualche esempio: frullato di banana con cocco in scaglie; mela con crema di mandorle; pera e noci.
Alimenti che vengono consigliati nel libro Adrenal Reset Diet
Grassi: mandorle e burro di mandorle; avocado; noci del Brasile; cocco; semi di chia, di lino, di zucca, di girasole e di canapa; olio di cocco extravergine; noci di Macadamia; olive; pistacchi non salati e non tostati; olive e olio extravergine d’oliva.
Proteine (tutte da allevamenti *consapevoli* o, nel caso del pesce, da pesca in mare): merluzzo, pollo, granchio, prosciutto senza conservanti, aragosta, ostriche, crostacei in generale, sardine, salmone selvaggio, tacchino, trota iridea.
Carboidrati: fagioli; orzo; riso; hummus; lenticchie; ceci; patate (meglio se americane); quinoa; avena.
Verdura ricca di amidi: barbabietole; pastinaca; manioca; sedano rapa; zucca
Frutta: mirtilli; more; ribes; pesche; fragole.
Da mangiare liberamente (tenendo eventualmente conto delle risposte specifiche del proprio organismo): germogli di qualsiasi genere; carciofi; asparagi; bok choy; broccoli; cavoli; cavolini di Bruxelles; carote; cavolfiore; sedano; cetriolo; daikon; melanzane; finocchio; aglio; zenzero; porri; limoni; lattughe; cipolle; rutabaga; indivia; scarola; cicoria; rucola; radicchio; spinachi; zucchine; pomodori; fagiolini.
Da incrementare: alimenti ricchi di zinco (in particolare frutti di mare, crostacei, molluschi), alimenti ricchi di vitamine del gruppo B (carne bianca, pesce, uova, legumi, riso integrale) e verdura ricca di tantissimi minerali.
E’ molto utile aumentare l’apporto di sale marino integrale: quando il corpo sottrae pregnenolone per la produzione di cortisolo, parallelamente ha una minor produzione di aldosterone, l’ormone che regola il bilancio sodio-potassio. Questo causa una carenza di sodio, rilevata con diminuzione della pressione sanguigna, vedere a puntini quando ci si alza di scatto, intolleranza al caldo, fatica muscolare. Il sale marino integrale aiuta a ribilanciare questi stintomi.
Altro consiglio: diminuite gli alimenti cotti e incrementate il consumo di alimenti crudi. Lasciate un po’ da parte le verdure cotte e legumi e iniziate i vostri pasti con delle belle insalatone e pinzimoni; provate carpacci di carne e pesce (sempre di ottima qualità e con attenzione alle norme igieniche adeguate!), mangiate uova con il tuorlo morbido e l’albume formato, usate centrifugati di frutta e verdura. Prendete energie dal cibo “vibrante”: fate in modo che esso rappresenti più della metà di quello che mangiate giornalmente.
Altri accertamenti consigliabili
Oltre l’alimentazione, questo è quello che possiamo fare per il nostro benessere, così come suggerisce Stefano:
– Controllare la tiroide. Ricordate che se risultasse ipotiroidismo manifesto o borderline prima si risolve il problema dello stress, poi si agisce sulla tiroide, così come consiglia il dott. Vergini, esperto di ipotiroidismo e di cura con tiroide secca. Se andassimo ad accelerare il metabolismo con una cura tiroidea causeremmo solo un iper lavoro a delle ghiandole surrenali già esauste.
– Controllare la vitamina D, mantenendo un livello ottimale di 50-80 ng/ml con l’aiuto di integratori, esposizione solare e consumo di alimenti che ne siano ricchi (burro chiarificato, pesce grasso di piccola taglia come sgombro e sarde, grasso animale da allevamento all’aperto).
– Ipotizzare l’integrazione di magnesio in forma treonata, nuova formulazione che pare essere l’unica in grado di passare la barriera ematoencefalica cerebrale.
– Dormire 7-8 ore a notte. Tante persone vanno sbandierano di riuscire a dormire solo 5-6 ore ogni notte, perché “hanno mille cose da fare”: potrebbe darsi che le loro surrenali siano già compromesse, o quasi. In linea di massima non dovremmo mai dormire meno di sei ore consecutivamente, dalle 22 in avanti. Le ghiandole surrenali si ricaricano dalle 23 all’1 di notte, e lo fanno solo se in questa fascia oraria stiamo già dormendo: ecco perché chi si corica dopo le 23 potrebbe fare più fatica ad addormentarsi e avere un sonno meno ristoratore. Ed ecco perché sarebbe bene evitare allenamenti serali intensi, che lasciano il cortisolo alto e -se sommati a una condizione di stress già instaurato- lo perpetuano e lo peggiorano. Ricordate inoltre, come ben dice Stefano, che la temperatura della stanza da letto deve essere di 17-19°C: la bassa temperatura dà l’input al corpo che è giunto il momento di andare a dormire.
– Usare uno ionizzatore, come le lampade al sale, che aumenta la quantità di ioni negativi nell’aria, proprio come succede dopo un temporale estivo. Questo permette di ridurre l’eccesso di carica positiva nelle nostre cellule, che altro non è che stress ossidativo. Vi siete mai accorti che prima di un temporale ci sentiamo più agitati, e subito dopo più… “quieti”?
– Tenere un diario nel quale annotare i nostri pensieri e le nostre riflessioni della giornata, così da fissarle, da riviverle, e così da creare uno “stacco” tra la giornata attiva e la notte riposante.
– Ascoltare musica rilassante, personalmente vi consiglio i Sigur Ros (gruppo islandese la cui musica mi rilassa moltissimo).
– Colorare mandala, ossia disegni simmetrici di questo tipo, che aiutano molto la concentrazione e il rilassamento. Vengono usati dai buddisti come simbolo rituale e religioso, proprio perché favoriscono la meditazione e la concentrazione.
– Ultimo ma non ultimo… Imparare a dire ‘no’: il vostro equilibrio mentale viene prima delle pretese altrui. Se vi accorgete di venire ingiustamente sfruttati sul lavoro o in famiglia, e che questo non solo non vi porta alcun beneficio ma vi arreca addirittura danno, prendete coraggio e cambiate approccio. Non fatevi esaurire, e non fermatevi quando ormai lo stress è andato oltre il gestibile.
33 Comments
Domanda..io a cena sono solita mangiare proteine con verdure, perchè mi saziano di più 🙂 se mangio insieme a loro pane a lievitazione naturale senza strutto e simili? (spesso fatto da mia mamma con lievito madre) può andare bene come apporto di carbo? Grazie 🙂
Non ci sono problemi sulla suddivisione dei carboidrati se non vi è condizione di stress cronico 🙂
Ma l’eccesso di cortisolo a quanto so fa aumentare la pressione (vedi sindrome di Cushing)
Hai letto la prima parte dell’articolo, pubblicata settimana scorsa? 🙂
Si e confermo che l’eccesso di cortisolo fa aumentare la pressione, ritenendo sodio come si legge appunto nella prima parte
Ciao Arianna, leggevo questo articolo, nella dieta che mi hai consigliato per la mia pcos mi hai consigliato di cenare con proteine e verdure quindi con i carboidrati sono molto scarsa..devo apportare modifiche o continuo così? Lunedì poi ti aggiorno che ho la visita dal ginecologo…Comunque credo che vada molto meglio..speriamo..Grazie
Ciao Chiara, il tuo caso non è come quello descritto in questa serie di articoli: le indicazioni qui riportate sono specifiche per chi ha problemi con il cortisolo troppo alto, così come per PCOS c’è un protocollo dietetico specifico 🙂
Aspetto tuoi aggiornamenti via mail!
Ciao Arianna,
generalmente evito gli integratori, ma facendo, per scelta, una dieta ormai quasi completamente vegetariana ogni tanto ho il dubbio di non assumere abbastanza proteine. Ultimamente ho visto che esistono in commercio delle proteine vegetali a base di pisello e altri ingredienti di origine naturale, tutti biologici. Si possono usare in frullati, porridge e cose simili. Che cosa pensi di questi tipi di composti?
Grazie!
p.s. bellissimo articolo, come sempre 🙂
Grazie mille per i complimenti! 🙂
Le proteine a base di pisello sono a scarsissimo valore biologico. Piuttosto, proteine della canapa! Dovrei provare a controllare marche biologiche E consapevoli di integratori, se ho tempo ci provo 🙂
Quello che avevo visto contiene infatti anche canapa e mirtillo crudo come ingredienti principali. Se ti può essere utile ti mando il link.
Grazie ancora 🙂
Prova a darmi il link, do volentieri un’occhiata 🙂
ciao Arianna bellissimi consigli 🙂 ti faccio una domanda io che per esigenze prendo proteine in polvere dell’albume d’uovo ogni mattine nel mio porridge vanno bene al posto delle whey?( non prendo whey perchè ho quasi tolto tutti i derivati del latte dalla mia alimentazione ).
io uso le NAMED SPORT certificate a livello altissimo, italiane, biologiche(http://www.namedsport.it/shop/21-egg-protein.html) che ne dici ? mi consigli di andare sulle whey? le butto nel porridge caldo per aumentare l’apporto proteico nella colazione e anche perchè sono pratiche e mi piacciono XD
grazie in anticipo dei cosigli
Di mio sono contraria all’integrazione proteica laddove non sia strettamente necessaria per sport di elite.
Se proprio si deve integrare, meglio le whey concentrate, non isolate 🙂
infatti integro perche faccio molto sport 🙂 cmq le albume d’uovo come le consideri ?
Guarda, sull’aspetto sportivo meglio se chiedi a un collega che se ne occupi nello specifico 🙂 Mea culpa stavolta, non me ne sono mai interessata…
Ok grazie ancora una delucidazione 🙂 Ma perché consigli le concentrate (che contengono più lattosio) e non le isolate (che sono più pure)?
Trovi le info nei link che ho messo 🙂
chissa’ perche’ da quando seguo la tua dieta e i tuoi consigli sono diventata magicamente piu’ serena e amorevole verso me stessa! e pensare che sono venuta da te per un problema e hai voluto risolvermene molti di piu’ 😉
bellissimo articolo….. con consigli preziosi! io aggiungerei: ” fermarsi e fare un bel respiro!” , come mi avevi consigliato una sera.. o meglio LA SERA da cui ho cominciato a guardarmi con occhi diversi e a stressarmi di meno! Guarda caso da quel giorno tutto ha iniziato ad andare per il meglio e io ho iniziato a stare bene… PENSARE POSITIVO e FARE QUALCOSA PER SE STESSI OGNI GIORNO… me lo ricordo ogni giorno!
Grazie Arianna!
Eccola, una delle mie pazienti modello! GRAZIE A TE, Cristina!
Ciao Arianna,
secondo te,in questo caso, il glutine va eliminato anche se non si è celiaci
o non ci sono segni di intolleranza?
Grazie.
No, bisognerebbe valutare se c’è gluten sensitivity però.
Ciao arianna, e chi avesse al contempo pcos e affaticamento surrenale?
Si fa un opportuno mix delle due diete, cercando di capire quale sia la priorità tra i due sbilanciamenti.
Buongiorno Arianna, risentendo di molto stress, sento il bisogno di mangiare salato e proteico anche al mattino. Uova anche tutti i giorni, pesce tipo branzino o salmone, poco yogurt greco, verdura. Frutta ho un rifiuto, nonostante sia consigliata come l acqua santa…legumi e tutto quello che sa di amido e farinoso mi nausea, ho un rifiuto istintivo. Sto sbagliando?
Grazie
Non ho idea se possa andare bene o meno: ciascuno ha propri fabbisogni ed esigenze, e l’adeguatezza delle abitudini si valutano sulla base dell’alimentazione complessiva di una persona. Consiglio di chiedere a un dietista che possa visitarti di persona e fare anamnesi completa. In bocca al lupo!
Buongiorno Arianna, ti ringrazio moltissimo per tutto quello che fai per noi che ti seguiamo sul blog e su fb. I tuoi consigli per una dieta antistress sono preziosi, anche perché non si basano sulle diete “alla moda” del momento (tipo la paleo ad esempio, pur condividendone personalmente molti aspetti positivi) ma su considerazioni di carattere scientifico e un approccio, come tu stessa recentemente avevi scritto, di tipo flexitariano. Il mio percorso personale di guarigione dal DCA, complicato da fibromialgia e intolleranze varie, forse è ancora ai primi passi, con tantissimi sbandamenti e cadute, però sono consapevole che siamo noi i primi medici di noi stessi; dobbiamo ascoltare il nostro corpo e capire per primi cosa non va. Mi dispiace non poterti conoscere personalmente ed essere seguita da te anche solo per un consulto via skype ma sono anche felicissima per la tua maternità, ora devi dedicarti al tuo bimbo e concentrarti su di lui! Apprezzo il fatto che hai intenzione di riprendere a lavorare part-time a settembre, è importante per una mamma realizzarsi anche fuori dalla famiglia per sentirsi gratificata e realizzata. Di nuovo tanti auguri a te e al tuo compagno per la vostra famiglia. Un abbraccio.
Grazie mille per il commento Rossella, e per gli auguri di maternità che mi hai fatto 🙂 Chissà, magari quando torno a lavorare riuscirò a seguirti di persona o online… per ora ti faccio un enorme in bocca al lupo per il tuo percorso!
Ciao Arianna, tanti auguri per la gravidanza. Anche se commento poco, seguo molto il tuo blog e i tuoi post su FB che trovo davvero super interessanti!. Ma veniamo alla mia domanda, io sono ipotiroidea ( hashimoto), non prendo farmaci perché i valori sono al limite ma rientrano nel range. Prediligo una dieta povera di glutine ( solo qualche volta una pizza e da un po’ di tempo integrando con fiocchi d’avena la mattina), latticini e zuccheri, volevo chiederti come fonte di carboidrati la sera cosa dovrei prediligere per non affaticare anche la tiroide? in genere opto per proteine e tantissime verdure ( a volte in misura sproporzionata sennò non mi sazio)
Ci sono: riso, quinoa, miglio, amaranto, grano saraceno, patate americane e no, castagne (ora essiccate), alcuni tipi di frutta 🙂
ciao! bellissimo articolo, come anche gli altri del resto! 🙂
io sto seguendo una dieta antinfiammatoria ed ora forse, con un altra visita specialistica, mi è stato detto che potrei avere cortisolo basso e testosterone basso (anche se quelli nel sangue sono nei valori).
sai per caso dove potrei trovare il test per il cortisolo salivare? (neanche in farmacia riesco a trovarlo).
come devo comportarmi con la dieta dovendo fare sia antinfiammatoria che per il cortisolo? in pratica cosa posso mangiare e cosa no?
Per il test salivare bisognerebbe fare un giro di chiamate ai laboratori; sinora i medici con cui ho collaborato fanno inviare i test in Svizzera.
La dieta sarebbe comunque da personalizzare in base alle necessità: non saprei dire a priori, mi spiace.
ti ringrazio lo stesso! comunque credo di aver trovato un laboratorio e anche abbastanza vicino in cui lo fanno.
secondo te ci può essere una correlazione tra intestino permeabile e cortisolo sballato?
Assolutamente sì!
In bocca al lupo per l’esame, vedrai che sarà un primo tassello alla guarigione e al benessere 🙂