E voi, che tipo di grasso accumulate?
Ormai è noto che esistano forme corporee differenti, determinate geneticamente. Si può essere longilinei, con tronco stretto e arti lunghi e sottili, brevilinei, con arti corti rispetto alla lunghezza del tronco, oppure normolinei, con equilibrio tra la lunghezza di tronco ed arti. Che uno sia grasso o magro, esistono poi forme corporee differenti: la forma a pera tipica delle donne, con fianchi larghi e torace stretto; quella a mela degli uomini, con il torace più sviluppato; le fortunate donne a clessidra, con curve equilibrate tra fianchi e seno.
Ma esistono anche modi differenti di ingrassare, a seconda della causa determinante l’aumento del peso. Possiamo individuare quattro categorie di cause.

Lo stress determina un accumulo adiposo localizzato esclusivamente a livello dell’addome, sotto l’ombelico. Eventi stressogeni determinano l’ipersecrezione dei cosiddetti ormoni dello stress, che causano uno squilibrio endocrino e un rallentamento del metabolismo.
In questo caso, se non si riesce a lavorare direttamente per eliminare la condizione che causa stress, possono essere utili alcuni accorgimenti alimentari, come ad esempio eliminare tutte le bevande nervine, specialmente se contenenti alcol, caffeina e teina: the, caffè, bevande energetiche e base di gingseng, bibite a base di cola. I pasti vanno consumati in un ambiente calmo e sereno: niente colazioni in piedi mentre ci si prepara per uscire o panini davanti alla postazione di lavoro. Ogni boccone deve essere masticato a lungo prima di essere inghiottito.

Squilibri ormonali causano un accentuamento della forma “a pera”: si accumula grasso a livello di fianchi, interno coscia e caviglie. E’ la condizione tipica delle donne con sindrome da ovaio micropolicistico, ma negli ultimi anni questo tipo di ingrassamento si sta notando sempre più anche negli uomini: la causa è un abbassamento dei livelli di testosterone a favore di progesterone ed estrogeni (ormoni tipicamente femminili ma prodotte in modiche quantità anche nell’uomo). L’aumento sembra avere una causa alimentare: non è ancora scientificamente provata la correlazione, ma ciò che è certo è che ormoni femminili vengono dati ad animali di allevamento per favorirne lo sviluppo in tempi rapidi. Mangiando carne e uova, questi ormoni si trasmettono anche all’uomo.
Gli squilibri ormonali possono essere risolti con l’aiuto di un buon specialista in Endocrinologia.

L’eccesso alimentare di origine glicemica (zuccheri semplici) causa l’aumento del grasso a livello di fianchi, interno coscia, torace, braccia e spalle. In questo caso si deve tagliare drasticamente la quota di zuccheri alimentari: bandite le bevande zuccherate, i succhi di frutta, caramelle, dolci in generale. Attenzione anche alla frutta: fa indubbiamente bene, ma quando è in eccesso (più di 400-500 g al giorno) apporta troppi zuccheri al nostro organismo! Particolare attenzione va posta allo zucchero nascosto: quello delle salse, dei sughi preconfezionati, dei piatti precotti, degli sciroppi, del pane in cassetta…

L’eccesso alimentare generico (in particolar modo proteico) causa un ingrassamento simile al precedente, ma più accentuato a livello di torace e meno sui fianchi. Inutile dirlo, in questo caso si deve prestare attenzione alle porzioni, in particolar modo dei secondi piatti; è possibile farlo anche con un semplice esame visivo: la porzione corretta di carne e pesce per ciascuna persona è pari alla grossezza del proprio pugno chiuso. Meglio eliminare i formaggi di ogni tipo, eccezion fatta per la ricotta: essendo prodotta dal siero del latte contiene aminoacidi a catena breve facilmente digeribili e utilizzabili dal nostro organismo. Attenzione anche ai lipidi: meglio misurare l’olio a cucchiai per evitare eccessi, usare il burro con parsimonia, eliminare margarine, strutto e lardo. Banditi anche i salumi (salame, mortadella, insaccati di ogni genere), i tagli grassi di carne e pesce, le creme dolci o salate (crema pasticcera, besciamella, senape, maionese…).

Se negli ultimi mesi avete messo su un po’ di chili, mettetevi davanti allo specchio e analizzatevi: anche solo guardandovi, potete avere un’idea di dove commettete maggiormente errori, e cominciare ad equilibrare l’alimentazione partendo da questo semplice esame.